[Area] [Nuovarea] Area e i diritti di fine vita

Stefano Calabria stefano.calabria a giustizia.it
Gio 2 Mar 2017 12:43:16 CET


Concordo con quanto scritto da Antonio Stefani.
Rinunciare alle cure è un diritto di rilievo costituzionale. E tra le cure ci sono anche l’idratazione e la nutrizione artificiali, come ha chiaramente (e condivisibilmente) scritto la Cassazione nella nota sentenza Englaro; negare che l’idratazione e la nutrizione artificiali, o la respirazione artificiale dopo tracheotomia, siano terapie mediche significa negare l’evidenza, trattandosi di atti che devono essere compiuti da personale sanitario, in ambiente sanitario, e devono essere permanentemente vigilati sul piano sanitario. Su questa tematica si incentra il d.d.l. che la Camera dei Deputati discuterà a marzo.
Altra cosa è invece l’eutanasia, ovvero la somministrazione di qualcosa che induca una morte che altrimenti non vi sarebbe. La Costituzione non contempla questo diritto, né direttamente né indirettamente. Si può (forse) affermare che una legge che lo prevedesse sarebbe conforme a Costituzione; ma non credo proprio si possa affermare che l’attuale sistema, che non prevede l’eutanasia ed anzi la sanziona, sia incostituzionale.
E, nel caso di Fabiano Antoniani, si è trattato di una vera e propria eutanasia: non vedo sostanziali differenze tra un bottone premuto da un medico ed un bottone premuto (con le mani o con i denti) dal paziente, se l’intera procedura era finalizzata ad indurre un decesso che altrimenti non ci sarebbe stato.

Mi rendo conto che la distinzione tra rifiuto delle cure ed induzione attiva della morte può a molti apparire troppo sottile, se non bizantina. Ma la differenza è in realtà sostanziale, almeno secondo me. Ed il compito dei giuristi e dei magistrati è anche e sempre quello di discernere.

Non voglio ora entrare in un dibattito sull’opportunità dell’eutanasia o sulla sua giustezza. Personalmente dico solo che sull’argomento ho più dubbi che certezze.
Voglio piuttosto scrivere, più limitatamente, che il comunicato ha ricollegato   “diritti fondamentali in coerenza con principi sovranazionali e costituzionali” ad una vicenda, quella di Fabiano Antoniani che, nella sua drammaticità ed importanza anche sociale, non si ricollegava però a diritti fondamentali di rilievo costituzionale, che riguardano il (diverso) diritto a rifiutare le cure. 
Inoltre il comunicato, propugnando de iure condendo il riconoscimento della “piena libertà di autodeterminazione” ha di fatto preso posizione a favore dell’eutanasia attiva. Presa di posizione nella quale non tutti, anche su questa lista, si riconoscono.

Saluti a tutti.

Stefano Calabria



From: antonio.stefani a giustizia.it 
Sent: Thursday, March 02, 2017 8:56 AM
To: Coordinamento Area ; nuovarea a nuovarea.it ; area 
ostracismo, per di più su un tema etico delicatissimo, che mi sembrano in netto contrasto con la Carta dei valori.
Anche il comunicato mi lascia perplesso. In esso non si distingue – e ciò significa confondere – due fattispecie ben diverse, quali il rifiuto di un trattamento sanitario, che trova sicuro fondamento  nell’art. 32 Cost., e il diritto a richiedere la morte che non ritrovo nella Carta costituzionale e non lo ho mai trovato affermato dalla Corte. Non vi è dubbio che una visione religiosa della vita porta a riconoscerle un carattere sacro; ma non è questo il tema. Marzia ci ha opportunamente richiamato al carattere laico dello Stato. In questa ottica 

Subject: Re: [Nuovarea] Area e i diritti di fine vita

Area è una associazione plurale, che comprende persone e gruppi, con la loro identità ed autonomia.  I principi cui si ispira sono l'apertura alla società, la trasparenza nel funzionamento della giurisdizione e del governo autonomo, l'affermazione dei principi di eguaglianza, solidarietà, giustizia.  

Questo si legge nell’art. 1 della Carta dei valori, che ho molto condiviso e che  mi ha fatto avvicinare al gruppo unitamente alla stima per i suoi membri. Per questo mi permetto di dire che non è mi è piaciuto il dibattito che si è sviluppato, perché vi ho trovato toni da

dico che a me il diritto alla morte non piace e mi sembra in contrasto con il diritto alla vita, che la Corte ha ritenuto il primo dei diritti inviolabili (v. 223/1996), e i doveri di solidarietà.  Davvero vogliamo uno Stato che a richiesta organizzi la morte dei suoi cittadini? Ho trovato inopportuno che il comunicato solleciti espressamente il legislatore a riconoscere tale “diritto”.

Ma il comunicato arriva anche ad interpretare la Costituzione  per ricavarne il senso della vita e quello più profondo! Il dibattito è importante, perché personalmente non chiedo ad Area di svelarmi il senso della vita, che riservo ad altre istanze. Mi sembra quindi necessario chiarire in che senso Area è plurale e quali siano i valori su cui essa si fonda.

Antonio Stefani


From: Coordinamento Area 
Sent: Tuesday, February 28, 2017 11:29 AM
To:  mailto:nuovarea a nuovarea.it ; area 
Subject: [Nuovarea] Area e i diritti di fine vita

< La straziante vicenda umana di Fabiano Antoniani, e il suo doloroso epilogo , che lo ha visto costretto a un inumano viaggio finale , suscita emozioni profondissime e interroga le coscienze di tutti noi , cittadini prima ancora che magistrati. Ancora una volta un drammatico caso evidenzia un vuoto normativo che permane ancorché si tratti di regolare diritti fondamentali in coerenza con principi sovranazionali e costituzionali e di rispondere  ad istanze ormai diffusamente avanzate dai cittadini. Riteniamo che la corretta lettura ed applicazione di tali principi debbano portare a riconoscere 
la libertà di autodeterminazione negando ogni forma di 'obbligo di vivere ' incompatibile con i principi della carta costituzionale .  La giurisdizione - non di rado accusata di supplenza da quella stessa politica che troppo spesso abdica ai propri doveri - ha saputo svolgere il proprio compito in precedenti, dolorosi casi, individuando nella carta costituzionale una tavola di valori supremi, in cui trovano irrinunciabile tutela la dignità umana, la libertà e, a ben vedere, la vita nel suo senso più profondo .
Il Coordinamento nazionale di Area 
I componenti di Area in CDC


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