[Area] [Nuovarea] AreaDG su libro intervista Sallusti - Palamara

Gianfranco Gilardi gianfrancogilardi a gmail.com
Mer 10 Feb 2021 10:12:24 CET


Ottimo documento!
Gianfranco Gilardi

Il giorno mer 10 feb 2021 alle ore 09:44 Coordinamento AreaDG <
coordinamentoarea a gmail.com> ha scritto:

> [image: AreaDG.jpg]
>
> *AreaDG su libro intervista Sallusti - Palamara*
>
>
>
> Da giorni è in atto una campagna di screditamento della magistratura,
> delle istituzioni giudiziarie e delle più alte cariche istituzionali del
> Paese, condotta attraverso il libro-intervista di Alessandro Sallusti e
> Luca Palamara, la cui pubblicazione e i cui contenuti sono stati rilanciati
> e amplificati attraverso passaggi televisivi e organi di stampa.
>
> Con questa operazione si cerca di accreditare una fantasiosa ricostruzione
> secondo cui da oltre vent’anni la magistratura progressista, attraverso il
> controllo delle cariche apicali della magistratura e delle più importanti
> Procure, e in combutta con l’occulta e sapiente regia della Presidenza
> della Repubblica e, in particolare, del Presidente Giorgio Napolitano,
> avrebbe pilotato, condizionato e strumentalizzato a fini politici le
> iniziative giudiziarie da un lato indirizzandole contro alcuni leader
> politici, dall’Onorevole Berlusconi, all’Onorevole Renzi e fino, da ultimo,
> all’Onorevole Salvini, in quanto avversari e invisi al Partito democratico
> e dall’altro avrebbe agevolato il Governo Prodi, mettendolo al riparo da
> azioni giudiziarie che ne avrebbero pregiudicato l’immagine.
>
> Un sistema, secondo gli autori, che attraverso il controllo delle nomine
> avrebbe consentito l’eterodirezione dell’azione giudiziaria e la sua
> strumentalizzazione a fini politici. L’operazione è condotta attraverso una
> narrazione capziosa e strumentalmente orientata, intrisa di clamorose
> falsità – alcune delle quali già documentalmente accertate - mezze verità e
> reticenze, millanterie, allusioni e accostamenti maliziosi, secondo una
> tecnica di diffamazione a mezzo stampa ben nota e sanzionata nelle aule
> giudiziarie, con cui Luca Palamara confessando, con sconcertante
> disinvoltura, la commissione di gravissime condotte, contrarie a un
> corretto esercizio delle proprie funzioni, cerca di costruire il teorema
> che non regge al confronto con la logica e la storia.
>
> Perché nel pretendere di ricostruire secondo una lente deformata la storia
> giudiziaria italiana degli ultimi vent’anni, il libro intervista prende in
> considerazione numerose vicende giudiziarie che hanno interessato imputati
> eccellenti, omettendo di spiegare che quelle inchieste sono state istruite
> lungo un ampio arco temporale, dalle più diverse procure della Repubblica,
> nelle quali vi hanno lavorato molti magistrati e sono state decise da
> altrettante Corti composte da dirigenti e magistrati della più varia ed
> eterogenea estrazione ed orientamento. Tanto che appare estremamente
> fantasioso che possano tutti esser stati  condizionati nelle loro
> determinazioni da un unico manipolatore, fosse anche collocato ai più alti
> vertici istituzionali.
>
>
>
> In questo contesto deformato, i magistrati tutti - dirigenti, inquirenti,
> giudici civili e penali - salvo qualche eccezione faziosamente selezionata,
> farebbero parte di un sistema che li accomuna nella loro permeabilità alle
> pressioni politiche esercitate dai partiti della sinistra, nell’essere
> proni ai loro interessi e disponibili a svendere la funzione, la loro
> autonomia e indipendenza, non si comprende neppure bene per quale
> tornaconto.
>
> Il libro e il teorema che con esso si pretende di dimostrare,
> costituiscono, all’evidenza il punto di convergenza di un coacervo di
> interessi privati non certo commendevoli.
>
> Quello personale di Luca Palamara rivolto da un lato, a lucrare un
> ricollocamento in politica come da lui stesso appalesato, dall’altra a
> screditare tanto la Procura generale, quanto il C.S.M. che ne hanno
