[Area] Area e la politica

[Antonio Baldassarre]

Io ci andavo alle assemblee di Area, parlavo con i colleghi delle attività del gruppo, delle iniziative da prendere, di come avvicinare i colleghi ad Area alla quale non sono mai stato iscritto, per la verità, pur se l'ho seguita sempre con partecipazione sin dalle sue origini: sono anche stato candidato alla prima lista unitaria tra MD e Movimenti che si propose per la Giunta Distrettuale di Napoli dell'ANM nel 2012

Andavo a quelle assemblee e mi sentivo spesso inadeguato: si parlava di politica, politica associativa, ideologia, strategie ...

Spesso sentivo delle frasi tipo "è un ragionamento politico", oppure "questa candidatura dal punto di vista politico è sbagliata", "è una questione di politica associativa" e altre simili e francamente non capivo; guardavo con ammirazione questi colleghi così addentro a quella nobile arte della politica , questi maghi delle strategie, delle relazioni, dei dibattiti, queste menti così raffinate e illuminate  e mi chiedevo se avevano studiato "sciences po." alla Sorbona o a Bruges, se da ragazzi avevano frequentato qualche scuola di partito , quali saggi leggessero la sera invece dei miei stupidi romanzi ...

Poi, per la verità, mi sono un po' scocciato di sentirli questi ragionamenti così sopraffini che da Area sembravano diventare più che altro aria, come disse una volta in un'assemblea a Napoli collega anziano con un intervento di travolgente ilarità mentre si discuteva di come esser certi di perdere clamorosamente alle elezioni del CSM del 2012, con una candidatura fratricida di due giudici del distretto di Napoli uno contro l'altro, con il risultato che non ne venne eletto nessuno dei due.

Mi sono stancato di andare alle assemblee, non sono transitato in nuova Area così che non so se nell'altra chat ferve questa sera un serrato dibattito; però fino ad ora non avevo smesso di credere che Area potesse ancora rappresentarmi e interessarmi, non tanto per la elaborata e elevata "visione politica" , le "strategie", "l'ideologia" etc., per la verità, ma  ancora per il tipo di magistrato e di magistratura in cui mi rispecchiavo.

Ora però non posso non chiedermi che ne è stato di questi fini strateghi, di questi pensatori raffinati, di questi esperti di politica che affollano le assemblee di Area: alle elezioni per il CSM dello scorso anno hanno insistito e deliberato di candidare un solo PM, con tre grandi obiettivi strategici: privare gli elettori di ogni scelta e appiattirsi sulla deludente designazione  dall'alto operata dagli altri gruppi; privare Area della possibilità di conquistare il secondo seggio;  sprecare anche la banale possibilità di avere il primo dei non eletti ....

Non c'era nulla da perdere dal punto di vista strategico e tutto da guadagnare come credibilità all'esterno , ma sappiamo tutti come è andata a finire

Questa volta, ora che fioccavano le candidature indipendenti e che contemporaneamente gli altri gruppi hanno serrato i ranghi, con grande senso di opportunità strategica Area ha scelto di garantire il pluralismo più sfrenato: quasi ogni distretto aveva il suo candidato di Area, tranne quelli più raffinati che ne hanno visti schierati e contrapposti anche due o tre, qualcuno anche pronto a rinnegare la propria "storia politica", così da esser certi di perdere e, quando era chiaro che la frammentazione avrebbe portato a questo risultato di oggi, eravate tutti lì a fregarvi le mani in nome del dibattito, del pluralismo, delle idee ...

La conclusione è che di quel modello di magistrato e di quelle priorità della giustizia si può parlare nelle assemblee, accalorarsi sulle diverse e contrapposte "visioni politiche", ma di farle trionfare queste idee, di fare emergere chi sarebbe in grado di portarle avanti, invece, non se ne parla proprio.

Forse ero io che vi avevo preso troppo sul serio in quelle assemblee in cui parlavate di politica!

Antonio Baldassarre

Napoli


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