[Area] R: Significative parole sullla tragedia di Rebibbia

thorgiov thorgiov a libero.it
Sab 22 Set 2018 22:41:54 CEST


Benissimo, lasciamo che sia il ministro a capirlo. Da solo, però, senza 
il contributo delle varie associazioni menzionate nella tua missiva, che 
non fanno certo parte del dicastero.

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 22/09/2018 20:33, Francesco Maisto ha scritto:
> Quello delle carceri è un territorio impervio con una difficile 
> individuazione delle competenze tra DAP., Magistrature e Servizio 
> Sanitario Regionale e Assl.
> Qui sono stati presi provvedimenti esemplari nei confronti dei vertici 
> di Rebibbia in prima battuta ed ora cominciano a capire che forse c’e 
> Una responsabilità dell’area sanitaria esterna.
> Francesco Maisto
>
> Il giorno sab 22 set 2018 alle 17:06 thorgiov <thorgiov a libero.it 
> <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>
>     Dire che la responsabilità è di tutti è un modo molto comodo per
>     dire che la responsabilità non è di nessuno. Tutto molto italiano.
>     Anzi, molto cattolico. Non conosco bene i fatti e per tale motivo
>     non mi sento di dire che la colpa di ciò che è accaduto è anche
>     dei vertici dell'istituto. Però noto che appena viene toccata una
>     persona che appartiene ad un determinato mondo, scatta
>     automaticamente la solidarietà nei suoi confronti, che è una
>     solidarietà a prescindere. Mi viene in mente l'atteggiamento che è
>     stato tenuto per molti anni nei confronti della comunità Il
>     Forteto a Firenze.
>
>     FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso a Napoli Nord )
>
>
>     Il 22/09/2018 10:57, Francesco Maisto ha scritto:
>>     Non solo percezioni di Marco Paternello
>>     Buona lettura.
>>     Francesco Maisto
>>     La tragedia di Rebibbia: non si aggiungano danni alla tragedia
>>     provocata da una mamma detenuta
>>     Lettera aperta di volontari, cappellani, operatori del sociale,
>>     del mondo del lavoro, della cultura, dello sport, della salute
>>     La tragedia che si è consumata a Rebibbia ci ha lasciati senza
>>     fiato. Un dolore e un orrore che ha travolto tutti: i due bambini
>>     innanzitutto, quella madre che forse ancora non è consapevole di
>>     quello che ha fatto, tutti gli operatori dell’Istituto, le oltre
>>     trecento donne lì detenute, le loro famiglie e anche noi
>>     volontari, cappellani, operatori del sociale, del mondo del
>>     lavoro, della cultura, dello sport, della salute che ogni giorno
>>     entriamo in carcere per dare il nostro contributo affinché la
>>     pena risponda sempre più alle finalità dettate dalla Costituzione.
>>     Abbiamo accolto tutto questo dolore in un silenzio rispettoso,
>>     vicini alle donne detenute, al loro smarrimento e dolore. Abbiamo
>>     cercato di comprendere i tanti tasselli di una vicenda che ha
>>     avuto un epilogo così drammatico.
>>     Conosciamo la complessità del carcere, dei suoi problemi, della
>>     sua gestione. Ma conosciamo anche bene l’impegno da sempre
>>     profuso dalla Direzione dell’Istituto femminile di Rebibbia per
>>     fare del carcere un luogo di reinserimento, di riflessione, di
>>     presa di coscienza, di riappacificazioni delle detenute con sé
>>     stesse e con le persone che hanno sofferto per le loro colpe, di
>>     crescita culturale e molto altro ancora. Sappiamo dell’attenzione
>>     con cui le donne sono seguite e ne condividiamo le scelte
>>     operative, dell’apertura dell’Istituto al territorio e alle sue
>>     Istituzioni, come la scuola materna del quartiere che accoglie
>>     ogni giorno nelle sue classi i bambini della Sezione nido.
>>     Ed è per questo che sentiamo il dovere di rompere il silenzio.
>>     Pensare di dare una risposta risolutiva a questo dramma
>>     scaricando sulla Direzione e sulla Vice-comandante la
>>     responsabilità di quanto è successo è un grave errore. Le
>>     responsabilità sono tante e nessuno - nemmeno noi - può pensare
>>     di tirarsene fuori, trovando un colpevole che paghi per tutti.
