01 feb 2006
Md
- Magistratura democratica Movimento
per la giustizia
Catania, 18 febbraio 2006
Aula delle adunanze del Tribunale
ore 9.30 – 13.30
AI
CONFINI DEL DIRITTO
Migranti, lavoratori in nero e precari
Md
- Magistratura democratica Movimento
per la giustizia
Catania, 18 febbraio 2006
Aula delle adunanze del Tribunale
ore 9.30 – 13.30
AI
CONFINI DEL DIRITTO
Migranti, lavoratori in nero e precari
Il Ministro Castelli non ha perso tempo ed ha sentito il dovere di rilanciare oggi stesso le insinuazioni del Presidente del Consiglio sull'imparzialità di quei "magistrati politicizzati" che con scarsa fantasia definisce "le toghe rosse".
E' uscito il volume "Salviamo la Costituzione", a cura di Domenico Gallo e Franco Ippolito.
Alla stesura del libro hanno contribuito anche Ignazio Juan Patrone, Luigi Ferrajoli e Raniero La Valle.
Si tratta di un contributo per arginare il silenzio quasi tombale da parte della maggioranza degli organi di informazione. Un silenzio grave, considerato che il referendum costituirà un appuntamento decisivo per le sorti della democrazia italiana.
La relazione del ministro Castelli rappresenta una CONFESSIONE e una
DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO.
1. Confessa che l'unico intento del governo e della maggioranza è stato quello di regolare i conti con la magistratura, con la controriforma dell'Ordinamento giudiziario che modifica l'equilibrio dei poteri delineato dalla Costituzione, che non ha caso è stata anche
formalmente stravolta con la legge costituzionale, che sarà sottoposta a referendum.
Care amiche e cari amici dei Democratici di sinistra,
Il compito di parlare della giustizia del lavoro e del suo possibile (?) rilancio potrebbe, forse dovrebbe, prendere le mosse dalla constatazione di una crisi, di un'ineffettività che segna da molti anni oramai anche la realtà di questo settore nevralgico per l'intera amministrazione della giustizia.
LA GIUSTIZIA PRESA SUL SERIO
Riformare la giustizia o governare i giudici?
Introduzione di Franco IPPOLITO
Non da oggi assistiamo nel nostro paese ad un forte attacco alla libertà femminile ed al principio di autodeterminazione delle donne e, nello stesso tempo, ad un vero assalto senza precedenti al principio di laicità dello Stato: dapprima, il riconoscimento della personalità giuridica dell'embrione, soggetto di diritti al pari e contro quelli della madre, attuato con la legge n.
Il 23 dicembre il Senato ha approvato definitivamente le leggi di bilancio e finanziaria per il 2006 (leggi n. 266 e 267/2005 pubblicate nella G.U. del 29.12.2005).
Il disegno di legge prevedeva per il Ministero della Giustizia (tabella n. 5) una riduzione degli stanziamenti di 100,5 milioni di euro (da 7.416.214.626, previsioni assestate anno finanziario 2005, a 7.315.669.075).