[Area] R: Significative parole sullla tragedia di Rebibbia

thorgiov thorgiov a libero.it
Lun 24 Set 2018 17:06:09 CEST


Con il mio client di posta elettronica ho digitato sul tasto rispondi, e 
il messaggio è giunto solo a te? Purtroppo sono anni che non riesco a 
visualizzare sulla lista le risposte che invio agli altri iscritti, 
quindi non posso sapere se ogni messaggio giunge a tutti i destinatari. 
Ho segnalato il problema e non è stato risolto, ma non so per quale motivo.

Nel merito, tu sostieni che la Comunità di Sant'Egidio non ha nulla in 
comune con l'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Sul punto sono 
in totale disaccordo : si tratta in entrambi i casi di associazioni che 
si ispirano al cattolicesimo ed ai suoi valori. Insomma, tra credenti ci 
si aiuta, al di là delle logiche associazionistiche. Tu poi definisci 
dietrologia la constatazione che si siano mosse tutte insieme ben 48 
associazioni, assumendo una posizione unitaria pur non conoscendo gli 
atti sulla base dei quali ha deciso Bonafede. A me sembra negare 
l'evidenza. Intendiamoci, siamo in democrazia, e la libertà di critica 
va riconosciuta a tutti. Ma almeno da parte dei magistrati sarebbe 
auspicabile attendersi una presa di posizione più ponderata e 
soprattutto fondata sulla conoscenza degli atti. Non ci siamo sempre 
lamentati della critica facilona e qualunquistica dei nostri 
provvedimenti da parte di opinionisti che in realtà non li avevano 
neppure letti ? Dovremmo, almeno noi, esercitare il diritto sacrosanto 
di critica in maniera diversa.

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 24/09/2018 09:26, Francesco Maisto ha scritto:
> Perché solo a me questa risposta?
> La prima affermazione è significativa di chi non conosce le logiche 
> associazionistiche.
> La Comunità di Sant’Egidio non ha nulla in comune con lAssociazione 
> Comunità Papa Giovanni xxlll.
> Come sia stato possibile è pura dietrologia.
> Avrebbero fatto lo stesso in qualsiasi altra situazione
>
> Il giorno dom 23 set 2018 alle 22:49 thorgiov <thorgiov a libero.it 
> <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>
>     Fanno parte del blocco le tante associazioni che hai indicato tu
>     stesso nella tua missiva. Come è possibile che tutte insieme,
>     nello stesso momento, abbiano preso una identica posizione, senza
>     aver letto gli atti ? Avrebbero fatto lo stesso se il
>     provvedimento avesse preso di mira qualcun altro ?
>
>     FELICE  PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
>
>     Il 23/09/2018 19:22, Francesco Maisto ha scritto:
>>     Nulla impedisce il ricorso al TAR, ma una sospensione cautelare
>>     di tre figure apicali di un carcere importante determina gravi
>>     disservizi ed instabilità.
>>     Resta sorpreso dei documenti critici solo chi è del tutto
>>     estraneo al mondo delle carceri.
>>     Il bersaglio è Magistratura Democratica?
>>     Fanno parte del blocco anche la Comunità di Sant’Egidio e
>>     laComunità Papa Giovanni XXIII?
>>     Francesco Maisto
>>
>>
>>     .
>>
>>     Il giorno dom 23 set 2018 alle 18:24 thorgiov <thorgiov a libero.it
>>     <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>>
>>
>>         Appunto, che cosa impedisce ai sospesi di proporre ricorso
>>         giurisdizionale per l'annullamento della sospensione ? In
>>         questo modo ci sarà un magistrato che potrà leggere tutti gli
>>         atti e quindi decidere con cognizione di causa. Quello che mi
>>         sorprende è che tante associazioni, ivi compresa Magistratura
>>         Democratica, abbiano appoggiato tutte insieme e
>>         immediatamente le ragioni, o i torti, del direttore di
>>         Rebibbia, probabilmente senza essersi letti quegli atti. Che
>>         cosa è questo se non un blocco ideologico ?
>>
>>         FELICE  PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>>         Napoli Nord )
>>
>>         Il 23/09/2018 17:54, Francesco Maisto ha scritto:
>>>         Tutte originali opinioni personali, legittime di un cittadino.