> determinato in sede disciplinare l’espulsione dall’ordine giudiziario e la
> destituzione, nonché nei confronti degli organi inquirenti e giudicanti
> competenti nell’ambito delle inchieste che lo vedono tuttora al centro di
> accuse di corruzione e altri reati.
>
> Ma vi è anche l’oggettivo interesse, convergente, di indagati e imputati,
> alcuni anche condannati in via definitiva, coinvolti in inchieste
> giudiziarie di grande risalto mediatico, a riscrivere, mistificandola, la
> storia giudiziaria del nostro Paese, per accreditare l’idea presso
> l’opinione pubblica di una azione inquirente etero diretta dalla politica e
> di una giurisdizione di parte.
>
> A fare le spese dell’intera operazione non sono solo i singoli, i gruppi
> della magistratura associata e coloro che, specificamente coinvolti, hanno
> già depositato querele o si apprestano a proporle e a intraprendere azioni
> in sede civile per le accuse gravemente diffamatorie e calunniose contenute
> nel libro-intervista, ma l’intera magistratura.
>
> Per perseguire gli interessi personali di chi ha ordito questa operazione,
> infatti, si delegittima e si disonora l’intero corpo giudiziario, spargendo
> un discredito che attinge tutti, accomunando la parte sana della
> magistratura a coloro che hanno strumentalizzato la loro funzione. In tal
> modo si restituisce una immagine complessiva della magistratura del tutto
> lontana dalla realtà che rischia di determinare una generalizzata perdita
> di fiducia agli occhi dell’intera comunità.
>
>
>
> Certamente esiste ed è sotto gli occhi di tutti una grave caduta etica che
> ha colpito profondamente l'autogoverno della magistratura piegato, dalle
> correnti e dai potentati personali che hanno operato in esse, a strumento
> di clientela e di favoritismo consortile; ma il libro intervista, lasciando
> sullo sfondo l’inchiesta di Perugia e le vicende connesse e omettendo
> intenzionalmente la narrazione di fatti che coinvolgevano persone che si è
> ritenuto conveniente non esporre, non contribuisce minimamente ad
> individuare le cause, le relative responsabilità ed i necessari
> indifferibili rimedi.
>
> Questa narrazione interessata non serve ai magistrati italiani; non serve
> a migliorare l’autogoverno, non serve al processo di rifondazione etica
> che, a partire dalla giunta uscente, è stata avviata dall’A.n.m. e viene
> ora portata avanti con convinzione.
>
>
>
> L’Associazione nazionale magistrati, i suoi aderenti e i gruppi
> associativi si sono impegnati in un processo di rinnovamento etico che
> passa attraverso l’indagine disciplinare ormai avviata, ma impone anche una
> profonda riflessione sulle cause che quella caduta hanno determinato e
> sugli strumenti idonei a prevenirla.
>
>
>
> Tale processo deve proseguire, lungo la strada che la stessa Associazione
> ha tracciato, per l’accertamento delle violazioni deontologiche, ma anche
> per contrastare il carrierismo e recuperare il senso e l’orgoglio di essere
> quel che la nostra Costituzione ci ha reso: semplici magistrati, che si
> distinguono tra loro solo per funzione, che svolgono in modo autonomo e
> indipendente il loro lavoro per la tutela dei diritti e delle garanzie dei
> cittadini, che non si rendono strumento di manipolazione esterna ne vittime
> di condizionamenti nell'esercizio delle loro funzioni.
> Il Coordinamento nazionale di AreaDG.
> _______________________________________________
> Nuovarea mailing list
> Nuovarea a nuovarea.it
> http://mail.nuovarea.it/mailman/listinfo/nuovarea_nuovarea.it
>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/pipermail/area_areaperta.it/attachments/20210210/e23a9689/attachment-0001.html>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome:        AreaDG.jpg
Tipo:        image/jpeg
Dimensione:  10372 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://mail.areaperta.it/pipermail/area_areaperta.it/attachments/20210210/e23a9689/attachment-0001.jpg>


Maggiori informazioni sulla lista Area