[Area] Giudice o giudici nell'Italia postmoderna?

[Giustizia Insieme]

GIUDICE O GIUDICI NELL'ITALIA POSTMODERNA? INTERVISTA IN TRE DOMANDE, A
CURA DI ROBERTO GIOVANNI CONTI, A  ANTONIO RUGGERI  E A ROBERTO BIN.

_ __LA SCELTA DEL TEMA._ 

Perché dedicare uno spazio ad un tema così difficile e astruso? Perché
sottrarre del tempo prezioso ai giudici chiamati a smaltire pile di
cause ed a rispondere ad una sempre crescente domanda di giustizia, a
rincorrere statistiche sempre più oppressive e richiami alla
tempestività dei depositi provenienti dai capi degli Uffici?  Con quale
fine e con quale utilità? 

La rubrica che oggi si inaugura ed il tema che si è cominciato a
focalizzare con la prima intervista, al quale seguiranno ulteriori
approfondimenti anch'essi calibrati sul ruolo del giudice, non vuole
essere rivolta alle _élite_ (sempre che ve ne siano) della magistratura
o a chi governa il mondo giudiziario, ma vuole piuttosto aprire una
finestra in favore dei giudici, di quelli che, soprattutto giovani,
svolgono quotidianamente il loro lavoro senza riflettori su alcuni
scenari che scarso _appeal_ riscuotono tra i dirigenti, anche loro
chiamati a governare un'estenuante domanda di giustizia che a volte non
consente di affrontare ed esaminare con l'attenzione e la cura che
invece merita il tema dell'intervista di oggi e i temi che saranno
esaminati di seguito. 


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