[Area] R: Nessuno si salva da solo

nicola lariccia nilariccia a gmail.com
Gio 28 Giu 2018 10:14:50 CEST


Ricambio cordialmente i saluti a Giuseppe (Pagliani).
Quanto alle sue osservazioni, riconosco che la mia proposta di fermare
per così dire per un giro i direttivi o i semidirettivi possa
presentare degli inconvenienti, ma, premesso che si tratta di proposta
che non credo che troverà mai attuazione, il suo scopo sarebbe quello
democratico di disincentivare alquanto la corsa spasmodica agli
incarichi direttivi e semidirettivi e di ampliare la platea dei
colleghi destinati a ricoprirli, essendo il numero di quelli in grado
di farlo sicuramente di gran lunga superiore a quello di coloro che
attualmente li ricoprono.
Riconosco che altre dovrebbero essere le soluzioni per assicurare
l'accesso ai direttivi e semidirettivi davvero più meritevoli di
ricoprire quel determinato posto, a cominciare dalla fissazione di
criteri più puntuali sempre costanti nella prassi per la scelta.
Sono certo che il problema della lamentata poca credibilità di varie
decisioni del CSM sia nazionale e non solo regionale, ma io ho fatto
riferimento in particolare ai distretti della mia regione solo per una
migliore conoscenza delle relative vicende.
Il punto è che si deve cercare di coniugare una ben maggiore
credibilità del CSM ma anche della magistratura in senso lato (perché
il problema morale non investe solo il CSM ma tutti i magistrati ed i
loro comportamenti come singoli) con l'assoluto rispetto dei valori
costituzionali, a cominciare da autonomia e indipendenza di CSM e
magistratura, perché la battaglia per una moralizzazione nella scelta
di direttivi e semidirettivi e più in generale nelle funzioni del CSM
non deve comportare pericolose modifiche strutturali di quell'organo
voluto dai padri costituenti ovvero portare ad un gravissimo suo
asservimento alla politica, perché sarebbe rimedio ben peggiore del
male.

Il 27 giugno 2018 11:32, thorgiov <thorgiov a libero.it> ha scritto:
> Sì, ma sostenere "forme di interlocuzione con i magistrati dell’ufficio su
> eventuali problematiche di gestione" non significa valutazione globale e
> complessiva sulla figura e sull'operato del dirigente, ma solo che i
> magistrati dell'ufficio dovrebbero ( se ne hanno il coraggio ) segnalare che
> su una o più singole questioni vi è stato un disaccordo. Troppo generica, e
> pertanto inutile, come previsione programmatica. L'audizione obbligatoria
> del candidato in presenza di un parere non unanime del Consiglio giudiziario
> mi sembra poi una farsa. A parte il fatto che gli accordi spartitori tra le
> correnti si realizzano anche in sede periferica e non solo in sede centrale,
> a che serve sentire di persona il candidato ? Un vecchio detto napoletano
> sostiene che è inutile chiedere all'acquaiolo come è l'acqua che vende,
> perchè lui risponderà sempre che è fresca. Per dirla tutta, anche questa
> previsione programmatica è acqua fresca, senza che ci sia bisogno che lo
> dica l'acquaiolo. Priva di qualsiasi significato è poi la previsione
> dell'attribuzione della conferma ad una commissione diversa da quella che
> procede alle nomine. Se l'accordo spartitorio si fa a monte di queste
> commissioni, vale a dire a livello di Associazione Nazionale Magistrati,
> alla fine si tratta di una mera ratifica. L'unico modo di inceppare questo
> meccanismo è chiedere un parere complessivo e articolato a tutti i
> magistrati dell'ufficio. Inoltre la temporaneità negli incarichi direttivi
> dovrebbe essere assoluta, altrimenti il problema si sposta semplicemente da
> un ufficio all'altro. E poi piantamola di dire che c'è il pericolo di
> perdere una professionalità. Il pericolo vero è che le correnti, con questi
> correttivi, davvero conterebbero molto di meno. A loro resterebbe solo il
> potere di decidere in sede disciplinare, vale a dire quando vi è una
> patologia. Ma a me interessa la fisiologia, la normalità.
>
> FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
>
> Il 27/06/2018 10:44, Alessandra Dal Moro ha scritto:
>>
>> Caro Felice,
>> condivido quanto affermi : "Bisognerebbe sentire i magistrati dell'ufficio
>> per sapere chi è
>> veramente il candidato alla nomina o alla riconferma. Certo, mi rendo
>> conto che non molti avrebbero il coraggio di dire ciò che pensano. Ma
>> qualcuno sì, lo farebbe, e sarebbe sufficiente".
>>
>> E' anche un punto specifico del programma di AERA DG, che ti incollo in
>> calce.
