[Area] R: [Mailinglist-anm] Re: AreaDG sul Ddl di riforma dell'Ordinamento giudiziario e del processo

thorgiov thorgiov a libero.it
Mar 16 Lug 2019 00:08:43 CEST


Io invece non mi oppongo, almeno con riguardo alla parte della riforma 
che riguarda la dirigenza giudiziaria. Sotto questo profilo ci voleva 
proprio una boccata di aria fresca !

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 15/07/2019 18:30, Mariano SCIACCA ha scritto:
>
> Ringrazio Cristina e Marco.
>
> Lungi da me, come ho già scritto, la voglia di polemizzare e 
> strumentalizzare.
>
> Tanto meno di mancare di rispetto ad un gruppo che stimo e la cui 
> riflessione culturale è un punto riferimento dialettico.
>
> Elaboriamo tutti i rilievi critici, compreso quello da me segnalato e 
> condiviso anche da voi, da sottoporre al ministero e all’opinione 
> pubblica.
>
> Credo che tutti insieme dobbiamo opporci ad una riforma punitiva strabica.
>
> Mariano Sciacca
>
> *Da:*Maria Cristina Elisabetta Ornano 
> [mailto:mariacristinaelisabetta.ornano a giustizia.it]
> *Inviato:* lunedì 15 luglio 2019 13:32
> *A:* 'Mariano Sciacca'; 'Coordinamento Area'; 
> mailinglist-anm a associazionemagistrati.com; area a areaperta.it; 
> nuovarea a nuovarea.it
> *Oggetto:* R: [Mailinglist-anm] Re: [Area] AreaDG sul Ddl di riforma 
> dell'Ordinamento giudiziario e del processo
>
> Senza alcuno spunto polemico rispondiamo a Mariano Sciacca, presidente 
> di Unicost, riguardo ad  un nostro presunto silenzio su alcune parti 
> della Ddl Bonafede, che il nostro comunicato diramato nella giornata 
> di ieri ha inteso denunciare con fermezza quelli che a nostro avviso 
> sono gli aspetti più evidenti e devastanti della proposta, ossia il 
> sorteggio, la pretesa di governare la magistratura attraverso lo 
> strumento di un   disciplinare  abnormemente ampliato e di ridurre i 
> temi delle indagini e dei processi per decreto, riversando sui 
> magistrati l’inefficienza del sistema.
>
> Non si tratta, purtroppo, degli unici punti  di quella proposta che 
> noi avversiamo e, oltre a quelli indicati dal presidente di Unicost, 
> ve ne sono molti altri. Basti per tutti lo psicologo per le 
> valutazioni di professionalità dei magistrati.
>
> Abbiamo ritenuto perciò di affidare la doverosa analisi di dettaglio 
> ad un documento in preparazione nel quale approfondire  il contenuto 
> del disegno che, accanto ad alcune proposte apprezzabili, ne contiene 
> molte altre assolutamente inaccettabili e sulle quali la risposta  
> della magistratura deve essere ferma ed unitaria.
>
> Per questo auspichiamo che siano messe da parte polemiche e 
> strumentalizzazioni, nell’interesse dell’Istituzione e di tutti 
> magistrati.
>
> Questa è la linea che AreaDG ha  inteso assumere fin dal momento in 
> cui è scoppiato lo scandalo che ha travolto alcuni autorevoli 
> esponenti di altri gruppi della magistratura associata. Pur estranei a 
> quelle vicende,  per senso e rispetto dell’Istituzione e della 
> magistratura non abbiamo operato alcuna strumentalizzazione, così 
> come  non abbiamo risposto alle ricorrenti provocazioni di 
> Magistratura indipendente non per mancanza di argomenti, ma perché 
> siamo convinti che in questo momento la posta in gioco  non sia quella 
> di strappare qualche consenso, ma di salvare l’Autogoverno, la nostra 
> autonomia e indipendenza, messe in gravissimo pericolo da questo Ddl 
> e  da altre proposte di riforma.
>
> Auspichiamo che tutti seguano questa linea,  che è quella segnata 
> dall’A.N.M., perseguendo, nel reciproco rispetto, comuni obiettivi 
> nell’esclusivo interesse della magistratura e del Paese.
