[Area] Intervista di Franco Coppi

marioardigo marioardigo a yahoo.com
Mer 21 Apr 2021 08:04:13 CEST


 Trovo corretto che Coppi, chiamato a pronunciarsi sull'abolizione dell'ANM, si sia chiamato fuori, non essendone parte né essendo magistrato.
  Che tema il processo, per come oggi è condotto, è cosa che va presa sul serio, perché è un giudizio di persona competente ed equilibrata.
   Mi pare superficiale il suo giudizio che essere assunti come magistrati dia diritto di vita e di morte. Infatti il processo è sempre un rito collettivo e ad evidenza pubblica, organizzato secondo un sistema piuttosto stingente di impugnazioni, reclami e revisioni. Il potere del singolo ne è piuttosto limitato.
  La giurisdizione, certo, è un potere e il potere, sempre, corrompe. In particolare incide sulla psicologia delle persone, mutandola. Più il potere è libero da limiti, più corrompe. La psicologia del magistrato è presidiata dalla corruzione da uno stringente sistema di limiti, che però non previene del tutto l'azzardo morale, che è il principio di ogni corruzione. Negli scandali recenti che hanno travagliato la magistratura ne troviamo conferma pratica. Essi sono indubbiamente collegati al nostro associazionismo, del quale è quindi sicuramente auspicabile la riforma. Esso incide su un potere dello stato, sul cosiddetto autogoverno, e bisognerebbe prevenire che la componente del CSM eletta dai magistrati sia controllata dal nostro associazionismo o da altri centri di potere organizzati in quell'ambito. Un problema serio, denunciato da noi stessi.
  La psicologia aiuta le persone a superare le loro crisi, studiandole mediante test. Può mettere in luce tratti della personalità che potrebbero determinare difficoltà nel reagire razionalmente in situazioni particolarmente stressanti. A questo fine vengono testati, ad esempio, i piloti degli aerei da combattimento e quelli dell'aviazione commerciale. Mi pare di aver capito che siano ritenuti utili nel corso del servizio, non prima del suo inizio, quando l'efficacia predittiva sarebbe scarsa perché il soggetto non è mai stato sottoposto a stress specifici. 
   Non mi pare che sia prassi corrente testare psicologicamente per predire decisioni squilibrate nelle alte professionalità intellettuali, ad esempio con riferimento a componenti di commissioni valutative, dirigenti di dipartimento, professori universitari e rettori ecc. Probabilmente perché questo va oltre l'efficacia dei test.
  I magistrati, come i medici, vanno soggetti a stress da sfinimento, è un fatto che è anche oggetto di uno dei corsi più interessanti della nostra Scuola superiore, sulla psicologia del giudicare. In questa condizione sono più soggetti ai cosiddetti bias cognitivi. È sulla condizione lavorativa stressante, però, che si deve incidere. La statistica clinica dimostra, ad esempio, che la condizione di sfinimento incide pesantemente sull'errore medico tra gli anestesisti.
  Naturalmente nessuna scienza, che io sappia, si ritiene competente a valutare l'equilibrio "politico", sempre che si riesca a definire che cos'è. Coppi dovrebbe precisarlo, se realmente si è espresso in quei termini. Di solito è ritenuta politicamente equilibrata la decisione conforme agli orientamenti della classe che domina in una società. Non credo che Coppi intendesse questo. Da alcuni si ritiene politicamente equilibrata la decisione giudiziaria che sia politicamente neutrale, ma in Italia, con la Costituzione che abbiamo che sicuramente non è politicamente neutrale, non è possibile alcun ragionamento giuridico senza implicazioni politiche. Ogni grande principio di civiltà enunciato in Costituzione ha un valore politico, a cominciare da quello di eguaglianza. Se invece si vuole intendere che occorrerebbe una valutazione predittiva della tendenza del magistrato a strumentalizzare il proprio potere per favorire indebitamente una parte politica, e questo rientra nella corruzione del potere, non serve la psicologia, che in questo campo sarebbe impotente, ma un efficiente sistema disciplinare, che già c'è e, come tutti i sistemi organizzati dagli umani, qualche volta fallisce.
Mario Ardigo

Inviato da iPad

> Il giorno 19 apr 2021, alle ore 12:36, <ed.brutiliberati a gmail.com> <ed.brutiliberati a gmail.com> ha scritto:
> 
>  
> Con grande amarezza ho letto in rassegna stampa l’intervista rilasciata al direttore di “Libero” da Franco Coppi.
>       Le interviste sono un  genere difficile da gestire per tutti; le forzature nei titoli sono all’ordine del giorno. Ma stento a riconoscere il raffinato professore e l’equilibrato avvocato che tutti abbiamo conosciuto.
>    Alla domanda “Bisognerebbe abolire l’Associazione Nazionale Magistrati?” risponde “ L’abolizione del parlamentino delle toghe delle toghe è un problema che non mi sono  mai posto. La sua esistenza mi lascia indifferente: se c’è, è naturale che si divida in correnti, ma i veri problemi della magistratura sono altri”. Eppure ho il ricordo vivo del contributo di riflessione e di stimolo che Franco Coppi in più occasione ebbe a portare in iniziative dell’Anm nel periodo in cui io ero presidente e l’associazione era impegnata nel contrastare la “riforma Castelli”.
>       Ripeto :le interviste sono un  genere difficile da gestire per tutti. Ma sorprende leggere passaggi come “ Avrei paura ad essere giudicato da questa magistratura”, frase che nella titolazione piuttosto che essere rafforzata come accade di consueto, è attenuata in “Avrei paura ad essere giudicato da certe toghe”.
>        Ed ancora alla domanda “ La sua ex collaboratrice , Giulia Bongiorno, ha detto che nell’esame di magistratura bisognerebbe inserire un test psicologico. Lei sarebbe d’accordo?”  risponde “ Sono d’accordo che servirebbero mezzi di selezione più rigorosi. Non è ammissibile che si diventi magistrati, acquistando diritto di vita e di morte sugli italiani dopo due o tre compitini di legge. Ci vorrebbero esami più articolati attraverso i quali saggiare anche la preparazione morale e spirituale e l’equilibrio psicologico e politico del candidato”.  Lasciamo stare l’equilibrio “politico”, espressione infelice che può essere sfuggita, ma il tema dell’ “equilibrio psicologico” non può essere affrontato in una battuta. Come si sa proprio gli psicologi sono contrari a questo tipo di test. In Francia una esperienza di questo tipo introdotta dieci anni fa è stata rapidamente abbandonata.
> Quandoque bonus dormitat Homerus ( Orazio).     Mi auguro di poter presto ritrovare anche negli interventi giornalistici il raffinato professore e l’equilibrato avvocato che tutti abbiamo conosciuto.  Ma noi magistrati dobbiamo riflettere sul clima che si è creato e dobbiamo impegnarci per superare questo momento difficile, non tanto con le parole delle autocritiche, ma con i fatti di un rinnovato impegno nella giurisdizione.
> Edmondo Bruti Liberati
> 
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