[Area] Caso Diciotti. Brevi note sulla decisione del Tribunale dei Ministri di Catania

thorgiov thorgiov a libero.it
Lun 4 Feb 2019 19:15:21 CET


Tu fai riferimento alle convenzioni internazionali che impongono al 
Paese di arrivo di consentire l'ingresso ai migranti, per poi valutare 
se sussistono i presupposti per considerarli rifugiati, sempre in base 
al diritto pattizio internazionale. Ora, si tratta per l'appunto di un 
diritto di origine volontaria, perchè i trattati di regola vengono 
stipulati così. Quello che sostengo è che si tratta di una normativa 
ormai superata dalla realtà, perchè nata sulla base di una esperienza 
molto diversa da quella attuale. Si faceva riferimento, all'epoca, alla 
terribile esperienza degli ebrei che fuggivano dalle persecuzioni 
naziste, e che spesso venivano rifiutati dagli Stati in cui cercavano 
rifugio. Una volta scoperto che cosa accadeva nei lager, si è pensato di 
disciplinare il diritto di accoglienza dei rifugiati, che inizialmente, 
non a caso, riguardava solo i fuoriusciti dagli Stati europei. La realtà 
è cambiata, perchè gli attuali migranti fuggono essenzialmente dalla 
miseria, non dalle guerre e delle persecuzioni. Fra l'altro il fenomeno 
migratorio attuale riguarda numeri di molto superiori a quello degli 
ebrei che cercavano scampo dalle persecuzioni tedesche. Rammento anzi 
che all'inizio Heydrich ebbe a dire che lui , paradossalmente, si 
considerava sionista, perchè era favorevole a che quelle poche migliaia 
di ebrei che vivevano in Germania potessero andarsene in terra di 
Palestina. In quella folle prospettiva, la migrazione era un fenomeno 
positivo, perchè era un modo di liberarsi di ospiti indesiderati, che a 
dire il vero non erano nemmeno ospiti in senso proprio, ma cittadini 
della Germania a tutti gli effetti. La soluzione finale nacque in un 
secondo momento, quando i tedeschi invasero i Paesi dell'Est Europa e 
lì, accortisi che gli ebrei erano in numero molto superiore, decisero di 
ucciderli, organizzando i campi di sterminio. Rammento anche che con 
l'arrivo dei rifugiati ebrei nella Terra Promessa, gli arabi reagirono 
molto malamente, tanto è vero che il Gran Muftì di Gerusalemme, 
palestinese, si recò in Germania per stringere un accordo con i nazisti, 
perchè anche loro non li volevano.

Lo vedi come la storia è complessa? Ma la complessità può essere 
risolta. Nessun nodo è inestricabile. Salvini oggi vince, e 
probabilmente vincerà anche domani, perchè fa la scelta più razionale, 
anche se è una scelta che contrasta con le normative dettate dai 
trattati. Ed è una scelta razionale perchè tiene conto di un dato di 
fatto ineliminabile : l'attuale fenomeno migratorio non conviene ai 
Paesi di arrivo. La crisi di rigetto nasce da questo. Mario Ardigò ha 
rammentato gli incontri / scontri che si verificarono nel mondo antico 
tra civiltà diverse. Dimentica però che sia i Macedoni che i Romani 
accoglievano in quando portavano avanti una politica che oggi 
definiremmo coloniale. Non erano i loro vicini che li invadevano, ma 
erano loro che invadevano i propri vicini. A quel punto aveva un senso 
insegnare e apprendere nello stesso tempo, perchè lo scambio era 
reciproco e conveniente in particolare per una parte, che poteva 
apprendere da civiltà per molti versi superiori. Alessandro Magno sposò 
una principessa persiana, scandalizzando i suoi, perchè aveva una 
visione a lungo raggio. Sapeva che la piccola e rozza Macedonia aveva 
tutto da guadagnare nel contatto con una civiltà molto evoluta come 
quella persiana. Lo sai che i persiani non conoscevano la schiavitù, su 
cui invece si reggevano la Grecia e Roma ? Considera anche che a quei 
tempi la popolazione umana era in numero di molto inferiore alla 
attuale, per cui non c'erano rischi di sovraffollamento.

