[Area] Nave Aquarius: il rifiuto dell’accoglienza stravolge la nostra scala di valori

thorgiov thorgiov a libero.it
Mer 13 Giu 2018 16:12:25 CEST


Dobbiamo avere ben chiaro che l'immigrazione dall'Africa è una 
migrazione economica. Lasciamo stare una volta per tutta la stantia 
retorica sulle persone che fuggono dalle guerre scatenate per colpa 
degli occidentali. Esiste invece un problema di sovrappopolazione in 
alcune aree del mondo. A mio parere la causa di tutti i mali è la 
crescita demografica incontrollata, causata questa sì dai paesi 
occidentali che, per mettere a tacere i loro sensi di colpa, hanno 
alimentato una politica assistenzialistica che ha creato disastri. 
Leggevo qualche tempo fa l'intervista ad un leader africano il quale 
sosteneva che negli anni '60 del secolo scorso nel suo paese la 
situazione era molto diversa da quella attuale. La popolazione non era 
in sovrannumero, e la fine del periodo coloniale portava con sè grandi 
speranze. Ma è proprio in quel momento che si è inceppato qualcosa. 
Questa persona parlava in termini molto negativi, per esempio, del 
concerto Live Aid organizzato da Bob Geldof negli anni '80 del secolo 
scorso, e criticava gli autori di quella iniziativa perchè in realtà di 
Africa non sapevano proprio niente.
Sono d'accordo con te quando sostieni che le braccia servono ancora 
nell'economia. Ma non vi è dubbio che servono molto di meno di una 
volta. Altrimenti non si avrebbero nei confronti dell'immigrazione quei 
fenomeni di rigetto cui assistiamo oggi. Sempre per fare un paragone, 
gli italiani giunti a New York tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 
erano visti con disprezzo e preoccupazione, ma dovevano comunque essere 
accettati, perchè erano indispensabili. Rammento un aneddoto dell'epoca 
: agli italiani che dovevano andare a New York si diceva che in quella 
città le strade erano lastricate d'oro. Purtroppo la realtà di cui si 
accorgevano i nostri connazionali, una volta arrivati sul posto, era 
molto diversa. In primo luogo le strade non erano lastricate affatto. In 
secondo luogo il compito di lastricarle spettava a loro, ed era un 
compito gravoso e poco gratificante. Se servissero veramente le braccia, 
oggi, non vi sarebbero immigrati che chiedono l'elemosina per strada. 
Invero parecchi di loro vorrebbero andare in Germania o Svezia, e 
scoprono con sorpresa che il luogo di sbarco è l'Italia. Dopodichè 
rimangono stretti in un imbuto, in un paese che vive della retorica del 
Libro Cuore. La melassa di cui è intriso il dibattito pubblico che si 
svolge in questi giorni sulla vicenda dell'Aquarius, quella sì che è 
vomitevole, con il continuo richiamo delle scene strazianti dei bambini 
lasciati sulla nave. Si pensa che con la buona volontà e il buon cuore 
si possono risolvere tutti i problemi, perchè tanto la razionalità è 
qualcosa di cui gli italiani hanno fatto sempre volentieri a meno, e a 
ben pensarci questa è anche la logica del Governo del Cambiamento, 
laddove lo spread e i mercati finanziari vengono dipinti come qualcosa 
di astratto, che non esiste. Chi se ne importa se i conti non tornano ? 
Se i fatti dicono altro, vuol dire che i fatti hanno torto ! Questa è 
l'eterna logica italiota, che fra l'altro dimostra come sempre la sua 
visione ristretta e provinciale. In questi giorni nelle televisioni e 
nei giornali nazionali si parla solo della vicenda della nave Aquarius, 
e si dedicano pochi servizi su un argomento di rilevanza mondiale : 
l'accordo fra Trump e Kim Jong, che probabilmente sottende un accordo a 
più ampio raggio con la Russia e la Cina, non solo sul piano politico. 
L'Italia e l'Europa sono distratte dal Libro Cuore, mentre altrove si fa 
la storia, quella vera.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 13/06/2018 15:18, Ferrari Roberto ha scritto:
>
> Ecco, appunto.
>
> Quanto però al fatto che gli immigrati non siano graditi all' 
> economia, ne dubito.
> In America le braccia occorrevano e l' invito all' immigrazione 
> surrogava la deportazione coatta precedente al XIII emendamento 
> costituzionale. In entrambe le forme giuridiche le braccia costavano poco.
> Oggi le braccia servono meno, ma servono ancora e costano tanto; la 
> riduzione della domanda non è sufficiente, occorre un incremento dell' 
> offerta e un' offerta qualitativamente connotata dalla disperazione. 
> Inoltre servono consumatori di beni a basso costo che producano beni a 
> basso costo, generando margini esigui su volumi imponenti (tra l' 
> altro vanno ridotti i costi "politici" della produzione in loco).
