[Area] R: R: R: Cattivo esempio

thorgiov thorgiov a libero.it
Ven 20 Mar 2020 11:48:01 CET


A mio parere invece la globalizzazione portà, di per sè, dei rischi 
aggiuntivi, perchè favorisce molto gli scambi di ogni genere, ivi 
compresi quelli relativi ai virus. Anzi, secondo me fino ad ora ci è 
andata pure bene. Prova a considerare che cosa sarebbe accaduto se si 
fosse diffuso un virus di una letalità pari all'Ebola, nato nell'Africa 
sub sahariana, laddove la morte, una volta contagiati, è praticamente 
certa. Il covid 19 dovrebbe portarci a riflettere. Sicuramente l'homo 
sapiens si è diffuso troppo e sta distruggendo il pianeta, e quindi 
anche se stesso. L'homo sapiens è il vero virus, il più letale di tutti, 
e io credo che in alcune zone occorrerebbe adottare delle politiche 
demografiche restrittive, del tipo di quelle seguite in Cina. Tutto però 
è facile a dirsi in astratto.

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 20/03/2020 11:34, Pietro Mondaini ha scritto:
>
> In realtà le epidemie sono sempre esistite, anche peggiori di quella 
> attuale. Il problema non è la globalizzazione di per sé. I virus 
> esistono da  tre miliardi di anni, la specie homo da circa 
> duecentomila anni. Quindi i virus hanno di per sé un grosso vantaggio 
> evolutivo. I virus rispondono ad una logica darwiniana primordiale, 
> cioè quella di replicarsi il più possibile e, per farlo, hanno bisogno 
> di agganciarsi a cellule di organismi viventi perché da soli non sono 
> in grado di farlo. Poiché però la specie homo è invasiva (siamo quasi 
> otto miliardi) e tende a soppiantare la restante parte del mondo 
> animale e vegetale, i virus, proprio perché rispondono ad una tale 
> logica, devono adattarsi e quindi si selezionano in maniera da 
> contagiare le persone, visto che ormai non hanno più spazio in altri 
> organismi viventi e, per questo, fanno il salto di specie perché non 
> trovano più ospiti idonei alla loro riproduzione. Quindi il problema 
> di questo virus è più propriamente di tipo ecologica (nel senso 
> stretto del termine), mentre la globalizzazione, di per sé, può essere 
> un buon sistema per combatterli perché si traduce in uno scambio di 
> informazioni relativi ai metodi messi a punto dagli umani per 
> contrastarli.
>
> Quanto al papa, il punto non è quello di criminalizzarlo, ma quello 
> che, di fronte alle evidenze scientifiche, le religioni tendono 
> comunque a voler mantenere il, loro carattere di preminenza e di 
> assolutezza, quando in realtà sono le cose più relative di tutti, 
> visto che in linea di massima l’aderire ad una religione dipende dalla 
> religione dei genitori o dal contesto storico e geografico di 
> appartenenza. Nessun dio è mai sopravvissuto ai suoi fedeli
>
> Piero
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Stefano 
> Calabria
> *Inviato:* venerdì 20 marzo 2020 11:28
> *A:* thorgiov; area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] R: R: Cattivo esempio
>
> Non credo proprio che con questa epidemia gli stati nazionali si 
> stiano prendendo la loro rivincita.
>
> Se ad esempio, almeno nella cd. area Schengn, vi fosse stata un'unica 
> autorità in grado di dettare misure uniformi e prescrittivi, il virus 
> sarebbe stato prevenuto e contenuto meglio di quanto non accada ora. 
> Personalmente ritengo che in questi termini si dovrebbe modificare la 
> relativa normativa europea.
>
> Ad esempio, un'unica autorità decidente (immagino la Commissione 
> europea o un'autorità europea ad hoc) avrebbe potuto bloccare 
> nell'area Schengen ogni comunicazione dalla Cina a partire dall'inizio 
> di gennaio, obbligando alla dovuta quarantena i cittadini Ue o i 
> residenti in Ue che avessero fatto ritorno dalla Cina; se lo avesse 
> fatto un unico paese europeo (e nessuno lo ha fatto) sarebbe stata una 
> misura comunque inefficace, al pari del blocco dei voli dalla Cina 
> disposto soltanto dall'Italia.
