[Area] R: L'iniziativa della Camera Penale di Milano

Giordano Baggio giordanoernesto.baggio a giustizia.it
Ven 31 Gen 2020 17:36:00 CET


Nella mia esperienza, in aula e nel lavoro in genere (con qualche eccezione) la collaborazione con l’avvocatura c’è e anche il rispetto per il reciproco lavoro svolto. Lì i ponti ci sono e si fa (o comunque si può fare insieme) , come dice Ilio. Tuttavia, sulla riforma della prescrizione (che personalmente condivido) al momento non c’è proprio ponte che tenga. Nonostante questo come si fa a non condividere i propositi di Ilio? Quali altre ricette suggerite? Mostrarsi ragionevoli e disponibili al dialogo non è un segno di debolezza e alla lunga paga e in ogni caso ci fa bene perché ci aiuta a curare i nostri peggiori difetti: corporativismo e autoreferenzialità .  Non credo che tutti gli avvocati si sentano rappresentati da questa  camera penale.  

Giordano Baggio 

 

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Ilio Mannucci Pacini
Inviato: venerdì 31 gennaio 2020 14:53
A: area a areaperta.it
Oggetto: Re: [Area] L'iniziativa della Camera Penale di Milano

 

Ho esitato molto prima di rendere pubblico un post che ho pubblicato in questi giorni su facebook. 

Ho esitato perché convinto che in quest’epoca di muri (muri che anche domani si costruiranno e si rinsalderanno in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario di Milano, e forse altrove, muri di magistrati, chiamati a raccolta dall’ANM locale per esprimere fisicamente la propria solidarietà a Piercamillo Davigo, e di avvocati, chiamati a raccolta dalla Camera Penale locale) i gesti che tentano di costruire ponti (ponti tibetani, per usare le parole di Glauco Giostra, il cui libricino sul processo penale consiglio di leggere) sono visti con diffidenza se non con ostilità (e, quindi, contribuiscono a rinsaldare i muri).

Però, alla fine, la mia tradizione nonviolenta mi fa rompere gli indugi: sono i momenti più difficili quelli in cui non si può tacere (accettando di raccogliere gli sberleffi).

Sono poche righe, il rivendicare con orgoglio la mia testardaggine nel tentare di costruire ponti tibetani

In questi tempi di conflitto, non è sufficiente dialogare, è necessario “fare” insieme, per me è rimasta l’unica speranza per migliorare il nostro fare giustizia, e proprio a Milano, magistrati e avvocati, insieme e con altri, proviamo a farlo, senza preoccuparci di appartenenze, confrontando le diversità, con rispetto di ruoli e posizioni
Ilio Mannucci Pacini

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