[Area] R: Palazzi di ingiustizia

thorgiov thorgiov a libero.it
Ven 18 Gen 2019 13:13:21 CET


Finchè si tratta di libri erotici, accetto il consiglio, anche perchè ho 
già specificato quale delle due alternative del famoso proverbio 
siciliano preferisco. Comunque ribadisco le mie perplessità : se gli 
oneri sono superiori agli onori, come tu affermi, significa che chi fa 
domanda per un incarico direttivo lo fa per peggiorare la propria 
situazione, e questo mi sembra quanto meno irrazionale. Tanto più se per 
peggiorare la propria situazione lavorativa bisogna pure darsi da fare, 
e parecchio. Tanto più se, una volta scaduto il periodo massimo di 
durata dell'incarico, si cerca affannosamente un altro incarico di pari 
livello. Tutto per continuare a soffrire?  Ora, è vero che nella Bibbia 
è scritto : uomo, lavorerai con sudore. Però la Bibbia è stata scritta 
tanto tempo fa, in un 'epoca completamente diversa, e non bisogna 
prenderla alla lettera, altrimenti ragioniamo come gli integralisti 
islamici.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 18/01/2019 11:15, Oscar Magi ha scritto:
> Caro Felice, non ho detto che non ci sono onori, ho solo affermato 
> che, a mio parere, gli oneri sono, spesso, superiori ( ovviamente a 
> far bene il proprio lavoro).
> Parlando solo di me , ti posso dire che ho scelto, a suo tempo, questo 
> tipo di incarico perchè mi piaceva l’idea di cambiare prospettiva e di 
> fare qualcosa per cui mi sentivo e mi sento ancora portato, e cioè 
> organizzare il lavoro degli altri, oltre che il mio.
> Per quanto riguarda il masochismo non saprei risponderti: è possibile 
> che anche dentro di me ce ne sia una certa percentuale  ( per esempio, 
> continuare a leggere le mail di questa lista di alcuni tra di noi..) , 
> in ogni caso ti consiglio la lettura del libro “ Venere in pelliccia” 
> che traccia, in modo magistrale, i confini interiori ed esteriori di 
> una patologia psicoanalitica di significativa frequenza.
> saluti
> Oscar Magi
> *From:* thorgiov <mailto:thorgiov a libero.it>
> *Sent:* Thursday, January 17, 2019 4:41 PM
> *To:* Oscar Magi <mailto:oscar.magi a giustizia.it> ; Dott. Marco 
> Patarnello <mailto:marco.patarnello a giustizia.it> ; 'Marcello 
> Basilico' <mailto:marcello.basilico a giustizia.it> ; area a areaperta.it 
> <mailto:area a areaperta.it>
> *Subject:* Re: [Area] R: Palazzi di ingiustizia
>
> Anche io ho preferito , e tuttora preferisco, la seconda alternativa. 
> Almeno fino a quando il mio fisico me lo consentirà. Però tu fai una 
> affermazione che ho sentito più volte da molti Presidenti : gli oneri 
> in una carriera direttiva sono più incisivi e preponderanti degli 
> onori. Una affermazione che spesso si accompagna ad un'altra : io vedo 
> il mio ruolo direttivo come un servizio. Ora, non voglio parlare di 
> casi particolari, perchè ovviamente c'è sempre chi lavora poco e male, 
> e chi lavora bene e molto, indipendentemente dalle funzioni che 
> svolge. Però mi sono sempre chiesto : se effettivamente il ruolo 
> direttivo o semidirettivo comporta più sacrifici che vantaggi, se 
> veramente viene vissuto come un servizio e non come un avanzamento di 
> carriera ( carriera che in base alla Costituzione per noi non dovrebbe 
> esistere ), per quale motivo la grande maggioranza dei magistrati si 
> affatica tanto per ricoprirlo ? Perchè i magistrati litigano fra loro, 
> si insultano, sgomitano di continuo all'interno della corrente e 
> dell'ANM, si affannano per avere più titoli preferenziali possibili, 
> propongono ricorsi al TAR, cercano sempre un referente che li appoggi, 
> anche nella politica, tutto per avere la nomina o la conferma 
> nell'incarico, con notevole dispendio di energie ed anche di risorse 
> economiche ? Tutta questa fatica per che cosa? Per soffrire di più ! 
