[Area] R: Significative parole sullla tragedia di Rebibbia

thorgiov thorgiov a libero.it
Sab 22 Set 2018 17:06:19 CEST


Dire che la responsabilità è di tutti è un modo molto comodo per dire 
che la responsabilità non è di nessuno. Tutto molto italiano. Anzi, 
molto cattolico. Non conosco bene i fatti e per tale motivo non mi sento 
di dire che la colpa di ciò che è accaduto è anche dei vertici 
dell'istituto. Però noto che appena viene toccata una persona che 
appartiene ad un determinato mondo, scatta automaticamente la 
solidarietà nei suoi confronti, che è una solidarietà a prescindere. Mi 
viene in mente l'atteggiamento che è stato tenuto per molti anni nei 
confronti della comunità Il Forteto a Firenze.

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso a Napoli Nord )


Il 22/09/2018 10:57, Francesco Maisto ha scritto:
> Non solo percezioni di Marco Paternello
> Buona lettura.
> Francesco Maisto
> La tragedia di Rebibbia: non si aggiungano danni alla tragedia 
> provocata da una mamma detenuta
> Lettera aperta di volontari, cappellani, operatori del sociale, del 
> mondo del lavoro, della cultura, dello sport, della salute
> La tragedia che si è consumata a Rebibbia ci ha lasciati senza fiato. 
> Un dolore e un orrore che ha travolto tutti: i due bambini 
> innanzitutto, quella madre che forse ancora non è consapevole di 
> quello che ha fatto, tutti gli operatori dell’Istituto, le oltre 
> trecento donne lì detenute, le loro famiglie e anche noi volontari, 
> cappellani, operatori del sociale, del mondo del lavoro, della 
> cultura, dello sport, della salute che ogni giorno entriamo in carcere 
> per dare il nostro contributo affinché la pena risponda sempre più 
> alle finalità dettate dalla Costituzione.
> Abbiamo accolto tutto questo dolore in un silenzio rispettoso, vicini 
> alle donne detenute, al loro smarrimento e dolore. Abbiamo cercato di 
> comprendere i tanti tasselli di una vicenda che ha avuto un epilogo 
> così drammatico.
> Conosciamo la complessità del carcere, dei suoi problemi, della sua 
> gestione. Ma conosciamo anche bene l’impegno da sempre profuso dalla 
> Direzione dell’Istituto femminile di Rebibbia per fare del carcere un 
> luogo di reinserimento, di riflessione, di presa di coscienza, di 
> riappacificazioni delle detenute con sé stesse e con le persone che 
> hanno sofferto per le loro colpe, di crescita culturale e molto altro 
> ancora. Sappiamo dell’attenzione con cui le donne sono seguite e ne 
> condividiamo le scelte operative, dell’apertura dell’Istituto al 
> territorio e alle sue Istituzioni, come la scuola materna del 
> quartiere che accoglie ogni giorno nelle sue classi i bambini della 
> Sezione nido.
> Ed è per questo che sentiamo il dovere di rompere il silenzio.
> Pensare di dare una risposta risolutiva a questo dramma scaricando 
> sulla Direzione e sulla Vice-comandante la responsabilità di quanto è 
> successo è un grave errore. Le responsabilità sono tante e nessuno - 
> nemmeno noi - può pensare di tirarsene fuori, trovando un colpevole 
> che paghi per tutti.
> Il dramma dei bambini in carcere è noto a tutti. La legge del 2011 ha 
> tracciato una linea che prevede una collocazione alternativa al 
> carcere per mamme e bambini, ma la sua applicazione fatica a trovare 
> pienezza. Il disagio sociale sempre più presente all’interno degli 
> Istituti di pena non è certo una novità e troppo spesso il peso di 
> tale problema è affidato al personale di Polizia penitenziaria. Gli 
> Enti locali faticano a dare risposte a chi esce dal carcere e cerca di 
> ricominciare una vita diversa. I cittadini molto spesso si oppongono 
> alla nascita di strutture di accoglienza, come le case famiglia per le 
> donne detenute con figli.
> Colpire i vertici della Casa circondariale femminile di Rebibbia 
> significa, per noi, aggiungere danni alla tragedia provocata da una 
> mamma detenuta.