>>>         Nella storia penitenziaria italiana si è registrato in
>>>         democrazia un solo precedente di sospensione cautelare, del
>>>         direttore del carcere di Genova che il TAR annullo’. In
>>>         epoca fascista e negli anni immediatamente seguenti i
>>>         direttori di carcere dormivano con la valigia pronta perché
>>>         immediatamente arrivava la sospensione o il trasferimento.
>>>         Sui rapporti tra disciplinare e penale vedo che si aderisce
>>>         ad un crescente fenomeno di obiezione di coscienza alle
>>>         leggi che non piacciono.
>>>         Da un attento  esame dei firmatari dei documenti di dissenso
>>>         non emerge un blocco ideologico.
>>>         I sospesi, come mi auguro, nomineranno i loro difensori.
>>>         Francesco Maisto
>>>
>>>         Il giorno dom 23 set 2018 alle 16:51 thorgiov
>>>         <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>>>
>>>             La mancata adozione di provvedimenti disciplinari fino a
>>>             sentenza definitiva costituisce una prassi abnorme di
>>>             tutte le Pubbliche Amministrazioni, che di fatto
>>>             sospendono il relativo procedimento anche se non esiste
>>>             alcuna norma di legge che lo imponga o lo consenta.
>>>             Nella fattispecie in esame invece, una volta tanto, una
>>>             sospensione cautelare almeno è stata disposta. Non so
>>>             dire, ovviamente, se Bonafede nel merito abbia torto o
>>>             ragione, perchè non conosco gli atti che sono stati
>>>             messi a sua disposizione. Mi impressiona però che di
>>>             fronte a tale provvedimento vi sia stata la reazione
>>>             compatta di un intero blocco ideologico, di persone che
>>>             non penso abbiano conoscenza diretta di quegli atti.
>>>             Ribadisco quindi la mia convinzione : il vero capro
>>>             espiatorio è quello che non è protetto da nessuno. Il
>>>             vero capro espiatorio è il cane sciolto. Al contrario, i
>>>             direttori di Rebibbia hanno fin troppi difensori, anche
>>>             di ufficio.
>>>
>>>             FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale
>>>             di Napoli Nord )
>>>
>>>
>>>             Il 23/09/2018 15:58, Francesco Maisto ha scritto:
>>>>             Abbiamo significative esperienze di omessi
>>>>             provvedimenti disciplinari  delle  assl competenti per
>>>>             le carceri fino a sentenza. Anche per l’intervento
>>>>             degli ordini professionali sul DAP.
>>>>             La fase della cautela non coincide sempre con il
>>>>             periodo necessario per le indagini.
>>>>             Per il momento i capri espiatori sono i vertici di
>>>>             Rebibbia.
>>>>
>>>>
>>>>             Il giorno dom 23 set 2018 alle 15:05 thorgiov
>>>>             <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>> ha
>>>>             scritto:
>>>>
>>>>                 Allora anche i giudici penali, quando c'è una
>>>>                 convalida di arresto, o di fermo, dovrebbero
>>>>                 evitare di applicare misure cautelari, perchè sono
>>>>                 sempre possibili ulteriori indagini. Comunque se la
>>>>                 notizia sulla responsabilità dei medici dell'area
>>>>                 esterna si rivelerà fondata e ci sarà una
>>>>                 sospensione cautelare nei loro confronti, quanto ci
>>>>                 scommetti che nessuno interverrà a difenderli
>>>>                 pubblicamente ? Alla fine il vero capro espiatorio
>>>>                 è quello che  non appartiene a nessuna cerchia e
>>>>                 quindi non merita di essere difeso, secondo una
>>>>                 logica settaria.