Oggi non si tratta di rifiutare le migrazioni in sè. Spostarsi è 
naturale per un essere umano, e non esistono civiltà eterne ed 
immutabili. Però bisogna riconoscere che anche i principi e le regole 
debbono cambiare, insieme con le civiltà. Tutto scorre, tutto è 
relativo. Non si tratta di rifiutare il diverso, ma di verificare se 
conviene accoglierlo oppure no. E di farlo con lucidità e freddezza, 
senza sopravvalutare i sentimenti. I sentimenti portano a non ragionare, 
e facilmente si trasformano in risentimenti. La normativa pattizia 
attuale, ivi comprese quella che disciplina le espulsioni, non funziona, 
e continuare a sostenerla significa creare le premesse perchè crollino 
le democrazie liberali. E allora sì che sarebbe un disastro. Per tutti.

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 04/02/2019 15:06, Stefano Celli ha scritto:
> Sarò un cattolico sui generis, anzi mei generis, ma insisto spesso sul 
> principio di responsabilità. Forse è una cosa poco da cattolici, ma 
> l'ho sempre sostenuto.
> Ci sarebbe qualche obiezione sull'art. 54, ma mi preme di più dirti, 
> per non farla troppo lunga, che al di là delle analogie fra i pensieri 
> miei e dei vicepresidenti, non ho detto che i migranti andavano 
> accolti nel senso che dovevano restare in Italia. Solo che Salvini li 
> ha utilizzati per fini politici. Non ha utilizzato la vicenda. Ha 
> utilizzato loro, tenendoli bloccati sulla nave invece che in un centro 
> di accoglienza o di identificazione etc.
> Quindi, posto che mi pare di capire che non volevi né lasciarli né 
> ributtarli in mare, ma semmai espellerli, non credo che tu sostenga 
> tesi tanto diverse dalle mie.
> Se poi mi dici che espellerli è difficile ti do ragione, ma forse il 
> problema è un po' diverso.
> Ciao
> Stefano
>
>
>
>
> stefano celli
>
> Il giorno 02 feb 2019, alle ore 14:49, thorgiov <thorgiov a libero.it 
> <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>
>> Gli Indiani d'America rammentavano sempre agli invasori europei che 
>> non si può imprigionare il vento, per cui, in tale prospettiva, la 
>> loro logica di accaparramento dei territori non aveva senso. Ma il 
>> vento non ha una volontà, le persone sì. Chi sale sui barconi sa 
>> benissimo dove vuole andare. Il salvataggio viene cercato in via 
>> strumentale, come mezzo per giungere in Europa. Sempre per le 
>> persone, e non per il vento, vale il principio di autoresponsabilità, 
>> molto difficile da capire per un cattolico. Significa che chi si pone 
>> volontariamente in una situazione di pericolo, deve poi accettarne le 
>> conseguenze. Se ci si pensa bene, non è un concetto mostruoso : è 
>> stato accolto persino dall'art. 54 c.p. come presupposto per 
>> l'operatività della scriminante dello stato di necessità. Non può 
>> invocare tale causa di giustificazione chi, pur commettendo il fatto 
>> di reato per esservi costretto dalla necessità di salvare sè od altri 
>> dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, si è posto 
>> volontariamente in quella situazione di pericolo. Nulla di 
>> particolarmente complicato, come vedi. Quando si affronta un 
>> problema, lo si deve fare con lucidità e consapevolezza. Noto una 
>> preoccupante analogia tra il tuo modo di pensare da un lato e quello 
>> di Salvini e Di Maio dall'altro. Quando si contesta a questi ultimi 
>> che la quota cento e il reddito di cittadinanza, finanziati in 
>> deficit, faranno saltare i conti pubblici, loro rispondono che è 
>> proprio dovere pensare alle persone, prima che ai conti. La soluzione 
>> sarebbe semplice : aumentare la tassazione per coprire queste uscite 
>> correnti. Ma loro rispondono che non possono gravare le persone di 
>> ulteriori tasse. Ah, queste persone, come sono difficili! E come è 
>> difficile da accettare la realtà per chi vive di retorica.  In 
>> sintesi, se tu mi chiedi se bisogna salvare chi sta affogando in 
>> mare, io rispondo affermativamente. Se mi chiedi se poi bisogna 
>> automaticamente accoglierlo in Italia, io rispondo negativamente, 
>> perchè significherebbe farsi prendere in giro. Dalle mie parti c'è un 
>> detto : 'cca nisciuno è fesso! Oppure no?
>>
>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>
>>
>>
>> Il 02/02/2019 11:02, Stefano Celli ha scritto:
>>> Il messaggio di Felice può essere definito di buon senso. L’esempio 
>>> della porta aperta e degli infissi malandati è efficacissimo.