>
> Il fatto che gli Stati procedano in ordine sparso ha anzi favorito il 
> propagarsi del virus e, ora che la soluzione sono state le chiusure 
> estreme (necessarie, s'intende), vi è un contraccolpo economico 
> elevatissimo.
>
> Su determinati problemi come le epidemie (come sul contrasto 
> all'inquinamento e su vari altri problemi), l'azione delle autorità 
> sovranazionali è molto più efficace, sulla base del principio di 
> sussidiarietà, che per me andrebbe applicato anche nei rapporti tra 
> Stati ed autorità sovranazionali e, nel nostro caso, tra Stati 
> nazionali ed Ue.
>
> Saluti
>
> Stefano Calabria
>
> ------------------------------------------------------------------------
>
> *Da:*Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di thorgiov 
> <thorgiov a libero.it>
> *Inviato:* venerdì 20 marzo 2020 10:51
> *A:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] R: R: Cattivo esempio
>
> Sia chiaro che non ha senso criminalizzare Bergoglio per quel singolo 
> gesto, laddove gesti più gravi vengono compiuti per motivi molto più 
> futili. Non a caso ho fatto l'esempio di persone che se ne sono andati 
> a sciare senza curarsi minimamente della situazione generale di 
> pericolo. Se il virus avanza, è perchè in troppi non vogliono 
> rinunciare alle proprie abitudini di vita, non accettando l'idea di 
> subire anche la minima limitazione. Questo edonismo portato 
> all'eccesso, proprio di tutte le società occidentali, è la vera causa 
> della risposta tardiva e insufficiente alla avanzata del covid 19. 
> "Milano non si ferma" era lo slogan portato avanti da tutte le forze 
> politiche fino a qualche settimana fa. Purtroppo anche il coronavirus 
> non si ferma. Se non è mai la razionalità pura a dettare le nostre 
> scelte, la paura dimostra la sua utilità laddove si fondi sulla 
> constatazione della realtà, perchè comunque oggi la maggior parte 
> delle persone ha capito che deve restare a casa. Per l'appunto, tutte 
> le volte che in relazione ad altri temi, per es. l'immigrazione, ho 
> sentito dire che non bisognava farsi condizionare dalla paura, non 
> sono mai stato d'accordo, soprattutto con la Chiesa cattolica, perchè 
> si trattava di posizioni che non tenevano conto della realtà, una 
> realtà che oggi ci viene addosso con tutta la sua prepotenza, a 
> mostrarci che la globalizzazione, l'apertura indiscriminata delle 
> frontiere, porta anche degli svantaggi. Oggi gli Stati nazionali si 
> stanno prendendo la loro rivincita, ma è una rivincita amara, perchè 
> nasce da una sconfitta.
>
> FELICE PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
> Il 20/03/2020 10:05, Pietro Mondaini ha scritto:
>
>     Non c’è niente da fare, le ragioni che stanno alla base dei
>     divieti di questi giorni sono note a tutti e sono dettate dalla
>     razionalità, ma il papa può allegramente decidere che la SUA
>     “religione” è importante e fregarsene ampiamente delle ragioni
>     suddette perché bisogna mantenere l’umanità il calore umano etc.
>
>     Questo, ovviamente, nell’ambito della SUA visione della vita e dei
>     SUOI valori che non necessariamente coincidono sempre con valori
>     di altri.
>
>     Ma le pratiche relative alla coltivazione dei SUOI valori, in casi
>     come questo, hanno effetti anche nei confronti di chi quei SUOI
>     valori non condivide, quindi tra i SUOI valori c’è anche la
>     mancanza di rispetto per chi la pensa diversamente.
>
>     Se allora vogliamo parlare di valori condivisi, dobbiamo
>     necessariamente fare riferimento alla scienza, perché la scienza
>     si fonda sulla “verifica”.