>>>>
>>>>                 FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del
>>>>                 Tribunale di Napoli Nord )
>>>>
>>>>
>>>>                 Il 23/09/2018 12:13, Francesco Maisto ha scritto:
>>>>>                 Associazione Italiana dei Magistrati per i
>>>>>                 Minorenni e per la Famiglia
>>>>>                 Aderente alla"Association Internationale des
>>>>>                 Magistrats de la Jeunesse et de la Famille"
>>>>>                 www.minoriefamiglia.it <http://www.minoriefamiglia.it>
>>>>>                 Comunicato AIMMF
>>>>>                 L’Associazione Italiana dei magistrati per i
>>>>>                 minorenni e per la famiglia
>>>>>                 Con riferimento alla tragedia maturata il 18
>>>>>                 settembre scorso nel carcere romano di Rebibbia
>>>>>                 dove, in base alle notizie di stampa, una madre,
>>>>>                 detenuta da pochi giorni insieme ai propri figli,
>>>>>                 ha cagionato la morte della più piccola di quattro
>>>>>                 mesi e lesioni gravissime al più grande, ormai in
>>>>>                 stato di morte cerebrale, nello sconcerto e nel
>>>>>                 sentimento di disorientamento, commozione e pietà
>>>>>                 che un fatto così terribile suscita
>>>>>                 richiama
>>>>>                 la necessità che in ogni situazione traumatica in
>>>>>                 cui si trovino coinvolte le persone di minore età
>>>>>                 per eventi che incidono sulla regolare vita
>>>>>                 familiare vengano compiute approfondite
>>>>>                 osservazioni e valutazioni in ordine alla loro
>>>>>                 condizione di possibile pregiudizio, assunti
>>>>>                 interventi di immediata protezione in via
>>>>>                 amministrativa (v. art. 403 c.c.) e fomulata la
>>>>>                 dovuta segnalazione alle Autorità Giudiziarie
>>>>>                 minorili perché siano predisposti tempestivamente
>>>>>                 convenienti percorsi di tutela,
>>>>>                 sottolinea
>>>>>                 l’opportunità , in assenza di disposizioni
>>>>>                 normative specifiche, al fine di consentire una
>>>>>                 efficace comunicazione interistituzionale, che
>>>>>                 siano stipulati protocolli di intesa fra Procure
>>>>>                 della Repubblica per i Minorenni, Tribunali per i
>>>>>                 Minorenni, Procure della Repubblica Ordinarie,
>>>>>                 Forze di Polizia e Direttori delle strutture
>>>>>                 carcerarie tali da assicurare celeri informazioni
>>>>>                 al Pubblico Ministero Minorile nel caso di arresto
>>>>>                 di adulti o di applicazione o esecuzione di misure
>>>>>                 di restrizione in carcere in presenza dei figli
>>>>>                 minori, in modo da intervenire nel migliore
>>>>>                 interesse di questi ultimi e di consentire un
>>>>>                 confronto e una valutazione specializzata in un
>>>>>                 sistema di rete e di corresponsabilità di tutti
>>>>>                 gli operatori coinvolti,
>>>>>                 sottolinea
>>>>>                 come tale modalità operativa concernente il
>>>>>                 fondamentale raccordo fra più istituzioni con
>>>>>                 compiti differenti, sia stata recepita in toto
>>>>>                 dalla recente risoluzione del CSM in data 18
>>>>>                 giugno 2018 relativa all’organizzazione e
>>>>>                 all’attività delle Procure della Repubblica per i
>>>>>                 Minorenni,
>>>>>                 ribadisce
>>>>>                 infine l’urgenza di implementare con l’impiego,
>>>>>                 non più rinviabile, di necessari mezzi e congrue
>>>>>                 risorse economiche modalità adeguate di detenzione
>>>>>                 di madri e bambini in contesti rispondenti alle
>>>>>                 esigenze di questi ultimi, i quali rischiano di
>>>>>                 diventare le vittime di una situazione che non
>>>>>                 hanno contribuito a creare e in cui , spesso, non
>>>>>                 hanno “ voce” per esprimere i propri bisogni
>>>>>                 Il Segretario generale Il Presidente Susanna Galli
>>>>>                 Maria Francesca Pricoco
>>>>>
>>>>>                 Il giorno dom 23 set 2018 alle 00:21 Francesco
>>>>>                 Maisto <francescomaisto2 a gmail.com
>>>>>                 <mailto:francescomaisto2 a gmail.com>> ha scritto:
>>>>>
>>>>>                     E quindi avrebbe dovuto aspettare prima di
>>>>>                     prendere provvedimenti tanto drastici in
>>>>>                     mancanza di accertamenti, tenuto conto del
>>>>>                     tempismo.