>>     Il dramma dei bambini in carcere è noto a tutti. La legge del
>>     2011 ha tracciato una linea che prevede una collocazione
>>     alternativa al carcere per mamme e bambini, ma la sua
>>     applicazione fatica a trovare pienezza. Il disagio sociale sempre
>>     più presente all’interno degli Istituti di pena non è certo una
>>     novità e troppo spesso il peso di tale problema è affidato al
>>     personale di Polizia penitenziaria. Gli Enti locali faticano a
>>     dare risposte a chi esce dal carcere e cerca di ricominciare una
>>     vita diversa. I cittadini molto spesso si oppongono alla nascita
>>     di strutture di accoglienza, come le case famiglia per le donne
>>     detenute con figli.
>>     Colpire i vertici della Casa circondariale femminile di Rebibbia
>>     significa, per noi, aggiungere danni alla tragedia provocata da
>>     una mamma detenuta.
>>     A buon diritto
>>     Arci
>>     A Roma Insieme
>>     Associazione Articolo 21 - Liberi di
>>     AS.VO.PE <http://AS.VO.PE>. - Palermo
>>     Associazione Antigone
>>     Associazione Controluce – Pisa
>>     Associazione Fuoririga – Casal del Marmo
>>     Associazione Liberamente - Cosenza
>>     Associazione Sarda per l'attuazione della riforma psichiatrica
>>     Associazione Semi di Libertà onlus
>>     Associazione Spondé onlus
>>     Associazione Volontari In Carcere/Caritas di Roma
>>     Atletico diritti
>>     Cibo Agricolo Libero
>>     Comunità di Sant’Egidio
>>     Comunità Papa Giovanni XXIII
>>     Conferenza nazionale Volontariato Giustizia
>>     Conferenza per la Salute mentale nel mondo “Franco Basaglia”
>>     Cooperativa Con-Tatto
>>     Cooperativa Sociale Concordia onlus
>>     Coordinamento Regionale “Tino Beiletti” - Piemonte e Valle d’Aosta
>>     Coordinamento SEAC - Calabria
>>     Coordinamento SEAC - Veneto
>>     Festival dei matti
>>     Fondazione Franco e Franca Basaglia
>>     Fondazione Zancan
>>     Forum nazionale per la salute in carcere
>>     Forum salute mentale nazionale
>>     Gruppo Idee laboratorio ricuciamo
>>     GRUSOL Gruppo solidarietà
>>     I Cappellani degli Istituti di Rebibbia
>>     La Fraternità - Verona
>>     Magistratura democratica
>>     Men at work onlus
>>     Nessuno tocchi Caino
>>     Oltre le sbarre
>>     Osservatorio Stopopg per la salute mentale
>>     Panta Coop arl onlus
>>     Ristretti orizzonti
>>     SEAC
>>     Sesta città di rifugio
>>     Sesta opera San Fedele - Milano
>>     Sesta Opera San Fedele - Rieti
>>     Società Cooperativa e-Team
>>     Società di San Vincenzo De Paoli
>>     Ucsi – Unione cattolica stampa italiana
>>     Unasam
>>     Vo.Re.Co <http://Vo.Re.Co>.
>>
>>     Il giorno sab 22 set 2018 alle 09:05 thorgiov <thorgiov a libero.it
>>     <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>>
>>         Chiaramente Marco Patarnello ha una conoscenza del mondo
>>         penitenziario che gli viene dall'esperienza maturata nel
>>         campo da molti anni. Al contrario il ministro che ha adottato
>>         in via cautelare, e quindi provvisoria, il provvedimento di
>>         sospensione non ha quella esperienza, ed è probabile che sia
>>         stato influenzato anche dal sentimento di indignazione
>>         dell'opinione pubblica di fronte ad una vicenda così grave.
>>         Però non ha senso criticare l'operato del ministro solo
>>         perchè si conoscono personalmente i funzionari colpiti dalla
>>         sospensione. La conoscenza personale spesso non consente di
>>         esaminare le vicende con la necessaria asetticità, se non
>>         altro perchè occorre distinguere sempre l'ambito penale da
>>         quello amministrativo. In altri termini, può verificarsi che
>>         un comportamento alla fine non costituisca reato, e che
>>         tuttavia sia censurabile sotto il profilo disciplinare. Il
>>         giudizio non è una attività di competenza esclusiva dei
>>         magistrati.
