[Area] [Mailinglist-anm] Re: Nessuno si salva da solo
Stefano Celli
stefano.celli a giustizia.it
Ven 22 Giu 2018 11:07:25 CEST
Caro Stefano
si capisce che non sei convinto, e non voglio convincerti.
Io invece, pur con tanti dubbi, credo che si possa sperare in un
miglioramento. Miglioramento che raramente avviene "d'un botto".
Miglioramento che passa anche da piccoli peggioramenti, nel senso che
spesso si fa un passo avanti e mezzo indietro, poi tre avanti quattro
indietro, cinque avanti ... penso che in generale tutti noi abbiamo
aspettative alte nei confronti dei nostri colleghi, perché siccome
facciamo un lavoro che comporta l'applicazione delle regole, siamo
sensibili anche nei confronti della più piccola violazione. Quindi i
nostri rappresentanti o sono i nostri eroi, oppure sono dei disgraziati.
Hanno fatto cento delibere giuste, cinque sbagliate e ovviamente tutti
noi ci ricordiamo molto più di quelle cinque e che delle 100.
Bada bene che non mi sogno neppure lontanamente di giustificare i cinque
sbagli. Dico solo che, così come accade quando si va a votare (alle
politiche), è ben difficile trovare un candidato che ti rappresenti al
100%. Magari esiste, ma non c'è nel tuo collegio. E sarà ben difficile
che il magistrato per cui hai votato al CSM, se è stato eletto,
corrisponda alle tue aspirazioni politiche (non personali) sempre e
comunque.
Tu mi dirai che sono osservazioni banali, e forse è vero. Ma mi sono
state indotte dal fatto che tu hai indicato fra le proposte per le quali
ti sei battuto, accanto al sorteggio (che continua a non convincermi per
nulla), la rotazione dei direttivi e dei semidirettivi. Ebbene sulla
rotazione io ho letto più e più volte voci di tanti colleghi e amici (di
area e non di area, mi interessa poco) più che favorevoli. Con proposte
concrete, indicazioni e controindicazioni. Tu mi dirai, però non se n'è
fatto niente! Il che è vero, ma nel momento in cui questi incarichi sono
disciplinati dalla legge, non credo si possa andare oltre la proposta
culturale (cioè la stessa cosa che hai fatto tu e gli altri che accomuni
alla tua battaglia).
Non rivendico primogeniture, anche se questo discorso lo sento da molti
anni, ma mettiamo che l'idea originale sia stata tua: non è un fatto
positivo che altri (persino quei disgraziati di area che fanno le
mailing list parallele) si pongano sullo stesso piano?
E a proposito della mailing list: non trovi che aiuti poco la crescita
comune, il dialogo (e anche la critica) il fatto di rimproverare ad Area
di avere una lista "chiusa" cui partecipano solo "i partecipanti", cosa
che è comune a tutti i gruppi, non solo quelli dei magistrati associati
(che so, immagino che il M5S abbia una lista degli iscritti cui
partecipano gli iscritti, una dei parlamentari cui partecipano i
parlamentari; se un parlamentare del PD chiede di essere iscritto forse
manco gli rispondono)? tanto più che Area promuove una lista aperta cui
possono iscriversi, appunto, tutti.
Tu mi dirai che ne sono stati espulsi diversi (io non ne ricordo molti,
a fatica tre, ma probabilmente mi sbaglio): però ricordo anche una serie
di violazioni delle regole, richiami, contro-richiami; e ricordo bene
che la pluralità delle voci, che secondo me è un bene da garantire
all'interno di tutti gli organismi rappresentativi, riguardava anche
l'interno del gruppo Area, e che molti non erano d'accordo neppure con
quelle espulsioni. Tu mi dirai, però sono stati espulsi! e io ti
rispondo che se stai in un gruppo metti in conto che prenda decisioni
non conformi al tuo volere; quando non riesci più a dire "noi" ma dici
solo "io", oppure dici "noi altri", è il momento di lasciare quel
gruppo, per stare da solo o per stare con "altri noi".