>>>>>                     Senza l’80% di quelle Associazioni il carcere
>>>>>                     sarebbe un lager
>>>>>
>>>>>                     Il giorno sab 22 set 2018 alle 22:41 thorgiov
>>>>>                     <thorgiov a libero.it
>>>>>                     <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>>>>>
>>>>>                         Benissimo, lasciamo che sia il ministro a
>>>>>                         capirlo. Da solo, però, senza il
>>>>>                         contributo delle varie associazioni
>>>>>                         menzionate nella tua missiva, che non
>>>>>                         fanno certo parte del dicastero.
>>>>>
>>>>>                         FELICE PIZZI  ( Giudice del contenzioso
>>>>>                         del Tribunale di Napoli Nord )
>>>>>
>>>>>
>>>>>                         Il 22/09/2018 20:33, Francesco Maisto ha
>>>>>                         scritto:
>>>>>>                         Quello delle carceri è un territorio
>>>>>>                         impervio con una difficile individuazione
>>>>>>                         delle competenze tra DAP., Magistrature e
>>>>>>                         Servizio Sanitario Regionale e Assl.
>>>>>>                         Qui sono stati presi provvedimenti
>>>>>>                         esemplari nei confronti dei vertici di
>>>>>>                         Rebibbia in prima battuta ed ora
>>>>>>                         cominciano a capire che forse c’e Una
>>>>>>                         responsabilità dell’area sanitaria esterna.
>>>>>>                         Francesco Maisto
>>>>>>
>>>>>>                         Il giorno sab 22 set 2018 alle 17:06
>>>>>>                         thorgiov <thorgiov a libero.it
>>>>>>                         <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>>>>>>
>>>>>>                             Dire che la responsabilità è di tutti
>>>>>>                             è un modo molto comodo per dire che
>>>>>>                             la responsabilità non è di nessuno.
>>>>>>                             Tutto molto italiano. Anzi, molto
>>>>>>                             cattolico. Non conosco bene i fatti e
>>>>>>                             per tale motivo non mi sento di dire
>>>>>>                             che la colpa di ciò che è accaduto è
>>>>>>                             anche dei vertici dell'istituto. Però
>>>>>>                             noto che appena viene toccata una
>>>>>>                             persona che appartiene ad un
>>>>>>                             determinato mondo, scatta
>>>>>>                             automaticamente la solidarietà nei
>>>>>>                             suoi confronti, che è una solidarietà
>>>>>>                             a prescindere. Mi viene in mente
>>>>>>                             l'atteggiamento che è stato tenuto
>>>>>>                             per molti anni nei confronti della
>>>>>>                             comunità Il Forteto a Firenze.
>>>>>>
>>>>>>                             FELICE PIZZI  ( Giudice del
>>>>>>                             contenzioso a Napoli Nord )
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>                             Il 22/09/2018 10:57, Francesco Maisto
>>>>>>                             ha scritto:
>>>>>>>                             Non solo percezioni di Marco Paternello
>>>>>>>                             Buona lettura.
>>>>>>>                             Francesco Maisto
>>>>>>>                             La tragedia di Rebibbia: non si
>>>>>>>                             aggiungano danni alla tragedia
>>>>>>>                             provocata da una mamma detenuta
>>>>>>>                             Lettera aperta di volontari,
>>>>>>>                             cappellani, operatori del sociale,
>>>>>>>                             del mondo del lavoro, della cultura,
>>>>>>>                             dello sport, della salute
>>>>>>>                             La tragedia che si è consumata a
>>>>>>>                             Rebibbia ci ha lasciati senza fiato.
>>>>>>>                             Un dolore e un orrore che ha
>>>>>>>                             travolto tutti: i due bambini
>>>>>>>                             innanzitutto, quella madre che forse
>>>>>>>                             ancora non è consapevole di quello
>>>>>>>                             che ha fatto, tutti gli operatori
>>>>>>>                             dell’Istituto, le oltre trecento
>>>>>>>                             donne lì detenute, le loro famiglie
>>>>>>>                             e anche noi volontari, cappellani,
>>>>>>>                             operatori del sociale, del mondo del
>>>>>>>                             lavoro, della cultura, dello sport,
>>>>>>>                             della salute che ogni giorno
>>>>>>>                             entriamo in carcere per dare il
>>>>>>>                             nostro contributo affinché la pena
>>>>>>>                             risponda sempre più alle finalità
>>>>>>>                             dettate dalla Costituzione.
