[Area] R: Re: Sulla questione della Magistrautura onoraria. La toppa peggiore del buco.

Vincenzo Crasto crasto.vincenzo a fastwebnet.it
Ven 10 Feb 2017 20:18:44 CET


Sulla magistratura onoraria la prima domanda a cui rispondere è se essa serva o 
se ne possa farne a meno.
La seconda è se vogliamo che tali magistrati siano preparati per i compiti a cui
 sono chiamati oppure possiamo accontentarci di un quisque de populo, sul modell
o del mediatore tanto per intenderci.
Da quanto affermano quasi tutti i Capi delle Procure, a cui va il nostro più sen
tito ringraziamento, allo stato non è possibile far funzionare il sistema senza 
l’apporto dei giudici onorari. Numerosi Presidenti di Tribunale concordano.
I giudici onorari non rappresentano una “eccentricità” italiana (lo dico per gli
 esterni), ma sono previsti nella Carta costituzionale all’art. 106.
I giudici di pace sono poi espressamente menzionati all’art. 116 Cost.
Con l’istituzione dei Giudici di pace (1991) si è attuato un effetto deflattivo:
 secondo il ministero della Giustizia i processi di cognizione trattati dai trib
unali in quindici anni sono diminuiti del 60%. I Giudici di pace hanno definito 
in tale periodo circa 25 milioni di procedimenti.
Voglio essere chiaro: il giudice di pace se non supera il concorso per magistrat
o professionale (riservato o meno che sia) non può essere ad esso in alcun modo 
assimilato, né oggi, né mai.
I giudici di pace attuali, circa 20 anni fa, da abilitati all’esercizio della pr
ofessione forense hanno però superato quello che potremmo definire un corso-conc
orso per diventare, ovviamente non magistrati di carriera, ma giudici di pace, e
x artt. 4 e 4 – bis legge 374/91. La legge citata prevede la pubblicazione di un
 bando in Gazzetta ufficiale, una selezione per titoli, ma la nomina interviene 
solo se vi è una valutazione positiva all’esito di un “tirocinio” della durata d
i sei mesi, che viene svolto sotto la direzione di un magistrato professionale a
ffidatario. Nel 2001 sono stati nominati circa 2000 giudici di pace dopo una sel
ezione di 70.000 partecipanti. Il giudice di pace, dopo un quadriennio, può esse
re confermato nelle funzioni solo all’esito di una duplice valutazione operata d
al Consiglio giudiziario e dal Consiglio Superiore della Magistratura. Il sistem
a convince: chi non è idoneo va direttamente a casa e fine della storia. Inoltre
 la legge prevede una formazione continua durante gli anni di servizio, per cui 
lo Stato investe milioni di euro.
Oggi, dopo 20 anni, i magistrati onorari hanno maturato una preparazione che li 
rende idonei, nella grande maggioranza dei casi, all’esercizio delle funzioni.  
Oggi il ministro della Giustizia fa una retromarcia rispetto alla stessa legge d
elega 57/2016 e propone una polverizzazione delle funzioni, che riteniamo molto 
grave, in quanto determinerebbe certamente il collasso dell’intero sistema giust
izia, con la previsione di 1000 giudici di pace nelle sedi maggiori ad es. Napol
i e Roma e l’utilizzo di got e vpo con il contagocce.
Cui prodest tutto ciò?
Tanti cari saluti Vincenzo Crasto 

<br>
<blockquote>
----Messaggio originale----<br>
Da: thorgiov a libero.it<br>
Data: 10/02/2017 17.33<br>
A: <u.nannucci a alice.it>, <area a areaperta.it><br>
Ogg: Re: [Area] Sulla questione della Magistrautura onoraria. La toppa peggiore 
del buco.<br>
<br>

