[Area] Ora li ammazziamo

Gioacchino Romeo gioarom a alice.it
Sab 14 Lug 2018 22:19:38 CEST


Molto pericoloso.

In data luglio 2018 alle ore 14:28:17, riccardo arena  
<radiocarcere a gmail.com> ha scritto:

> NAVE DICIOTTI, NON “DISALVINI”
> Alla Guardia Costiera spetta prima di tutto la salvaguardia della vita  
> umana in mare (immigrati compresi). Ora domando: è legittimo che un  
> Ministro >interrompa dei pubblici ufficiali che stanno riportando in  
> porto dei naufraghi  e che stanno facendo il proprio dovere? Siamo certi  
> che in questo modo >quel Ministro non abbia commesso uno o più reati? 
> Infine, il grottesco. Una nave militare italiana che non ottiene il  
> permesso di attraccare in un porto italiano.
> Sembra uno scherzo ma, purtroppo non lo è.Siamo solo all’inizio della  
> fine: il dispregio della regola e della Persona a fini elettorali e la  
> “confusione” tra poteri dello Stato. Un “gioco” pericoloso.
>
> Inviato da iPhone
>
> Il giorno 14 lug 2018, alle ore 11:02, Monti Umberto Gioele  
> <umbertogioele.monti a giustizia.it> ha scritto:
>
>>
>>
>> ....  non far attraccare per giorni una nave cargo ferma davani a un  
>> porto italiano , nave che aveva preso a bordo immigrati ......      
>> >>ritardare e creare  problemi di attracco persino a navi militari  
>> italiane che avevano trasbordato migranti recuperati da altre navi  
>> italiane >>.....  ....... segnali chiari ai naviganti, ai pescherecci,  
>> alle navi commerciali di qualsiasi bandiera   ( e figuriamoci alle ONG)  
>> : se >>vedete barconi , gommoni carichi di Neri nel mediterraneo .....  
>> onde o non onde , attesa o non attesa dell'imminente pericolo di morte  
>> >>(magari certificato  dall'affogamento di qualcuno dei neri,  
>> altrimenti  il pericolo imminente non ci sta .... e qualcuno potrà dire  
>> che non >>c'era e mettere nei guai chi ha avuto la "strana" idea di  
>> intervenire prima che qualcuno affoghi) ...... meglio girare lo sguardo  
>> dall'altra >>parte ..... chiamare soccorsi magari lontani e ...  
>> allontanarsi ... e che aspettino .... si evitano problemi, trasbordi,  
>> "fermi barca" , >>interruzione delle attività di pesca o commerciali  
>> ....... guardare altrove e amen ......
>>
>>
>>
>> gi accordi e le regole per sbarchi e  accoglienza  vanno fatti e  
>> negoziati -anche duramente- ma non con uomini , donne e bambini  
>> lasciati >>in mare e fatti lasciare in mare e da utilizzare d fatto   
>> come mezzo di pressione e di negoziazione
>>
>>
>> intanto si recuperano e si salvano e si portano a terra
>>
>>
>> prima, contemporaneamente, dopo , a parte si fanno tutte le azioni  
>> diplomatiche per far si che non tutti vengano automatiamente  
>> >>trasferirti qui e che non tutti debbano restare qui
>>
>>
>> u.m.
>>
>>
>>
>>
>>
>>Da: Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di mario ardigo  
>> <marioardigo a yahoo.com>
>> Inviato: sabato 14 luglio 2018 06:28
>> A: AREA Mailing List
>> Oggetto: [Area] Ora li ammazziamo Sono stato pretore a Giulianova, che  
>> ha un importante porto >>peschereccio. Ho imparato ad apprezzare la  
>> gente di mare. >>Coraggiosa. Se avessi avuto un figlio maschio avrei  
>> voluto che >>fosse coraggioso come la gente di mare. Il coraggio era la  
>> qualità >>dell'uomo che Oriana Fallacci dichiarava di apprezzare di  
>> più. Mio >>padre, quand'ero ragazzo, era stato per qualche anno capo  
>> della >>segreteria del Ministro della Marina Mercantile. Anche allora  
>> avevo >>conosciuto gente di mare. E anche i militari che ora si  
>> chiamano >>Guardia Costiera. Ogni marinaio ha storie da raccontare.  
>> Spesso >>sono terribili. E' gente che non si apre con tutti. Solo tra  
>> marinai ci >>si dice tutto. Il Mare Mediterraneo può diventare molto  
>> pericoloso. >>Quand'ero pretore, per i pescatori giuliesi il pericolo  
>> erano anche >>le motovedette jugoslave. I pescherecci giuliesi però  
>> erano più >>veloci, e avevano radar potenti. Ci sono grandi navi da  
>> pesca, che battono l'Atlantico, che sono >>come grandi fabbriche. Il  
>> pesce arriva a terra già inscatolato o >>surgelato. Ne ho viste diverse  
>> in un porto come Anzio, qui nel >>Lazio. Rimangono in mare per mesi. Ma  
>> nel Mediterraneo ci sono >>tantissimi motopesca di medio tonnellaggio,  
>> che imbarcano una >>decina di persone come equipaggio. Possono girare  
>> tutto il >>Mediterraneo, volendo. Molte di queste barche non tengono  
>> più il >>mare, sono diventate pericolose e rimangono quasi come rottami  
>> >>nei porti. In altri casi ci sono controversie tra gli armatori, e il  
>> >>risultato è più o meno lo stesso. Da pretore mi sono dannato per  
