[Area] [Mailinglist-anm] Re: [Nuovarea] Piero Calamandrei, antifascista e toscano D.O.C. ​​*

Paolo Spaziani 12 paolospaziani.12 a gmail.com
Dom 7 Giu 2020 21:38:18 CEST


Visto che si parla di Calamandrei e del suo antifascismo, mi sia permesso rompere il composto silenzio dell’ospite per ricordare i suoi due grandi Maestri.
Carlo Lessona, con cui Piero si laureò a Pisa nel 1912 con la famosa tesi sulla chiamata in garantia da cui trasse la ponderosa monografia che presentò al celeberrimo concorso per la cattedra di Padova, ove arrivò secondo dietro ad un certo Francesco Carnelutti; e Giuseppe Chiovenda, cui, secondo una leggenda coltivata, tra gli altri,da Enrico Redenti, lo stesso Lessona lo avrebbe indirizzato nel 1915, perché “si formasse al ragionar di scienza”.
Lessona, morto prematuramente nel 1919, fu per Calamandrei “il mio indimenticabile Maestro”: da lui probabilmente il giovane Piero ereditò la concezione del diritto e del processo quale strumento di giustizia sociale, concezione che Lessona aveva tratto dalla scuola del socialismo giuridico dello storico Cesare Nani e dal progressismo giuridico di Lodovico Mortara.
Chiovenda, di cui è indimenticabile il necrologio del 1937, per Calamandrei è il “Nostro Maestro”: egli aderì al manifesto degli intellettuali antifascisti proposto da Benedetto Croce nel 1925 e pagò il suo antifascismo non solo ricevendo dal regime piccole e grandi vessazioni finché fu in vita (tra le piccole: il rifiuto di autorizzazione del ministero fascista ad una trasferta spagnola per alcune lezioni di procedura civile a Barcellona; tra le grandi, le sue dimissioni dalla sottocommissione incaricata della riforma del CPC), ma anche e soprattutto con il rifiuto di onorarlo al momento della morte, espresso dal Preside della facoltà giuridica romana, ove Chiovenda aveva insegnato per oltre 30 anni. Calamandrei ricorda che De Francisci impedì al feretro di sostare all’Università e che il triste accompagno dovette dirigersi direttamente verso il Verano.
Chiovenda sarebbe stato onorato nella “sua” Facoltà solo molti anni dopo, su iniziativa di un suo illustre Allievo, il Presidente Segni, e con una indimenticabile orazione di Salvatore Satta.
Per chi, come me, ritiene profondamente antifascista anche la concezione ordinamentale della Corte di Cassazione, come elaborata da Mortara sulle rovine delle plurime cassazioni post unitarie di memoria pisanelliana, affinata da Calamandrei e recepita nella Costituzione repubblicana, l’influenza dei due maestri su Piero è evidente proprio nella gestazione e nel disegno della sua opera più importante, il sontuoso trattato in due volumi sulla Cassazione civile, pubblicato esattamente cento anni fa, dal cui studio a mio avviso ancora oggi non potrebbe  prescindere chiunque aspirasse all’esercizio delle funzioni di legittimità.
Paolo Spaziani

> Il giorno 7 giu 2020, alle ore 21:11, Matteo Centini <matteo.centini a giustizia.it> ha scritto:
> 
> C’è un bellissimo libro di Boatti che racconta le loro storie, si intitola “preferirei di no”, edito Einaudi.
> Saluti
> 
> Inviato da iPhone
> 
> Il giorno 07 giu 2020, alle ore 20:32, Giuseppe Salmè <giuseppe.salme a gmail.com> ha scritto:
> 
>> Mi pare opportuno ricordare qui i 12 professori universitari che rifiutarono di firmare la dichiarazione di fedeltà al fascismo e a Mussolini. 
>> Gran parte saranno sconosciuti ai più, ma ogni occasione è opportuna, se non doverosa, per rendere loro onore:  Francesco ed Edoardo Ruffini, Fabio Luzzatto (giuristi), Giorgio Levi Della Vida (orientalista), Gaetano De Sanctis (storico ), Ernesto Buonaiuti(teologo), Vito Volterra(matematico e padre del romanista Edoardo), Bartolo Nigrisoli(chirurgo), Marco Carrara (antropologo), Lionello Venturi( storico dell'arte), Giorgio Errera (chimico) e Piero Martinetti (filosofo).
>> I loro nomi sono stati ricordati nella mostra allestita dalla Biblioteca Centrale Giuridica del Ministero della giustizia, in Cassazione il 27 gennaio 2020, giornata della memoria, grazie alla competenza e alla passione della direttrice e del  personale addetto, che personalmente ringrazio come ho fatto quel giorno.
>> Pino Salmè
>> 
>>> Il giorno dom 7 giu 2020 alle ore 10:46 Giustizia Insieme <redazione a giustiziainsieme.it> ha scritto:
>>> Piero Calamandrei, antifascista e toscano D.O.C. ​​*
>>> 
>>> di Christine Von Borries
>>> 
>>> Più si leggono gli scritti di Piero Calamandrei (1889-1956) più ci si convince che ancora oggi sarebbe un grande maestro di vita, soprattutto per le nuove generazioni. Laureato in giurisprudenza, insegnò diritto processuale civile in varie università, fino a diventare Rettore dell’università di Firenze fino alla sua morte. Anti-fascista, fu uno dei fondatori del Partito d’azione nel 1942 e uno dei pochi professori a non avere la tessera del partito fascista. 
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>>> https://www.giustiziainsieme.it/it/cultura-e-societa/1139-piero-calamandrei-toscano-d-o-c
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