>
>     Il rischio, viceversa, è che il papa e quelli che la pensano come
>     lui coinvolgano anche chi non la pensa come loro spandendo a
>     destra e a manca la malattia e allora, personalmente, avrei
>     qualche riserva ad accettare di ammalarmi perché un credente
>     qualunque (quale per me è il papa) decide che bisogna esercitare
>     la carità tomistica etc. Le convinzioni dei credenti non devono
>     coinvolgermi né danneggiarmi, visto che si sta parlando di epidemia.
>
>     Questo è un commento rivolto, ovviamente, non ai credenti (ai
>     quali quindi non replicherò a loro eventuali repliche) perché,
>     diversamente da quanto vanno sbandierando, NON ci può essere
>     nessun dialogo tra credenti e non, perché il dialogo si fonda
>     sulla possibilità di una sintesi, mentre alcuna sintesi ci può
>     essere tra chi parte da posizioni dogmatiche che aprioristicamete
>     non sono messe in discussione. Con buona pace del “papa emerito” e
>     di quella pagliacciata da quattro soldi del giardino dei gentili
>
>     *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
>     *Inviato:* venerdì 20 marzo 2020 09:47
>     *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>     *Oggetto:* Re: [Area] R: Cattivo esempio
>
>     Aiutare chi ha bisogno va bene, ma quali sono i bisogni da
>     soddisfare oggi ? Il medico e l'infermiere che rischiano la
>     propria vita lo fanno per salvare un altro bene primario, che è la
>     sopravvivenza altrui. Il calore umano deve essere funzionale a
>     mantenere in vita gli altri, e oggi gli altri li si mantiene in
>     vita tenendo da loro la distanza massima possibile, non
>     limitandosi al metro canonico. Tu parli di raccomandazione della
>     mascherina facciale, ma Bergoglio e il suo seguito, almeno dalle
>     immagini che ho visto io, la mascherina non la indossavano. Forse
>     perchè sarebbe stato indecoroso ? Forse perchè partivano dal
>     presupposto che per strada non avrebbero incontrato nessuno ?
>     Forse pensavano che gli altri semplicemente non esistevano, o
>     comunque che erano gli altri a doversi adeguare alle norme ad hoc
>     della Chiesa cattolica, laddove l'aggettivo cattolico significa
>     proprio universale. Se è per questo, ho sentito anche dei
>     magistrati sostenere che in ufficio e soprattutto in udienza non è
>     ammissibile indossare la mascherina. Tu parli di umanità. Ma
>     l'avversario che affrontiamo oggi non è umano, non pensa, non
>     soffre, non conosce valori. La comunità scientifica ci ha dato
>     delle indicazioni, e noi, se avessimo un minimo di buon senso,
>     dovremmo osservarle, indipendentemente dalla circostanza che siano
>     state trasfuse in qualche atto normativo. Non è che prima
>     dell'8/3/2020 queste regole non le conoscessimo. Le conoscevamo
>     benissimo, perchè tutti i mezzi di informazione ce le avevano
>     spiegate. Eppure conosco persone che nello stesso giorno in cui
>     Conte ha proclamato lo stato di emergenza se ne erano andate
>     allegramente in montagna a sciare, incuranti della circostanza,
>     già nota, che molti si erano infettati proprio in occasioni
>     simili. E ancora oggi molti continuano a fregarsene delle regole
>     sanitarie, che poi sono regole di buon senso, adottate
>     nell'interesse di tutti. Baci e abbracci, per favore, rimandiamoli
>     ad occasioni future.
>
>     FELICE PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
>     Il 20/03/2020 03:48, mario ardigo ha scritto:
>
>          Il ministro di culto che si rechi in casa di un sofferente
>         non sottoposto a quarantena per svolgervi assistenza religiosa
>         non viola alcuna delle vigenti prescrizioni sanitarie
>         governative, di Protezione civile, regionali e comunali. In
>         quel caso vi è raccomandazione della mascherina facciale e
>         guanti se ci si avvicina a malati e, comunque, di mantenere
>         una distanziazione minima, ciò che può farsi anche mettendo
>         l'ostia della Comunione nella mano del fedele o parlando con
>         le persone.
