[Area] Paolo Flores d'Arcais su Micromega

[Roberto Ferrari]

Resto convinto che i dibattiti sul sorteggio siano sterili.
Chiunque abbia il potere di decidere non si priverà mai del potere sugli elettori. Nel caso dell' organo di autogoverno il potere sull' elettore è condiviso tra il potere politico togato e quello laico.
Non c'è bisogno di preannunciare la raccolta di dati sugli orientamenti ideali dei magistrati; i mezzi per la raccolta di dati già sussistono e il potere di incidere sulla carriera è già pieno e ne va soltanto concertato l' esercizio (indifferente se nei locali della sede o in una hall di albergo, se alla presenza di un componente o del suo referente esterno).

Mi pare pertanto saggia e prudente la condotta del collega che si orienta tenendo conto di questa realtà.


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Da: Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di Andrea Reale <andreale a yahoo.com>
Inviato: giovedì 13 giugno 2019 15:34
A: Lucia La posta
Cc: Area a areaperta.it
Oggetto: Re: [Area] Paolo Flores d'Arcais su Micromega

Peccato. sarebbe stata l'occasione per riaprire un dibattito sull'autoriforma del CSM , che, a parte i commenti distruttivi di E. Bruti Liberati, i colleghi di Area non sembrano intenzionati a fare, se non a parole.
Non si è ancora sentita una proposta seria, una , formulata dai componenti di AREA  dopo il deliberato del CDC di una settimana fa.
Forza e coraggio, diamoci da fare!
Andrea Reale
On Thursday, June 13, 2019, 12:45:45 PM UTC, Lucia La posta <l.laposta a alice.it> wrote:


È partita una mail per errore...
...non vorrei si pensasse - per quel che importa - che condivido il pensiero di Flores d'Arcais...l'ipotesi del sorteggio mi è sempre sembrata sbagliata e oggi più che mai.

Lucia

Il giorno 13 giu 2019, alle ore 08:59, Lucia La posta <l.laposta a alice.it<mailto:l.laposta a alice.it>> ha scritto:



Lucia

Il giorno 12 giu 2019, alle ore 08:26, andreale <andreale a yahoo.com<mailto:andreale a yahoo.com>> ha scritto:

Anche certa parte della  intellighentia nostrana ha finalmente accettato e compreso la necessità di una riforma radicale per la scelta dei componenti del CSM.
Ecco cosa scrive Flores d'Arcais sull'ultimo numero di Micromega.
"Credo che ricorrere al sorteggio per i componenti magistrati (i due terzi) sia la soluzione migliore. Eventualmente stabilendo che sia necessario avere una certa anzianità di servizio (cinque o dieci anni) per conoscere i colleghi. I magistrati sono solo alcune migliaia. Se fanno seriamente il loro lavoro, aggiornandosi sulle sentenze oltre che sulle leggi, e partecipano anche alla ricca vita associativa, culturale e ideale, che le "correnti" dovrebbero garantire, praticamente si conoscono tutti. Il loro status costituzionale li mette tutti sullo stesso piano, sono "soggetti soltanto alla legge" e "inamovibili", si "distinguono fra loro soltanto per diversità di funzioni" (artt. 101 e 107 della Costituzione). Che necessità c'è che siano dei "rappresentanti", con l'inevitabile lotta per il consenso e i suoi strascichi? Ciascuno può garantire l'autonomia della magistratura nel Csm, esattamente come ciascuno deve garantire il cittadino, che entri in un tribunale come accusato o parte lesa, che "la legge è eguale per tutti". Il sorteggio ha una nobile tradizione democratica, fin dai primordi greci. Sorteggiati sono i cittadini comuni, in maggioranza nelle Corti d'Assise italiane, che giudicano i reati da ergastolo (negli Usa è l'intera giuria ad essere sorteggiata)"
Ad maiora!
Andrea Reale

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