> Ecco, io credo che nei sempre più numerosi ricorsi al Giudice 
> Amministrativo proposti da parte dei magistrati che si sono visti 
> rigettare dal CSM la richiesta di nomina ad un incarico dirigenziale, 
> perchè la scelta è caduta su un altro collega, bisognerebbe precisare 
> che si è più adatti a quel posto non perchè si è più bravi ( non 
> importa se dal punto di vista tecnico od organizzativo, tanto è lo 
> stesso ), ma perchè si è più capaci, anzi più desiderosi, di soffrire. 
> Questo è il merito che bisognerebbe premiare! Questa è la dote 
> principale di un candidato!  Certo, se si parte da tale premessa 
> bisognerebbe concludere che noi magistrati siamo dei masochisti, il 
> che non è certo un segno di equilibrio. Ma ad un certo punto il 
> cittadino deve sapersi accontentare. Alla fine non si può avere tutto.
>
> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
> Il 17/01/2019 11:01, Oscar Magi ha scritto:
>> Sarà che tra le due alternative di cui parla Felice Pizzi ( comandare 
>> e f......e) ho sempre preferito la seconda alla prima , ma io mi 
>> ritrovo , come dire, in ampio disaccordo sulle valutazioni fatte da 
>> alcuni di noi in merito alla “carriera direttiva “ .
>> Come ho già scritto una volta ( ma, repetita iuvant) la targhetta “ 
>> presidente” scritta sulla porta io l’ ho sempre vista come un 
>> esplicazione funzionale, nè più, nè meno che la targhetta “ servizi” 
>> scritta per indicare l’accesso ai bagni del tribunale ( ahimè sempre 
>> troppo pochi e mal funzionanti, ma questo è un altro discorso..).
>> In una struttura amministrativa come la nostra il presidente di una 
>> sezione di tribunale o di corte  è nient’altro che un “ primus inter 
>> pares “, e cioè un qualcuno ( o qualcuna) che sia minimamente esperto 
>> di organizzazione del lavoro  e che abbia la capacità di far 
>> funzionare la macchina , non certo nè il più bravo a scrivere 
>> sentenze , nè, tantomeno, quello che si può permettere di far 
>> lavorare gli altri senza lavorare egli stesso quanto e più degli altri.
>> Nella mia ormai lunga esperienza di semidirettivo ( 8 anni in primo 
>> grado, 2 in Corte ) non ho mai avuto nemmeno la sensazione di avere 
>> un comando gerarchico sugli altri componenti la sezione che 
>> presiedevo  e non ho mai usato il mio cd. “potere “ per prevaricare 
>> qualcuno o per piegare alle mie esigenze il lavoro della sezione.
>> Questo perchè ( al di là della particolare situazione dei Procuratori 
>> della Repubblica che godono, come si sa, di un potere gerarchico 
>> attenuato) la nostra NON è una struttura gerarchica in cui qualcuno 
>> comanda e gli altri obbediscono ( e meno male !).
>> Gli oneri che una carriera direttiva comporta sono, a mio modesto 
>> parere, assai più incisivi e preponderanti che gli onori .
>> Non è sempre così ? forse, ma permettetemi di credere che sia così 
>> per la maggior parte di noi .
>> Poi c’è qualcuno che approfitta, che sgomita, che usa il servizio 
>> solo come potere... certo.
>> Ma la macchina la fa funzionare chi  è capace di capire , di 
>> comprendere la complessità del nostro lavoro, chi ha esperienza ( che 
>> si matura, ahimè, solo con gli anni ) , chi riesce a dirigere e non a 
>> comandare, chi ha rispetto del lavoro altrui.
>> Scusate il piccolo sfogo, ma ormai vicino alla pensione credo di 
>> avere il dovere di rendere testimonianza della mia piccola esperienza 
>> di giudice  e di presidente.