>>
>> La mia opinione  - che vado esponendo in tutti gli incontri con i colleghi
>> - è che sia necessario sentire in sede di conferma i magistrati dell'ufficio
>> o sella sezione "diretta" , con un questionario articolato sulla base della
>> specificità delle funzioni ( es. per il civile regolarità delle riunioni di
>> sezione per ez art. 47 quater o.g. per l'uniformità della giurisprudenza e
>> la tendenziale l'omogeneità dei tempi di trattazione,  la disponibilità a
>> condividere le decisioni organizzative,  la modalità di attuazione
>> dell'esonero,  la capacità di farsi carico dei momenti di difficoltà che
>> possono implicare ritardi nei depositi dei provvedimenti per far si che la
>> difficoltà contingente sia condivisa e superata insieme nel gruppo di
>> lavoro, la modalità di formazione del ruolo dei nuovi arrivati specie se di
>> prima nomina  ecc.); questionario non "anonimo" ma riservato, cioè non
>> ostensibile al diretto interessato quanto al nome del firmatario,  che può
>> costituire fonte di conoscenza di dati obiettivi su cui eventualmente
>> acquisire riscontri in istruttoria.
>>
>> Si tratterebbe a mio parere anche di una modalità utile a neutralizzare o
>> bilanciare  subdole forme di gerarchizzazione ( contrastanti con il
>> principio di dell'autonomia e pari dignità di tutte le funzioni)  che il
>> procedimento di valutazione ha, purtroppo,  innescato nel nostro sistema,
>> patite - per quanto ho potuto constatare dialogando in tanti uffici -
>> soprattutto dai colleghi più giovani, che hanno meno esperienza e più timori
>> specie della prima valutazione; ma che  finiscono per condizionare anche i
>> giudici anziani, e soprattutto coloro che dal  " capo " dell'ufficio o della
>> sezione sanno che possono ottenere plausi o critiche che condizionano il
>> loro percorso professionale.
>> Insomma una misura utile e ridimensionare  quelle paure e quelle speranze
>> che la riforma dell’ordinamento giudiziario del 2006 ha innescato nel
>> sistema, e a rendere effettivo il principio di temporaneità degli incarichi
>> direttivi attraverso la valorizzazione del momento valutativo.
>>
>> Un caro saluto
>> Alessandra
>>
>>
>>
>> 4) LA CONFERMA DEI DIRIGENTI: una riforma mancata
>> La realizzazione della riforma dell'ordinamento giudiziario ha mancato sul
>> punto essenziale della verifica della capacità specifica nelle funzioni dei
>> ruoli direttivi e semidirettivi, al momento della conferma quadriennale,
>> stante la oggettiva ineffettività delle verifiche. L’attuale CSM ha fatto
>> centinaia di nomine, il prossimo CSM più che di nomine dovrà occuparsi di
>> conferme.
>> Occorre che:
>> - la conferma dopo il primo quadriennio divenga momento cardine della
>> valutazione,introducendo, come ulteriore fonte di conoscenza, forme di
>> interlocuzione con i magistrati dell’ufficio su eventuali problematiche di
>> gestione;
>> - la conferma sia affidata ad una commissione diversa da quella che si
>> occupa delle nomine;
>> - l’audizione sia obbligatoria quando il parere del CG sulla conferma non
>> sia unanime
>>
>> -----Messaggio originale----- From: thorgiov
>> Sent: Tuesday, June 26, 2018 11:02 PM
>> To: u.nannucci a alice.it ; area a areaperta.it
>> Subject: Re: [Area] R: Nessuno si salva da solo
>>
>> Bisognerebbe sentire i magistrati dell'ufficio per sapere chi è
>> veramente il candidato alla nomina o alla riconferma. Certo, mi rendo
>> conto che non molti avrebbero il coraggio di dire ciò che pensano. Ma
>> qualcuno sì, lo farebbe, e sarebbe sufficiente.
>>
>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>
>>
>> Il 26/06/2018 20:55, u.nannucci a alice.it ha scritto:
>>>
>>> esistono metodi molto meno ultraterreni per selezionare i magistrati
>>> affidabili per serietà e laboriosità, piuttosto che affidarsi alla sorte o
>>> ...all'appoggio delle correnti. li ho illustrati nel mio libro, sulla storia
>>> critica delle leggi di ordinamento giudiziario. semplici regole di buon
>>> senso e di verifica di dati...
