[Area] R: Significative parole sullla tragedia di Rebibbia

thorgiov thorgiov a libero.it
Sab 22 Set 2018 09:04:26 CEST


Chiaramente Marco Patarnello ha una conoscenza del mondo penitenziario 
che gli viene dall'esperienza maturata nel campo da molti anni. Al 
contrario il ministro che ha adottato in via cautelare, e quindi 
provvisoria, il provvedimento di sospensione non ha quella esperienza, 
ed è probabile che sia stato influenzato anche dal sentimento di 
indignazione dell'opinione pubblica di fronte ad una vicenda così grave. 
Però non ha senso criticare l'operato del ministro solo perchè si 
conoscono personalmente i funzionari colpiti dalla sospensione. La 
conoscenza personale spesso non consente di esaminare le vicende con la 
necessaria asetticità, se non altro perchè occorre distinguere sempre 
l'ambito penale da quello amministrativo. In altri termini, può 
verificarsi che un comportamento alla fine non costituisca reato, e che 
tuttavia sia censurabile sotto il profilo disciplinare. Il giudizio non 
è una attività di competenza esclusiva dei magistrati.

FELICE  PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 21/09/2018 19:29, Costanzo Antonio ha scritto:
>
> Mondo alla rovescia? Non mi pare.
>
> La testimonianza di Marco Patarnello mi colpisce, la trovo molto ricca 
> (di esperienza, di riflessione, di misura e umanità) ed efficace, per 
> chi la vuole comprendere: e mi riferisco al cittadino medio, che non 
> conosce il sistema giudiziario né quello penitenziario (io stesso, che 
> faccio il giudice civile, assai poco so dell’esecuzione della pena).
>
> Credo che faccia parte del mestiere di magistrato anche raccontare 
> fatti, spiegare ai non addetti ai lavori quello che a noi capita di 
> osservare quotidianamente e che a volte può apparirci scontato mentre 
> tale non è, dare elementi di riflessione,  se del caso seminare dubbi.
>
> Sappiamo tutti quanto sia importante, decisiva, oggi la comunicazione 
> pubblica. Che richiede l’uso di tecniche ben precise. Poco familiari, 
> forse, alle associazioni dei magistrati.
>
> Se ogni tanto si leva la voce misurata e competente di un magistrato 
> (e alcuni e alcune di noi sono davvero molto bravi nel comunicare), mi 
> sembra solo un bene.
>
> Antonio Costanzo, trib. BO
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
> *Inviato:* venerdì 21 settembre 2018 18:26
> *A:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] R: Significative parole sullla tragedia di Rebibbia
>
> Però è paradossale. Spesso da parte della politica è stato mosso  ai 
> magistrati il rimprovero di voler cercare un colpevole subito e a 
> tutti i costi, secondo una logica giustizialista, per assecondare gli 
> istinti vendicativi delle masse. Qualcuno ricorda il periodo di Mani 
> Pulite, cui seguì il periodo della restaurazione berlusconiana? 
> Parimenti, da parte dei magistrati la politica è stata spesso accusata 
> di non voler intervenire in sede amministrativa, prima e 
> indipendentemente dall'accertamento penale, nei confronti di persone 
> che avevano violato delle regole di legge o di prudenza. Ora c'è un 
> rovesciamento dei ruoli : la politica interviene tempestivamente e i 
> magistrati ( o meglio alcuni magistrati ) la accusano di 
> giustizialismo sommario. Per l'appunto, un mondo alla rovescia.
>
> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
> Il 21/09/2018 14:21, Gianfranco Gilardi ha scritto:
>
>     Si vorrebbe sentire qui spesso parole come queste e, soprattutto,
>     si vorrebbe che parole come queste servissero a risvegliare le
>     coscienze ed a far ritrovare il senso delle istituzioni.
>
>     Gianfranco Gilardi
>
>     Il Ven 21 Set 2018, 12:17 Marcello Basilico
>     <marcello.basilico a giustizia.it
>     <mailto:marcello.basilico a giustizia.it>> ha scritto:
>
>         Le parole di Marco Patarnello ci mettono sotto gli occhi un
>         tema più generale, divenuto ormai nodale nella comunicazione e
