[Area] Controinformazione

Francesco Maisto francescomaisto2 a gmail.com
Dom 2 Set 2018 12:57:22 CEST


SE FOSSIMO UN PAESE SERIO NON POTREBBE ESISTERE UN MINISTRO DELL’INTERNO
CHE AIZZA LE PERSONE  CONTRO I GIUDICI MANIPOLANDO  LE SENTENZE E LE NORME
( AMMESSO CHE RIESCA A CAPIRE LA DIFFERENZA TRA UN REATO E L’ALTRO , TRA
UNA MISURA CAUTELARE ED UNA PENA)

Mi rendo conto che sia perfettamente inutile cercare di spiegare che il
ministro dell’Interno (e prima di lui il Giornale) non ha capito nulla
dell’ordinanza dei giudici di Milano e ha scritto una sciocchezza per
stuzzicare il proprio elettorato contro la magistratura e gli immigrati, ma
ci proverò lo stesso.
Innanzitutto i fatti: un cittadino straniero è stato trovato con 5
pasticche di stupefacente in tasca ed accusato di detenzione ai fini di
spaccio. Il Gip ne ha disposto la custodia cautelare in ragione dei
precedenti al fine di impedire la reiterazione del reato. Il tribunale del
riesame, chiamato a giudicare sull’impugnazione del difensore, ha dapprima
escluso che la detenzione dello stupefacente fosse ad uso personale
affermando che “l’indagato non risulta avere altra fonte di sostentamento”
(e quindi non ha fatto alcun “favoritismo” nei suoi confronti, al contrario
lo ha sottoposto ad un giudizio peggiore di quello che avrebbe riservato ad
un italiano con un lavoro o una famiglia che gli paga tutti i vizi, trovato
con la stessa quantità di stupefacente), ma ha annullato la custodia
cautelare in carcere perché ha ritenuto che, in ragione del modesto
quantitativo di droga detenuto dall’indagato, dovesse applicarsi il quinto
comma dell’art. 73 dpr 309/90 (punito fino a quattro anni di reclusione),
anziché il primo, la cui pena edittale arriva fino ad un massimo di venti
anni.
Poiché, come è noto, il codice di procedura penale impedisce di tenere in
carcere prima della condanna gli indagati per reati puniti con pena
inferiore a cinque anni nel massimo, il tribunale del riesame ha disposto
la scarcerazione del cittadino straniero (imponendogli il divieto di
dimora), esattamente come avviene ogni giorno per centinaia di italiani che
si vengono a trovare nella identica situazione.
Naturalmente, all’esito del processo, se ritenuto colpevole, il cittadino
straniero espierà la sua pena ai termini di legge, come avviene per ogni
altro condannato (e vi ricordo che le carceri sono piene, e non è vero che
in carcere non va nessuno, specialmente gli stranieri).
Francesco Maisto

Il giorno dom 2 set 2018 alle 11:16 Francesco Messina <
frate.adso1962 a gmail.com> ha scritto:

> Con riferimento alle puntuali osservazioni di Marco Imperato, è possibile
> leggere il provvedimento dei colleghi di Milano?
> Francesco Messina
>
> -----Messaggio originale-----
> From: Imperato Marco
> Sent: Sunday, September 02, 2018 10:08 AM
> To: area
> Subject: [Area] Controinformazione
>
> La cosa grave non è (sol)tanto che "Il Giornale" manipoli la notizia della
> scarcerazione del pusher (questa cattiva abitudine è purtroppo tale da
> anni
> con buona pace dell'ordine dei giornalisti e del dovere di informazione).
>
> Quello che davvero dovrebbe suscitare indignazione - e magari anche
> l'intervento del Presidente della Repubblica - è che il Ministro
> dell'Interno cavalchi questa lettura distorta e in malafede per attaccare
> e
> delegittimare la magistratura.
>
> Sarebbe bello (e lo dico come provocazione) che quelli che si preoccupano
> (spesso a sproposito) delle presunte invasioni nel campo della politica da
> parte di esponenti del potere giudiziario, dimostrassero medesima
> sensibilità costituzionale e democratica quando esponenti del Governo
> entrano a gamba tesa da dietro con palla lontana su magistrati che
> applicano
> leggi di certo non scritte da loro...
>
> Sulla base di queste "piccole quotidiane vicende" di disinformazione da
> anni
> si semina tempesta e così siamo diventati uno dei tanti capri espiatori
> per
> questa politica irresponsabile che cerca solo qualcuno da mettere alla
> gogna
> e contro cui sfogare la rabbia qualunquista dei social.
>
> A mio modesto parere l'Anm dovrebbe rispondere colpo su colpo e credo
> anche
> che un intervento del Presidente della Repubblica non sarebbe fuori luogo.
>
> Stiamo osservando alla demolizione di quel che rimane del rispetto delle
> istituzioni e degli equilibri costituzionali...
>
>
> Marco Imperato
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