Quanto poi alla minacce di querele e di procedimenti disciplinari, ho
già detto più di una volta (da ultimo nelle discussioni seguite alle
dichiarazioni di Andrea Mirenda sui metodi del CSM e altro) che è
semplicemente una stupidaggine minacciare un procedimento disciplinare
(e ancor di più procedere veramente). Qualcuno mi ha rimproverato, e va
bene così, perché è l'essenza del dibattito democratico discutere e
anche rimproverare. Io ascolto, rifletto, a volte cambio idea, a volte
no. E secondo me, in fondo, tutte le persone libere si comportano così.
Mi scuso per la lunghezza e per averti preso a pretesto per dire cose
che mi frullavano in testa da un po' di tempo e che l'intervento dei
candidati e poi il tuo mi hanno fatto tornare in mente.
Intervento dei candidati che, per me, ha il pregio di indicare un metodo
che prescinde dalla diversità di idee e su cui tutti si possono
ritrovare, che supera la pretesa di alterità che quasi tutti i candidati
hanno "votate me, che sono diverso da loro" (tutti loro, ovviamente):
questo è un argomento tipicamente elettorale, ma alla prova dei fatti,
si scontrerà con la realtà che è quella dei lavori di un organo
collegiale, in cui la maggioranza non è né 1, né 2, né 5, come tutti noi
ben sappiamo.
Provare a costruirla sulla base del reciproco rispetto mi sembra una
buona premessa.
Buona giornata a tutti
Il 22/06/2018 09:00, Gianfranco ha scritto:
> Le risposte dovranno venire, naturalmente, dai fatti, più che dagli
> interrogativi sul passato.
> Gianfranco Gilardi
>
> Inviato da TypeApp <http://www.typeapp.com/r?b=13241>
> Il giorno 22 Giu 2018, alle ore 08:44, "Dott. Stefano SERNIA"
> <stefano.sernia a giustizia.it <mailto:stefano.sernia a giustizia.it>> ha
> scritto:
>
> cari colleghi candidati di Area,
> ho letto le vostre belle parole.
> Ho apprezzato il riconoscimento che anche AREA sia stata
> corresponsabile delle degenerazioni clientelari proprie dello
> strapotere correntizio all’interno del CSM; o, almeno, così ho
> letto la vostra affermazione“/non ci sottraiamo alla autocritica,
> necessaria e doverosa di fronte alla constatazione che al “sistema
> “ nessuno ha avuto veramente la forza e la capacità di sottrarsi”./
> //
> Ciò detto, siccome alcuni di noi colleghi che leggiamo abbiamo
> invece, negli anni, operato concretamente contro le degenerazioni
> correntizie, denunziandole continuamente ed avanzando anche
> proposte (ad es. quelle sull’incompatibilità temporanea tra
> incarichi correntizi e accesso ad incarichi direttivi e
> semidirettivi o al CSM; quelle sull’estrazione a sorte dei membri
> del CSM; quelle sulla rotazione negli incarichi direttivi e
> semidirettivi) e venendo per questo attaccati, minacciati di
> querele e di procedimenti disciplinari (dai vostri alfieri della
> tutela dei diritti costituzionali, tra i quali pare non rientrino
> più la libertà di opinione e di parola), irrisi come pedanti
> seccatori, censurati per i “toni” senza alcuna considerazione per
> ciò che dicevamo, espulsi dalle vostre mailing lists (Area
> raggiungendo il culmine creando una nuova ML – da cui ha tenuto
> fuori me e qualche altra voce dissenziente – pur di non adottare
> un provvedimento di espulsione), ciò detto, dicevo, vi chiedo:
> MA VOI DOVE ERAVATE IN QUESTI ANNI?
> MA VOI, IN QUESTI ANNI, COSA AVETE FATTO CONTRO IL SISTEMA?
> AVETE MAI PUBBLICAMENTE ATTACCATO I VOSTRI COMPAGNI DI CORRENTE
> CHE, ALL’INTERNO DEL CSM, “SBAGLIAVANO”?
> AVETE MAI PUBBLICAMENTE DIFESO CHI DENUNZIAVA LE _VOSTRE_
> DEGENERAZIONI?
> AVETE CHIESTO AI DIRIGENTI DELLA VOSTRA CORRENTE DI RENDERE CONTO
> DELLE LORO RESPONSABILITA’ IN ORDINE ALLO STATO DELLE COSE?
> E SE NON LO AVETE FATTO, PERCHE’ MAI DOVRESTE ESSERE CREDIBILI?
