[Area] Caso Diciotti. Brevi note sulla decisione del Tribunale dei Ministri di Catania

thorgiov thorgiov a libero.it
Mer 30 Gen 2019 17:21:12 CET


L'unico settore in cui il Governo è effettivamente riuscito ad ottenere 
dei risultati è stato quello del controllo dell'immigrazione 
clandestina, che è di molto diminuita. Si tratta probabilmente 
dell'obiettivo principale, almeno per Salvini. Può piacere o meno il 
risultato, come il metodo utilizzato, ma non si può negare che sia stato 
raggiunto, e che le posizioni di Salvini non siano affatto isolate, 
visto che tutti i Governi europei fanno a gara a rifiutare i migranti e 
a rimpallarseli l'uno con l'altro. Ora, il Tribunale dei Ministri di 
Catania considera infondata la richiesta di archiviazione della Procura 
di Catania e chiede al Senato l'autorizzazione a procedere contro 
Salvini. Nel merito non sono d'accordo, anche se ovviamente non conosco 
tutti gli atti di indagine, e la mia opinione vale quello che vale. Si 
tratta comunque di una decisione giudiziaria del Tribunale dei Ministri, 
che in quanto tale va rispettata. Detto ciò, andrebbe rispettata anche 
una eventuale decisione del Senato di negare l'autorizzazione a 
procedere, nel caso in cui considerasse quel risultato, e il metodo 
utilizzato per raggiungerlo, come legittima espressione dell'indirizzo 
politico che il Governo ha individuato fin dall'inizio quando ha 
presentato il suo programma ottenendo la fiducia della maggioranza 
parlamentare che altrettanto legittimamente lo sostiene. Non 
dimentichiamo che già la nascita di questo Governo è stata molto 
problematica, ed ha visto uno scontro istituzionale senza precedenti 
quando Mattarella ha posto il veto sulla nomina di Paolo Savona come 
Ministro dell'Economia e delle Finanze, interferendo sulla scelta 
dell'indirizzo politico da parte della maggioranza parlamentare. Non 
nascondo che in quei giorni, dinanzi alla minaccia di messa in stato di 
accusa del Capo dello Stato, ho avuto paura che il sistema istituzionale 
italiano, di per sè fragilissimo, potesse crollare definitivamente. Sia 
chiaro, la scelta di Mattarella, almeno secondo me, è stata opportuna, 
perchè c'era il rischio di una crisi finanziaria devastante, ma 
sicuramente è stata una mossa molto forzata.

