[Area] per Francesco Saverio Borrelli

[Stefano Calabria]

Credo che la magistratura italiana e la società italiana debbano dire a Francesco Saverio Borrelli un enorme grazie, per aver incarnato un modello di magistrato di livello eccellente, in anni ed in contesti difficili.
Ad uno studente liceale, quale io ero nei primi anni '90, la Procura di Milano diretta da Borrelli dava la percezione di essere, come non sempre era accaduto in Italia, forte con i forti ed indipendente dal potere politico; e di farlo con capacità, competenza ed equilibrio. Per tanti di noi, che in quegli anni accarezzavano l'idea di diventare magistrati, quel modo di essere e di agire ha rappresentato un punto di riferimento costante e positivo.
Voglio poi aggiungere che gli interventi esterni e mediatici di Borrelli sono sempre stati finalizzati alla difesa dell'autonomia dell'ufficio, per proteggerlo da attacchi esterni spesso violenti e scomposti. E lo stesso obiettivo, unito ad una sana passione civile, hanno avuto i suoi discorsi pubblici a tutela dell'intera magistratura. Non è stata l'affermazione del proprio ego la ragione di quegli interventi. Ecco, uno degli insegnamenti ancora attualissimi che la figura di Borrelli ci può dare è proprio questo: pur occupando una posizione di indubbio potere, con un'enorme visibilità pubblica, si può rimanere se stessi, non diventare arroganti con i colleghi, porsi come il primus inter pares e non come il "capo", non farsi sedurre dalle lusinghe dell'ego, non andarsene di testa, continuare a coltivare le proprie passioni culturali, non far offuscare dal potere la propria umanità.

Saluti a tutti

Stefano Calabria
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