[Area] Intervista a Mariarosaria Guglielmi (Il Dubbio, 22 aprile 2020) - «Non si stravolga il principio dell'oralità e immediatezza: il processo vero si fa in aula»

Magistratura democratica md a magistraturademocratica.it
Mer 22 Apr 2020 10:21:55 CEST


 «Non si stravolga il principio dell’oralità e immediatezza: il processo
vero si fa in aula»

 

  (Il Dubbio, 22 aprile 2020)

 

Non è materia da poco: è il cuore della democrazia. «Perché la giustizia è
espressione e luogo di democrazia». Mariarosaria Guglielmi è pm della
Procura di Roma e segretaria di Magistratura democratica, e tiene a
ricordare quel valore. Guida una componente storica, progressista, e attenta
alla riflessione culturale. Perciò anche sulla giustizia telematica, Md, e
Guglielmi, non si fermano ai dettagli tecnici. «Il punto è la linea di
confine. Il patrimonio tecnico acquisito, anche a fatica, nei giorni
dell’emergenza è prezioso. Ma tutto sta a intendersi sull’uso che se ne
potrà fare a emergenza conclusa. Si tratta di comprendere se è pensabile, e
non credo che possa mai esserlo, scalfire con la telematica il principio di
oralità e immediatezza del contraddittorio alla base della formazione della
prova nel nostro sistema penale».

Intanto le udienze da remoto scontano farraginosità. O no?

Parlo della Procura e del Tribunale di Roma. Qui è stato compiuto un grande
sforzo. Si è garantito lo svolgimento, da remoto, delle udienze di convalida
dell’arresto e del fermo. Sono emersi anche alcuni problemi specifici: dalle
possibili eccezioni relative a carenza di connessione agli aspetti segnalati
dal Garante della privacy. Ma lo sforzo compiuto, qui come altrove, per
evitare una sospensione della giurisdizione, è stato avvertito come molto
positivo.

Al punto da mandare in soffitta il processo svolto in un’aula vera?

Aspetti. E chiaro che non avrebbe senso mortificare i risultati ottenuti. Ma
certo, è qui che è necessario compiere una riflessione. Su un aspetto in
particolare: in che modo le evoluzioni tecnologiche incidono sul nostro
paradigma di processo penale. Se abbiamo nuovi strumenti, dobbiamo
governarli, non subirli.

E in che modo?

È necessario investire sul processo penale telematico. In modo da preservare
una condizione di reciprocità tra uffici giudiziari e avvocatura. La
tecnologia può assicurare efficienza. Ma bisogna chiedersi se si possa
oltrepassare quella linea del Piave rappresentata dall’istruttoria
dibattimentale, dall’esame e dal controesame. Dobbiamo chiederci se sia
possibile un esame a distanza. O se verrebbe così compromesso il principio
dell’oralità e immediatezza.

Ed è possibile superare quei principi?

Vorrebbe dire cambiare il modello del nostro processo penale. Governato
dall’oralità ma anche da un altro principio non trascurabile: la
concentrazione, la contestualità. Le parti del processo devono trovarsi in
un determinato luogo nello stesso momento. Non è possibile, ritengo,
prescindere da questo. E attenzione: è un’esigenza certamente avvertita
dagli avvocati, come è emerso dalle prese di posizione dell’Unione Camere
penali. Ma riguarda tutti. Anche noi magistrati.

E allora quale può essere l’eredità legittima della giustizia virtuale
d’emergenza?

Ho accennato alla reciprocità nell’accesso digitale e nella circolazione dei
documenti. In una parola, è senz’altro giusto facilitare la
smaterializzazione delle carte. Ma va evitata la smaterializzazione delle
persone.

La magistratura è coesa sul punto?

Credo vada evitata la contrapposizione fra chi crede nelle opportunità della
tecnologia e chi le rifiuta culturalmente e pregiudizialmente. Il dibattito
associativo di questi giorni all’interno della magistratura è stato molto
articolato. Mi sembra che ci sia accordo sulla necessità di portare avanti
un lavoro per soluzioni e strumenti essenziali per rendere più efficiente il
processo, recuperando in particolare il ritardo nella digitalizzazione del
settore penale. E importante che prosegua anche con l’avvocatura un
confronto sulle soluzioni rispetto alle quali si pone un problema di
incidenza sul modello di giurisdizione e di processo, nella consapevolezza
che è la tecnica a dover seguire il nostro modello costituzionale e
normativo del processo e non viceversa.

Crede che l’intervento del presidente dell’Anm Poniz faccia chiarezza in
proposito?

Mi pare che il presidente Poniz abbia ribadito, in modo molto chiaro, che
fin dall’inizio tutti eravamo ben coscienti di quanto le norme sulle udienze
da remoto introdotte nelle scorse settimane fossero di carattere
emergenziale e transitorio, legate alla fase drammatica in cui ci troviamo,
ma destinate a durare solo finché è necessario per preservare la salute
pubblica.

L’Ucpi ha assunto una posizione molto dura contro l’uso e l’abuso della
giustizia virtuale. Crede che questo complicherà i rapporti fra magistratura
e avvocatura?

No. Il confronto fra avvocati e magistrati fa parte della responsabilità
connessa al nostro ruolo. Nessuno di noi spinge per un processo più comodo
alla propria parte: la dialettica riguarda sempre e comunque i principi. Il
motivo è semplice: la giustizia non è solo nostra o solo degli avvocati. È
della democrazia. Casomai è giusto lavorare in una prospettiva comune, in un
tavolo permanente, in vista dell’uscita dalla crisi. E anzi, ricorderei una
cosa: se si è arrivati alla faticosa eccezione delle udienze di convalida da
remoto è perché magistrati e avvocati si sono seduti insieme attorno a quel
tavolo, e hanno messo in pratica quell’impegno comune.

 

Intervista a Mariarosaria Guglielmi

Segretaria generale di Magistratura democratica

 

 

--

Magistratura democratica

 <http://www.magistraturademocratica.it/> www.magistraturademocratica.it

 <mailto:md a magistraturademocratica.it> md a magistraturademocratica.it

+39.349.78.05.555

-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20200422/eb9299b6/attachment.html>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome:        Guglielmi_Il_Dubbio_intervista.pdf
Tipo:        application/pdf
Dimensione:  673196 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20200422/eb9299b6/attachment.pdf>


Maggiori informazioni sulla lista Area