>>> L'analogia però non regge, semplicemente perché qui di mezzo ci sono 
>>> delle persone. E Felice stesso è la dimostrazione della complessità 
>>> delle singole persone e ancor più delle organizzazioni di persone.
>>> L'esempio è bello ma non puoi applicarlo al caso, perché qui non si 
>>> tratta di respingere freddo, gelo e vento, ma persone.
>>> In fondo è il motivo per il quale mi sembra che non regga la difesa 
>>> attuale di Salvini, a meno che non si dica che per perseguire un 
>>> interesse nazionale si possono strumentalizzare le persone.
>>> Siete pronti ad accettarlo?
>>> Stefano Celli
>>>
>>>
>>> Il giorno 1 feb 2019, alle ore 23:46, thorgiov <thorgiov a libero.it 
>>> <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>>>
>>>> Che cosa ci trovi di così terribile nella semplicità ? La 
>>>> semplicità è il più delle volte una complessità che finalmente è 
>>>> stata risolta. Sapessi quante volte nel mio lavoro sono riuscito a 
>>>> definire un processo, che sembrava non avere nè capo nè coda, sulla 
>>>> base di una singola norma o di un unico precedente di legittimità 
>>>> che inizialmente mi era sfuggito. Il metodo è fondamentale. In 
>>>> passato ho svolto le funzioni di G.E. immobiliare e lì non contano 
>>>> solo le capacità tecniche, ma soprattutto quelle organizzative. 
>>>> Tornando al tema dei migranti, non si tratta di dare messaggi 
>>>> rassicuranti nel breve, ma di adottare una impostazione efficace 
>>>> fin dall'inizio che poi funzioni anche nel lungo termine. Perchè se 
>>>> lo si fa, poi i risultati non solo arrivano ma diventano 
>>>> permanenti. In realtà molti migranti arrivano anche via terra, non 
>>>> solo su barchini improvvisati, e lì certo non corrono il rischio di 
>>>> affogare. Questo però non significa che, siccome possono arrivare 
>>>> anche per vie secondarie, bisogna lasciare aperte le vie 
>>>> principali. Bloccare i barconi, che sono sicuramente più grandi dei 
>>>> barchini e quindi possono portare un maggior numero di persone, 
>>>> significa ottenere non solo nell'immediato, ma anche in prospettiva 
>>>> futura, una grossa diminuzione dei flussi in entrata. Voglio fare 
>>>> un esempio banale : se fuori fa freddo e il vento entra anche 
>>>> attraverso gli infissi perchè non sono di buona qualità, questo non 
>>>> è un buon motivo per lasciare aperta la porta di ingresso, perchè 
>>>> farebbe molto più freddo. Quindi, intanto si chiude la porta, e poi 
>>>> si comprano degli infissi di buona qualità.  Si tratta di una 
>>>> logica elementare, e la programmazione non è altro che questo : 
>>>> affrontare un problema per gradi, avendo però ben chiaro quali sono 
>>>> le sue ragioni di fondo. Personalmente sono dell'opinione che 
>>>> Salvini abbia avuto alcune intuizioni giuste, ma che non affronti 
>>>> la questione della immigrazione a tutto tondo. Per esempio, non 
>>>> interviene affatto in via repressiva sui datori di lavoro che 
>>>> assumono in nero gli immigrati irregolari e li sfruttano alla luce 
>>>> del sole, forse perchè tra di loro ci sono molti suoi elettori ( 
>>>> fra i datori di lavoro, ovviamente, non tra gli immigrati ). Io 
>>>> credo però che l'ipocrisia su questo argomento sia a più livelli. 
>>>> Tu in realtà non neghi che Salvini sia riuscito a conseguire un 
>>>> risultato. Tu in realtà non gradisci quel risultato. La frase "Noi 
>>>> continueremo a salvarli" è molto equivoca. Siccome dubito che ti 
>>>> metterai su una barca per raccogliere i migranti in mare ed evitare 
>>>> che anneghino, vuol dire che intendi salvarli quando sono già 
>>>> arrivati qui. Attenzione, perchè poi va a finire che saremo noi 
>>>> magistrati ad avere bisogno di essere salvati.