>> Un caro saluto a tutti
>> Oscar Magi
>> *From:* thorgiov <mailto:thorgiov a libero.it>
>> *Sent:* Wednesday, January 16, 2019 4:44 PM
>> *To:* Dott. Marco Patarnello <mailto:marco.patarnello a giustizia.it> ; 
>> 'Marcello Basilico' <mailto:marcello.basilico a giustizia.it> ; 
>> area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>> *Subject:* Re: [Area] R: Palazzi di ingiustizia
>>
>> Purtroppo è così : ormai la stragrande maggioranza dei magistrati è 
>> convinta che la carriera esista, anzi, che ci debba essere. Quella 
>> targhetta con su scritto "Presidente" messa sulla porta assume un 
>> rilievo essenziale nella vita professionale.  Il Berlusca sapeva 
>> benissimo che il potere della magistratura è un potere diffuso, e che 
>> la Costituzione non permette la creazione di una gerarchia vera e 
>> propria. Così la gerarchia l'ha introdotta in forma strisciante, con 
>> le valutazioni di professionalità e la temporaneità solo relativa 
>> degli incarichi direttivi e semidirettivi. Una magistratura 
>> gerarchizzata è una magistratura asservita, perchè chi ha bisogno 
>> sempre di qualcun altro non è mai libero, e purtroppo moltissimi 
>> questo lo accettano. Vale sempre il vecchio detto siciliano : 
>> cummannari è megghiu che f..., anche se prima di comandare bisogna 
>> obbedire. Del resto il servilismo è sempre stata la vera attitudine 
>> degli italiani.
>>
>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>
>> Il 16/01/2019 13:48, Dott. Marco Patarnello ha scritto:
>>>
>>> Purtroppo non ho la possibilità di rispondere con l’approfondimento 
>>> che il tema meriterebbe, ma qualcosa voglio dirla ugualmente.
>>>
>>> La questione tocca la sostanza del nostro essere magistrati, si 
>>> tratta, dunque, di un tema di estrema importanza, che a mio giudizio 
>>> condiziona tutte le più importanti questioni su associazionismo e 
>>> correnti ed il relativo dibattito.
>>>
>>> Condivido lo spirito delle considerazioni di Marcello, infatti, pur 
>>> essendo purtroppo piuttosto avanti con l’anzianità (“compio” 30 anni 
>>> di servizio fra pochi mesi), faccio oggi il magistrato di 
>>> sorveglianza e finora non ho mai fatto domande per incarichi 
>>> direttivi o semidirettivi, proprio perché non li considero un 
>>> privilegio o uno sviluppo di carriera. Per me -e per le norme- i 
>>> magistrati si distinguono solo per funzioni: non credo alla 
>>> carriera, ma alle cose che piace fare o verso cui ci si sente adatti 
>>> o pronti. Io la vedo effettivamente così, anche se può suscitare 
>>> ilarità.
>>>
>>> Però non sono cieco, se in magistratura vi sia una carriera o non vi 
>>> sia, dipende, si, dalle norme, ma dipende anche da come noi 
>>> magistrati viviamo queste cose. E purtroppo oggi la magistratura 
>>> crede davvero che esista la carriera. Quindi nelle nostre teste esiste.
>>>
>>> Giusto? Sbagliato?
>>>
>>> Sbagliato. Terribilmente sbagliato. Tragicamente sbagliato.
>>>
>>> Il resto viene da sé.
>>>
>>> Colpa del CSM e del correntismo? Può darsi. In parte. Forse. 
>>> Certamente non solo. Certamente è anche colpa di ciascuno di noi, 
>>> perché la carriera ce l’abbiamo in testa.
>>>
>>> Il vero interrogativo è cosa fare per cambiare e temo che non basti 
>>> prendersela solo col correntismo, perché anche un CSM senza correnti 
>>> non eliminerebbe questo problema.
>>>
>>> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
>>> *Inviato:* mercoledì 16 gennaio 2019 12:44
>>> *A:* Marcello Basilico; area a areaperta.it
>>> *Oggetto:* Re: [Area] R: Palazzi di ingiustizia
>>>
>>> Tu dici che non abbiamo carriera, capi e promozioni. Affermi che si 
>>> tratta di concetti che travisano la realtà. Allora tutti i colleghi 
>>> che si affannano, si arrabattano, si scontrano, si raccomandano, 
>>> fanno continue richieste di posti direttivi, propongono ricorsi al 
>>> TAR quando vengono bocciati o non confermati, fanno tutta questa 
>>> fatica per qualcosa che in realtà non esiste. Vuol dire che sono dei 
>>> pazzi o degli stupidi. Perchè la stragrande maggioranza dei colleghi 
>>> si dà tanta pena per un posto di vertice ? Perchè purtroppo il 
>>> vertice esiste. Non siamo affatto tutti sullo stesso piano se il 
>>> dirigente può fare il parere sulla mia valutazione di 
>>> professionalità e io invece, quando lui deve essere confermato, non 
>>> posso dire nulla perchè il parere lo fa un altro direttivo. 