>
>         Baden Powell ha insegnato a tutti gli scout a misurare il
>         metro di distanza, che va da una spalla alla punta del dito
>         medio della mano dell'altro lato del corpo. E' appunto quella
>         la distanza minima raccomandata di questi tempi.
>
>         Nei nostri quartieri, e anche in quelli borghesi, vi sono
>         persone in condizioni di abbandono estremo. In particolare
>         quelle che devono accudire una persona allettata per patologia
>         neurologica irreversibile e a decorso progressivo e infausto.
>
>          Si, va be', si osserva, ma perché, proprio adesso, mettere in
>         moto in quelle situazioni la religione? Differiamo tutto a
>         dopo. Si può vivere anche senza. Mangiare, bere, sorveglianza
>         e cure sanitarie, una volta assicurato questo, il resto può
>         attendere. Tuttavia, badate, non di solo pane vive la persona
>         umana: questa è un'antica saggezza. Ci sono persone che, di
>         questi tempi, sono molto vicine al massimo di disperazione che
>         possono tollerare. Una carezza, una parola di conforto, la
>         sollecitudine di un'altra persona di cui si fidano, possono
>         fare la differenza tra la vita e la morte.
>
>          I nonni che baciano i nipoti e viceversa. Ci hanno
>         raccomandato di stare in casa, in famiglia, ma si  è
>         consapevoli che questa condizione è anche una via di contagio:
>         gli esempi di contagio parentale sono numerosi, fin
>         dall'esperienza cinese di Covid19. Si sceglie il male minore,
>         non potendosi prescrivere a tutti, in via di prevenzione,
>         quello che nella prassi penitenziaria viene definito
>         isolamento cellulare, ognuno nella propria cella, che è
>         considerato un aggravamento della pena detentiva, e una grave
>         sofferenza in più. Da soli, senza compagni vicino, senza
>         avvertire una reale solidarietà, quello che chiamiamo /calore
>         umano/, la persona umana avvizzisce, non resiste. I monaci
>         eremiti  riescono a sopportare l'isolamento estremo solo
>         sviluppando una sofisticata spiritualità che consente loro di
>         costruire nella loro mente quello che, nel gergo della
>         psicologia, viene definito più o meno come un "fantasma di
>         partner".  Dunque, in famiglia, anche ora non siamo in
>         condizione di isolamento personale sanitario, salvo che si
>         venga individuati come malati infettivi o si sospetti
>         seriamente di esserlo. Questo consente i gesti dell'amore.
>         Che, anzi, sono altamente raccomandati nelle condizioni
>         disperanti. Dove è scritto, nei dpcm, nelle ordinanze di
>         Protezione civile, nelle ordinanze dei Presidenti delle Giunte
>         regionali e dei Sindaci, che in famiglia, tra costretti al
>         domicilio coatto sanitario, non ci si può più baciare? Quando
>         lo scriveranno, divieto di baciare, ci ragionerò su.
>
>          L'altro giorno, quel particolare ministro di culto che è il
>         Papa, perché guardate che un Papa non è altro che quello, ha
>         ricordato che nella disperazione bisogna sforzarsi di rimanere
>         umani. C'era bisogno che ce lo dicesse lui? Non potevamo
>         arrivarci da noi stessi? In certe condizioni difficili,
>         mantenere l'umanità diventa complicato: ecco che allora un
>         ministro del culto può servire. Perché, tenetene conto,  non
>         ci salveremo se non rimanendo umani. Per quale ragione,
>         altrimenti, un medico o un infermiere deciderebbero di
>         rispondere all'appello della sanità lombarda e di andare là a
>         rischiare la vita, sottoponendosi a turni massacranti? Non è
>         solo questione di lavoro. Quegli stessi turni che, a volte,
>         sono costretti ad osservare coloro che assistono malati
>         allettati, quelli che i certi casi i vicini di scala  nei
>         nostri grandi palazzoni di cittadini nemmeno sanno che
>         esistono. E' appunto questo la situazione che i sacerdoti
>         della mia parrocchia hanno trovato talvolta bussando ad alcune
>         case del quartiere.