>>>>
>>>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli 
>>>> Nord )
>>>>
>>>>
>>>> Il 01/02/2019 09:51, Antonio Ardituro ha scritto:
>>>>>
>>>>> Credo esattamente il contrario. La tua posizione è quella 
>>>>> semplice, come quella del governo e di Salvini. Non c’è posto, 
>>>>> chiudiamo i porti, prima gli italiani. Messaggio chiaro e 
>>>>> rassicurante nel breve. Ma semplicemente non è vero.  E’ quello 
>>>>> che ci fanno sapere e meraviglia che ci caschi anche chi è 
>>>>> intellettualmente attrezzato. Mentre si tengono fermi  47 
>>>>> immigrati sulla nave, ne arrivano nel silenzio su barchini 
>>>>> improvvisati a centinaia. Perché quelli continuano e continueranno 
>>>>> a partire …. Ad affondare …. Con un pagella cucita nel giubbotto. 
>>>>> A chiedere d essere salvati. Semplicemente perché stare dove sono 
>>>>> è insostenibile. Noi continueremo a salvarli …  finché siamo 
>>>>> uomini.  L’Italia che mi piace è quella che li salva.
>>>>>
>>>>> Il resto viene dopo.
>>>>>
>>>>> Saluti,
>>>>>
>>>>> Antonello
>>>>>
>>>>> *Da:*thorgiov [mailto:thorgiov a libero.it]
>>>>> *Inviato:* giovedì 31 gennaio 2019 19:53
>>>>> *A:* Antonio Ardituro <antonio.ardituro a giustizia.it>; 
>>>>> area a areaperta.it
>>>>> *Oggetto:* Re: [Area] Caso Diciotti. Brevi note sulla decisione 
>>>>> del Tribunale dei Ministri di Catania
>>>>>
>>>>> E l'accoglienza che proponi tu che accoglienza è, se non esiste la 
>>>>> domanda di manodopera ? Il reddito di cittadinanza è sicuramente 
>>>>> una misura assistenzialistica che porterà a truffe e sprechi, una 
>>>>> misura propagandistica per una popolazione che in realtà vuole 
>>>>> campare senza lavorare. Ma la logica della integrazione di cui tu 
>>>>> parli quale è stata ? Prendiamo l'esempio di Riace, che viene 
>>>>> sempre menzionato come modello. Ti dice nulla il fatto che tutte 
>>>>> le attività economiche che erano state aperte in quel paesino 
>>>>> abbiano chiuso appena è cessato il flusso di denaro pubblico ? Se 
>>>>> quel modello avesse veramente funzionato, sarebbe stata raggiunta 
>>>>> l'autosufficienza economica. In realtà quel modello non 
>>>>> funzionava, ecco perchè ha chiuso. Ora, detesto le logiche da 
>>>>> Cassa del Mezzogiorno, sia per gli italiani che per gli 
>>>>> extracomunitari. Indubbiamente il Governo si comporta 
>>>>> ipocritamente quando rifiuta questa logica solo per i migranti e 
>>>>> invece la fa propria per gli italiani. Questa è una 
>>>>> discriminazione odiosa. Ma ciò non significa che bisogna 
>>>>> recuperare l'assistenzialismo per tutti. Al contrario, 
>>>>> l'assistenzialismo non deve esserci per nessuno. Tu parli di 
>>>>> migliaia di posti di lavoro umile che gli italiani rifiutano, ed è 
>>>>> indubbio che il fenomeno esista. Ma quanti sono questi posti di 
>>>>> lavoro in tutto il paese ? Facciamo conto che siano centomila, 
>>>>> solo per fare un esempio. Vorrebbe dire che tutti i migranti che 
>>>>> superano questo numero non hanno speranza di essere integrati. 
>>>>> Logica vorrebbe che venissero controllati i flussi nel senso di 
>>>>> accogliere centomila migranti e rifiutare tutti gli altri. Poi, è 
>>>>> chiaro che nelle condizioni in cui vivono nei paesi di origine 
>>>>> vivono male, altrimenti non rischierebbero la pelle per venire 
>>>>> qui. Ma questo non è un motivo valido  per riceverli nel momento 
>>>>> in cui manca la domanda di manodopera. Se poi manca manodopera 
>>>>> specializzata, logica vorrebbe che si prendesse nei luoghi in cui 
>>>>> la specializzazione già esiste, come l'Est Europa, l'India. 
>>>>> Prendere persone di bassa scolarizzazione per dare loro una 
>>>>> formazione ex novo significa accollarsi un costo altissimo. Tutto 
>>>>> questo non è conveniente, e ciò che non è conveniente è dannoso. 