>>> L'ordinamento è questo, e tu lo sai benissimo. Se la temporaneità 
>>> fosse assoluta e fosse possibile, per tutti i magistrati 
>>> dell'ufficio, esprimere una opinione ufficiale almeno in occasione 
>>> della conferma del direttivo, allora ci distingueremmo unicamente 
>>> per le funzioni svolte, e l'incarico di dirigente costituirebbe solo 
>>> un'occasione per rendere un servizio alla collettività. Altrimenti 
>>> si tratta di una finzione. Come è una finzione la democrazia quando 
>>> si afferma che il ricco e il povero hanno uguale diritto di voto. 
>>> Non è affatto così, nel momento in cui le condizioni materiali di 
>>> partenza sono radicalmente diverse.
>>>
>>> FELICE  PIZZI  ( Giudice del Tribunale di Napoli Nord )
>>>
>>> Il 16/01/2019 11:39, Marcello Basilico ha scritto:
>>>
>>>     Caro Felice, il termine “carriera” ha un significato ben preciso
>>>     e designa un percorso professionale ascensionale con passaggi
>>>     per gradi superiori.
>>>
>>>       Noi non ne abbiamo. Gli unici gradi che conosciamo sono quelli
>>>     delle impugnazioni.
>>>
>>>       Sarebbe bene che, quando parliamo in pubblico, non fossimo noi
>>>     per primi a diseducare chi non sa di ordinamento e costituzione.
>>>
>>>       Purtroppo ci siamo abituati ad usare termini come “capi” o
>>>     “promozioni” che non hanno diritto di cittadinanza nel nostro
>>>     ordinamento. Non sono solo parole, sfumature, ma concetti che
>>>     travisano la realtà. Se ce ne dimentichiamo, diamo libero
>>>     accesso a qualsiasi affermazione generica, come purtroppo sempre
>>>     più accade in quest’epoca di comunicazione veloce e arrabbiata.
>>>
>>>       Non faccio finta di non capire, Rachele e Maria Grazia, di
>>>     cosa stiamo parlando: personalmente discuto di degenerazione
>>>     correntizia dal 1991, anno di fondazione di un antico movimento
>>>     di giovani magistrati di cui fecero parte tanti colleghi che ora
>>>     – non più giovani – preferiscono combatterla stando dentro,
>>>     anziché fuori le correnti. O almeno ci provano, ciascuno coi
>>>     propri poveri mezzi.
>>>
>>>       Quanto alla battuta che mi attribuisce Maria Grazia Omboni,
>>>     tocca spiegarle che non ho mai detto a Reale che Mirenda è stato
>>>     incaricato coi voti della mia o di altra corrente. Ho detto che
>>>     dovrebbero spiegarci (lui e Reale stesso) perché molti colleghi
>>>     si lamentino del malcostume dopo una mancata nomina, come se
>>>     magicamente la deriva correntizia fosse cosa di questi anni (e
>>>     non – andatevi a vedere gli interventi dei presidenti ai
>>>     congressi ANM degli anni Novanta – un ritornello antico).
>>>
>>>       Coglierò comunque le sollecitazioni per vedere se e come l’Anm
>>>     possa darsi carico – cosa non facile, mi pare – dei risultati
>>>     della trasmissione televisiva.
>>>
>>>       Da ex giornalista professionista, faccio fatica a definire
>>>     l’ultima parte della trasmissione di Report (prima non l’ho
>>>     vista) un esempio di giornalismo professionale e documentato. E
>>>     dunque è difficile reagire quando il cronista muove da una tesi
>>>     predeterminata affermando fatti non verificati ed interpellando
>>>     solo una delle parti in gioco. Ma questo credi interessi poco a
>>>     chi è contento di quella tesi.
