Fatti inquietanti si susseguono. Hanno come oggetto la giurisdi-zione ma riguardano l'assetto dello Stato di diritto e le libertà di tutti.
Fatti inquietanti si susseguono. Hanno come oggetto la giurisdi-zione ma riguardano l'assetto dello Stato di diritto e le libertà di tutti.
Con sentenza 13-20 gennaio 2004 la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo l’art. 1, comma 2, della legge 20 giugno 2003, n.140 (´Disposizioni per l’attuazione dell’art. 68 della Costituzione nonché in materia di processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato'). L’esito era scontato (o, comunque, altamente probabile), ché l’´insulto' portato dal lodo Schifani (come viene comunemente definita la legge in questione) ´ad un ordinamento ancora abbarbicato, ormai pateticamente, al principio di eguaglianza' (cosi G.
«La
tortura non è creduta necessaria dalle leggi degli eserciti
composti per la maggior parte della feccia delle nazioni, che
sembrerebbono perciò doversene più d’ogni altro
ceto servire» (C. Beccaria, Dei delitti e delle pene,
ed. 1766, par. XVI, testo a cura di A. Burgio, Feltrinelli, 2000, p.
63). Ciò che oltre due secoli fa era bandito – almeno
nella coscienza degli illuministi – persino alla feccia
Un paese normale non può ignorare il fallimento, nel settore degli stupefacenti, delle strategie repressive e ottusamente proibizioniste. I fenomeni sociali, e tra questi il consumo di stupefacenti, devono essere governati e non esorcizzati con leggi manifesto. L’uso di droghe è un arcipelago complesso e diversificato, in continuo divenire, che richiede interventi articolati e duttili.
È ormai diffusa la
consapevolezza che le questioni della libertà delle persone
interpellano oggi in profondità le nostre democrazie: per
molte ragioni, riconducibili ai diversi profili della crisi del
modello di “stato costituzionale” affermatosi nella
seconda metà del ‘900.
Il dibattito sulla giustizia si è riacceso in questi mesi sull'onda di aspri scontri ideali (o apparentemente tali) e di fatti drammatici. Ma, nel rincorrersi di analisi, proposte e slogan, ciò che manca, assai spesso, è la razionalità.
Questione giustizia entra, con questo fascicolo, nel diciottesimo anno di vita e si rinnova nella periodicità, nella veste grafica, nelle rubriche.