[Area] AreaDG - Nessun carcere senza un giudice

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Gio 22 Feb 2024 15:43:28 CET


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*Nessun carcere senza un giudice*



Riporta la stampa che il ministro dell’Interno, in visita a Milano, avrebbe
addebitato il drammatico degrado dei Centri di Permanenza per i Rimpatri (i
CPR) agli ospiti che vi sono detenuti, persone migranti in attesa di
espulsione.

Queste dichiarazioni giungono dopo che altri organi stampa hanno, invece,
rappresentato e documentato, con filmati e immagini, i CPR quali luoghi di
autentico “orrore”.

Il CPR Corelli di Milano è stato posto sotto sequestro dalla Procura della
Repubblica di Milano il 13 dicembre 2023, nel corso di un’indagine penale.

Ma i CPR fanno notizia anche per i suicidi dei detenuti che cedono di
fronte al degrado e alla disperazione.  “*Vorrei che il mio corpo fosse
portato in Africa*” ha scritto con un mozzicone di sigaretta, Ousman Sylla,
prima di suicidarsi nella notte del 4 febbraio a Roma, nel CPR di Ponte
Galeria, solo due settimane prima dell’uscita del Ministro. Ousman era
partito minorenne dalla Guinea, come il capitano del film di Garrone. Il
suo difensore aveva rappresentato l’incompatibilità della sua vulnerabilità
psichica con le condizioni della detenzione.

Anche Moussa Balde era della Guinea ed aveva 23 anni quando si è suicidato
in una cella di isolamento del CPR di Torino il 22 maggio 2021. I Pubblici
Ministeri, che hanno chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo del
responsabile della società che gestiva la struttura e del medico interno,
hanno rilevato “gravissime violazioni dei diritti e della dignità dei
soggetti ivi trattenuti”, la cui “condizione giuridica è di gran lunga
peggiore rispetto a quella dei soggetti detenuti in carcere, per i quali
sono previste specifiche procedure normativamente imposte per
l’applicazione del regime di isolamento».

Eppure, Ousman, Moussa e le altre persone migranti rinchiuse nei centri di
permanenza per il rimpatrio non scontano una pena, neppure preventiva, per
avere commesso un reato; portano un’unica colpa: quella di essere privi di
un permesso di soggiorno.

La restrizione della loro libertà è ammessa dal diritto europeo solo come
“extrema ratio”, che vuol dire solo quando ogni altra misura idonea ad
assicurare il rimpatrio non sia sufficiente e solo per il tempo necessario
al rimpatrio. E invece, secondo i dati raccolti dal Garante nazionale dei
diritti delle persone private della libertà personale, tra il 2020 e il
2022, è stato rimpatriato solo il 50% delle persone trattenute nei CPR
(3154 persone delle 6383 detenute nel 2022).



Tutto ciò avviene al di fuori di una sorveglianza dei giudici che sono
chiamati a garantire i diritti dei detenuti condannati per un crimine ma
non quelli dei detenuti innocenti.



Non ci può più essere detenzione senza sorveglianza del giudice.



Non ci può più esser carcere senza un magistrato di sorveglianza.


*Gruppo AreaDG Immigrazione*
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