>>
>>         FELICE  PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>>         Napoli Nord )
>>
>>
>>         Il 21/09/2018 19:29, Costanzo Antonio ha scritto:
>>>
>>>         Mondo alla rovescia? Non mi pare.
>>>
>>>         La testimonianza di Marco Patarnello mi colpisce, la trovo
>>>         molto ricca (di esperienza, di riflessione, di misura e
>>>         umanità) ed efficace, per chi la vuole comprendere: e mi
>>>         riferisco al cittadino medio, che non conosce il sistema
>>>         giudiziario né quello penitenziario (io stesso, che faccio
>>>         il giudice civile, assai poco so dell’esecuzione della pena).
>>>
>>>         Credo che faccia parte del mestiere di magistrato anche
>>>         raccontare fatti, spiegare ai non addetti ai lavori quello
>>>         che a noi capita di osservare quotidianamente e che a volte
>>>         può apparirci scontato mentre tale non è, dare elementi di
>>>         riflessione,  se del caso seminare dubbi.
>>>
>>>         Sappiamo tutti quanto sia importante, decisiva, oggi la
>>>         comunicazione pubblica. Che richiede l’uso di tecniche ben
>>>         precise. Poco familiari, forse, alle associazioni dei
>>>         magistrati.
>>>
>>>         Se ogni tanto si leva la voce misurata e competente di un
>>>         magistrato (e alcuni e alcune di noi sono davvero molto
>>>         bravi nel comunicare), mi sembra solo un bene.
>>>
>>>         Antonio Costanzo, trib. BO
>>>
>>>         *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di
>>>         *thorgiov
>>>         *Inviato:* venerdì 21 settembre 2018 18:26
>>>         *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>>>         *Oggetto:* Re: [Area] R: Significative parole sullla
>>>         tragedia di Rebibbia
>>>
>>>         Però è paradossale. Spesso da parte della politica è stato
>>>         mosso  ai magistrati il rimprovero di voler cercare un
>>>         colpevole subito e a tutti i costi, secondo una logica
>>>         giustizialista, per assecondare gli istinti vendicativi
>>>         delle masse. Qualcuno ricorda il periodo di Mani Pulite, cui
>>>         seguì il periodo della restaurazione berlusconiana?
>>>         Parimenti, da parte dei magistrati la politica è stata
>>>         spesso accusata di non voler intervenire in sede
>>>         amministrativa, prima e indipendentemente dall'accertamento
>>>         penale, nei confronti di persone che avevano violato delle
>>>         regole di legge o di prudenza. Ora c'è un rovesciamento dei
>>>         ruoli : la politica interviene tempestivamente e i
>>>         magistrati ( o meglio alcuni magistrati ) la accusano di
>>>         giustizialismo sommario. Per l'appunto, un mondo alla rovescia.
>>>
>>>         FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>>>         Napoli Nord )
>>>
>>>         Il 21/09/2018 14:21, Gianfranco Gilardi ha scritto:
>>>
>>>             Si vorrebbe sentire qui spesso parole come queste e,
>>>             soprattutto, si vorrebbe che parole come queste
>>>             servissero a risvegliare le coscienze ed a far ritrovare
>>>             il senso delle istituzioni.
>>>
>>>             Gianfranco Gilardi
>>>
>>>             Il Ven 21 Set 2018, 12:17 Marcello Basilico
>>>             <marcello.basilico a giustizia.it
>>>             <mailto:marcello.basilico a giustizia.it>> ha scritto:
>>>
>>>                 Le parole di Marco Patarnello ci mettono sotto gli
>>>                 occhi un tema più generale, divenuto ormai nodale
>>>                 nella comunicazione e nella politica di oggi: la
>>>                 ricerca del colpevole subito e ad ogni costo, figlia
>>>                 della logica semplificatrice che ormai si utilizza
>>>                 nella soluzione dei problemi più complessi.
