[Area] R: Re: R: AreaDG su silenzio ANM dichiarazioni Salvini contro Spataro

POLIZZI GIOVANNI giovanni.polizzi a giustizia.it
Gio 6 Dic 2018 15:35:49 CET


Siamo d’accordo che nella specie sono in gioco i confini delle attribuzioni tra giudiziario ed esecutivo, ma da pm mi domando: se un tweet del genere l’avesse fatto un dirigente della Polizia, non sarebbe stato indagato per rivelazione di segreto d’ufficio?
giovanni polizzi


From: carlocitt a alice.it 
Sent: Thursday, December 06, 2018 3:15 PM
To: area a areaperta.it 
Subject: [Area] R: Re: R: AreaDG su silenzio ANM dichiarazioni Salvini contro Spataro

Sconcerta la spiegazione 'naturale': se mi ha chiamato il capo della Polizia la notizia è pubblica.

citt



  ----Messaggio originale---- 
  Da: umbertogioele.monti a giustizia.it 
  Data: 6-dic-2018 15.09 
  A: "Paola Marino"<paola.marino01 a giustizia.it>, "Stefano Celli"<stefano.celli a giustizia.it>, <area a areaperta.it> 
  Ogg: Re: [Area] R: AreaDG su silenzio ANM dichiarazioni Salvini contro Spataro 


  è proprio come dici tu Paola ...... 
  il punto di principio è che il Ministro dell’Interno , ricevuta dal Capo della polizia la notizia di  operazioni di PG in corso a Torino ha ritenuto di poter subito tweettare (peraltro  con parole tecnicamente sbagliate e  ringraziando solo la Polizia per attiività che sono effettuate sotto la direzione della AG , in esecuzione di provvedimenti della AG, sotto la responsabilità della AG, secondo prerogative costituzionalmente presidiate) , senza curarsi minimamente di informarsi (è il Ministro degli Interni, mica uno qualsiasi !)  se le esecuzione di misure cautelari erano concluse, se vi erano comunque esigenze di riservatezza , se la comunicazione  pubblica poteva nuocere alle indagini e agli accertamenti in corso; senza curarsi di interloquire sul punto; senza porsi il problema; 
  infatti spiegando (e insultando) dopo il comunicato stampa di Spataro ha ribadito che ricevuta la notizia “grezza” dal capo della Polizia ha ritenuto di poter twettare ; punto  ..... 
  non importa proprio se in concreto quel tweet abbia danneggiato o meno le operazioni in corso 
  importa che (anche tra noi) si possa ritenere  legittimo quel tweettare  su attività di PG in corso ...... un tweettare   intempestivo, affrettato, senza una minimale informazione, con parole tecnicamente sbagliate ..... 
  ci si potrà aspettare –specie dai massimi livelli istituzionali – un uso più accorto e consapevole delle parole ??? 
  poi il resto e gli insulti (invece che le spiegazioni e l’ammissione di errori) si commentano da soli ... 
  umberto monti 
  (da “esterno” ad Area condivido pienamente  le posizioni dei rappresnetanti di Area in Consiglio e al CDC e mi meraviglia e rattrista  che non vi sia stata condivisione) 
  From: Paola Marino 
  Sent: Thursday, December 06, 2018 12:34 PM 
  To: Stefano Celli ; javascript:handleMailto('mailto:area a areaperta.it');return false; 
  Subject: [Area] R: AreaDG su silenzio ANM dichiarazioni Salvini contro Spataro 
  Chiedo scusa a tutti, ma mi sembra che in questo balletto di dichiarazioni e mancate prese di posizione, che stanno producendo peraltro un notevole danno all’immagine pubblica della magistratura nel suo complesso, si stia perdendo di vista la questione di fondo, sulla quale ritengo che l’ANM avrebbe il dovere di prendere una posizione unitaria, per il solo semplice fatto di rappresentare formalmente i magistrati. 

  La questione di fondo consiste non tanto e soltanto nei toni utilizzati dal Ministro nei confronti del Procuratore Spataro, bensì nel fatto che il Ministro ha divulgato su un social network notizie riservate, conosciute in ragione del suo Ufficio e relative a un’indagine ancora coperta da segreto. 

  Questo fatto costituisce una gravissima violazione delle prerogative del Pubblico Ministero garantite dalla Costituzione, trattandosi della violazione dell’obbligo di mantenere il segreto sugli atti delle indagini preliminari che non siano ancora stati resi pubblici. 

  Su questa violazione ed a garanzia delle prerogative dell’ordine giudiziario mi pare che il silenzio dell’ANM sia veramente assordante. 

  Neppure l’ANM si pronuncia in relazione al fatto che il Ministro abbia chiaramente manifestato di ritenere che la violazione suddetta rientri – non è chiaro a che titolo – nelle sue prerogative, dileggiando ed offendendo il Procuratore di Torino che l’aveva rilevata nel proprio doveroso comunicato (non mi pare che le istituzioni comunichino tra di loro con un colpo di telefono …). 

  Il punto è questo: i confini tra i poteri dello Stato disegnati dalla Costituzione e il loro rispetto. 

  Ferma, quindi, la mia personale solidarietà (già espressa) al Procuratore Spataro per i toni inurbani e violenti della risposta a lui indirizzata dal Ministro, mi sembra parossistico che la magistratura tutta non prenda posizione sulla oggettiva violazione commessa da un rappresentante del potere esecutivo ai danni delle prerogative costituzionali della magistratura. 