>>>>>>>                             Abbiamo accolto tutto questo dolore
>>>>>>>                             in un silenzio rispettoso, vicini
>>>>>>>                             alle donne detenute, al loro
>>>>>>>                             smarrimento e dolore. Abbiamo
>>>>>>>                             cercato di comprendere i tanti
>>>>>>>                             tasselli di una vicenda che ha avuto
>>>>>>>                             un epilogo così drammatico.
>>>>>>>                             Conosciamo la complessità del
>>>>>>>                             carcere, dei suoi problemi, della
>>>>>>>                             sua gestione. Ma conosciamo anche
>>>>>>>                             bene l’impegno da sempre profuso
>>>>>>>                             dalla Direzione dell’Istituto
>>>>>>>                             femminile di Rebibbia per fare del
>>>>>>>                             carcere un luogo di reinserimento,
>>>>>>>                             di riflessione, di presa di
>>>>>>>                             coscienza, di riappacificazioni
>>>>>>>                             delle detenute con sé stesse e con
>>>>>>>                             le persone che hanno sofferto per le
>>>>>>>                             loro colpe, di crescita culturale e
>>>>>>>                             molto altro ancora. Sappiamo
>>>>>>>                             dell’attenzione con cui le donne
>>>>>>>                             sono seguite e ne condividiamo le
>>>>>>>                             scelte operative, dell’apertura
>>>>>>>                             dell’Istituto al territorio e alle
>>>>>>>                             sue Istituzioni, come la scuola
>>>>>>>                             materna del quartiere che accoglie
>>>>>>>                             ogni giorno nelle sue classi i
>>>>>>>                             bambini della Sezione nido.
>>>>>>>                             Ed è per questo che sentiamo il
>>>>>>>                             dovere di rompere il silenzio.
>>>>>>>                             Pensare di dare una risposta
>>>>>>>                             risolutiva a questo dramma
>>>>>>>                             scaricando sulla Direzione e sulla
>>>>>>>                             Vice-comandante la responsabilità di
>>>>>>>                             quanto è successo è un grave errore.
>>>>>>>                             Le responsabilità sono tante e
>>>>>>>                             nessuno - nemmeno noi - può pensare
>>>>>>>                             di tirarsene fuori, trovando un
>>>>>>>                             colpevole che paghi per tutti.
>>>>>>>                             Il dramma dei bambini in carcere è
>>>>>>>                             noto a tutti. La legge del 2011 ha
>>>>>>>                             tracciato una linea che prevede una
>>>>>>>                             collocazione alternativa al carcere
>>>>>>>                             per mamme e bambini, ma la sua
>>>>>>>                             applicazione fatica a trovare
>>>>>>>                             pienezza. Il disagio sociale sempre
>>>>>>>                             più presente all’interno degli
>>>>>>>                             Istituti di pena non è certo una
>>>>>>>                             novità e troppo spesso il peso di
>>>>>>>                             tale problema è affidato al
>>>>>>>                             personale di Polizia penitenziaria.
>>>>>>>                             Gli Enti locali faticano a dare
>>>>>>>                             risposte a chi esce dal carcere e
>>>>>>>                             cerca di ricominciare una vita
>>>>>>>                             diversa. I cittadini molto spesso si
>>>>>>>                             oppongono alla nascita di strutture
>>>>>>>                             di accoglienza, come le case
>>>>>>>                             famiglia per le donne detenute con
>>>>>>>                             figli.
>>>>>>>                             Colpire i vertici della Casa
>>>>>>>                             circondariale femminile di Rebibbia
>>>>>>>                             significa, per noi, aggiungere danni
>>>>>>>                             alla tragedia provocata da una mamma
>>>>>>>                             detenuta.