Ora, in un momento così delicato, ti pare il caso di attizzare il fuoco 
ulteriormente? Che bisogno c'è di entrare nell'agone politico sostenendo 
pubblicamente le ragioni, o i torti, di una parte, sindacando una 
decisione del Senato che ancora non è stata presa ? Il Tribunale dei 
Ministri ha fatto la sua richiesta, in piena autonomia, e su questa 
deciderà il Senato, sempre in piena autonomia. Qualunque decisione 
prenderà, dovrà essere rispettata. Noi restiamone fuori. Lasciamo che 
litighino tra di loro Salvini e Di Maio da una parte e Saviano e il PD ( 
o quel che ne resta ) dall'altra. Dopo la decisione del Senato ci 
saranno le elezioni europee, e dai discorsi che sento fare in giro il 
vento tira decisamente da una parte. Salvini non è certo uno statista, 
ma è molto abile a fiutare gli orientamenti dell'opinione pubblica. Noi 
non lo siamo, e tantomeno siamo capaci di comunicare con la gente, anche 
perchè non è il nostro compito, non ci siamo abituati. Se il Governo 
prende un certo indirizzo politico sui migranti, il Parlamento deciderà 
se è un indirizzo corretto. A maggio a loro volta i cittadini voteranno 
ed esprimeranno la loro opinione su quello stesso indirizzo politico. 
Poi verranno i veri problemi, quelli di politica economica, e lì sarà 
pianto e stridore di denti, perchè mettere la polvere sempre sotto il 
tappeto non è una soluzione che funziona a lungo. Non mi meraviglierei 
se dopo le elezioni europee ci fosse una crisi di Governo, perchè 
nessuno vuole restare con il cerino acceso in mano. Ma in questo 
momento, proprio a causa delle prossime elezioni, la maggioranza deve 
apparire ( anche se non lo è ) compatta. Noi invece dobbiamo 
assolutamente evitare di prendere posizione in questo dibattito. A 
ciascuno il suo.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 30/01/2019 14:15, Antonio Costanzo ha scritto:
>
> Cioè?
>
> Caro Felice, concordo con te sulla descrizione del quadro generale per 
> così dire politico-economico (e. aggiungerei, istituzionale) e sulla 
> pluralità, gravità e complessità dei problemi che il governo deve 
> (dovrebbe) affrontare con decisione, competenza ed efficacia, invece 
> di sollevare cortine fumogene (ogni giorno una diversa, dal comico che 
> va all’Unesco al franco CFA e il neo-colonialismo francese passando 
> per i porti chiusi che chiusi non sono e il signoraggio) e creare un 
> caso sull’arrivo di quarantasette migranti, quando a centinaia e più 
> ne arrivano comunque nello stesso periodo (sia ben chiaro, non è solo 
> l’Italia ma anche l’UE in difetto rispetto al tema-problema del flusso 
> di migranti).
>
> Detto questo, non si può discutere tra giuristi (e non) di alcune 
> questioni che proprio dalle decisioni del governo o di un ministro 
> derivano?
>
> Perché stare zitti e rinunciare a ragionare?
>
> Per il timore di dare un aiuto alla campagna elettorale del ministro 
> dell’interno in carica? Timore oltretutto a mio avviso infondato: i 
> voti si ottengono e si spostano per altre vie e con altre tecniche, 
> non certo con articoli e riflessioni in materia giuridica.
>
> E se un rischio c’è da correre, va corso: guarda mai che non si riesca 
> a portare elementi di conoscenza e valutazione a cittadini che sono a 
> digiuno di diritto (e che spesso si bevono di tutto, non avendo 
> strumenti critici), a farli ragionare, non dico a convincerli, ma a 
> farli ragionare.
>
> Ognuno faccia la sua parte, nel suo ambito.
>
> Portando all’estremo il tuo ragionamento, neppure gli organi 
> giudiziari dovrebbero attivarsi, quando ravvisano i presupposti per 
> agire doverosamente, nel timore di favorire l’una o l’altra parte 
> politica.
>
> Forse sarebbe meglio che anche in altri settori, e in parte già 
> accade, chi ha gli strumenti per farlo analizzi in profondità e 
> sottoponga a critica serrata ciò che accade oggi in Italia ed in 
> Europa e prospetti (questa la cosa più difficile) soluzioni 
> alternative condivisibili e, per quanto riguarda il nostro mondo di 
> giuristi, conformi al diritto.
>
> L’informazione dell’opinione pubblica, nelle più varie sedi (a partire 
> dalla tv pubblica) e anche sui c.d. social (dove si fa serrata 
> attività di propaganda e diffusione di fake news, come oggi si dice), 
> è uno dei temi cruciali.
>
> Ognuno faccia la sua parte, grande o piccola che sia.
>
> Un caro saluto
>
> Antonio Costanzo, giudice al trib. BO
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
> *Inviato:* mercoledì 30 gennaio 2019 12:55
> *A:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] Caso Diciotti. Brevi note sulla decisione del 
> Tribunale dei Ministri di Catania
>
> Non ci posso credere. Abbiamo un Governo che produce risultati 
> disastrosi sotto il profilo della politica economica. I conti pubblici 
> sono fuori controllo, il sistema bancario è in crisi ( grazie anche 
> alle riforme del processo esecutivo e fallimentare che rendono 
> costosissimo e lunghissimo il recupero del credito per agevolare in 
> ogni modo il debitore, e la prossima, pessima riforma delle procedure 
> concorsuali costituisce l'ennesima manifestazione di questa tendenza 
> autodistruttiva ), il sistema industriale perde pezzi ogni giorno ( 
> perchè la deindustrializzazione non si ferma con la minaccia di 
> chiedere la restituzione dei contributi dati in passato ). E un 
> Governo così voi lo fate apparire come un Esecutivo di autentici 
> giganti, facendo in sostanza la campagna elettorale a Salvini, che si 
> avvia all'ennesimo, immeritato trionfo! Come è possibile essere tanto 
> masochisti?
>
> FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
> Il 30/01/2019 11:32, Giustizia Insieme ha scritto:
>
>
>     *Caso Diciotti. Brevi note sulla decisione del Tribunale dei
>     Ministri di Catania di Sandro Saba*
>
>     L’autore affronta le questioni sottese all'avvio della procedura
>     per il rilascio dell’autorizzazione a procedere nei confronti del
>     Ministro Salvini, la prospettiva normativa, le violazioni
>     accertate,  il reato ministeriale. Evidenzia, sotto il profilo
>     tecnico giuridico, come tra la tesi dell’ accertamento
>     giurisdizionale del reato, in applicazione del principio
>     dell’eguaglianza di tutti i cittadini davanti la legge, e quella
>     dell’insindacabilità dell’atto politico si tratti di coniugare
>     l’istanza di legalità e con  l’autonomia dei poteri. Il nostro
>     augurio è che il senato decida con la forza del ragionamento, nel
>     rispetto dei principi costituzionale, e non con la forza della
>     maggioranza.
>
>     https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-processo-penale/567-caso-diciotti-brevi-note-sulla-decisione-del-tribunale-dei-ministri-di-catania
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