  Su questo punto, scusatemi, non mi sembra abbiano alcun rilievo le esternazioni di politici di questa o quella forza politica nei confronti di altri singoli magistrati in merito a determinati procedimenti penali: qui si tratta non delle opinioni manifestate da un politico, ma di una precisa condotta tenuta da  un Ministro della Repubblica in violazione delle regole. 

  In relazione a questa condotta, per di più, il Ministro, invece di limitarsi a porgere delle scuse, magari adducendo di essere incorso in errore circa il fatto che non vi fossero più esigenze di segretezza, ha rivendicato la correttezza della propria azione, insultando chi a buon diritto glie la faceva rilevare. 

  A me pare che questo atteggiamento debba essere condannato, a prescindere dal fatto che il Ministro in questione sia della Lega, del P.D., di F.I., del M5stelle o di qualsivoglia altra forza politica passata, presente o futura, perché è una condotta pericolosa per la tenuta delle garanzie costituzionali e quindi della stessa democrazia del nostro Paese. 

  Non posso credere che i magistrati tutti non si pongano a difesa della Costituzione e delle prerogative costituzionali dell’intero ordine giudiziario. 

  Paola 

   

  Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Stefano Celli
  Inviato: giovedì 6 dicembre 2018 11:22
  A: area a areaperta.it
  Oggetto: Re: [Area] AreaDG su silenzio ANM dichiarazioni Salvini contro Spataro 

   

  e allora il PD? 

  Il 05/12/2018 19:27, Andrea Reale ha scritto: 

    Ma dove era il coordinamento di Area DG davanti ai brutali attacchi a Nino Di Matteo ed ai pubblici  ministeri palermitani nel processo sulla trattativa  Stato -mafia , ad Antonietta Fiorillo (pm del caso Ruby) ed ai colleghi napoletani impegnati nel caso Consip fino a pochi mesi fa? 

    Il silenzio dell'ANM è chiaramente dovuto al doppiopesismo con il quale l'ANM, da anni, tratta i singoli magistrati (e le loro attività giurisdizionali) in base ad appartenenza correntizia o alla  simpatia nei confronti di governi amici (o di suoi esimi rappresentanti). 

    La posizione del Coordinamento di Area ha il sapore indicibile, pertanto,  di una enorme ipocrisia, perchè è ben consapevole   che qualsiasi comunicato della famigerata giunta unitaria rischierebbe di spaccare gli equilibri precari tra le correnti che la compongono. 

    Meglio tacere! 

    Andrea Reale 

     

    On Wednesday, December 5, 2018, 5:51:43 PM GMT+1, thorgiov javascript:handleMailto('mailto:thorgiov a libero.it');return false; wrote: 

     

     

    Come sarebbe a dire "toni che sino ad ora erano ignoti nei rapporti tra istituzioni" !? A me risulta che almeno dal 1994 questi toni siano diventati, purtroppo, abituali nei confronti dei magistrati. Anzi, si è visto e sentito molto di peggio. 

    FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord ) 

    Il 05/12/2018 17:37, Coordinamento AreaDG ha scritto: 

    AreaDG su silenzio A.n.m. dichiarazioni Salvini contro Spataro. 

     

    L’associazione nazionale  magistrati è sempre stata, anche nei momenti più difficili, un presidio di tutela dell’indipendenza, dignità  e della funzionalità della giurisdizione, riuscendo a trovare tra le sue diverse anime i momenti di unità e condivisione, in una  costante tensione  di sintesi indispensabile  per riaffermare i valori, comuni a tutti, della costituzione. 

    Il silenzio dell’associazione magistrati e i distinguo già operati da alcune componenti associative sulla vicenda nata dall’intervento del Ministro degli interni su di un’indagine giudiziaria ci preoccupano ed amareggiano. 

    Ci sembra incredibile che possa passare sotto silenzio o essere in qualche modo giustificato un intervento  di un ministro che per superficialità, o per prendersene merito, emette un tweet mettendo incautamente a rischio indagini in corso. 

    Ma ancora più incredibile ci sembra ignorare le reazioni scomposte ed il tono di dileggio che hanno accompagnato il comunicato della Procura della Repubblica di Torino, peraltro misurato nei toni e scevro da qualsiasi polemica politica. 

    Reazioni unicamente da stigmatizzare, come giustamente hanno già fatto colleghi della stessa sede e quindi più attenti alla realtà locale, come il Procuratore generale di Torino e la sezione di Torino della associazione. 

    Se consentiamo oggi queste modalità facciamo diventare normali certi toni che sino ad ora erano ignoti nei rapporti tra istituzioni, giungiamo a legittimare un imbarbarimento che danneggerà tutti. 

    Oggi il bersaglio di questa aggressione è stato Armando Spataro, magistrato che, per la sua storia e per il suo operato,  rappresenta per tutti noi un esempio e un modello; ma cosa avverrà quando l’obiettivo sarà un giudice o sostituto sconosciuto, magari di una sede non primaria? 

    Per questo invitiamo tutti ad una riflessione: viviamo una situazione del tutto nuova, ma questo non autorizza  l’abbandono di valori di rispetto, di dignità, di rivendicazione strenua dell’indipendenza e di un corretto rapporto tra istituzioni che crediamo sempre fondamentale. 

    Abbiamo sempre sostenuto l’associazionismo e la sua unità, ma questa deve fondarsi e nutrirsi su valori e contenuti di base comuni, che sono quelli che la nostra bella Costituzione ci ha regalato, non su ambiguità e silenzi. 

    Il Coordinamento nazionale di Area Democratica per la Giustizia 





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