[Area] Referendum ANM: un’occasione

Giancarlo Avenati Bassi giancarlo.avenatibassi a giustizia.it
Sab 22 Gen 2022 10:48:04 CET


Mi dispiace non essere riuscito a participare all’assemblea di ieri. Me ne scuso. Condivido in pieno le parole di Roberto,  di profondo rispetto dello sdegno e della disillusione,  che spinge molto di noi a propendere per il sorteggio dei candidati, e allo stesso tempo di radicale critica di tale soluzione.

Vorrei solo dire due parole per spiegare le ragioni del maggioritario: il senso del maggioritario nel nostro caso non é quello di garantire la governabilità, non essendoci questo interesse. Il maggioritario potrebbe avere il merito di costringere le correnti a scegliere dei candidati capaci di ottenere consensi anche al di fuori del perimetro di appartenenza. Candidati meno identitari, non avendo senso la mera conta degli iscritti e dei simpatizzanti, dovendo ogni corrente ambire alla maggioranza dei voti.
Penso al bellissimo tentativo che recentemente facemmo di candidare Anna Maria Loreto al Csm  e dico che che tale operazione non si potrebbe più fare e non avrebbe senso in un sistema proporzionale.
 Il maggioritario costringe poi ad unirsi e dissuade le divisioni e noi tutti sappiamo come ogni posizione politica a sua volta poi si divida sulle scelte specifiche dei modi, dei tempi, delle priorità con il rischio di una continua frammentazione delle posizioni.
Non so se tali meriti del maggioritario prevalgano o meno sui suoi costi, ma credo che debbano essere tenuti in conto.
Un Caro saluto a tutti. Giancarlo.


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Il giorno 21 gen 2022, alle ore 21:22, Roberto Arata <roberto.arata a giustizia.it> ha scritto:


E’ terminata da un paio  d’ore l’assemblea dell’ANM Piemonte e Valle d’Aosta su sorteggio e sistemi elettorali.
Ripensavo all’intervento di qualcuno che, diversamente da me, é favorevole al sorteggio: nelle sue parole c’era un disincanto sofferto, uno sdegno e una disillusione autentica. E un disagio, il mio stesso disagio verso ciò che per tanti anni é accaduto e che non siamo riusciti ad impedire che accadesse.
Quello sdegno e quella disillusione l’ha portato a rifugiarsi nel sorteggio.
Ecco:  a quello sdegno e a quella disillusione vorrei parlare.  Perché non é quella la via d’uscita.
Senza un CSM autorevole è a rischio l’indipendenza e l’autonomia della magistratura, ma senza la fiducia dei magistrati il CSM non può essere autorevole: é indispensabile, per la sopravvivenza stessa del modello di magistratura disegnato dalla Costituzione, che noi magistrati torniamo a “riconoscerci” nel circuito dell’autogoverno, ricominciamo a pensare che “l’autogoverno siamo noi”, lo siamo direttamente, nello svolgimento quotidiano delle nostre funzioni e nella realizzazione concreta della nostra indipendenza, e indirettamente, attraverso l’azione di chi ci rappresenta negli organi di autogoverno.
A questo fine assumono un’importanza fondamentale i criteri con cui si scelgono i rappresentanti e, dunque , innanzi tutto la legge elettorale.
I quesiti del referendum indetto dall’ANM hanno ad oggetto indicazioni generali: il sorteggio, da un lato, la scelta tra sistema maggioritario e proporzionale, dall’altro.
Anche tralasciando  le innumerevoli considerazioni che si possono fare sull’incostituzionalità e l’irrazionalità del sorteggio, é evidente  che rifugiarsi nel sorteggio significhi urlare al mondo la convinzione di non essere capaci di cambiare rispetto al passato e di non essere in grado neppure di scegliere i nostri rappresentanti. Si consegna alla politica un autogoverno delegittimato e sconfitto, se  persino i magistrati non credono nella propria capacità di autodeterminarsi e pensano che per trovare al proprio interno “uno per bene” non resta che  affidarsi al caso. Tra l’altro, facendo implicitamente passare l’idea che qualunque magistrato possa fare il consigliere del CSM, tanto che ci vuole a tutelare l’autonomia e l’indipendenza della magistratura dalle ingerenze esterne ed interne, a interloquire con la politica sulle riforme legislative, ecc. ecc.
Quanto al secondo quesito, la scelta tra maggioritario e proporzionale, in termini così ampi e generici, si riduce ad un’opzione di massima: importante, ma comunque generica. Chi vuole un CSM plurale e rappresentativo di tutte le anime  e le sensibilità della magistratura non può che pronunciarsi per il proporzionale. D’altra parte i sistemi maggioritari hanno il pregio di garantire “la governabilità” a discapito della rappresentanza e al CSM “la governabilità” non serve: il CSM non deve formare la proprio interno una maggioranza “di governo” ed, anzi, é importante che accada  il contrario.
Ciò detto, questo referendum è, però, secondo me, anche una grande occasione per ciascun magistrato per conoscere meglio e riflettere più a fondo sulle concrete proposte di riforma della legge elettorale del CSM  emerse in questi mesi, perché lo specifico meccanismo elettorale prescelto può davvero contribuire a riavvicinare i magistrati al circuito dell’autogoverno, restituendo a ciascuno di noi la capacità di incidere o, al contrario, può rendere impossibile una rinascita.
In questo contesto, per contribuire ad un ragionamento collettivo sulla riforma, come AreaDG ci é parso utile, in primo luogo, individuare gli obiettivi che una buona legge elettorale dovrebbe soddisfare per attuare il modello di Consiglio Superiore della Magistratura disegnato dalla Costituzione e trovare il giusto equilibrio tra gli interessi in gioco e, quindi, passare in rassegna le tante proposte in campo, cercando di individuarne le caratteristiche salienti e valutarne l’efficacia in funzione di quegli obiettivi.  Il risultato di tale operazione é visibile suil sito attraverso il link https://www.areadg.it/speciali/riforma-elettorale-csm/<https://eur03.safelinks.protection.outlook.com/?url=https%3A%2F%2Fwww.areadg.it%2Fspeciali%2Friforma-elettorale-csm%2F&data=04%7C01%7Cgiancarlo.avenatibassi%40giustizia.it%7Cec606aca39df418778e508d9dd1bbe2d%7C792bc8b190884858b8302aad443e9f3f%7C0%7C0%7C637783933536561568%7CUnknown%7CTWFpbGZsb3d8eyJWIjoiMC4wLjAwMDAiLCJQIjoiV2luMzIiLCJBTiI6Ik1haWwiLCJXVCI6Mn0%3D%7C3000&sdata=%2FSaDzW5EpvFUCIrTsoU2zd6l6Z6BuaOYFZmizmXk%2BdQ%3D&reserved=0> (Sono state aggiornate e ri-pubblicate oggi sul sito di AREADG le schede relative alle proposte di riforma di legge elettorale)
Usando questo metodo, e non in base a pregiudizi, ad esempio, ci siamo convinti che il testo “Cartabia”, nella sua attuale versione,  presenti profili critici, per superare i quali é importante continuare a dibattere.
Ed è importante che ne dibattiamo, innanzi tutto, tra noi, perchè nessuna riforma dell’ordinamento giudiziario, a maggior  ragione una riforma del CSM, può essere pensata e discussa senza il contributo dei magistrati.
Le schede delle varie proposte di legge che trovate sul sito accedendo attraverso il link sono state elaborate proprio per contribuire ed alimentare questa discussione.
Baci e saluti
R

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