[Area] Convegno Area, 12 marzo 2021, ore 15, (diretta straming su Radio Radicale) L'opportunità del recovery fund per il contenzioso tributario

Giustizia Insieme redazione a giustiziainsieme.it
Gio 11 Mar 2021 10:23:18 CET


L'opportunità del recovery fund per il contenzioso tributario

La misura dell'irragionevole durata del processo tributario è data dal 
numero dei ricorsi pendenti davanti alla sezione tributaria: 53.482 
ricorsi alla fine del 2020. Si tratta di un carico complessivo che è 
rimasto inalterato negli ultimi dieci anni. E' dal 2015 che le pendenze 
non  scendono al di  sotto delle 50.000 unità.
La gravità dell'arretrato della sezione si trae dal confronto del numero 
con quello complessivo delle sezioni civili della Corte di Cassazione:  
sono 120.473 i ricorsi pendenti al 2020, la sezione tributaria 
rappresenta dunque il 44% del contenzioso civile di legittimità.
La questione  non può essere licenziata   come un ingorgo della sezione 
tributaria, o delle sezioni unite  che si occupano della materia, 
perché, comunque sia,  l'arretrato riguarda la Corte di Cassazione e non 
una sua singola sezione.
L'arretrato è  manifestazione di malfunzionamento della Corte di 
Cassazione  che si riverbera sulla giustizia italiana.
L'organizzazione va dunque rivista nel suo complesso e dall'interno 
perché l'incapacità di "smaltire l'arretrato"  coinvolge diritti in 
relazione ai quali la Corte di Cassazione deve esercitare al meglio la 
funzione  nomifilattica che la  Costituzione Le ha assegnato. Il  
settore è peraltro nevralgico perchè coinvolge gli interessi dei 
contribuenti  e, al tempo stesso, dello Stato, i cui interessi 
finanziari si riflettono sullo sviluppo economico del paese.
Le soluzioni fino ad ora adottate si sono rilevate meri palliativi, come 
dimostra il numero dei ricorsi tributari pendenti.
L'inserimento degli ausiliari si è ben presto dimostrato un rimedio di 
scarsa efficacia, non solo per ragioni legate alla formazione dei 
collegi, ma soprattutto per il numero ridotto  di giudici così designati 
- poco più di una decina -, rispetto ai 100 previsti.
L'applicazione dei magistrati dell'Ufficio del massimario ha determinato 
un'esperienza significativa in termini di produttività e la formazione 
di un gruppo di magistrati specializzati,  ma purtroppo rebus si 
stantibus a termine in quanto l'applicazione terminerà a giugno.
Il 12 gennaio scorso il Governo ha presentato in CDM la bozza del Piano 
nazionale di Ripresa e Resilienza per il rilancio dell'economia e la 
costruzione del futuro delle nuove generazioni, che prevede importanti 
investimenti per l'innovazione organizzativa della Giustizia. Tra le 
linee di intervento programmate v'è l'abbattimento dell'arretrato del 
contenzioso tributario pendente davanti alla Cassazione.
Nel prossimo mese di aprile il Piano dovrà essere presentato alla 
Commissione Europea, il tempo è poco, ma ci sono i margini  per fornire 
un contributo di idee e di proposte.
Il convegno del 12 marzo  è stato organizzato in questa prospettiva 
perché è attraverso il confronto delle idee  che si individuano le 
soluzioni.

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