>>>
>>>     *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
>>>     *Inviato:* mercoledì 16 gennaio 2019 09:34
>>>     *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>>>     *Oggetto:* Re: [Area] R: Palazzi di ingiustizia
>>>
>>>     A te risulta che la nostra categoria sia connotata dall'assenza
>>>     di carriera : non abbiamo promozioni, non ci sono posizioni di
>>>     sovraordinazione gerarchica e ci distiguiamo solo per funzioni.
>>>     In effetti la Costituzione dice questo. Ma la realtà è un'altra,
>>>     perchè l'ordinamento giudiziario è cambiato. Oggi esistono
>>>     innanzitutto le valutazioni di professionalità. I capi sanno
>>>     benissimo che il loro parere negativo è un'arma a disposizione
>>>     per condizionare i colleghi dell'ufficio. Ovviamente la
>>>     decisione finale non spetta a loro, perchè ci sono successivi
>>>     passaggi al Consiglio giudiziario ed al CSM. Il problema è che
>>>     all'interno di questi organi chi comanda sono proprio le
>>>     correnti. Il singolo magistrato sa benissimo che deve poter
>>>     contare su degli appoggi, ma le correnti lo sanno meglio di lui,
>>>     e ne approfittano. Ovviamente anche il capo dell'ufficio sa che
>>>     per essere nominato all'incarico di vertice, e soprattutto per
>>>     mantenerlo, deve contare sull'appoggio delle correnti. Un tempo
>>>     non era così, perchè una volta ricevuta la nomina l'incarico era
>>>     praticamente a vita, fino alla pensione, per cui il dirigente
>>>     stava tranquillo. Oggi invece esiste la temporaneità degli
>>>     incarichi direttivi e semidirettivi, per cui ci si deve dar da
>>>     fare di continuo, perchè l'alternativa è tornare a lavorare da
>>>     semplice magistrato. E questo appare insopportabile ai più,
>>>     perchè verrebbe visto da tutto l'ambiente, avvocati compresi,
>>>     come una bocciatura. Ora, la temporaneità è solo relativa, nel
>>>     senso che vale solo per quel singolo ufficio che si ricopre al
>>>     momento, mentre non impedisce di passare ad un incarico di
>>>     vertice in un diverso ufficio per altri otto anni ( quattro +
>>>     quattro ). Se fosse assoluta, il dirigente si metterebbe l'anima
>>>     in pace una volta per tutte. Invece attualmente è tutto uno
>>>     sbracciarsi di continuo, uno sgomitare per acquisire più titoli
>>>     ( e relazioni personali ) possibili, e sopravanzare in tal modo
>>>     i colleghi. Insomma, è la guerra di tutti contro tutti.
>>>     Beninteso, questi sono guasti dell'autogoverno, ma tutto sommato
>>>     è molto meglio l'autogoverno che l'eterogoverno della politica.
>>>     Anche perchè la politica ha capito benissimo che il vero punto
>>>     debole dei magistrati è costituito dall'ambizione e dalla
>>>     vanità, per cui vota compatta ogni volta che il CSM procede alle
>>>     nomine.  Ma questo è un altro condizionamento, che si aggiunge,
>>>     e non si sostituisce, a quello delle correnti.
>>>
>>>     FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
>>>     Nord )
>>>
>>>     Il 15/01/2019 16:53, Marcello Basilico ha scritto:
>>>
>>>         Scusa Andrea, ma sentendo ieri lo “impareggiabile” Mirenda,
>>>         mi è sorto un dubbio, che probabilmente altri ti/gli avranno
>>>         già sottoposto.
>>>
>>>           Il collega era stato un presidente di sezione, apprendo. E
>>>         chi lo aveva nominato presidente di sezione? Il Ministro? Il
>>>         Consiglio di Stato? L’assemblea del condominio? Oppure quel
>>>         CSM di cui OGGI Mirenda – al pari di tanti altri (uno per
>>>         tutti, il fiero Tinti) – depreca invece la soggezione totale
>>>         alla politica?
>>>
>>>           Un po’ facile spargere fiele livoroso sull’autogoverno
>>>         quando le scelte non stanno più bene.
