[Area] AreaDG - Lo sgambetto alla Giustizia nella legge di bilancio

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Mar 14 Nov 2023 08:09:57 CET


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*Lo sgambetto alla Giustizia, *

*nella legge di bilancio*



L'*art. 110 della Costituzione* prevede che "Ferme le competenze del
Consiglio superiore della magistratura, spettano al Ministro della
giustizia l'organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla
giustizia": ciò sta a significare che la principale funzione che la
Costituzione attribuisce al Ministro è quella *di garantire tutti gli
strumenti perché gli art. 24 e 101 Cost. trovino concreta attuazione*.

Sembra non avvedersene il Governo in carica che mostra di aver scelto
l'abbandono della macchina giudiziaria.

Dall’insediamento del nuovo Governo, a fronte di impegnative dichiarazioni
del Ministro in merito a disegni di riforma, si assiste ad un silenzio
assordante in merito alle misure di supporto finanziario per il
funzionamento degli uffici.

Quale il motivo di tale silenzio?

È presto detto: il Consiglio dei ministri ha *approvato il DDL per la legge
di bilancio per l’anno 2024 che non contiene misure di investimento per i
prossimi anni per l’amministrazione della giustizia*.

Nulla è previsto per la crescita del personale amministrativo in servizio
da cui si pretende una profonda innovazione organizzativa.

Nulla per assunzioni future.

Nulla per il potenziamento della digitalizzazione degli uffici

Anche se il Ministro, all’inizio dell’anno, aveva garantito che vi
sarebbero state risorse per la giustizia ed in più di un’occasione ha
ribadito che l’efficienza della giustizia è fondamentale per la crescita
del PIL italiano.

Ma l’unico investimento per la giustizia nella legge di bilancio è il
doveroso intervento per la magistratura onoraria di vecchia nomina, anche
se sul punto sarà necessario attendere lo specifico intervento normativo
per comprendere come verrà declinato l’utilizzo del fondo stanziato.

Fatta eccezione per tale misura, il Ministero della giustizia nel DDL
all’esame del Senato è citato poi solo per la sua generosa partecipazione,
assieme ad altri ministeri, alle politiche governative di spending review,
con un taglio lineare di spesa per circa 55 milioni di euro per il prossimo
triennio (*https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01379124.pdf
<https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01379124.pdf>*).

Forse il Ministro ed il Governo credono che gli scarsi investimenti del
passato siano sufficienti, anche per i prossimi anni, a sostenere la
necessità di innovazione del settore Giustizia?

Forse si pensa che alla Giustizia siano sufficienti le risorse provvisorie
ottenute con il PNRR?

Il Piano di ripresa e resilienza è chiarissimo: le risorse che l’Europa ci
ha attribuito su specifici progetti a sostegno della ripartenza del Paese
devono esser affiancate da risorse di bilancio ordinarie e durature oltre
che da nuovi investimenti rivolti a consentire di raggiungere gli
obiettivi, mettendo a regime le misure organizzative introdotte grazie al
PNRR.

Per queste ragioni Area Democratica per la Giustizia intende richiamare il
Ministro e il Governo alle proprie responsabilità in materia di
investimenti per gli uffici giudiziari.

Come si pensa di colmare gli enormi vuoti di organico di personale
amministrativo senza alcun investimento, per la prima volta dopo anni, in
legge di bilancio?

La scopertura nazionale degli organici del personale superava, già ad
inizio 2023, il 25 %, ma in alcuni uffici arriva al 40%, con la scopertura
del fondamentale settore dei dirigenti amministrativi di oltre il 50%; a
ciò si aggiunga che l’Amministrazione della Giustizia è uno dei settori con
il più alto tasso di pensionamento del personale amministrativo.

E la linea di investimento per la digitalizzazione dei prossimi anni del
ministero quale è?

Alcun fondo per la digitalizzazione è previsto né si prevede un
rifinanziamento di quelli già esistenti e ottenuti nelle precedenti leggi
di bilancio.

Si sviluppano nuovi sistemi informatici anche nel settore penale, con un
avvio difficile e con una digitalizzazione sempre più dettata dal centro e
senza coinvolgimento degli uffici.

Ma lo sviluppo di nuovi applicativi richiede risorse per la manutenzione
degli stessi ed assistenza quotidiana.

Per l’informatica anche le risorse del PNRR sono in realtà ridotte rispetto
alle altre misure, circa 423 milioni e non riguardano né lo sviluppo del
PPT e del PCT né tanto meno la manutenzione dei relativi sistemi.  Mentre
tali risorse avrebbero dovuto essere inserite nella legge di bilancio.

Anche l’Ufficio per il processo attende la messa a regime di questo nuovo e
prezioso strumento. Il D.lgs. n.151 del 2022 ha già adottato questa scelta.
Ma dove sono le risorse per ampliare le dotazioni organiche e per assumere
a tempo indeterminato gli addetti all’ufficio per il processo, creando il
naturale e dovuto sbocco lavorativo per i tanti giovani UPP che stanno oggi
lavorando negli uffici?

Gli uffici giudiziari nonostante le carenze di organico e strutturali e
nonostante la pandemia hanno lavorato in questi anni per rendere la
giustizia più efficiente e proprio i dati pubblicati di recente dallo
stesso Ministero in occasione del monitoraggio semestrale parlano chiaro in
tal senso.

La durata del processo penale è diminuita rispetto al 2019 (epoca
pre-covid) del 29 % superando già il target atteso nel 2026.

Quella del processo civile è sceso del 19,2 %, raggiungendo già la quasi
metà del target atteso. L’indice di smaltimento civile è passato da 1.06 a
1,16 risultato tra i più alti degli ultimi anni

Non potendosi ritenere che tali risultati siano connessi, se non in minima
parte, al pur indispensabile lavoro degli addetti UPP a tempo determinato,
arrivati da poco più di un anno ed i cui migliori risultati si vedranno
necessariamente nei prossimi mesi, il significativo miglioramento delle
performances è imputabile esclusivamente al lavoro degli uffici e dei suoi
operatori, personale e magistrati.

Attendiamo di sapere se si intende supportare gli uffici perché questo
lavoro prosegua.

Perché è chiaro che in assenza di investimenti il fallimento anche degli
obiettivi PNRR per la giustizia sarà una certezza.

L’assenza di investimenti in legge di bilancio per la giustizia non è solo
grave in sé perché priva gli uffici di risorse fondamentali ma anche perché
tradisce una visione del Governo per cui la Giustizia non appare un settore
fondamentale dello Stato e per la crescita del Paese.

Programmare la spesa con la legge di bilancio non è una operazione
meramente contabile ma descrive una scelta politica nella quale si
delineano le linee di azione del governo e del singolo ministero
assicurandone la riuscita con i relativi investimenti.



L’abbandono al loro destino degli uffici giudiziari, del personale
amministrativo e dei magistrati non è solo ingeneroso verso il loro impegno
ma è uno strumento di delegittimazione della magistratura tanto quanto
l'attacco ai magistrati che prendono decisioni non condivise dalla
maggioranza di Governo.

Per questo AreaDG auspica che il Parlamento apporti le necessarie modifiche
alla legge di bilancio.
Il Coordinamento nazionale di AreaDG.
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