>>>
>>>                 Chi, se non noi magistrati, può segnalare ad alta
>>>                 voce, ogni volta che può, che questa logica è
>>>                 sbagliata e conduce a soluzioni sbagliate?
>>>
>>>                 Grazie a Marco e a Francesco Maisto
>>>
>>>                 Marcello Basilico
>>>
>>>                 *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it
>>>                 <mailto:area-bounces a areaperta.it>] *Per conto di
>>>                 *Francesco Maisto
>>>                 *Inviato:* venerdì 21 settembre 2018 11:41
>>>                 *A:* Area Md- Movimenti; ISCRITTI
>>>                 *Oggetto:* [Area] Significative parole sullla
>>>                 tragedia di Rebibbia
>>>
>>>
>>>                   Ma i politici evitino processi sommari
>>>
>>>                 	
>>>
>>>                 PDF
>>>                 <http://www.ristretti.org/pdf/Le-Notizie-di-Ristretti/ma-i-politici-evitino-processi-sommari.pdf?format=phocapdf>
>>>
>>>                 	
>>>
>>>                 Stampa
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>>>
>>>                 /di Marco Patarnello/
>>>
>>>                 *La Repubblica, 21 settembre 2018*
>>>
>>>                 Caro direttore, faccio il magistrato penale da quasi
>>>                 trent'anni, ho visto da vicino tante terribili
>>>                 vicende umane e da due anni sono il magistrato di
>>>                 sorveglianza per Rebibbia Femminile, sebbene solo
>>>                 per le detenute definitive. Osservo i numerosi
>>>                 interventi mediatici di queste ore successive alla
>>>                 tragedia accaduta lunedì, che ha visto due bimbi
>>>                 uccisi in carcere dalla loro mamma e sento il
>>>                 bisogno di dire alcune cose.
>>>
>>>                 Davanti a tragedie così, che ci costringono a
>>>                 guardare il buio senza fine che può esserci
>>>                 nell'animo umano penso che la reazione più giusta e
>>>                 matura dovrebbe essere il silenzio o per lo meno una
>>>                 rigorosa misura: pensare di avere la chiave per
>>>                 comprendere a caldo eventi come questi, le loro
>>>                 cause, le loro ragioni o addirittura la convinzione
>>>                 del senno di poi di poterli prevenire, individuando
>>>                 le responsabilità che li hanno prodotti, più che
>>>                 velleitario credo che sia superficiale e alluda al
>>>                 bisogno di cercare un responsabile per consentire a
>>>                 ciascuno di noi di scrollarsi di dosso quella parte
>>>                 di responsabilità collettive che ci appartengono,
>>>                 per le inadeguatezze e la fallibilità delle nostre
>>>                 pur sofisticate dinamiche sociali, civili, giuridiche.
>>>
>>>                 Soprattutto da parte di chi ha alte responsabilità
>>>                 istituzionali, cercare o addirittura additare in chi
>>>                 ha operato ogni giorno da decenni a questa parte in
>>>                 prima linea nel luogo della sofferenza e della
>>>                 esecuzione della pena - cui nessuno rivolge uno
>>>                 sguardo se non per puntare il dito, dove tutte le
>>>                 contraddizioni di un ordinamento ricco di
>>>                 aspirazioni ideali e privo di ogni risorsa vengono a
>>>                 collidere sui corpi e nelle menti di persone in
>>>                 carne ed ossa, conservando la massima attenzione ai
>>>                 diritti dei detenuti, con enorme sacrificio
>>>                 personale - mi sembra un modo piccolo, ma antico, di
>>>                 guardare e affrontare i problemi. Raramente nel
>>>                 corso della mia vita professionale ho trovato
>>>                 professionisti più attenti e sensibili di quelli che
>>>                 finora hanno retto, a diverso titolo, la direzione
>>>                 di quel carcere. E so di non essere l'unico.
>>>
>>>                 *Magistrato di sorveglianza per il carcere femminile
>>>                 di Rebibbia
>>>
>>>                 *< Prec.
>>>                 <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/morte-di-due-bambini-detenuti>*
>>>
>>>                 	
>>>
>>>                 	
>>>
>>>                 *Succ. >
>>>                 <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/signor-ministro-di-che-cosa-dovete-occuparvi-se-non-dei-bambini>*
>>>
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