>> >>riuscire a vendere, in sede civile, un motopesca pignorato. In una  
>> >>ventina di giorni barche così possono essere in qualsiasi punto del  
>> >>Mediterraneo. La navigazione è piuttosto precisa,perché >>agganciano  
>> i radiofari. Non  è come con i grandi gommoni >>d'altura. Su un  
>> motopesca può salire tanta gente, molta di più dei dieci, >>quindici  
>> uomini che ordinariamente ne costituiscono l'equipaggio. >>Allora la  
>> nave diventa instabile. A volte le navi affondano quando, >>nel mare in  
>> tempesta, il carico improvvisamente si sposta di lato. >>Accade anche  
>> quando c'è molta gente in coperta che non sta >>ferma. La nave allora  
>> si piega di lato e si rivolta e affonda molto >>rapidamente  
>> trascinandosi dietro chi c'è sottocoperta, ma anche, >>per risucchio,  
>> chi sta sopra. Quando una nave affonda, intorno si >>crea un vortice  
>> che  è molto difficile contrastare. Se ci si vuole >>salvare, bisogna  
>> buttarsi in acqua prima e allontanarsi >>rapidamente. Abbordare una  
>> nave così, piena di gente, è >>impossibile, senza farla rovesciare e  
>> senza ammazzare gli stessi >>che l'assaltano. Ma è molto pericoloso  
>> anche solo tentare manovre >>di interdizione, e anche senza che ci sia   
>> contatto tra le navi. >>Perché la gente entra nel panico e si muove,  
>> sbilanciando la nave >>su cui viaggia. In questo abbiamo la tremenda  
>> esperienza del >>naufragio della Kater i Rades, del '97, durante  
>> manovre di >>interdizione ordinate dal Governo di allora. Dopo si  
>> scelse un'altra >>strada per controllare le migrazioni dall'Albania, si  
>> imparò dalla >>tremenda esperienza: la via fu quella delle convenzioni  
>> con il >>nuovo stato che si era instaurato da quelle parti, per le  
>> quali siamo >>meno severi con i respingimenti, ma quelli che  
>> respingiamo >>vengono effettivamente riportati indietro. Ma abbiamo  
>> anche >>aiutato l'Albania a risorgere e tra qualche anno si progetta di  
>> >>ammetterla nell'Unione Europea. Sembra però che la memoria >>storica  
>> di allora non ci sia più.Sul  Kater I Rades non viaggiava molta gente,  
>> a confronto di certi >>motopesca che ci arrivano dall'Africa, carichi  
>> di migranti. I colleghi >>che operano nel Meridione ci avvertono che i  
>> cosiddetti "scafisti", >>vale a dire quelli che manovrano quelle navi   
>> stando al timone, >>sono di solito migranti sommariamente istruiti, che  
>> così si pagano il >>viaggio. A volte sono pescatori corrotti. Comunque  
>> non sono veri >>"comandanti". Non sanno affrontare situazione di  
>> emergenza e, >>per di più, viaggiano su navi scassate. Questo rende  
>> ancora più >>pericolose manovre di abbordaggio e interdizione. Come  
>> fare, allora, per bloccare un motopesca con circa >>cinquecento persone  
>> che sta per avvicinarsi alle nostre coste per >>attraccare? Non si può  
>> fare. O, almeno, non lo si può fare senza >>ammazzare quelli che ci  
>> sono sopra. Questa è la realtà. Dicono che bisogna rischiare per  
>> contrastare gli "scafisti" e ci si >>riferisce, penso, non tanto a  
>> quelli che hanno i timone dei >>motopesca che si avvicinano, ma coloro  
>> che, in Africa, organizzano >>il viaggio, fanno arrivare la nave, la  
>> rimettono in gradio di fare il suo >>ultimo viaggio, la dotano di uno  
>> che sappia stare al timone e ci >>fanno salire tanta gente pagante. Ma,  
>> in realtà, noi vogliamo >>contrastare chi ci viaggia sopra, i migranti.  
>> E' loro che >>combattiamo. Gli altri sono solo trasportatori che  
>> colgono >>l'occasione di far soldi. Perché i migranti sono gente che  
>> paga. Ora siamo diventati spietati. E' la novità dei nostri tempi.   
>> Siamo >>disposti ad ammazzare per fermare. Sento in giro, anche ad  
>> >>esempio  nella mia parrocchia, gente che dice cose tremende.  
>> >>Accetta, appunto,  che si ammazzi pur di fermare. Il Papa è  
>> >>ignorato. Questa è l'Italia di oggi. Se morirà gente non sarà solo  
>> >>colpa  morale di chi ha deciso di respingere, ma della nazione  
>> >>tutta. Sarà una colpa collettiva. Ma perché una colpa?, ci si  
>> >>chiede. Sono loro, quelli che viaggiano, a mettersi in condizione di  
>> >>morire. Il loro sangue non può ricadere su di noi. Ecco, questo è  
>> >>proprio il problema.
>> Che facciamo, allora, li ammazziamo o li salviamo? Se fosse >>gente di  
>> mare a dovere decidere, come ad esempio mi pare di >>capire abbiano  
>> fatto i marinai della Vos Thalassa, non avrei dubbi >>sulla soluzione  
>> scelta.
>> Mario Ardigò  _______________________________________________
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