>>>>> Si tratta di una elementare legge dell'economia, che risponde ad 
>>>>> esigenze di razionalità. Ma è proprio la razionalità che manca nel 
>>>>> tuo atteggiamento, perchè gli sbarchi non consentono nessuna 
>>>>> programmazione. Che senso ha parlare di verifica di sostenibilità 
>>>>> degli ingressi, se gli ingressi con i barconi per definizione non 
>>>>> consentono nessuna verifica ? Tutto questo è illogico, e il sonno 
>>>>> della ragione genera solo mostri. La tua posizione alla fine è più 
>>>>> irrazionale di quella di Salvini, ecco perchè alla fine vince lui. 
>>>>> Senza merito suo, ma per demerito tuo.
>>>>>
>>>>> FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli 
>>>>> Nord )
>>>>>
>>>>> Il 31/01/2019 19:00, Antonio Ardituro ha scritto:
>>>>>
>>>>>     Se i migranti non partono dalle coste della Libia, vengono
>>>>>     torturati e muoiono. Se non partono dai loro Paesi d’origine
>>>>>     muoiono per la guerra o per la fame. Dunque partono,
>>>>>     accettando il rischio di morire, perché calcolano che sia un
>>>>>     rischio inferiore a quello che corrono restando fermi dove
>>>>>     sono. A nessuno piace mettersi su un gommone in pieno inverno
>>>>>     e sperare che qualcuno ti prenda in mezzo al mare e ti porti
>>>>>     dall’altra parte.  Con donne e bambini.
>>>>>
>>>>>     E quando stanno in mezzo al mare bisogna salvarli e portarli
>>>>>     sulla terra ferma.  Per il semplice fatto che loro partono e
>>>>>     continueranno a partire e noi abbiamo l’obbligo, potendo, di
>>>>>     salvarli. Poi c’è da discutere con l’Europa, con i paesi
>>>>>     africani, mettere in campo le iniziative economiche, sociali,
>>>>>     umanitarie. Nel frattempo loro partono e noi li salviamo.
>>>>>
>>>>>     Quanto alla offerta  di lavoro e dunque alla possibilità di
>>>>>     integrazione, ci sono migliaia di posti di lavoro liberi senza
>>>>>     domanda, o perché specializzati ( e nessuno si specializza) o
>>>>>     perché troppo umili ( e nessuno li vuole fare). Poi ci sono
>>>>>     campagne ed Appennini abbandonati, crescita demografica
>>>>>     negativa,  un Paese che invecchia e non riuscirà a pagare le
>>>>>     pensioni (anche le nostre).
>>>>>
>>>>>     Aspetto il reddito di cittadinanza per vedere quanti
>>>>>     accetteranno i lavori che saranno proposti e che
>>>>>     verosimilmente non saranno comodi lavori nel pubblico impiego,
>>>>>     semmai saranno capaci di intercettarli e proporli.  Quanti
>>>>>     trufferanno lo stato continuando a lavorare in nero, quanti
>>>>>     prenderanno il reddito essendo disoccupati e continueranno a
>>>>>     fare furti, rapine, e piccoli o  grandi reati.  Vediamo.
>>>>>
>>>>>     Forse è meglio accoglierli ed integrarli, facendo una seria
>>>>>     verifica di sostenibilità degli ingressi, piuttosto che
>>>>>     accontentarsi di un sistema che non può impedire gli sbarchi,
>>>>>     non integra quelli che già sono sbarcati e li consegna alla
>>>>>     criminalità organizzata, al traffico di droga, al caporalato
>>>>>     ed al marginalismo urbano.
>>>>>
>>>>>     Ma ci conviene?
>>>>>
>>>>>     Boh!
>>>>>
>>>>>     Saluti,
>>>>>
>>>>>     Antonello Ardituro
>>>>>
>>>>>     *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di
>>>>>     *thorgiov
>>>>>     *Inviato:* giovedì 31 gennaio 2019 18:02
>>>>>     *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>>>>>     *Oggetto:* Re: [Area] Caso Diciotti. Brevi note sulla
>>>>>     decisione del Tribunale dei Ministri di Catania
>>>>>
>>>>>     Se i migranti non partono, non muoiono e non vengono
>>>>>     torturati. Non si tratta di negare il soccorso, ma di negare
>>>>>     l'ingresso. Però capisco che per un paese cattolico,
>>>>>     apostolico e romano è difficile accettare il principio di
>>>>>     autoresponsabilità. L'ho già scritto altre volte e lo ripeto :
>>>>>     esiste in tutte le economie un principio di corrispondenza tra
>>>>>     domanda ed offerta. Se non c'è domanda di manodopera,
>>>>>     l'immigrazione, da qualunque parte provenga, non ha senso.