> A buon diritto
> Arci
> A Roma Insieme
> Associazione Articolo 21 - Liberi di
> AS.VO.PE <http://AS.VO.PE>. - Palermo
> Associazione Antigone
> Associazione Controluce – Pisa
> Associazione Fuoririga – Casal del Marmo
> Associazione Liberamente - Cosenza
> Associazione Sarda per l'attuazione della riforma psichiatrica
> Associazione Semi di Libertà onlus
> Associazione Spondé onlus
> Associazione Volontari In Carcere/Caritas di Roma
> Atletico diritti
> Cibo Agricolo Libero
> Comunità di Sant’Egidio
> Comunità Papa Giovanni XXIII
> Conferenza nazionale Volontariato Giustizia
> Conferenza per la Salute mentale nel mondo “Franco Basaglia”
> Cooperativa Con-Tatto
> Cooperativa Sociale Concordia onlus
> Coordinamento Regionale “Tino Beiletti” - Piemonte e Valle d’Aosta
> Coordinamento SEAC - Calabria
> Coordinamento SEAC - Veneto
> Festival dei matti
> Fondazione Franco e Franca Basaglia
> Fondazione Zancan
> Forum nazionale per la salute in carcere
> Forum salute mentale nazionale
> Gruppo Idee laboratorio ricuciamo
> GRUSOL Gruppo solidarietà
> I Cappellani degli Istituti di Rebibbia
> La Fraternità - Verona
> Magistratura democratica
> Men at work onlus
> Nessuno tocchi Caino
> Oltre le sbarre
> Osservatorio Stopopg per la salute mentale
> Panta Coop arl onlus
> Ristretti orizzonti
> SEAC
> Sesta città di rifugio
> Sesta opera San Fedele - Milano
> Sesta Opera San Fedele - Rieti
> Società Cooperativa e-Team
> Società di San Vincenzo De Paoli
> Ucsi – Unione cattolica stampa italiana
> Unasam
> Vo.Re.Co <http://Vo.Re.Co>.
>
> Il giorno sab 22 set 2018 alle 09:05 thorgiov <thorgiov a libero.it 
> <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>
>     Chiaramente Marco Patarnello ha una conoscenza del mondo
>     penitenziario che gli viene dall'esperienza maturata nel campo da
>     molti anni. Al contrario il ministro che ha adottato in via
>     cautelare, e quindi provvisoria, il provvedimento di sospensione
>     non ha quella esperienza, ed è probabile che sia stato influenzato
>     anche dal sentimento di indignazione dell'opinione pubblica di
>     fronte ad una vicenda così grave. Però non ha senso criticare
>     l'operato del ministro solo perchè si conoscono personalmente i
>     funzionari colpiti dalla sospensione. La conoscenza personale
>     spesso non consente di esaminare le vicende con la necessaria
>     asetticità, se non altro perchè occorre distinguere sempre
>     l'ambito penale da quello amministrativo. In altri termini, può
>     verificarsi che un comportamento alla fine non costituisca reato,
>     e che tuttavia sia censurabile sotto il profilo disciplinare. Il
>     giudizio non è una attività di competenza esclusiva dei magistrati.
>
>     FELICE  PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
>
>     Il 21/09/2018 19:29, Costanzo Antonio ha scritto:
>>
>>     Mondo alla rovescia? Non mi pare.
>>
>>     La testimonianza di Marco Patarnello mi colpisce, la trovo molto
>>     ricca (di esperienza, di riflessione, di misura e umanità) ed
>>     efficace, per chi la vuole comprendere: e mi riferisco al
>>     cittadino medio, che non conosce il sistema giudiziario né quello
>>     penitenziario (io stesso, che faccio il giudice civile, assai
>>     poco so dell’esecuzione della pena).
>>
>>     Credo che faccia parte del mestiere di magistrato anche
>>     raccontare fatti, spiegare ai non addetti ai lavori quello che a
>>     noi capita di osservare quotidianamente e che a volte può
>>     apparirci scontato mentre tale non è, dare elementi di
>>     riflessione,  se del caso seminare dubbi.
>>
>>     Sappiamo tutti quanto sia importante, decisiva, oggi la
>>     comunicazione pubblica. Che richiede l’uso di tecniche ben
>>     precise. Poco familiari, forse, alle associazioni dei magistrati.
>>
>>     Se ogni tanto si leva la voce misurata e competente di un
>>     magistrato (e alcuni e alcune di noi sono davvero molto bravi nel
>>     comunicare), mi sembra solo un bene.
>>
>>     Antonio Costanzo, trib. BO
>>
>>     *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
>>     *Inviato:* venerdì 21 settembre 2018 18:26
>>     *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>>     *Oggetto:* Re: [Area] R: Significative parole sullla tragedia di
>>     Rebibbia
>>
>>     Però è paradossale. Spesso da parte della politica è stato mosso 
>>     ai magistrati il rimprovero di voler cercare un colpevole subito
>>     e a tutti i costi, secondo una logica giustizialista, per
>>     assecondare gli istinti vendicativi delle masse. Qualcuno ricorda
>>     il periodo di Mani Pulite, cui seguì il periodo della
>>     restaurazione berlusconiana? Parimenti, da parte dei magistrati
>>     la politica è stata spesso accusata di non voler intervenire in
>>     sede amministrativa, prima e indipendentemente dall'accertamento
>>     penale, nei confronti di persone che avevano violato delle regole
>>     di legge o di prudenza. Ora c'è un rovesciamento dei ruoli : la
>>     politica interviene tempestivamente e i magistrati ( o meglio
>>     alcuni magistrati ) la accusano di giustizialismo sommario. Per
>>     l'appunto, un mondo alla rovescia.
>>
>>     FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
>>     Nord )
>>
>>     Il 21/09/2018 14:21, Gianfranco Gilardi ha scritto:
>>
>>         Si vorrebbe sentire qui spesso parole come queste e,
>>         soprattutto, si vorrebbe che parole come queste servissero a
>>         risvegliare le coscienze ed a far ritrovare il senso delle
>>         istituzioni.