>
>         Mario Ardigò
>
>         Il giovedì 19 marzo 2020, 22:20:26 CET, thorgiov
>         <thorgiov a libero.it> <mailto:thorgiov a libero.it> ha scritto:
>
>         Il covid 19 sarà pure una cosa stupida e inutile, ma intanto
>         questa piccolissima cosa ci sta mettendo tutti in ginocchio.
>         Il virus non pensa, ed esprime l'essenza primitiva della
>         natura. Una natura contro la quale in realtà combattiamo da
>         sempre, perchè ci sovrasta e non si cura dei nostri valori e
>         delle nostre credenze, di qualsiasi tipo siano. Almeno di
>         fronte alla natura, dovremmo assumere un atteggiamento più
>         umile, e riconoscere che i nostri valori, al pari delle nostre
>         persone, trovano qualcosa di più forte che li fronteggia.
>         Invitare i nipoti a baciare i nonni in un periodo questo,
>         incoraggiare i sacerdoti a portare l'eucarestia ai malati di
>         coronavirus non curandosi, non tanto delle prescrizioni dello
>         Stato italiano, quanto della pericolosità del virus, che
>         esiste prima e indipendentemente dai decreti legge del
>         Governo, e tacciando implicitamente coloro che non si adeguano
>         di essere dei Don Abbondio, significa non voler riconoscere la
>         realtà, solo perchè non coincide con la propria visione della
>         vita. Come hanno fatto e tuttora fanno le tante persone che,
>         incuranti della epidemia, continuano a vivere come prima,
>         quanto tutto è cambiato, illudendo se stessi.
>
>         FELICE PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>         Napoli Nord )
>
>         Il 18/03/2020 17:48, mario ardigo ha scritto:
>
>          Su razionalità e cattolici Massimiliano ha detto molto bene.
>
>          Quando sarà finito questo bailamme, invito chi dubiti della
>         capacità razionale dei cattolici ad andare qui a Roma, alla
>         Gregoriana, a seguire come uditore una qualsiasi delle lezioni
>         che si tengono ogni mattina. Mia moglie, per preparare la
>         tesi, fu ammessa a studiare per qualche tempo all'Istituto
>         biblico, che è di fronte alla Gregoriana, che è un altro
>         esempio di elevatissima razionalità. Contiene tesori
>         inestimabili di conoscenza.
>
>          Piuttosto, chi ha fede nel soprannaturale ha a volte
>         difficoltà a far tornare i conti con la natura. La questione è
>         aperta. Si interseca con quella del senso della vita
>         nell'universo, e con quello della nostra in particolare. Ad
>         esempio, le spiegazioni che si danno in merito appaiono meno
>         convincenti di questi tempi, con un prodotto naturale, questo
>         virus Covid-19, che interferisce tanto duramente con i nostri
>         progetti. La teologia, in genere,  affascina quando si
>         mantiene sulle generali, nei particolari cade. Ad esempio, se
>         le si chiede "Perché a me?", come gli sventurati spesso si
>         chiedono. La soluzione di Benedetto da Norcia fu /prega e
>         datti da fare/, lascia perdere gli arzigogolamenti
>         infruttuosi. E', anche, in fondo, la via di ogni /militante/.
>         Naturalmente, dandosi da fare si capisce quanto siamo piccoli
>         nell'universo, e allora soccorre la preghiera. Pregare
>         significa fare unità in se stessi, mantenersi umani, quindi un
>         po' sopra la stupida natura che genera una cosa stupida e
>         inutile come Covid19. Lasci un giardino a fare da sé per
>         qualche mese e te lo ritrovi ridotto a una giungla
>         primordiale, e allora inizi a zappettare, potare, estirpare,
>         piantare  trapiantare, irrigare,e irrigare,  e,
>         progressivamente, /dandoti da fare / ricostruisci un modello
>         di paradiso, che richiama appunto un bel giardino, senza
>         bestie e altri organismi pericolosi, con acqua che scorre,
>         tanta,  e luce, tanta luce. Poi ti fermi un attimo, alla fine
>         di quel  darsi da fare, guardi l'opera delle tue mani e ti
>         dici "ho fatto una cosa buona", e questa è, religiosamente, la
>         contemplazione, che rincuora e ti fa gioire. Per ciò che ho
>         capito della vita, tale è più  o meno  il senso della nostra,
>         in quell'effimera ma importante gioia. Ma si può dire in modo
>         molto più complicato e allora ci si scrivono libri sopra,
>         perché gli umani sono viventi che ragionano (e ragionando
>         costruiscono e governano società), e anche i cattolici lo
>         sanno fare, credetemi. La Bibbia dei cristiani  contiene molti
>         esempi di libri di quel tipo, compreso un patrimonio culturale
>         importante che i cristiani ricevettero dall'antico ebraismo. 