>>>>>     Quando i miei lontani parenti partirono dall'Italia per andare
>>>>>     a New York e in Messico, ci andarono perchè lì c'era bisogno
>>>>>     di loro. Girava tra gli immigrati italiani una vera e propria
>>>>>     leggenda, quella secondo cui le strade di New York erano
>>>>>     lastricate d'oro. Arrivati sul posto scoprivano che le strade
>>>>>     non erano lastricate d'oro. Anzi, scoprivano che non erano
>>>>>     lastricate affatto. Alla fine capivano l'amara realtà : era
>>>>>     compito loro lastricarle. Per questo venivano accolti. La
>>>>>     realtà purtroppo esiste, anche se vedo che per tutti gli
>>>>>     italiani, a prescindere da come la pensino non solo
>>>>>     sull'immigrazione ma anche su altri temi, la retorica è sempre
>>>>>     più importante.
>>>>>
>>>>>     FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>>>>>     Napoli Nord )
>>>>>
>>>>>     Il 30/01/2019 22:54, Umberto Gioele Monti ha scritto:
>>>>>
>>>>>         "/L'attuale governo è stato solo più risoluto nel
>>>>>         contrastare le attività di soccorso in mare. Il precedente
>>>>>         governo aveva stabilito regole amministrative che
>>>>>         consentivano quella dei volontari privati. /
>>>>>
>>>>>         /Ma il successo delle politiche di immigrazione si misura
>>>>>         sul numero dei migranti che si è riusciti a integrare,
>>>>>         riportandoli alla condizione di persone stanziali, in
>>>>>         Europa, nello stato di origine, altrove. Non può essere
>>>>>         considerato un successo mantenerli per via,  nel deserto,
>>>>>         in Libia internati, clandestini o in condizione di
>>>>>         schiavi, in fondo al mare."/
>>>>>
>>>>>         E' esattamente così   a mio parere  ........
>>>>>
>>>>>         il punto non è solo o tanto il non far sbarcare e
>>>>>         trattenere nelle navi  (qulsiasi baniera battano, italiana
>>>>>         compresa) per ottenere una redistribuzione in Europa (ma
>>>>>         perchè ? se si fanno sbarcare e contemporaneamente si
>>>>>         chiede ? ) quanto il franco e sempre più netto ed
>>>>>         esplicito  dissuadere da operazioni di soccorso ai
>>>>>         migranti ..... dietro le parole di lotta ferrea agli
>>>>>         scafisti e ai mercanti di morte e ai loro complici (ONG
>>>>>         ..) c'è questa forte segnale di dissuazione ....
>>>>>
>>>>>         anche per la Sea Watch se era invocato il sequestro della
>>>>>         nave e il mettere sotto indagine penale il comandante ....
>>>>>
>>>>>         che ci sia gente , persone, in mare in situazione di
>>>>>         pericolo poco importa;
>>>>>
>>>>>          importa che non ci siano navi o imbarcazioni in giro che
>>>>>         possano socccorerli ......  ci deve pensare la Guardia
>>>>>         Costiera Libica ..... poi se non risponde alle chiamate, o
>>>>>         non arriva  amen ..... poi se arriva e li riporta indietro
>>>>>         bene ..... poi se nessuno sa niente di quel che accade
>>>>>         meglio ancora .....
>>>>>
>>>>>         e se poi qualcuno improvvidamente  e ostinatamente
>>>>>         soccorre perchè il mare è grosso, perchè i libici non
>>>>>         arrivano, beh ......  rendiamogli la vita difficile  ....
>>>>>         così che gli altri imparino ..... a girare lo sguardo da
>>>>>         un'altra parte ....
>>>>>
>>>>>         Ma davvero non c'è un'altra scelta possibile per regolare
>>>>>         e controllare  o anche evitare le partenze ?? e gli arrivi
>>>>>         da noi ?