>
> Cristina Ornano e Maurizio Carbone
>
> *Da:*Mariano Sciacca [mailto:mariano.sciacca a giustizia.it]
> *Inviato:* domenica 14 luglio 2019 19:59
> *A:* Coordinamento Area <coordinamentoarea a gmail.com>; 
> mailinglist-anm a associazionemagistrati.com; area a areaperta.it; 
> nuovarea a nuovarea.it
> *Cc:* Mariano Sciacca <mariano.sciacca a giustizia.it>
> *Oggetto:* [Mailinglist-anm] Re: [Area] AreaDG sul Ddl di riforma 
> dell’Ordinamento giudiziario e del processo
>
> A scanso di equivoci chiarisco due cose preliminari.
>
> Intervengo a titolo personale (anche se Upc si è da subito espressa 
> chiaramente sul tema) e sono "direttamente interessato" attualmente 
> ricoprendo la funzione di pst del Tribunale di Catania e quindi in 
> predicato di abrogazione ex lege.
>
> Detto ciò non posso nascondere il grosso disagio nel rilevare due 
> silenzi pesanti sul ddl.
>
> Il primo è quello dei diretti interessati (ovvero gli attuali 
> presidenti di sezione con la loro esperienza maturata) e dei 
> (presunti, spero di no) controinteressati (i direttivi cui il ddl 
> consegna il potere di nomina dei coordinatori).
>
> So che qualcosa si muove sul fronte dei presidenti delle corti più 
> sensibili sul tema, ma nulla mi risulta di contro si muove sul fronte 
> dei presidenti di tribunale.
>
> L'altro silenzio.
>
> Nel comunicato di Area non si fa cenno (salvo ad avere letto 
> frettolosamente) alla eliminazione dei semidirettivi e 
> all'attribuzione della competenza della nomina dei nuovi coordinatori 
> di sezione direttamente ai presidenti dei tribunali e delle corti.
>
> Il tema, insieme alle altre previsioni fortemente punitive e 
> distoniche rispetto agli obiettivi dichiarati e pubblicizzati, è 
> l'attribuzione dei potere di nomina dei presidenti di sezione ai 
> presidenti dei tribunali e della corte.
>
> Sono solo io che ci vede un passo determinante, se non decisivo, per 
> la gerarchizzazione degli uffici giudicanti?
>
> E per le procure, già cosi fortemente verticalizzate, la nomina dei 
> coordinatori di dipartimento quali effetti ulteriori produrrà?
>
> LA sottrazione al CSM di questa competenza (peraltro 
> costituzionalmente prevista: art. 105 Cost.) non sarà foriera di un 
> meccanismo di forte accentramento presso la dirigenza giudiziaria, al 
> pari di quanto è già avvenuto nelle procure?
>
> Ci sentiamo più rasserenati da un fiduciario del presidente del 
> tribunale, piuttosto che da un semidirettivo selezionato dal CSM?
>
> Per chi ha sostenuto la tabellarizzazione delle incarichi semdirettivi 
> è rassicurante questa previsione?
>
> Non c'è in me in questo momento neanche l'ombra di intenti polemici o 
> tanto meno elettoralistici: il momento storico è tale che non mi 
> importa nulla dei voti e delle prossime elezioni.
>
> Il problema è veramente e profondamente culturale e coinvolge sia 
> tutti i profili connessi alla conoscenza tabelllare, ordinamentale, 
> organizzativa ecc ecc  sia la stessa possibilità di potere ancora 
> praticare una reale indipendenza interna nei rapporti tra dirigenza e 
> semidirigenza.
>
> Spero di potere discutere, senza urla e in modo pacato.
>
> In questo momento, al di là di slogans e gente dalle certezze 
> incrollabili, ne abbiano tutti bisogno.
>
> Quanto meno per non dire di avere taciuto.