>         Fatica sprecata, sostengono alcuni critici. Fantasie. E com'è
>         allora che ci si sono dedicati, e ci si continuano a dedicare,
>         in tanti? E non solo chi è animato da propositi religiosi. Sto
>         leggendo un libro di Emanuele Severino, che da poco abbiamo
>         perso, grande anima, in cui si tratta prevalentemente di
>         questi temi.
>
>         Mario Ardigò
>
>         Il mercoledì 18 marzo 2020, 15:57:56 CET, Massimiliano Siddi
>         <massimiliano.siddi a giustizia.it>
>         <mailto:massimiliano.siddi a giustizia.it> ha scritto:
>
>         Che la razionalità sia "qualcosa di difficile da capire per un
>         cattolico" e' affermazione tanto ricorrente quanto
>         superficiale. Senza scomodare San Tommaso ed altre grandi
>         menti della Scolastica, tradizione filosofica alla base
>         proprio del pensiero razionale moderno, anche Leibniz, che del
>         pensiero illuminista e' fonte d'ispirazione, sosteneva che vi
>         e' una speciale analogia tra teologia e diritto in quanto
>         entrambi presentano un "duplex principium": la "scriptura"
>         (testi canonici, norme positive etc.) e, si badi bene, la
>         "ratio", che di entrambi fonda i principi naturali.
>
>          Massimiliano Siddi
>
>
>         Inviato da iPad
>
>
>         Il giorno 18 mar 2020, alle ore 08:37, thorgiov
>         <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>
>             La strategia di contenimento del virus è indubbiamente
>             complessa, e ogni Paese ha cercato la sua strada. Non a
>             caso ho fatto l'esempio della Cina e della Corea del Sud,
>             che hanno adottato soluzioni diverse, che però hanno avuto
>             un pregio : hanno funzionato entrambe. Ed hanno funzionato
>             perchè la popolazione sa bene che, una volta scelta una
>             strada, la si deve percorrere con coerenza, perchè solo
>             così si salvaguarda la incolumità non solo privata, ma
>             anche pubblica, soprattutto quando è evidente che il
>             risultato arriva e arriva per tutti. La razionalità è
>             qualcosa di difficile da capire per un cattolico, perchè
>             c'è sempre di mezzo qualche valore superiore . Ecco,
>             Bergoglio è del parere che la politica delle porte chiuse
>             sia del tutto inaccettabile, a prescindere dal fatto che
>             funzioni o meno. Ma è questo "a prescindere" che non va.
>             Non va nè in tema di immigrazione nè in tema di lotta
>             contro le epidemie. La semplicità, come ho già scritto a
>             suo tempo, il più delle volte non è altro che una
>             complessità risolta. In molte occasioni, nel mio lavoro,
>             sono riuscito a definire delle controversie che sembravano
>             non avere nè capo nè coda sulla base di un unico
>             precedente giurisprudenziale o di una unica norma. Spesso
>             mi è capitato di applicare istituti ( per es. l'art. 96
>             comma 3 c.p.c. ) di fronte ai quali i colleghi mostravano
>             un rifiuto pregiudiziale, e di accorgermi che
>             funzionavano. L'uovo di Colombo è lì, ma se si fanno
>             sempre e soltanto "ragionamendi", se si cercano sempre le
>             convergenze parallele, non si va da nessuna parte. Sento
>             spesso glorificare il modello italiano nella lotta contro
>             il virus. Ora, qualsiasi modello in teoria funziona
>             sempre, ma se i cittadini non osservano le regole, magari
>             su consiglio di qualcuno che sta in alto, ugualmente non
>             si va da nessuna parte. Se si segue il costume tipicamente
>             cattolico per cui la regola è sacra, nel senso che è
>             eterna e immutabile, ma poi in concreto si può derogare ad
>             essa a proprio piacimento, il vincitore sarà uno solo : il
>             covid 19, che rimarrà fino a quando non deciderà che in
>             Italia non conviene rimanere, neppure a lui.