>>>>>
>>>>>         Possibile che la via che si persegue oltre etichette
>>>>>          dissonanti e finte sia quella di contrapporre al terrore
>>>>>         delle persone che fuggono e cercano di imbarcarsi il
>>>>>         terrore ancora più forte e senza scampo di morire affogati
>>>>>         o di essere ritrascinati in Libia ?  e di dissuadere  in
>>>>>         ogni modo le attività di soccorso ?
>>>>>
>>>>>         Oltre a dare soldi e mezzi alla Guardia Costiera Libica il
>>>>>         nostro modo di reagire all'enorme problema della
>>>>>         immigrazione  dalle coste africane è quello di rendere il
>>>>>         più evidente possibile  che l'unica aternativa per chi si
>>>>>         mette sui barconi è quella di morire o essere riportati in
>>>>>         Libia ?
>>>>>
>>>>>         Questo è l'unico metodo ?
>>>>>
>>>>>         E se a questo metodo conseguono (tante) persone morte o
>>>>>         torturate, o vendute possiamo davvero restare indifferenti
>>>>>         ..... e azi contenti della diminuzione così ottenuta degli
>>>>>         arrivi ?
>>>>>
>>>>>         umberto monti
>>>>>
>>>>>         ------------------------------------------------------------------------
>>>>>
>>>>>         *Da:*Area <area-bounces a areaperta.it>
>>>>>         <mailto:area-bounces a areaperta.it> per conto di mario
>>>>>         ardigo <marioardigo a yahoo.com> <mailto:marioardigo a yahoo.com>
>>>>>         *Inviato:* mercoledì 30 gennaio 2019 20:22
>>>>>         *A:* Area
>>>>>         *Oggetto:* Re: [Area] Caso Diciotti. Brevi note sulla
>>>>>         decisione del Tribunale dei Ministri di Catania
>>>>>
>>>>>          Nei ragionamenti di etica e diritto non bisogna tener
>>>>>         conto della campagna elettorale.
>>>>>
>>>>>          Da un punto di vista etico: rispetto all'anno scorso è
>>>>>         molto aumentata la mortalità delle traversate tentate dai
>>>>>         migranti  tra le coste africane e le nostre. E' bene o è
>>>>>         male? E' un effetto diretto delle politiche italiane, ne
>>>>>         siamo tutti responsabili. Dunque? Se si prende come
>>>>>         riferimento il comandamento religioso /Non uccidere! / è
>>>>>         male. Diciamo di avercela avuta con chi organizzava la
>>>>>         traversata marittima e ci guadagnava, ma quanto, a quelle
>>>>>         morti, quelli là vanno considerati corresponsabili, con
>>>>>         noi. In guerra o in attività di polizia può accadere di
>>>>>         uccidere, ma lo si fa nel contesto di aggressioni armate
>>>>>         altrui: non era il  caso dei migranti affogati mentre
>>>>>         cercavano di arrivare da noi. Non siamo in guerra, non ci
>>>>>         stavano attaccando in armi, non c'è la pena di morte per
>>>>>         l'immigrazione irregolare. Naturalmente, in un altro
>>>>>         contesto etico può essere diverso. Basta esserne
>>>>>         consapevoli. Se uno è cattolico fa peccato grave, deve
>>>>>         confessarsi e può ricevere l'assoluzione se si propone
>>>>>         seriamente di non peccare più. Dicono che i cattolici
>>>>>         siano sempre meno. E' stato autorevolmente sostenuto che
>>>>>         tutto sommato è meglio così: meno ipocriti e sacrileghi in
>>>>>         chiesa.
>>>>>
>>>>>          Dal punto di vista del diritto: uno stato totalitario fa
>>>>>         leggi disumane e le applica; in uno stato democratico la
>>>>>         legge vieta la disumanità. La politica può poi immaginare
>>>>>         tutto, anche il passaggio da un regime all'altro: finché
>>>>>         non arriva ad esercitare un potere pubblico, può
>>>>>         immaginare e proporre con una certa libertà, in un regime
>>>>>         democratico. Il razzismo, l'intolleranza, lo squadrismo
>>>>>         violento e il fascismo, però, le sono vietati dalla legge.