  <!--
    
  -->
  
    <p>Ma è proprio la riserva che non mi piace. Bisogna consentire a
      tutti  i laureati in legge che abbiano maturato anche una
      esperienza nella avvocatura la possibilità di diventare giudici
      onorari, per consentire un continuo ricambio e nel contempo per
      verificare se gli aspiranti magistrati onorari abbiano
      effettivamente delle capacità tecniche . Il disastro della
      Pubblica Amministrazione in Italia è dovuto proprio al fatto che
      la stragrande maggioranza dei dipendenti è stata assunta senza
      concorso, attraverso la stabilizzazione dei precari, vale a dire
      di persone che sono state assunte a tempo determinato a semplice
      domanda e poi in virtù di qualche legge sono stati immessi in
      ruolo. Il disastro che è avvenuto con la scuola dovrebbe essere di
      monito : lì le immissioni in ruolo dei precari sono sempre state
      la regola. La conseguenza è che poi si leggono le lamentele
      pubbliche dei docenti universitari, i quali segnalano la
      scarsissima conoscenza della lingua italiana da parte degli
      studenti. Aprire indiscriminatamente a tutti senza fare una
      selezione è sempre un errore.</p>
    <p>FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
      Nord )<br>
    </p>
    <br>
    <div class="moz-cite-prefix">Il 10/02/2017 14:35,
      <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:u.nannucci a alice.it">u.na
nnucci a alice.it</a> ha scritto:<br>
    </div>
    <blockquote cite="mid:3E33BE2CB457452D85370F348A6C1500 a utenteVAIO"
      type="cite">
      
      <div dir="ltr">
        <div>
          <div>è esattamente la proposta che ho formulato nel mio lavoro
            intitolato “storia critica delle leggi di ordinamento
            giudiziario – gli errori dei giudici e le colpe dei
            politici” – edito da Aracne, e consultabile cliccando
            “aracne –nannucci”. se si vuole rispettare il dettato
            costituzionale, non è concepibile una assunzione di
            magistrati senza concorso; che potrebbe secondo me essere
            riservato a coloro che rivestono funzioni di giudice
            onorario attualmente</div>
          <div>cordialità</div>
          <div>nannucci</div>
          <div>
            <div>
              <div>. </div>
              <div>
                <div><b>From:</b> <a moz-do-not-send="true"
                    title="thorgiov a libero.it"
                    href="mailto:thorgiov a libero.it">thorgiov</a> </div>
                <div><b>Sent:</b> Thursday, February 09, 2017 11:58 PM</div>
                <div><b>To:</b> <a moz-do-not-send="true"
                    title="area a areaperta.it"
                    href="mailto:area a areaperta.it">area a areaperta.it</a>
                </div>
                <div><b>Subject:</b> Re: [Area] Sulla questione della
                  Magistrautura onoraria. La toppa peggiore del buco.</div>
              </div>
            </div>
            <div> </div>
          </div>
          <div>
            <p>E che cosa c'è di peggio di un concorso interno, in cui a
              partecipare è un gruppo ristretto di persone ? Il vero
              concorso è quello esterno, dove tutti hanno una
              possibilità. Altrimenti davvero si creerebbe una casta
              chiusa.</p>
            <p>FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale
              di Napoli Nord )<br>
            </p>
            <br>
            <div class="moz-cite-prefix">Il 09/02/2017 19:48, <a
                moz-do-not-send="true" class="moz-txt-link-abbreviated"
                href="mailto:anna2010 a tiscali.it">anna2010 a tiscali.it</a>
              ha scritto:<br>
            </div>
            <blockquote
              cite="mid:0187f814f0886e557ed3efd8e6861c42 a tiscali.it"
              type="cite"> <br>
              L'Italia è un Paese noto per la creatività... dove la
              parola "creatività" si è sostituita ad altre come:
              inganno, intrallazzo; legge truffa etc etc.<br>
              <br>
              Vista dall'esterno la questione della Magistratura
              onoraria è paragonabile a quella dei "volontari" del 118 o
              degli LSU in Sicilia. <br>
              <br>
              Mi chiedo se invece di fare altre suinate e creare
              un'altra casta nella casta, non sarebbe più semplice ed
              onesto bandire un concorso INTERNO per far passare ad
              ordinari, attraverso idonei esami, tutti coloro i quali
              sono attualmente "onorari" in modo da razionalizzare il
              sistema e tendere verso la normalizzazione delle
              assunzioni. <br>
              Una simile operazione non dovrebbe trovare opposizione tra
              gli onorari, stante il fatto che si tratterebbe di un
              concorso interno, con evidenti vantaggi, e soprattutto
              potrebbero mettere a frutto quanto appreso sul campo.  <br>
              <br>
              <div>
                <pre>--</pre>
                <p>Saluti. Anna Venturieri (insegnante in pensione)</p>
              </div>
              <br>
              <br>
              <br>
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                moz-do-not-send="true">http://casa.tiscali.it/mobile/</a><br>
              <br>
              <br>
              <fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
              <br>
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            <br>
            <p>
            </p>
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