>
>             FELICE PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>             Napoli Nord )
>
>             Il 17/03/2020 11:40, Massimiliano Siddi ha scritto:
>
>                 Anche Don Abbondio ragionava, ragionava eccome:
>                 metteva la sua vita e la sua incolumità personale
>                 innanzi a tutto; un po’ come certi farisaici rigoristi
>                 odierni.
>
>                 Ci fanno studiare Manzoni proprio perché, aldilà dei
>                 meriti linguistici, insegna che le cose, per chi vuole
>                 o è in grado di comprenderle, sono un po’ più complesse.
>
>                  Massimiliano Siddi
>
>                 Inviato da iPhone
>
>
>                 Il giorno 17 mar 2020, alle ore 11:31, thorgiov
>                 <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>> ha
>                 scritto:
>
>                     Hai scritto : "/Inizialmente il Cardinal Vicario
>                     ha seguito una linea più restrittiva che è stata
>                     modificata su esortazione del Papa: il primo è il
>                     vescovo delegato dal Papa al governo della Diocesi
>                     di Roma, di cui però il Papa rimane il vescovo
>                     titolare. Anzi, egli è Papa in quanto  vescovo di
>                     Roma. Le porte delle parrocchie romane rimangono
>                     quindi aperte per l'orazione e la richiesta di
>                     soccorso. La situazione che stiamo vivendo è nuova
>                     per la nostra generazione e si impara gli uni
>                     dagli altri vivendola giorno per giorno. La
>                     prudenza delle porte completamente sbarrate  è
>                     stata ritenuta, alla fine, non compatibile con una
>                     visione evangelica/".
>
>                     Il problema è proprio questo : la politica delle
>                     porte sbarrate sarà anche incompatibile con la
>                     visione evangelica, ma serve. Insomma, è utile, in
>                     questo momento indispensabile. Ciò non vuol dire
>                     negare soccorso a chi ne ha bisogno. Significa
>                     aiutarlo nel modo giusto. E oggi è giusto limitare
>                     al massimo i contatti sociali, e anche utilizzare
>                     la mascherina, pure quando si cammina, come fanno
>                     tutti in Cina e in Corea del Sud, dove i risultati
>                     di questi ed altri comportamenti, sicuramente non
>                     evangelici, si sono dimostrati molto efficaci nel
>                     contenere l'epidemia. Perchè il covid 19, alla
>                     fine, esiste, e si propaga da persona a persona.
>                     In definitiva, erano corrette le indicazioni del
>                     Cardinal Vicario, che non può essere definito un
>                     Don Abbondio solo perchè ragiona.
>
>                     FELICE PIZZI  ( Giudice del contenzioso del
>                     Tribunale di Napoli Nord )
>
>                     Il 16/03/2020 21:38, mario ardigo ha scritto:
>
>                         Inizialmente il Cardinal Vicario ha seguito
>                         una linea più restrittiva che è stata
>                         modificata su esortazione del Papa: il primo è
>                         il vescovo delegato dal Papa al governo della
>                         Diocesi di Roma, di cui però il Papa rimane il
>                         vescovo titolare. Anzi, egli è Papa /in quanto
>                         / vescovo di Roma. Le porte delle parrocchie
>                         romane rimangono quindi aperte per l'orazione
>                         e la richiesta di soccorso. La situazione che
>                         stiamo vivendo è nuova per la nostra
>                         generazione e si impara gli uni dagli altri
>                         vivendola giorno per giorno. La prudenza delle
>                         porte completamente sbarrate  è stata
>                         ritenuta, alla fine, non compatibile con una
>                         visione evangelica.
>
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