[Area] AreraDG sulla vicenda della Nave Aquarius

mario ardigo marioardigo a yahoo.com
Mar 12 Giu 2018 18:29:23 CEST


 Il paradosso è che la gran parte degli oltre 600 migranti trasportati sulla nave della ONG sembra saranno trasferiti su navi militari italiane, che, per la legge nazionale e internazionale, sono territorio italiano, anche quando si trovino fuori delle acque territoriali italiane o addirittura in porti stranieri. Quindi, per la Convenzione  di Dublino 2003/2013, il primo accesso nella UE dei migranti avverrà in Italia e le autorità spagnole dovrebbero rinviarli all'Italia per l'esame di eventuale domanda di asilo. E' contrario alla Convenzione trasferirli ad altro stato membro. La Spagna, del resto, aveva accettato, per ragioni umanitarie, di accogliere la nave della ONG: è diverso il caso di stranieri trasportati su navi militari italiane.Mario Ardigò 

    Il Martedì 12 Giugno 2018 11:58, Coordinamento AreaDG <coordinamentoarea a gmail.com> ha scritto:
 

 



Area Democraticaper la Giustizia esprime preoccupazione per le sorti dei  650 migranti imbarcati sulla nave Acquarius ericorda che il nostro ordinamento si è pienamente conformato al fondamentaleprincipio che costituisce il cardine della Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati del 1951 e sulsuo Protocollo opzionale del 1967, ossia il divieto di  allontanamento forzoso di un individuo versouno Stato dove egli potrebbe correre un rischio reale per la propria incolumitào libertà ( principio di non refoulement).La giurisdizionesi trova al cospetto di diritti di rango primario scaturenti  dall’art. 10, comma 3, Cost. che sancisce ildiritto di asilo, interamente  attuato attraversolo  status  di rifugiato, la protezione sussidiaria equella umanitaria (d.lgs. n. 251 del 2007; d.lgs. n. 286 del 1998) e presidiatidalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, secondo la giurisprudenza CEDUe gli obblighi di protezione dei diritti umani che da essa scaturiscono e cheimpegnano i singoli Stati.I magistrati diArea DG  rammentano  gli impegni internazionali che l’Italia ha,comunque, assunto a tutela della sicurezza della vita in mare e del soccorsomarittimo attraverso un sistema di Convenzioni  attuati da  tre fondamentali accordi che sono altrettante fontidi norme di condotta giuridicamente vincolanti per lo Stato: la Convenzioneinternazionale del 1974 per la salvaguardia della vita umana in mare(SOLAS);  la Convenzione delle NazioniUnite del 1982 sul diritto del mare (UNCLOS); ed, infine, la Convenzioneinternazionale  del 1979 sul soccorsomarittimo (SAR).Quest’ ultima,in particolare,  prescrive  che ad ogni individuo in stato di pericolo inmare sia prestata assistenza  senzadistinzioni relative alla nazionalità ovvero al suo  status o alle circostanze nelle quali tale personavenga  trovata, con obbligo di fornire  le prime cure mediche ed a trasferirla in unluogo sicuro.Siamo convintiche dare voce alla Costituzione,  agliobblighi internazionali e alla CEDU in materia d’asilo sia premessaindispensabile dell’accoglienza di fronte ad un fenomeno che non può piùconsiderarsi emergenziale.Il Coordinamento nazionale di Area DG_______________________________________________
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