[Area] AREADG su CDC 7 nov 2021 e sistema elettorale CSM

Coordinamento AreaDG coordinamentoarea a gmail.com
Lun 8 Nov 2021 21:12:34 CET


[image: AreaDG.jpg]

*Alzata di scudi contro il sistema Luciani ieri in CDC - ANM*



Ieri al CDC dell’ANM abbiamo assistito ad una netta alzata di scudi contro
il sistema Luciani per le elezioni del CSM.

In prima battuta MI ha presentato un documento che, una volta criticato il
sistema basato sul voto trasferibile (Luciani) esprime il proprio favore
per uno diverso che: 1) sia basato su collegi elettorali di grandi o medie
dimensioni plurinominali, nell’ambito del quale venga eletto un numero di 3
o 4 componenti del Consiglio; 2) sia caratterizzato da un meccanismo di
voto con preferenza unica.

In seconda battuta, MI ha ritirato il documento iniziale con indicazione di
proposte alternative, arroccandosi sulla netta chiusura al sistema Luciani
ed all’introduzione del meccanismo del voto singolo trasferibile. Tale
mozione riceveva consensi da A&I e dai 101, ma non ha ottenuto la
maggioranza e, fortunatamente, non è divenuta la posizione ufficiale
dell’Anm.



La lettura complessiva della vicenda consente facilmente di capire come MI,
con il convergente supporto delle altre due rappresentanze, voglia
sostanzialmente mantenere immutato il sistema elettorale vigente di tipo
uninominale e maggioritario con voto singolo, operando una mera operazione
di immagine, volta a sostituire il collegio unico nazionale con più collegi
plurinominali, ma sempre di tipo maggioritario e caratterizzato da poche
candidature espresse evidentemente dall’alto perché non scelte dagli
elettori con il voto

AreaDG ha sempre ribadito che le storture evidenziate dalle vicende
dell’Hotel Champagne e dal disvelamento di alcune conversazioni tra
componenti del CSM, fossero in parte determinate da un sistema elettorale
che induce a presentare pochi candidati e quindi attribuisce una scarsa
possibilità di scelta agli elettori e consente l’espressione di un unico
voto di preferenza, che diventa fortemente condizionabile dai meccanismi di
appartenenza correntizia e controllabile *ex post*. Peraltro, la riduzione
dei candidati favorisce la loro designazione dall’alto, da parte dei
vertici, palesi od occulti, delle correnti e crea un forte rapporto di
dipendenza degli eletti rispetto a chi li ha designati. Infine, questo
sistema ha da sempre penalizzato i candidati indipendenti.



Il sistema attualmente vigente, seguendo le indicazioni di MI, verrebbe
perpetrato per il futuro attraverso una legge elettorale molto simile, che
sostituisce soltanto il collegio unico nazionale con più collegi di medie
dimensioni, ma di fatto riproduce su scala minore esattamente le stesse
dinamiche.



Riteniamo che questa posizione non sia accettabile e vada contrastata con
grande fermezza.



Diversamente da MI, siamo convinti che l’unico sistema in grado di
ridimensionare in modo consistente il peso delle correnti e restituire
piena libertà di scelta agli elettori, tra quelli in esame, sia proprio il
sistema Luciani.



Questo prevede più collegi di medie dimensioni nei quali verrebbero eletti
4 o 5 componenti del CSM. Quindi imporrebbe ai gruppi di candidare un pari
numero di colleghi offrendo quindi ampia scelta. Il sistema attribuisce poi
all’elettore più espressioni di voto. Si tratterebbe di voti alla persona e
non vincolati ad alcuna lista, quindi ben ne potrebbero beneficiare
candidati di diversa estrazione culturale ma tutti comunque apprezzati nei
rispettivi territori. Tra questi, certamente, potrebbero trovare spazio di
consenso candidati indipendenti dalle correnti o espressione di nuove
aggregazioni.

Per altro verso, la pluralità di preferenze non consentirebbe di
condizionare il voto in favore di una unica formazione associativa né di
controllarne gli esiti in un momento successivo. Infine, differentemente
dalla prospettazione di MI, sarebbe molto difficile creare cordate
trasversali perché ciascun gruppo sarebbe costretto a candidare tanti
colleghi quanti sono gli eleggibili in quel distretto elettorale e quindi a
sostenerli.



La verità è che il sistema Luciani è l’unico sistema elettorale, tra quelli
in discussione, che non consente alle correnti di prevedere e condizionare
l’esito del voto e così di perpetrare di consiliatura in consiliatura il
proprio sistema di potere e non consentirebbe nemmeno di designare ex ante
quelli che saranno eletti, riducendo i candidati ad un gruppo di
predeterminati.

Siamo sorpresi che sia A&I che i 101, dopo aver sostenuto con grande enfasi
la necessità di radicali cambiamenti del sistema di auto governo, abbiano
ritenuto di convergere sulle posizioni di MI che tale cambiamento sembrano
voler evitare, a partire dal sistema elettorale.

Siamo convinti che le opzioni sul sistema elettorale del CSM siano uno
snodo fondamentale per dimostrare con i fatti la volontà di voltare pagina
e recuperare l’autorevolezza del Consiglio che passa inevitabilmente per un
forte ridimensionamento del peso delle correnti.

Il Coordinamento nazionale di AreaDG.
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