>>>>>>>                             A buon diritto
>>>>>>>                             Arci
>>>>>>>                             A Roma Insieme
>>>>>>>                             Associazione Articolo 21 - Liberi di
>>>>>>>                             AS.VO.PE <http://AS.VO.PE>. - Palermo
>>>>>>>                             Associazione Antigone
>>>>>>>                             Associazione Controluce – Pisa
>>>>>>>                             Associazione Fuoririga – Casal del Marmo
>>>>>>>                             Associazione Liberamente - Cosenza
>>>>>>>                             Associazione Sarda per l'attuazione
>>>>>>>                             della riforma psichiatrica
>>>>>>>                             Associazione Semi di Libertà onlus
>>>>>>>                             Associazione Spondé onlus
>>>>>>>                             Associazione Volontari In
>>>>>>>                             Carcere/Caritas di Roma
>>>>>>>                             Atletico diritti
>>>>>>>                             Cibo Agricolo Libero
>>>>>>>                             Comunità di Sant’Egidio
>>>>>>>                             Comunità Papa Giovanni XXIII
>>>>>>>                             Conferenza nazionale Volontariato
>>>>>>>                             Giustizia
>>>>>>>                             Conferenza per la Salute mentale nel
>>>>>>>                             mondo “Franco Basaglia”
>>>>>>>                             Cooperativa Con-Tatto
>>>>>>>                             Cooperativa Sociale Concordia onlus
>>>>>>>                             Coordinamento Regionale “Tino
>>>>>>>                             Beiletti” - Piemonte e Valle d’Aosta
>>>>>>>                             Coordinamento SEAC - Calabria
>>>>>>>                             Coordinamento SEAC - Veneto
>>>>>>>                             Festival dei matti
>>>>>>>                             Fondazione Franco e Franca Basaglia
>>>>>>>                             Fondazione Zancan
>>>>>>>                             Forum nazionale per la salute in carcere
>>>>>>>                             Forum salute mentale nazionale
>>>>>>>                             Gruppo Idee laboratorio ricuciamo
>>>>>>>                             GRUSOL Gruppo solidarietà
>>>>>>>                             I Cappellani degli Istituti di Rebibbia
>>>>>>>                             La Fraternità - Verona
>>>>>>>                             Magistratura democratica
>>>>>>>                             Men at work onlus
>>>>>>>                             Nessuno tocchi Caino
>>>>>>>                             Oltre le sbarre
>>>>>>>                             Osservatorio Stopopg per la salute
>>>>>>>                             mentale
>>>>>>>                             Panta Coop arl onlus
>>>>>>>                             Ristretti orizzonti
>>>>>>>                             SEAC
>>>>>>>                             Sesta città di rifugio
>>>>>>>                             Sesta opera San Fedele - Milano
>>>>>>>                             Sesta Opera San Fedele - Rieti
>>>>>>>                             Società Cooperativa e-Team
>>>>>>>                             Società di San Vincenzo De Paoli
>>>>>>>                             Ucsi – Unione cattolica stampa italiana
>>>>>>>                             Unasam
>>>>>>>                             Vo.Re.Co <http://Vo.Re.Co>.
>>>>>>>
>>>>>>>                             Il giorno sab 22 set 2018 alle 09:05
>>>>>>>                             thorgiov <thorgiov a libero.it
>>>>>>>                             <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>>>>>>>
>>>>>>>                                 Chiaramente Marco Patarnello ha
>>>>>>>                                 una conoscenza del mondo
>>>>>>>                                 penitenziario che gli viene
>>>>>>>                                 dall'esperienza maturata nel
>>>>>>>                                 campo da molti anni. Al
>>>>>>>                                 contrario il ministro che ha
>>>>>>>                                 adottato in via cautelare, e
>>>>>>>                                 quindi provvisoria, il
>>>>>>>                                 provvedimento di sospensione non
>>>>>>>                                 ha quella esperienza, ed è
>>>>>>>                                 probabile che sia stato
>>>>>>>                                 influenzato anche dal sentimento
>>>>>>>                                 di indignazione dell'opinione
>>>>>>>                                 pubblica di fronte ad una
>>>>>>>                                 vicenda così grave. Però non ha
>>>>>>>                                 senso criticare l'operato del
>>>>>>>                                 ministro solo perchè si
>>>>>>>                                 conoscono personalmente i
>>>>>>>                                 funzionari colpiti dalla
>>>>>>>                                 sospensione. La conoscenza
>>>>>>>                                 personale spesso non consente di
>>>>>>>                                 esaminare le vicende con la
>>>>>>>                                 necessaria asetticità, se non
>>>>>>>                                 altro perchè occorre distinguere
>>>>>>>                                 sempre l'ambito penale da quello
>>>>>>>                                 amministrativo. In altri
>>>>>>>                                 termini, può verificarsi che un
>>>>>>>                                 comportamento alla fine non
>>>>>>>                                 costituisca reato, e che
>>>>>>>                                 tuttavia sia censurabile sotto
>>>>>>>                                 il profilo disciplinare. Il
>>>>>>>                                 giudizio non è una attività di
>>>>>>>                                 competenza esclusiva dei magistrati.