>
> Nella reazione sommariamente definita di destra c'è una posizione 
> ideologica analoga a quella dell' Australia dell' epoca, la cui 
> crescita allora era competitiva con quella USA (poi l' Australia 
> chiuse i porti).
> Ma ci sono anche ben fondate considerazioni pertinenti al mercato del 
> lavoro. Il Paese in sè è una astrazione: la crescita non è mai del 
> Paese, ma di alcuni suoi abitanti.
> Nell' economia finanziaria poi la crescita è in misura marginale 
> creazione di valori ed in gran parte spostamento di valori. La 
> circolazione di immobili e valori mobiliari lascia la ricchezza 
> oggettivamente immutata, eppure fa tanto PIL.
>
> In ogni caso mi preme sottolineare che quelle che precedono sono mere 
> osservazioni su quanto accade. Difficile e forse irragionevole 
> schierarsi. Siamo ancora quel poco che resta di una classe media.
>
> In conclusione: "La realtà è più forte dei principi. Non tenerne conto 
> è irrazionale. E il sonno della ragione genera sempre dei mostri."
>
> ___
> Sui trattati ho reminiscenza della clausola consuetudinaria "rebus sic 
> stantibus" che li regge.
> Ai tempi di Dublino si aveva in mente la Shoah e la chiusura dei 
> blocchi. Il diritto di asilo è costruito su questa realtà, non sulla 
> migrazione economica, ancora ben accetta e regolata dalle esigenze di 
> mercato, come dal diritto interno. Gli immigrati dal blocco comunista 
> sarebbero stati pochi e comunque ben accolti, non solo a West Berlin,  
> a Saigon o a Seoul.
> Ora la giurisprudenza nazionale e eurounitaria è ben oltre i trattati 
> e forse dovremmo chiederci se
>
> conserviamo una posizione di terzietà o non siamo forse schierati da 
> qualche parte.
>
>
> ------------------------------------------------------------------------
> *Da:* Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di thorgiov 
> <thorgiov a libero.it>
> *Inviato:* mercoledì 13 giugno 2018 14:03
> *A:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] Nave Aquarius: il rifiuto dell’accoglienza 
> stravolge la nostra scala di valori
>
> Non considerate che nell'attuale Governo chi dà l'indirizzo politico 
> sono i due vicepresidenti, non il Presidente del Consiglio. Si tratta 
> di una anomalia tutta italiana, ma l'Italia è un paese anomalo per 
> definizione. Credo che non abbia comunque senso nè offendersi nè 
> preoccuparsi per gli insulti di Macron, che è il Presidente ( vero ) 
> della Francia. La paura fa brutti scherzi. Macron sa benissimo che in 
> casa sua c'è una certa Marine Le Pen, pronta ad andargli addosso se 
> l'ondata di emigranti si riversasse sui  porti francesi. Tutti i Paesi 
> europei  sanno che debbono fare da sè e sono stati presi dal panico. 
> Ma l'Unione europea non può esistere a dispetto della realtà che la 
> circonda, che si tratti dei dazi di Trump o dell'immigrazione 
> dall'Africa. Vedo che alla decisione di Salvini, soprattutto in 
> Italia, si è reagito con estrema irrazionalità. Tutto ciò è molto 
> italiano. Le reazioni di pancia, come quelle che leggo su questa 
> lista, sono però dannose, e non colgono quelle che sono le vere 
> caratteristiche dell'immigrazione attuale. Si tratta di una situazione 
> unica : l'immigrazione dall'Africa non risponde a logiche economiche. 
> Tanto per fare un paragone, quando gli italiani a milioni si 
> riversavano nelle Americhe, venivano accolti non per senso di umanità, 
> ma per una esigenza economica. Servivano braccia e forza di lavoro 
> "grezza" in un periodo di grande espansione . Oggi, in Europa, e non 
> solo in Europa, quel tipo di forza lavoro non serve più, o serve in 
> misura molto inferiore rispetto al passato. Per questo motivo non ha 
> senso riportarsi a trattati conclusi in epoche storiche completamente 
> diverse. La realtà è più forte dei principi. Non tenerne conto è 
> irrazionale. E il sonno della ragione genera sempre dei mostri.
>
> FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
>
>
> Il 13/06/2018 09:49, Ferrari Roberto ha scritto:
>>
>> E' vero; molti in questo momento paventano l' isolamento. Ma questo è 
>> visto in rapporto ai governi di molti stati europei. Se si guardano 
>> invece diverse maggioranze parlamentari potrebbero essere molti di 
>> questi governi ad apparire isolati. I governi francese e tedesco ad 
>> esempio sono il risultato negoziale di una violazione del mandato.
>> Si discute inoltre in termini di diritto. Si tratta di diritto dei 
>> trattati, quindi di diritto convenzionale. In quanto tale, 
>> estremamente precario, cancellabile con un tratto di penna.
