[Area] R: Una storia sbagliata
Maurizio Cerrato
mauriziomaria.cerrato a giustizia.it
Mer 5 Giu 2019 11:23:43 CEST
No.
Io non mi sento coinvolto nel senso della canzone di de Andrè, come
corresponsabile. Io mi sento vittima.
Come iscritto all’ ANM.
Come magistrato che ha cercato con i suoi limiti di rispettare nel proprio
ufficio le Leggi e la Costituzione.
Come uomo che ha sempre creduto nell’impegno in favore dei più deboli.
Saluti.
Maurizio Cerrato.
Sostituto Avezzano
Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Giuseppe Bellelli
Inviato: martedì 4 giugno 2019 13:36
A: nuovarea a nuovarea.it; area a areaperta.it; inmovimento a yahoogroups.com
Oggetto: [Area] Una storia sbagliata
“ Uomini e donne di tribunale” , così Fabrizio De André in ‘ Nella
mia ora di Libertà' chiama i giudici ed i magistrati. Li troviamo
in molte sue canzoni ,
dove compaiono spesso anche imputati e secondini, gendarmi e
prigioni, condannati a cinquemila anni più le spese o al patibolo .
Da magistrato che ama De André, avevo il vezzo di piccole
citazioni in atti e requisitorie, prendendo in prestito da Faber
parole ed immagini
In questi giorni, pensando ai danni incalcolabili che deriveranno
dall’esplosione della camera magmatica del vulcano , ascolto ancora De
André ..
ed immagino di sentirmi dire un giorno da un reo di furto o
corruzione, come nel Testamento di Tito, “ma io , senza legge,
rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio”;
ancor più marcato però, è ritornello della Canzone del Maggio che
mi riecheggia in mente ”… anche se voi vi credete assolti siete lo stesso
coinvolti “.
Giuseppe Bellelli
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