>
> Mariano Sciacca
>
> ------------------------------------------------------------------------
>
> *Da:*Area <area-bounces a areaperta.it 
> <mailto:area-bounces a areaperta.it>> per conto di Coordinamento Area 
> <coordinamentoarea a gmail.com <mailto:coordinamentoarea a gmail.com>>
> *Inviato:* domenica 14 luglio 2019 18:13
> *A:* mailinglist-anm a associazionemagistrati.com 
> <mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>; area a areaperta.it 
> <mailto:area a areaperta.it>; nuovarea a nuovarea.it 
> <mailto:nuovarea a nuovarea.it>
> *Oggetto:* [Area] AreaDG sul Ddl di riforma dell’Ordinamento 
> giudiziario e del processo
>
> *AreaDG sul Ddl di riforma dell’Ordinamento giudiziario e del processo*
>
> Il Ddl presentato dal Ministro della Giustizia - pur contenendo in 
> alcune sue parti anche apprezzabili previsioni - appare ispirato a un 
> disegno complessivo che, attraverso l’irrealistica e assurda pretesa 
> di governare la magistratura per mezzo di uno strumento disciplinare 
> abnormemente ampliato e l’introduzione di termini capestro, mira a 
> realizzare ancora una volta finalità meramente punitive nei confronti 
> della Magistratura italiana.
>
> Preoccupano, infatti: la previsione di una drastica quanto irrazionale 
> riduzione dei termini di durata delle indagini preliminari e di forme 
> di /discovery/ anticipata; l’introduzione di automatismi e previsioni 
> standardizzate di termini di durata dei procedimenti civili e penali, 
> assolutamente ininfluenti, quando non dannosi, sulla qualità ed 
> efficacia delle indagini e delle decisioni. E ciò senza tener 
> conto, da un lato, della diversa e variabile complessità e difficoltà 
> dei procedimenti; dall’altro, di un carico giudiziario che, tanto nel 
> settore civile, quanto nel settore penale, è in un costante 
> aumento, ormai insostenibile con gli organici e le risorse attuali e 
> non fronteggiabile nonostante la produttività elevata dei magistrati 
> italiani.
>
> Tali previsioni rappresentano l’ennesimo intollerabile tentativo di 
> riversare sui magistrati le conseguenze delle gravi e colpevoli 
> disattenzioni verso il settore giustizia di cui da oltre un ventennio 
> si è resa responsabile la politica con i governi che si sono 
> avvicendati. Ancora una volta, in luogo di prevedere coraggiosi e 
> ormai non più procrastinabili provvedimenti di natura strutturale e di 
> deflazione che assicurino al sistema un effettivo recupero di 
> efficienza, si tenta nei fatti di riformare, punire e normalizzare 
> la Magistratura.
>
> Nella stessa direzione appare andare anche l’introduzione del 
> meccanismo del sorteggio per l’elezione dei componenti togati del 
> CSM che annulla nei fatti il sistema della rappresentanza previsto 
> dall’art. 103 comma 4 della Costituzione, che è il cardine della 
> garanzia dell’autonomia e dell’ indipendenza della magistratura poste 
> a tutela e salvaguardia dei diritti e dell’uguaglianza dei 
> cittadinidavanti alla legge.
>
> Siamo perciò totalmente contrari ad una tale proposta di 
> riforma demagogica la quale - mentre nulla garantisce sul piano del 
> recupero dell’etica della funzione - in contrasto con la Costituzione 
> sostituisce la sorte al meccanismo della rappresentanza, svilisce il 
> senso profondo della partecipazione e del pluralismo e si presta a 
> distorsioni e strumentalizzazioni clientelari anche peggiori di quelle 
> che il disegno di legge afferma di voler contrastare.
>
> I magistrati italiani chiedono riforme che consentano di svolgere la 
> loro funzione con norme processuali e risorse umane e materiali 
> adeguate e consone al delicatissimo compito cui sono chiamati e si 
> attendono che la loro autonomia e l’indipendenza non siano svilite, ma 
> siano rispettate e difese, ad iniziare dagli altri Poteri dello Stato 
> e dalle istituzioni tutte, perché essa è il presupposto per 
> l’esercizio imparziale della funzione e per la tutela dei diritti 
> delle persone e delle loro garanzie.
>
> Chiediamo, perciò, l’apertura di un tavolo di confronto che consenta 
> di pervenire ad un testo di riforma che sia il più largamente 
> condiviso e, soprattutto, realmente utile per il Paese, a cui non 
> serve una magistratura depotenziata e intimidita, ma un sistema 
> giudiziario moderno ed efficiente.
>
> *Cristina Ornano, segretario nazionale di AreaDG*
>
> *Maurizio Carbone, presidente nazionale di AreaDG*
>
>
> _______________________________________________
> Area mailing list
> Area a areaperta.it
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