>>> nannucci
>>>
>>> -----Messaggio originale----- From: thorgiov
>>> Sent: Tuesday, June 26, 2018 5:25 PM
>>> To: area a areaperta.it
>>> Subject: Re: [Area] R: Nessuno si salva da solo
>>>
>>> E che professionalità ! Se si leggono i pareri redatti in occasione
>>> della proposta all'incarico di vertice dei vari candidati, oppure i
>>> provvedimenti resi in sede di conferma nelle funzioni, si resta
>>> semplicemente abbagliati dalle loro doti. Ecco perchè tutto il mondo ci
>>> invidia. Qui non stiamo parlando di semplici dirigenti. Anzi, direi che
>>> non si tratta neppure di semplici esseri umani. Siamo addirittura a
>>> livelli di semidei, perchè sembra di leggere l'Iliade o l'Odissea. Io mi
>>> metto nei panni dei componenti del CSM : come si fa a scegliere tra
>>> Achille ed Ettore ? Oppure tra Enea e Ulisse ? Di fronte a doti
>>> sovrumane che si confrontano nei vari pareri, non dovrebbe decidere il
>>> CSM. Si dovrebbe incaricare il Papa, che è il vicario di Cristo in
>>> terra, almeno per chi è cattolico. Non vedo altra soluzione. Area è
>>> disponibile ad avanzare una simile proposta, che valorizzerebbe al
>>> massimo anche i suoi candidati ai posti direttivi e semidirettivi ? I
>>> provvedimenti di nomina potrebbero iniziare così : Per Grazia di Dio e
>>> volontà della nazione....
>>>
>>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>>
>>>
>>> Il 26/06/2018 10:24, Giuseppe Pagliani1 ha scritto:
>>>>
>>>> Caro Nicola, è un piacere risentirti dopo tanto tempo!
>>>> Penso che molti condividono il tuo senso di scoramento per quello a cui
>>>> abbiamo più volte assistito in occasione di nomine di semidirettivi e
>>>> direttivi, e non solo nei distretti pugliesi, credimi ...  ma ritengo che la
>>>> soluzione che proponi non sia priva di conseguenze negative; una simile
>>>> regola impedisce di valorizzaze le professionalità che si creano
>>>> nell'esercizio di funzioni direttive, utilizzandole in nuove sedi, a tutto
>>>> vantaggio del nuovo ufficio.
>>>> E in ogni caso ciò non ci salverebbe dalla nomina di altri direttivi,
>>>> più o meno inidonei e/ incapaci.
>>>> In realtà il problema resta quello di valutare i colleghi, e di farlo in
>>>> modo credibile e trasparente. Praticamente quello che si sente dire da tutti
>>>> i candidati  negli incontri durante l'attuale campagna elettorale.
>>>> Cari saluti
>>>> Giuseppe Pagliani
>>>>
>>>>
>>>> -----Messaggio originale-----
>>>> Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di nicola lariccia
>>>> Inviato: venerdì 22 giugno 2018 11:44
>>>> A: Sanlorenzo Rita
>>>> Cc: area a areaperta.it
>>>> Oggetto: Re: [Area] Nessuno si salva da solo
>>>>
>>>> Credo davvero che si sia arrivati al punto più basso di credibilità
>>>> per il CSM e per la stessa magistratura e fa piacere che i candidati
>>>> di AREA DG lo abbiano compreso, alla luce delle reiterate doglianze
>>>> provenienti da tutte le parti d'Italia soprattutto in tema di nomine
>>>> di direttivi e semidirettivi.
>>>> Il collega Sernia che conosco e stimo ha indicato delle soluzioni: non
>>>> tutte sono da me condivise, ma è certo che la bella dichiarazione
>>>> d'intenti dei candidati non basta.
>>>> Bisogna arrivare a delle soluzioni riformatrici drastiche che, dopo la
>>>> sciagurata riforma del 2006 che ha cancellato in toto il criterio
>>>> dell'anzianità (è vero da solo insufficiente) in favore di merito ed
>>>> attitudini variamente valutabili e valutate in assenza di precisi
>>>> paletti sì da consentire al CSM un'inusitata e pericolosa
>>>> discrezionalità, impediscano da un lato la tendenza carrieristica che
>>>> ormai permea la magistratura tutta con qualche sana eccezione e
>>>> dall'altro  decisioni incomprensibili da parte del CSM, come purtroppo
>>>> è di recente avvenuto nei nostri distretti pugliesi e non solo.
>>>> Suggerisco per esempio: perché non radicalizzare, per garantire un più
>>>> ampio e meno conflittuale accesso di magistrati a direttivi e
>>>> semidirettivi, il principio della reversibilità degli incarichi
>>>> imponendo che al termine dell'incarico si ritorni a svolgere il ruolo
>>>> di giudice o P.M. semplice e che non si possa subito transitare ad
>>>> altro semidirettivo o direttivo magari più prestigioso?
>>>> Sarebbe una soluzione davvero democratica e di giustizia.
