10 giu 2006
Per il prossimo C.s.m. magistratura democratica candida quattro donne.
E' una novità ma, soprattutto, è un progetto.
E' un segnale di inversione di tendenza rispetto al deficit di democrazia che deriva dalla storica assenza delle donne dagli organi rappresentativi istituzionali ed associativi, soprattutto nella realtà meridionale.
E' il riconoscimento di ciò che le donne già rappresentano nella magistratura italiana: un importante patrimonio non solo di professionalità, ma anche di impegno e sensibilità.