>>
>>         Gianfranco Gilardi
>>
>>         Il Ven 21 Set 2018, 12:17 Marcello Basilico
>>         <marcello.basilico a giustizia.it
>>         <mailto:marcello.basilico a giustizia.it>> ha scritto:
>>
>>             Le parole di Marco Patarnello ci mettono sotto gli occhi
>>             un tema più generale, divenuto ormai nodale nella
>>             comunicazione e nella politica di oggi: la ricerca del
>>             colpevole subito e ad ogni costo, figlia della logica
>>             semplificatrice che ormai si utilizza nella soluzione dei
>>             problemi più complessi.
>>
>>             Chi, se non noi magistrati, può segnalare ad alta voce,
>>             ogni volta che può, che questa logica è sbagliata e
>>             conduce a soluzioni sbagliate?
>>
>>             Grazie a Marco e a Francesco Maisto
>>
>>             Marcello Basilico
>>
>>             *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it
>>             <mailto:area-bounces a areaperta.it>] *Per conto di
>>             *Francesco Maisto
>>             *Inviato:* venerdì 21 settembre 2018 11:41
>>             *A:* Area Md- Movimenti; ISCRITTI
>>             *Oggetto:* [Area] Significative parole sullla tragedia di
>>             Rebibbia
>>
>>
>>               Ma i politici evitino processi sommari
>>
>>             	
>>
>>             PDF
>>             <http://www.ristretti.org/pdf/Le-Notizie-di-Ristretti/ma-i-politici-evitino-processi-sommari.pdf?format=phocapdf>
>>
>>             	
>>
>>             Stampa
>>             <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/ma-i-politici-evitino-processi-sommari/Stampa>
>>
>>             Condividi
>>             <http://www.facebook.com/share.php?u=http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/ma-i-politici-evitino-processi-sommari>
>>
>>             /di Marco Patarnello/
>>
>>             *La Repubblica, 21 settembre 2018*
>>
>>             Caro direttore, faccio il magistrato penale da quasi
>>             trent'anni, ho visto da vicino tante terribili vicende
>>             umane e da due anni sono il magistrato di sorveglianza
>>             per Rebibbia Femminile, sebbene solo per le detenute
>>             definitive. Osservo i numerosi interventi mediatici di
>>             queste ore successive alla tragedia accaduta lunedì, che
>>             ha visto due bimbi uccisi in carcere dalla loro mamma e
>>             sento il bisogno di dire alcune cose.
>>
>>             Davanti a tragedie così, che ci costringono a guardare il
>>             buio senza fine che può esserci nell'animo umano penso
>>             che la reazione più giusta e matura dovrebbe essere il
>>             silenzio o per lo meno una rigorosa misura: pensare di
>>             avere la chiave per comprendere a caldo eventi come
>>             questi, le loro cause, le loro ragioni o addirittura la
>>             convinzione del senno di poi di poterli prevenire,
>>             individuando le responsabilità che li hanno prodotti, più
>>             che velleitario credo che sia superficiale e alluda al
>>             bisogno di cercare un responsabile per consentire a
>>             ciascuno di noi di scrollarsi di dosso quella parte di
>>             responsabilità collettive che ci appartengono, per le
>>             inadeguatezze e la fallibilità delle nostre pur
>>             sofisticate dinamiche sociali, civili, giuridiche.
>>
>>             Soprattutto da parte di chi ha alte responsabilità
>>             istituzionali, cercare o addirittura additare in chi ha
>>             operato ogni giorno da decenni a questa parte in prima
>>             linea nel luogo della sofferenza e della esecuzione della
>>             pena - cui nessuno rivolge uno sguardo se non per puntare
>>             il dito, dove tutte le contraddizioni di un ordinamento
>>             ricco di aspirazioni ideali e privo di ogni risorsa
>>             vengono a collidere sui corpi e nelle menti di persone in
>>             carne ed ossa, conservando la massima attenzione ai
>>             diritti dei detenuti, con enorme sacrificio personale -
>>             mi sembra un modo piccolo, ma antico, di guardare e
>>             affrontare i problemi. Raramente nel corso della mia vita
>>             professionale ho trovato professionisti più attenti e
>>             sensibili di quelli che finora hanno retto, a diverso
>>             titolo, la direzione di quel carcere. E so di non essere
>>             l'unico.
>>
>>             *Magistrato di sorveglianza per il carcere femminile di
>>             Rebibbia
>>
>>             *< Prec.
>>             <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/morte-di-due-bambini-detenuti>*
>>
>>             	
>>
>>             	
>>
>>             *Succ. >
>>             <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/signor-ministro-di-che-cosa-dovete-occuparvi-se-non-dei-bambini>*
>>
>>             _______________________________________________
>>             Area mailing list
>>             Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>
>>             http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
>>
>>
>>
>>
>>         _______________________________________________
>>
>>         Area mailing list
>>
>>         Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>
>>
>>         http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
>>
>
>     _______________________________________________
>     Area mailing list
>     Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>
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