[Area] Dalla bozza del decreto sicurezza bis un vulnus per l'ordinamento giudiziario ed un'invasione di campo dell'esecutivo

Claudio Castelli claudio.castelli a giustizia.it
Sab 11 Maggio 2019 12:42:46 CEST


Da notizie di stampa si apprende che all'interno del Decreto Sicurezza bis in fase di elaborazione dal Ministero dell'Interno vi è la previsione dell'assunzione a termine di 800 persone dedicate alla notifica delle migliaia di sentenze oggi ferme per la nota carenza di personale in particolare nelle Corti di Appello. Un Commissario straordinario verrebbe nominato dal Ministro dell'Interno per gestire questo intervento straordinario.

Iniziativa da apprezzare altamente per le intenzioni - far eseguire migliaia di sentenze di condanna a volte ferme da anni - ma del tutto insufficiente allo scopo e pericolosa e di dubbia legittimità per le modalità.

Insufficiente perché provvedere alle notifiche del post dibattimento sposta semplicemente il problema agli uffici impugnazione, in caso di ricorsi, o agli uffici esecuzione dove un cancelliere o funzionario deve attestare l'irrevocabilità. Ed oggi queste sono le qualifiche maggiormente carenti come scopertura di organico e in sofferenza.

Pericolosa e di dubbia legittimità perché le competenze di gestione del personale sono dei capi degli uffici e dei dirigenti amministrativi e quelle dei servizi della giustizia del Ministero della Giustizia (art. 110 Costituzione). Questa intrusione del Ministero dell'Interno (che impersonifica l'esecutivo per eccellenza) é pericolosa e la nomina di un Commissario straordinario illegittima e pericolosa, anche come precedente.
Se si vogliono risultati ci sono altre strade:assunzioni (e gli 800 ben vengano), riqualificazione in cancellieri e funzionari, incentivi commisurati al risultato quanto al personale e analisi delle pendenze (oggi nessuno neppure sa quante sentenze sono in attesa di notifica o di esecuzione), obiettivi intermedi e definitivi chiari cui legare gli incentivi, monitoraggio periodico.

Senza alterare l'ordinamento giudiziario, senza creare pericolosissimi vulnus e precedenti, e con una maggiore efficacia.


                                                                               Claudio Castelli - Pres. CA Brescia

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