>>>>>>>
>>>>>>>                                 FELICE PIZZI ( Giudice del
>>>>>>>                                 contenzioso del Tribunale di
>>>>>>>                                 Napoli Nord )
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>                                 Il 21/09/2018 19:29, Costanzo
>>>>>>>                                 Antonio ha scritto:
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                 Mondo alla rovescia? Non mi pare.
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                 La testimonianza di Marco
>>>>>>>>                                 Patarnello mi colpisce, la
>>>>>>>>                                 trovo molto ricca (di
>>>>>>>>                                 esperienza, di riflessione, di
>>>>>>>>                                 misura e umanità) ed efficace,
>>>>>>>>                                 per chi la vuole comprendere: e
>>>>>>>>                                 mi riferisco al cittadino
>>>>>>>>                                 medio, che non conosce il
>>>>>>>>                                 sistema giudiziario né quello
>>>>>>>>                                 penitenziario (io stesso, che
>>>>>>>>                                 faccio il giudice civile, assai
>>>>>>>>                                 poco so dell’esecuzione della
>>>>>>>>                                 pena).
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                 Credo che faccia parte del
>>>>>>>>                                 mestiere di magistrato anche
>>>>>>>>                                 raccontare fatti, spiegare ai
>>>>>>>>                                 non addetti ai lavori quello
>>>>>>>>                                 che a noi capita di osservare
>>>>>>>>                                 quotidianamente e che a volte
>>>>>>>>                                 può apparirci scontato mentre
>>>>>>>>                                 tale non è, dare elementi di
>>>>>>>>                                 riflessione,  se del caso
>>>>>>>>                                 seminare dubbi.
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                 Sappiamo tutti quanto sia
>>>>>>>>                                 importante, decisiva, oggi la
>>>>>>>>                                 comunicazione pubblica. Che
>>>>>>>>                                 richiede l’uso di tecniche ben
>>>>>>>>                                 precise. Poco familiari, forse,
>>>>>>>>                                 alle associazioni dei magistrati.
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                 Se ogni tanto si leva la voce
>>>>>>>>                                 misurata e competente di un
>>>>>>>>                                 magistrato (e alcuni e alcune
>>>>>>>>                                 di noi sono davvero molto bravi
>>>>>>>>                                 nel comunicare), mi sembra solo
>>>>>>>>                                 un bene.
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                 Antonio Costanzo, trib. BO
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                 *Da:*Area
>>>>>>>>                                 [mailto:area-bounces a areaperta.it]
>>>>>>>>                                 *Per conto di *thorgiov
>>>>>>>>                                 *Inviato:* venerdì 21 settembre
>>>>>>>>                                 2018 18:26
>>>>>>>>                                 *A:* area a areaperta.it
>>>>>>>>                                 <mailto:area a areaperta.it>
>>>>>>>>                                 *Oggetto:* Re: [Area] R:
>>>>>>>>                                 Significative parole sullla
>>>>>>>>                                 tragedia di Rebibbia
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                 Però è paradossale. Spesso da
>>>>>>>>                                 parte della politica è stato
>>>>>>>>                                 mosso ai magistrati il
>>>>>>>>                                 rimprovero di voler cercare un
>>>>>>>>                                 colpevole subito e a tutti i
>>>>>>>>                                 costi, secondo una logica
>>>>>>>>                                 giustizialista, per assecondare
>>>>>>>>                                 gli istinti vendicativi delle
>>>>>>>>                                 masse. Qualcuno ricorda il
>>>>>>>>                                 periodo di Mani Pulite, cui
>>>>>>>>                                 seguì il periodo della
>>>>>>>>                                 restaurazione berlusconiana?