>> Ma son certo che tale "isolamento" rientrerà per vie negoziali, con 
>> buona pace per i professati vincoli di mandato.
>>
>>
>> ------------------------------------------------------------------------
>> *Da:* Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di mario ardigo 
>> <marioardigo a yahoo.com>
>> *Inviato:* mercoledì 13 giugno 2018 05:24
>> *A:* area a areaperta.it
>> *Oggetto:* Re: [Area] Nave Aquarius: il rifiuto dell’accoglienza 
>> stravolge la nostra scala di valori
>>   Il cambiamento dei valori di riferimento produce anche quello delle 
>> istituzioni. L'indirizzo politico è dato dal Ministro dell'interno, 
>> che prende ad interloquire con stati stranieri senza il supporto 
>> degli uffici diplomatici. Iniziò Roberto Maroni. Nel caso della nave 
>> Aquarius ha influito su competenze del Ministro delle Infrastrutture. 
>> Il ministro degli esteri, un tecnico, è stato ignorato.  Non vi è 
>> stata, sembra, una delibera del Consiglio dei ministri. 
>> L'improvvisazione crea qualche problema. Levarci di dosso 
>> l'appellativo di "vomitevole" sarà dura e il discredito aumenterà 
>> quando le nostre navi militari che scortano l'Aquarius a Valencia 
>> arriveranno a destinazione scaricando i loro passeggeri. L'attracco 
>> era stato consentito dagli spagnoli alla Aquarius per ragioni 
>> umanitarie, per un caso umanitario sostanzialmente creato dalle 
>> autorità italiane. Come giustificare l'attracco di navi militari 
>> italiane per scaricare gente presumibilmente intenzionata a 
>> richiedere asilo da luogo considerato territorio italiano dalla legge 
>> internazionale (le navi militari italiane) al territorio di altro 
>> stato membro UE, in violazione aperta della Convenzione di Dublino? 
>> Se ognuno inizia fare da sé profittando delle situazioni, allora sì 
>> che l'Italia sarà veramente "sola". Parafrasando Churchill potrebbe 
>> osservarsi che potevamo scegliere tra disonore e un carico di 
>> migranti, si è scelta una soluzione obiettivamente disonorevole, 
>> beccandoci dei "vomitevoli" e il disonore,ma avremo comunque i 
>> migranti, che sono continuati ad arrivare in massa di questi giorni. 
>> Però ci siamo giocati il credito nella UE, che ci occorreva per 
>> ottenere politiche europee più efficaci, per non essere lasciati 
>> "soli" (in realtà una nazione di circa 60 milioni di persone non è 
>> mai sola, perché si è comunque in tanti ad affrontare i problemi). 
>> Tutto sommato la nostra politica assomiglia un po' a quella dei 
>> libici, ma l'Italia non è la Libia. Mario Ardigò
>>
>>
>> Il Martedì 12 Giugno 2018 10:29, "md a magistraturademocratica.it" 
>> <md a magistraturademocratica.it> ha scritto:
>>
>>
>> *Nave Aquarius: il rifiuto dell’accoglienza stravolge la nostra scala 
>> di valori*
>> *La nostra Costituzione tutela la vita umana e le persone senza 
>> guardare al loro colore, alla loro provenienza, alla loro razza*
>> Il nostro Paese ha negato l’approdo a 629 migranti miracolosamente 
>> scampati alla morte, tra cui 123 minori non accompagnati e 7 donne in 
>> stato di gravidanza.
>> La decisione di non fare approdare nei porti italiani la nave 
>> /Aquarius/ di Sos Mediterranée e di lasciarla in mare, con il suo 
>> carico di vite umane salvate anche grazie all’intervento della 
>> Guardia costiera italiana, è in grave contrasto con gli obblighi che 
>> discendono dal diritto internazionale ed umanitario del soccorso in mare.
>> I valori /indivisibili/ e /universali/ della dignità umana, 
>> dell’uguaglianza e della solidarietà fanno parte del patrimonio 
>> spirituale e morale dell’Unione Europea.
>> La nostra Costituzione tutela la vita umana e le persone senza 
>> guardare al loro colore, alla loro provenienza, alla loro razza.
>> Il rifiuto dell’accoglienza stravolge questa scala di valori, che non 
>> è nella disponibilità dei governi e dei Ministri e che ci impone oggi 
>> di mettere, in ogni caso, al primo posto la vita e la protezione dei 
>> profughi in grave situazione di vulnerabilità, rifiutando le 
>> narrazioni strumentali e demagogiche che alimentano paure e rabbia 
>> sociale.
>> Non farlo significa tradire i valori dell’Europa e della nostra 
>> Costituzione.
>> http://magistraturademocratica.it/articolo/nave-aquarius-il-rifiuto-dell-accoglienza-stravolge-la-nostra-scala-di-valori_2922.php
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