[Area] Da minoranza a maggioranza: la diversità di genere influenza il processo decisionale? di Maddalena Ronchi e Viola Salvestrini

Giustizia Insieme redazione a giustiziainsieme.it
Mer 21 Lug 2021 08:57:49 CEST


Da minoranza a maggioranza: la diversità di genere influenza il processo 
decisionale?
_di Maddalena Ronchi e Viola Salvestrini_

Negli ultimi decenni, la magistratura italiana è stata protagonista di 
una marcata trasformazione in termini di composizione demografica. Dal 
1965, anno in cui le prime otto donne entrarono a far parte della 
professione, vi è stato un progressivo incremento della partecipazione 
femminile in magistratura. Nel 1987, per la prima volta ci furono più 
donne che uomini tra i vincitori di concorso, ed è dal 2015 che il 
numero di donne in magistratura ha superato quello degli uomini. Oggi, 
il 54% dei magistrati è donna - e questa percentuale è probabilmente 
destinata ad aumentare nei prossimi anni, dal momento che le donne sono 
la maggioranza sia dei laureati in giurisprudenza che dei vincitori di 
concorso in magistratura. Sebbene le donne siano tuttora 
sottorappresentate negli organi più alti della magistratura (ad esempio, 
solo il 28% delle magistrate ricoprono incarichi direttivi, e il 
Consiglio Superiore di Magistratura è, per la grande maggioranza, 
composto da uomini), suggerendo quindi la presenza di un "soffitto di 
cristallo", sembrerebbe solo una questione di tempo prima che la 
magistratura diventi, a tutti gli effetti, un organo "al femminile". 
Viene dunque spontaneo chiedersi se e quali conseguenze questa 
progressiva trasformazione comporterà circa l'operato della magistratura 
stessa.

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