>>>
>>>           E – già che ci siamo – un’altra cosa: il collega ha
>>>         lamentato che oggi fare CARRIERA i magistrati dovrebbero
>>>         essere necessariamente associati e proni alla corrente.
>>>         Addirittura, ha premesso il giornalista, avrebbe rinunciato
>>>         alla CARRIERA retrocedendo a giudice. Gli ha fatto eco il
>>>         nostro Ministro, parlando delle prospettive di CARRIERA dei
>>>         magistrati.
>>>
>>>           A me risultava che la nostra categoria fosse connotata
>>>         dall’assenza carriera: non abbiamo promozioni, non ci sono
>>>         posizioni di sovraordinazione gerarchica, con l’eccezione
>>>         peculiare dei Procuratori, e ci “distinguiamo solo per
>>>         funzioni”.
>>>
>>>           Forse avrà voluto dire che le ambizioni personali di tanti
>>>         magistrati finiscono per farci dimenticare dettato e spirito
>>>         della Costituzione. Ma mi pare che così dicendo il primo a
>>>         dimenticarsene sia proprio lui.
>>>
>>>           Sarebbe bello che, non dico il Ministro, ma almeno Mirenda
>>>         rispettasse il vocabolario costituzionale quando va in
>>>         televisione.
>>>
>>>           Un caro saluto
>>>
>>>         Marcello Basilico
>>>
>>>         *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di
>>>         *Andrea Reale
>>>         *Inviato:* martedì 15 gennaio 2019 15:41
>>>         *A:* AREA Mailing List
>>>         *Oggetto:* [Area] Palazzi di ingiustizia
>>>
>>>         Ieri è andata in onda su Rai tre una puntata del programma
>>>         di Riccardo Iacona dal titolo Palazzi di ingiustizia.
>>>
>>>         Si può rivedere al seguente link , previa rapida registrazione.
>>>
>>>         Presadiretta - Palazzi di ingiustizia - 14/01/2019 - video -
>>>         RaiPlay
>>>         <https://www.raiplay.it/video/2019/01/Presa-diretta-Palazzi-dingiustizia-c0eaf11d-f957-4d3a-a2d6-0b956aeb576c.html?tc=4658189>
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>>>         Casella di testo:
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>>>             Presadiretta - Palazzi di ingiustizia - 14/01/2019 -
>>>             video - RaiPlay
>>>
>>>         Puntata dedicata al complesso mondo della Giustizia, per
>>>         capire come mai i luoghi nei quali ogni cittadino ha di...
>>>
>>>         Si tratta di una descrizione impietosa delle condizioni
>>>         logistiche e lavorative di alcuni Palazzi di giustizia.
>>>
>>>         L'accusa più grave mossa alla nostra categoria, tuttavia, è
>>>         stata ben altra, ed era indirizzata all'ex procuratore capo
>>>         di Milano, che so  essere iscritto a questa  lista, e che
>>>         non ha inteso rispondere alle infamanti accuse che gli
>>>         vengono mosse e che delegittimano enormemente la
>>>         magistratura italiana ed il senso stesso della funzione
>>>         giudiziaria.
>>>
>>>         La spiegazione del silenzio da parte delle correnti e della
>>>         sempre più imbelle associazione di categoria, probabilmente,
>>>         va ricercata nella  normalizzazione imposta dal "potere"
>>>         (come ricordato dal Collega Gratteri) o dalla sua (mi
>>>         riferisco all'ANM) totale soggezione al "tumore"
>>>         correntizio  che la avvinghia  e delle dinamiche ad esso
>>>         sottese, come ha detto in modo impareggiabile il Collega
>>>         Andrea Mirenda.
>>>
>>>         Sarebbe bello che almeno su questa lista si facesse sentire
>>>         qualche  voce capace di replicare alle tonnellate di fango
>>>         che ci sono cadute addosso per il tramite del servizio pubblico.
>>>
>>>         Ringrazio sin d'ora chi si assumerà questo gravosissimo onere.
>>>
>>>         Andrea Reale
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>         _______________________________________________
>>>
>>>         Area mailing list
>>>
>>>         Area a areaperta.it  <mailto:Area a areaperta.it>
>>>
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