>>>>>         L'azione di governo ha limiti più stringenti. La sua
>>>>>         discrezionalità amministrativa è più ampia nell'attuare
>>>>>         indirizzi politici generali, certo, ma su certi temi non
>>>>>         l'ha. Ad esempio non l'ha rispetto  alla legge penale o
>>>>>         alla Costituzione. Non basta essere un'autorità di governo
>>>>>         per esimersi dalla legge penale o dalla Costituzione. Per
>>>>>         esimersi dalla legge penale, occorre che vi sia un'altra
>>>>>         legge che ne dia il potere. Quanto alla Costituzione,
>>>>>         l'esenzione deve essere prevista nella stessa
>>>>>         Costituzione. A certe condizioni, ad esempio, può essere
>>>>>         limitata la libertà personale. Non si potrebbe  internare
>>>>>         gli oppositori politici con una decisione del governo o di
>>>>>         un ministro. La tortura dei detenuti è vietata anche se
>>>>>         fosse ordinata dal governo o da un ministro.
>>>>>
>>>>>          Si può poi discutere se le politiche sull'immigrazione
>>>>>         dell'attuale governo abbiano conseguito risultati positivi
>>>>>         nell'immigrazione. Osservo che si tratta di politiche
>>>>>         organizzate dal governo precedente: c'è una certa
>>>>>         continuità. Non è in questione solo /questo / governo,
>>>>>         questi qui di adesso. L'attuale governo è stato solo più
>>>>>         risoluto nel contrastare le attività di soccorso in mare.
>>>>>         Il precedente governo aveva stabilito regole
>>>>>         amministrative che consentivano quella dei volontari
>>>>>         privati. Ma il successo delle politiche di immigrazione si
>>>>>         misura sul numero dei migranti che si è riusciti a
>>>>>         integrare, riportandoli alla condizione di persone
>>>>>         stanziali, in Europa, nello stato di origine, altrove. Non
>>>>>         può essere considerato un successo mantenerli per via, 
>>>>>         nel deserto, in Libia internati, clandestini o in
>>>>>         condizione di schiavi, in fondo al mare. Questo perché il
>>>>>         problema rimane, tanto è vero che la gente che è riuscita
>>>>>         a raggiungerci dall'Africa è diminuita, ma è continuata ad
>>>>>         arrivare. Ma la via di immigrazione più facile non è poi
>>>>>         quella. I confini terrestri sono molto più permeabili,
>>>>>         anche se arriva gente che è più simile a noi, gente
>>>>>         bianca. Di fatto gli enti caritative che praticamente
>>>>>         sostituiscono gli enti pubblici nell'assistenza ai
>>>>>         migranti, del resto anche sulla base di finanziamenti
>>>>>         pubblici che arrivano a  vario titolo a diverse
>>>>>         organizzazioni che operano nel settore, segnalano
>>>>>         crescenti difficoltà nell'integrazione dei migranti, nel
>>>>>         senso che ho definito. I periodici brutali sgomberi di
>>>>>         baraccopoli abitate da migranti, per i quali siamo già
>>>>>         stati ripresi dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo
>>>>>         (un'organizzazione della convenzione europea sui diritti
>>>>>         umani, non dell'Unione Europea), segnalano che problemi
>>>>>         irrisolti ci sono.
>>>>>
>>>>>          Mario Ardigò
>>>>>
>>>>>         Il mercoledì 30 gennaio 2019, 19:19:57 CET, Giustizia
>>>>>         Insieme <redazione a giustiziainsieme.it>
>>>>>         <mailto:redazione a giustiziainsieme.it> ha scritto:
>>>>>
>>>>>
>>>>>         *Caso Diciotti. Brevi note sulla decisione del Tribunale
>>>>>         dei Ministri di Catania di Sandro Saba*
>>>>>
>>>>>         L’autore affronta le questioni sottese all'avvio della
>>>>>         procedura per il rilascio dell’autorizzazione a procedere
>>>>>         nei confronti del Ministro Salvini, la prospettiva
>>>>>         normativa, le violazioni accertate,  il reato
>>>>>         ministeriale. Evidenzia, sotto il profilo tecnico
>>>>>         giuridico, come tra la tesi dell’ accertamento
>>>>>         giurisdizionale del reato, in applicazione del principio
>>>>>         dell’eguaglianza di tutti i cittadini davanti la legge, e
>>>>>         quella dell’insindacabilità dell’atto politico si tratti
>>>>>         di coniugare l’istanza di legalità e con  l’autonomia dei
>>>>>         poteri. Il nostro augurio è che il senato decida con la
>>>>>         forza del ragionamento, nel rispetto dei principi
>>>>>         costituzionale, e non con la forza della maggioranza.
>>>>>
>>>>>         https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-processo-penale/567-caso-diciotti-brevi-note-sulla-decisione-del-tribunale-dei-ministri-di-catania
>>>>>
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