>>>>>>>>                                 Parimenti, da parte dei
>>>>>>>>                                 magistrati la politica è stata
>>>>>>>>                                 spesso accusata di non voler
>>>>>>>>                                 intervenire in sede
>>>>>>>>                                 amministrativa, prima e
>>>>>>>>                                 indipendentemente
>>>>>>>>                                 dall'accertamento penale, nei
>>>>>>>>                                 confronti di persone che
>>>>>>>>                                 avevano violato delle regole di
>>>>>>>>                                 legge o di prudenza. Ora c'è un
>>>>>>>>                                 rovesciamento dei ruoli : la
>>>>>>>>                                 politica interviene
>>>>>>>>                                 tempestivamente e i magistrati
>>>>>>>>                                 ( o meglio alcuni magistrati )
>>>>>>>>                                 la accusano di giustizialismo
>>>>>>>>                                 sommario. Per l'appunto, un
>>>>>>>>                                 mondo alla rovescia.
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                 FELICE PIZZI  ( Giudice del
>>>>>>>>                                 contenzioso del Tribunale di
>>>>>>>>                                 Napoli Nord )
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                 Il 21/09/2018 14:21, Gianfranco
>>>>>>>>                                 Gilardi ha scritto:
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                     Si vorrebbe sentire qui
>>>>>>>>                                     spesso parole come queste
>>>>>>>>                                     e, soprattutto, si vorrebbe
>>>>>>>>                                     che parole come queste
>>>>>>>>                                     servissero a risvegliare le
>>>>>>>>                                     coscienze ed a far
>>>>>>>>                                     ritrovare il senso delle
>>>>>>>>                                     istituzioni.
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                     Gianfranco Gilardi
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                     Il Ven 21 Set 2018, 12:17
>>>>>>>>                                     Marcello Basilico
>>>>>>>>                                     <marcello.basilico a giustizia.it
>>>>>>>>                                     <mailto:marcello.basilico a giustizia.it>>
>>>>>>>>                                     ha scritto:
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                         Le parole di Marco
>>>>>>>>                                         Patarnello ci mettono
>>>>>>>>                                         sotto gli occhi un tema
>>>>>>>>                                         più generale, divenuto
>>>>>>>>                                         ormai nodale nella
>>>>>>>>                                         comunicazione e nella
>>>>>>>>                                         politica di oggi: la
>>>>>>>>                                         ricerca del colpevole
>>>>>>>>                                         subito e ad ogni costo,
>>>>>>>>                                         figlia della logica
>>>>>>>>                                         semplificatrice che
>>>>>>>>                                         ormai si utilizza nella
>>>>>>>>                                         soluzione dei problemi
>>>>>>>>                                         più complessi.
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                         Chi, se non noi
>>>>>>>>                                         magistrati, può
>>>>>>>>                                         segnalare ad alta voce,
>>>>>>>>                                         ogni volta che può, che
>>>>>>>>                                         questa logica è
>>>>>>>>                                         sbagliata e conduce a
>>>>>>>>                                         soluzioni sbagliate?
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                         Grazie a Marco e a
>>>>>>>>                                         Francesco Maisto
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                         Marcello Basilico
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                         *Da:*Area
>>>>>>>>                                         [mailto:area-bounces a areaperta.it
>>>>>>>>                                         <mailto:area-bounces a areaperta.it>]
>>>>>>>>                                         *Per conto di
>>>>>>>>                                         *Francesco Maisto
>>>>>>>>                                         *Inviato:* venerdì 21
>>>>>>>>                                         settembre 2018 11:41
>>>>>>>>                                         *A:* Area Md-
>>>>>>>>                                         Movimenti; ISCRITTI
>>>>>>>>                                         *Oggetto:* [Area]
>>>>>>>>                                         Significative parole
>>>>>>>>                                         sullla tragedia di Rebibbia
>>>>>>>>
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                           Ma i politici evitino
>>>>>>>>                                           processi sommari
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                         	
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                         PDF
>>>>>>>>                                         <http://www.ristretti.org/pdf/Le-Notizie-di-Ristretti/ma-i-politici-evitino-processi-sommari.pdf?format=phocapdf>
>>>>>>>>
>>>>>>>>                                         	
>>>>>>>>

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