[Area] AREADG E L’ASSOCIAZIONISMO SINDACALE: LA CREDIBILITA’ NELL’IMPEGNO E NEI FATTI

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Gio 15 Ott 2020 12:17:49 CEST


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 AREADG E L’ASSOCIAZIONISMO SINDACALE:

LA CREDIBILITA’ NELL’IMPEGNO E NEI FATTI

Il rilancio della funzione sindacale dell’ANM era tra i punti centrali del
programma di AreaDG per il CDC 2016-2020. A quadriennio concluso, il CDC
lascia l’eredità di un ufficio sindacale diventato organo statutario
dell’ANM e, soprattutto, strumento indispensabile e affidabile per i
magistrati.

Forse non dovremmo parlare di un “unico” CDC per questo tormentato periodo,
perché non possiamo dimenticare le vicissitudini che ne hanno
contrassegnato la composizione. Dei trentasei eletti ad aprile 2016,
quindici soltanto sono oggi ancora in carica; dei quattro gruppi iniziali,
sono rimasti in tre, a causa dell’abbandono di Magistratura indipendente,
protagonista di una scelta a dir poco lacerante.

L’ufficio sindacale, costituito il 13.4.2016, ha ricalcato quella vicenda.
Dei quattro suoi componenti di allora, soltanto uno è rimasto ed ha portato
a termine il proprio compito per tutti i 54 mesi della sua durata: è il
componente espresso da AreaDG. Già questo fatto basterebbe ad attestare la
costante determinazione con cui, anche nell’attività sindacale, abbiamo
tenuto fede all’impegno assunto quattro fa davanti ai nostri elettori e a
tutti i magistrati. Sul fronte della tutela dei colleghi AreaDG ha
investito risorse e creatività, per raggiungere risultati che erano stati
prefissati: fare sorgere uno stabile ‘sportello’ al quale i magistrati
possano rivolgersi in ogni momento, per avere risposte pronte e affidabili
per i loro bisogni quotidiani, come singoli e come categoria.

Ciò che è stato fatto dall’ufficio sindacale è sotto gli occhi di tutti.
Pensiamo al servizio di risposta celere ai quesiti dei magistrati: 950 ne
sono stati evasi da maggio 2016, cioè più di 210 l’anno, uno ogni giorno e
mezzo; all’esame di quasi 3.000 posizioni di colleghi interessati dal
massimale contributivo; alle riunioni bimestrali del tavolo tecnico con
Ministero della giustizia, INPS e MEF.  Concependo soluzioni concrete e
rapide, adottando interpretazioni e prassi condivise, velocizzando le
pratiche stipendiali e pensionistiche; e si è arrivati finalmente a
restituire (senza applicazione di prescrizione!) a quasi tutti gli aventi
diritto, quanto era stato loro trattenuto indebitamente in anni passati. E
sono in corso di verifica le posizioni residue.

Ecco tre esempi tra i più significativi dei risultati conseguiti
dall’ufficio sindacale.

La casistica è peraltro ampissima: la redazione di vademecum su alcuni temi
lavorativi, consultabili sul sito dell’ANM; l’interpello di tremila
magistrati sulle nostre condizioni di lavoro, che ha condotto alla denuncia
pubblica, ripetuta e documentata, dello stato dell’edilizia e delle risorse
per la giustizia nonché alle richieste al Guardasigilli d’interventi
minimali per la difesa della salute e dell’incolumità degli operatori
giudiziari; le sedute del comitato intermagistrature per l’adozione, da
parte dell’Istat, di un indirizzo uniforme nel calcolo della media
dell’incremento nelle retribuzioni del pubblico impiego finalizzato a
determinare il valore dello scatto triennale per i nostri stipendi; le
convenzioni con soggetti privati; le trattative per nuove offerte nelle
polizze sanitaria e professionale; l’assistenza ai colleghi nella scelta
del regime pensionistico; la battaglia sul fronte giudiziario e
parlamentare contro l’ingiusto taglio dell’indennità giudiziaria in caso di
malattia e inabilità e lo studio di soluzioni da praticare in via
alternativa; l’iniziativa legale contro il blocco della perequazione
automatica delle pensioni.

 Non possiamo poi dimenticare la norma sull’esclusione opzionale dal
massimale contributivo (art. 21 d.l. 4/2019), frutto dell’instancabile
opera di sottolineatura del complicato futuro pensionistico dei magistrati
più giovani.

L’azione dell’ufficio sindacale si è diretta ai colleghi delle nuove
generazioni in modo particolare. Gran parte dei quesiti sono arrivati da
loro, per questioni di genitorialità, di tutela verso le scelte
organizzative dei dirigenti, di trasferimenti, di gestione del carico di
lavoro, di percorsi indirizzati al loro futuro pensionistico.

Di tutte queste attività si è fornita ai colleghi un’informazione periodica.

Perché nell’idea di AreaDG l’ufficio sindacale è un servizio dell’ANM per i
magistrati e perché non può esservi sindacato senza una coscienza
collettiva dei suoi aderenti. E’ nostra convinzione, infatti, che l’azione
sindacale dell’ANM non possa risolversi solo nell’assistenza pratica e
morale ai bisogni individuali del singolo, ma che essa debba svolgersi in
un’ottica d’interesse generale per l’intera categoria.

Essere magistrati implica tutela d’una dignità professionalità pari
all’altezza della funzione, non disgiunta dalla piena consapevolezza dei
propri diritti; e comporta anche il prezzo di dovere bilanciare ogni
rivendicazione con l’indipendenza del singolo e del corpo intero della
magistratura. Abbiamo fatto sindacato conservando all’ANM l’autorevolezza
di un’associazione portatrice di valori ideali, di sensibilità
istituzionale, nella piena trasparenza e correttezza delle relazioni
personali e istituzionali, e con il dovuto distacco nei rapporti con ogni
interlocutore, fosse esso un rappresentante del Governo o l’esponente di
un’impresa privata.

Leggiamo nei programmi diffusi in questi giorni da altri gruppi o da
singoli candidati proclami diretti allo stravolgimento degli attuali
assetti retributivi e pensionistici dei magistrati, impegni a garantire un
futuro radioso per il nostro benessere organizzativo. Potremmo chiedere a
quei gruppi dove erano in tutti questi anni, quando pure avrebbero potuto
affiancarci nel quotidiano lavoro di costruzione della nuova identità
sindacale dell’ANM, nell’assistenza alle richieste dei colleghi, nel
viaggio all’interno dei palazzi di giustizia o presso gli uffici
ministeriali e dell’INPS.

AreaDG, piuttosto, prospetta ai magistrati che in questo quadriennio
abbiamo posto le basi per uno sviluppo definitivo dell’associazionismo
sindacale, uniti sotto la bandiera dell’ANM.

Perché solo un’Associazione unita intorno ai valori che sono corollari
dell’autonomia e dell’indipendenza potrà essere sindacato forte e
autorevole.

Siamo stati al servizio dei colleghi dal primo all’ultimo giorno e vi
saremo anche nel CDC che verrà.
Il Coordinamento di AreaDG.
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