> per non restare alle mere belle parole ed enunciazioni di
> principio, sarebbe bello ottenere puntuali risposte.
> Ringrazio, rimanendo in attesa.
> Stefano SERNIA, Giudice spalatore Tribunale di Lecce.
> *From:* Sanlorenzo Rita <mailto:rita.sanlorenzo a giustizia.it>
> *Sent:* Thursday, June 21, 2018 5:43 PM
> *To:* mailinglist-anm a associazionemagistrati.com
> <mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com> ;
> area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
> *Subject:* [Mailinglist-anm] Nessuno si salva da solo
>
>
>
>
> NESSUNO SI SALVA DA SOLO
> (UN PATTO COMUNE PER IL NUOVO CSM)
>
> La lunga campagna elettorale ci ha permesso di incontrare e di
> ascoltare tanti colleghi impegnati in funzioni, sedi, tipologie
> d’ufficio diversissime tra loro. Eppure la richiesta di un
> cambiamento nelle prassi di gestione delle pratiche consiliari, in
> tema di nomine e non solo, si leva unanime dalla platea di un
> elettorato che, sebbene in parte deluso e frustrato, continua a
> credere nella necessità di un autogoverno forte ed autorevole,
> rappresentativo dell’intero corpo dei magistrati, a cui affidare
> la difesa delle prerogative costituzionali di indipendenza ed
> autonomia.
>
> Noi a queste aspettative vogliamo dare un seguito concreto perché
> per primi le nutriamo come magistrati elettori e non ci sottraiamo
> alla autocritica, necessaria e doverosa di fronte alla
> constatazione che al “sistema “ nessuno ha avuto veramente la
> forza e la capacità di sottrarsi.
>
> Cadute, miopie, sottovalutazioni del sentire diffuso tra i
> colleghi, hanno avuto l’effetto destabilizzante di minare la
> fiducia nell’Istituzione e di appannarne pericolosamente l’immagine.
>
> Crediamo fortemente nella necessità indifferibile di un cambio di
> passo.
>
> Crediamo che si debba attribuire alla figura del dirigente una
> responsabilità diretta nel garantire la qualità de servizio.
> Vogliamo sconfiggere la logica svilente del carico individualmente
> esigibile, non solo perché è irrealizzabile in concreto, ma anche
> perché è figlia di una visione burocratica del nostro lavoro.
>
> Crediamo fortemente in un autogoverno capace di ascolto e
> impegnato a conoscere le diverse realtà lavorative.
>
> Per restituire ai magistrati l’orgoglio del loro autogoverno,
> quello che negli anni ha consentito al CSM di ergersi a baluardo
> dell’indipendenza e dell’autonomia di tutti i magistrati abbiamo
> bisogno di un’assunzione di responsabilità comune e perciò
>
> CI IMPEGNAMO
>
> 1. a scegliere i dirigenti sulla base di attitudine e merito e mai
> in base a logiche di appartenenza o di scambio;
> 2. a difendere l’autonomia dei magistrati dall’esterno e
> dall’interno contrastando ogni forma di gerarchizzazione;
> 3. a contrastare la deriva produttivistica che appiattisce le
> valutazioni dei magistrati e degli uffici sui numeri;
> 4. a rendere sintetiche, chiare e comprensibili le regole che il
> CSM intende applicare;
> 5. a rendere trasparenti e accessibili a tutti i magistrati le
> decisioni del CSM, eliminando la prassi dei messaggi individuali
> da molti praticata;
> 6. a spiegare sempre le ragioni delle nostre decisioni assumendo
> in maniera trasparente la responsabilità di ogni scelta;
> 7. a difendere il ruolo professionale dei magistrati liberandoli
> dalla paura del disciplinare e dalle ambizioni dì carriera.
>
> Proponiamo un patto comune che porti al recupero di una pienezza
> di rappresentatività del Consiglio Superiore nel quale tutti i
> magistrati si devono poter riconoscere e al quale tutti i
> magistrati devono poter guardare con fiducia ed orgoglio.
>
>
>
> I CANDIDATI DI AREA DG ALLE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CSM
>
> Giuseppe Cascini,
> Alessandra Dal Moro
> Bruno Giangiacomo
> Rita Sanlorenzo
> Mario Suriano
> Giovanni “Ciccio” Zaccaro
>
> Inviato da iPhone
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