>         nella politica di oggi: la ricerca del colpevole subito e ad
>         ogni costo, figlia della logica semplificatrice che ormai si
>         utilizza nella soluzione dei problemi più complessi.
>
>         Chi, se non noi magistrati, può segnalare ad alta voce, ogni
>         volta che può, che questa logica è sbagliata e conduce a
>         soluzioni sbagliate?
>
>         Grazie a Marco e a Francesco Maisto
>
>         Marcello Basilico
>
>         *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it
>         <mailto:area-bounces a areaperta.it>] *Per conto di *Francesco
>         Maisto
>         *Inviato:* venerdì 21 settembre 2018 11:41
>         *A:* Area Md- Movimenti; ISCRITTI
>         *Oggetto:* [Area] Significative parole sullla tragedia di Rebibbia
>
>
>           Ma i politici evitino processi sommari
>
>         	
>
>         PDF
>         <http://www.ristretti.org/pdf/Le-Notizie-di-Ristretti/ma-i-politici-evitino-processi-sommari.pdf?format=phocapdf>
>
>         	
>
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>
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>
>         /di Marco Patarnello/
>
>         *La Repubblica, 21 settembre 2018*
>
>         Caro direttore, faccio il magistrato penale da quasi
>         trent'anni, ho visto da vicino tante terribili vicende umane e
>         da due anni sono il magistrato di sorveglianza per Rebibbia
>         Femminile, sebbene solo per le detenute definitive. Osservo i
>         numerosi interventi mediatici di queste ore successive alla
>         tragedia accaduta lunedì, che ha visto due bimbi uccisi in
>         carcere dalla loro mamma e sento il bisogno di dire alcune cose.
>
>         Davanti a tragedie così, che ci costringono a guardare il buio
>         senza fine che può esserci nell'animo umano penso che la
>         reazione più giusta e matura dovrebbe essere il silenzio o per
>         lo meno una rigorosa misura: pensare di avere la chiave per
>         comprendere a caldo eventi come questi, le loro cause, le loro
>         ragioni o addirittura la convinzione del senno di poi di
>         poterli prevenire, individuando le responsabilità che li hanno
>         prodotti, più che velleitario credo che sia superficiale e
>         alluda al bisogno di cercare un responsabile per consentire a
>         ciascuno di noi di scrollarsi di dosso quella parte di
>         responsabilità collettive che ci appartengono, per le
>         inadeguatezze e la fallibilità delle nostre pur sofisticate
>         dinamiche sociali, civili, giuridiche.
>
>         Soprattutto da parte di chi ha alte responsabilità
>         istituzionali, cercare o addirittura additare in chi ha
>         operato ogni giorno da decenni a questa parte in prima linea
>         nel luogo della sofferenza e della esecuzione della pena - cui
>         nessuno rivolge uno sguardo se non per puntare il dito, dove
>         tutte le contraddizioni di un ordinamento ricco di aspirazioni
>         ideali e privo di ogni risorsa vengono a collidere sui corpi e
>         nelle menti di persone in carne ed ossa, conservando la
>         massima attenzione ai diritti dei detenuti, con enorme
>         sacrificio personale - mi sembra un modo piccolo, ma antico,
>         di guardare e affrontare i problemi. Raramente nel corso della
>         mia vita professionale ho trovato professionisti più attenti e
>         sensibili di quelli che finora hanno retto, a diverso titolo,
>         la direzione di quel carcere. E so di non essere l'unico.
>
>         *Magistrato di sorveglianza per il carcere femminile di Rebibbia
>
>         *< Prec.
>         <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/morte-di-due-bambini-detenuti>*
>
>         	
>
>         	
>
>         *Succ. >
>         <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/signor-ministro-di-che-cosa-dovete-occuparvi-se-non-dei-bambini>*
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