>>>> Nicola Lariccia
>>>> Corte Appello Lecce
>>>>
>>>> Il 21 giugno 2018 17:43, Sanlorenzo Rita
>>>> <rita.sanlorenzo a giustizia.it> ha scritto:
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> NESSUNO SI SALVA DA SOLO
>>>>> (UN PATTO COMUNE PER IL NUOVO CSM)
>>>>>
>>>>> La lunga campagna elettorale ci ha permesso di incontrare e di
>>>>> ascoltare
>>>>> tanti colleghi impegnati in funzioni, sedi, tipologie d’ufficio
>>>>> diversissime
>>>>> tra loro. Eppure la richiesta di un cambiamento nelle prassi di
>>>>> gestione
>>>>> delle pratiche consiliari, in tema di nomine e non solo, si leva
>>>>> unanime
>>>>> dalla platea di un elettorato che, sebbene in parte deluso e frustrato,
>>>>> continua a credere nella necessità di un autogoverno forte ed
>>>>> autorevole,
>>>>> rappresentativo dell’intero corpo dei magistrati, a cui affidare la
>>>>> difesa
>>>>> delle prerogative costituzionali di indipendenza ed autonomia.
>>>>>
>>>>> Noi a queste aspettative vogliamo dare un seguito concreto perché per
>>>>> primi
>>>>> le nutriamo come magistrati elettori e non ci sottraiamo alla
>>>>> autocritica,
>>>>> necessaria e doverosa di fronte alla constatazione che al “sistema “
>>>>> nessuno
>>>>> ha avuto veramente la forza e la capacità di sottrarsi.
>>>>>
>>>>> Cadute, miopie, sottovalutazioni del sentire diffuso tra i colleghi,
>>>>> hanno
>>>>> avuto l’effetto destabilizzante di minare la fiducia nell’Istituzione e
>>>>> di
>>>>> appannarne pericolosamente l’immagine.
>>>>>
>>>>> Crediamo fortemente nella necessità indifferibile di un cambio di
>>>>> passo.
>>>>>
>>>>> Crediamo che si debba attribuire alla figura del dirigente una
>>>>> responsabilità diretta nel garantire la qualità de servizio. Vogliamo
>>>>> sconfiggere la logica svilente del carico individualmente esigibile,
>>>>> non
>>>>> solo perché è irrealizzabile in concreto, ma anche perché è figlia di
>>>>> una
>>>>> visione burocratica del nostro lavoro.
>>>>>
>>>>> Crediamo fortemente in un autogoverno capace di ascolto e impegnato a
>>>>> conoscere le diverse realtà lavorative.
>>>>>
>>>>> Per restituire ai magistrati l’orgoglio del loro autogoverno, quello
>>>>> che
>>>>> negli anni ha consentito al CSM di ergersi a baluardo dell’indipendenza
>>>>> e
>>>>> dell’autonomia di tutti i magistrati abbiamo bisogno di un’assunzione
>>>>> di
>>>>> responsabilità comune e perciò
>>>>>
>>>>> CI IMPEGNAMO
>>>>>
>>>>> 1. a scegliere i dirigenti sulla base di attitudine e merito e mai in
>>>>> base a
>>>>> logiche di appartenenza o di scambio;
>>>>> 2. a difendere l’autonomia dei magistrati dall’esterno e dall’interno
>>>>> contrastando ogni forma di gerarchizzazione;
>>>>> 3. a contrastare la deriva produttivistica che appiattisce le
>>>>> valutazioni
>>>>> dei magistrati e degli uffici sui numeri;
>>>>> 4. a rendere sintetiche, chiare e comprensibili le regole che il CSM
>>>>> intende
>>>>> applicare;
>>>>> 5. a rendere trasparenti e accessibili a tutti i magistrati le
>>>>> decisioni del
>>>>> CSM, eliminando la prassi dei messaggi individuali da molti praticata;
>>>>> 6. a spiegare sempre le ragioni delle nostre decisioni assumendo in
>>>>> maniera
>>>>> trasparente la responsabilità di ogni scelta;
>>>>> 7. a difendere il ruolo professionale dei magistrati liberandoli dalla
>>>>> paura
>>>>> del disciplinare e dalle ambizioni dì carriera.
>>>>>
>>>>> Proponiamo un patto comune che porti al recupero di una pienezza di
>>>>> rappresentatività del Consiglio Superiore nel quale tutti i magistrati
>>>>> si
>>>>> devono poter riconoscere e al quale tutti i magistrati devono poter
>>>>> guardare
>>>>> con fiducia ed orgoglio.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> I CANDIDATI DI AREA DG ALLE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CSM
>>>>>
>>>>> Giuseppe Cascini,
>>>>> Alessandra Dal Moro
>>>>> Bruno Giangiacomo
>>>>> Rita Sanlorenzo
>>>>> Mario Suriano
>>>>> Giovanni “Ciccio” Zaccaro
>>>>>
>>>>> Inviato da iPhone
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