[Area] La fortuna e il governo del csm
andreale
andreale a yahoo.com
Mar 18 Giu 2019 08:31:46 CEST
Anche la temporaneità degli incarichi (con ritorno alle funzioni giudiziarie per lo stesso periodo del direttivo) è ottimo antidoto.Bisognerebbe aggiungere il criterio della rotazione tra magistrati senza demeriti (e con certa anzianità) alla riforma della legge elettorale per il CSM per dare un taglio netto alle distorsioni del correntismo, la vera piaga delle piaghe (il carrierismo ed il clientelismo sono frutti di esso).Non credo che al Ministero o in Parlamento ci sia qualcuno capace di affrontare efficacemente il problema, non fosse altro per le infiltrazioni correntizie anche in quelle istituzioni.Andrea RealeInviato da smartphone Samsung Galaxy.
-------- Messaggio originale --------Da: thorgiov <thorgiov a libero.it> Data: 18/06/19 08:18 (GMT+01:00) A: area a areaperta.it Oggetto: Re: [Area] La fortuna e il governo del csm
Anche io sono contrario a scegliere la sorte come criterio di
selezione. Come si suol dire : la fortuna è cieca, ma la sfiga ci
vede benissimo ! Del resto è inutile fare accademia perchè l'art.
104 comma 4 Cost. è molto chiaro : a parte i membri di diritto,
gli altri componenti del CSM sono eletti per due
terzi dai magistrati e per l'altro terzo dal Parlamento in seduta
comune. Però occorre sgombrare il campo dalle ipocrisie. Il
carrierismo è la vera ragione per cui le correnti esistono. Ogni
giorno i loro esponenti di punta ricevono pressioni di ogni tipo
dalla base, principalmente per ottenere posti di vertice, perchè
la carriera in magistratura esiste, nonostante proprio in questa
lista sia stato sostenuto il contrario. Un tempo un direttivo
poteva stare tranquillo, perchè dal suo posto non lo schiodava
nessuno. Si trattava di un incarico vita natural durante, per cui
l'influenza delle correnti era molto più ridotta rispetto ad oggi,
anche se la tendenza al servilismo in chi aveva ricevuto il posto
era sempre molto forte. Berlusconi ha capito che questo è il vero
punto debole della magistratura, e lo ha sfruttato con la sua
riforma dell'ordinamento giudiziario, che non a caso è stata
utilizzata anche dal centro sinistra. Oggi la temporaneità è
relativa, e il dirigente sa benissimo che per non rientrare nei
ranghi ha per forza bisogno di raccomandarsi di continuo, e con le
correnti e con il potere politico, perchè la concorrenza è molto
forte. Tutti lottano contro tutti, e così l'unità della
magistratura va a farsi benedire, rimanendo un guscio vuoto
formalmente assicurato da un sindacato che in realtà è solo il
teatro di un vero e proprio scontro tra bande. Allora, se questa è
la radice di tutti i mali, bisogna intervenire su di essa. La
temporaneità assoluta è l'unico rimedio, senza moratorie, che non
farebbero altro che gettare il candidato in una sorta di limbo in
attesa del provvidenziale intervento salvifico di qualche
protettore. Le verifiche della professionalità inoltre dovrebbero
essere garantite attraverso la audizione dei magistrati
dell'ufficio e soprattutto dovrebbero avere per oggetto la
capacità effettiva del candidato di assicurare lo smaltimento
dell'arretrato. Insomma, c'è bisogno di criteri oggettivi, e non è
difficile inserirli. Difficile è volerlo, perchè se effettivamente
ci fosse meritocrazia, la stragrande maggioranza dei direttivi e
semidirettivi perderebbe il proprio posto.
FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
Nord )
Il 18/06/2019 07:24, Domenico Gozzo ha
scritto:
Ma ancora qualcuno sostiene che la assoluta casualità della
FORTUNA (perché con il sorteggio questo governerebbe..... potremmo
solo sperare che la FORTUNA ci dia un buon csm.....) deve
prevalere sulla scelta fatta elettoralmente (e si spera
consapevolmente) da tutti i magistrati? Davvero si pensa che la
FORTUNA può decidere meglio di un processo democratico? O è vero,
invece, che le leggi elettorali influenzano la qualità del
risultato, è indubbiamente questa ultima pessima legge ora in
vigore sulle elezioni del csm, fatta per “tagliare le unghie” alle
correnti, ha finito solo per rafforzare le segreterie delle stesse
correnti, con una verticalizzazione anche al loro interno?
Mettendo in poche mani “il potere” nelle correnti?
E allora, cerchiamo di combattere quello che si dice di voler
combattere con giudizio, non buttando il bambino (le idee e gli
ideali) insieme all’acqua sporca ( le degenerazioni del
correntismo).
Approviamo norme contro il carrierismo spinto, contro la
verticalizzazione nelle procure, che produce solo omologazione.
Rendiamo la temporaneità degli incarichi effettiva, aggiungendo
un periodo di “moratoria” dopo aver fatto il dirigente da
qualche parte..... che la politica cambi la legge elettorale del
csm con un proporzionale puro, l’unico che può garantire la
giusta rappresentanza delle idee sulla giustizia dei magistrati
al csm, come prevede la costituzione. Il csm non ha bisogno di
“governabilità”, non c’è alcun motivo di non applicare il
proporzionale.
Promuoviamo, insomma, la figura di un magistrato che non
pensa alla carriera ma al servizio che rende, e che è sempre
uguale a tutti gli altri magistrati, anche i (temporaneamente)
capi. Che pensa con la propria testa. Che decide chi vada al csm
sulla base dell’idea di giustizia che il candidato ha.
Ancora, quanto al csm, recidiamo i collegamenti
correnti-eletti. Come fa il Presidente della Repubblica una
volta eletto. E mettiamo le candidature indipendenti sullo
stesso piano di opportunità delle altre.
Facciamo diventare l’ANM il controllore del csm, in un
sistema costituzionalmente orientato di pesi e contrappesi.
Proposte complesse? Beh, il problema è complesso.
E non può risolversi delegando a governare le nostre vite
professionali il C..... scusate! La FORTUNA!
Nico Gozzo
Inviato da iPad
Il giorno 17 giu 2019, alle ore 11:30, Andrea Reale <andreale a yahoo.com>
ha scritto:
Bello l'intervento del Prof. Flick.
La risposta migliore al suo ultimo quesito - altro
che strampalata, anzi sempre più convincente- è quella
dell'introduzione di un sistema di selezione della
componente togata per sorteggio,eventualmente in
forma temperata per evitare obiezioni di tipo
costituzionale.
Tanti nostri Colleghi, autorevoli giornalisti e
parte del mondo accademico iniziano a convincersene
sempre più.
Speriamo che anche nei palazzi governativi, invece
che far prevalere le logiche correntizie dei tanti
magistrati ivi allocati, prevalgano quelle della
onestà intellettuale e della voglia di sincero
cambiamento , volto al superamento della ipocrisia,
che pervade il secondo e terzo livello descritto dal
Prof. Flick e che ammorba anche la possibilità di
una auspicata autoriforma del CSM.
Andrea Reale
On Monday, June 17, 2019, 9:08:59 AM UTC,
Coordinamento AreaDG <coordinamentoarea a gmail.com>
wrote:
<AreaDG.jpg>
Inoltriamo il testo degli interventi di
Giovanni Maria Flick e di Gabriella Luccioli
al secondo convegno di AreaDG, tenuti lo
scorso 8 giugno.
Il Coordinamento nazionale di AreaDG
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