[Area] Proposte per riforma giustizia

Patrizia Bellucci patbellucci a gmail.com
Mar 17 Ott 2017 09:44:39 CEST


Caro Felice,

ti leggo sempre con attenzione, perché di sicuro prima di parlare 
occorre sempre saper ascoltare attentamente tutti e non di rado certe 
cose che affermi le condivido anche, ma in un'ottica che mi pare 
sostanzialmente diversa.

Ad esempio, in relazione a questa tua ultima mail penso che:

1) Come mi ricordò giustamente al mio ingresso in lista l'Amico Valerio 
Savio, NON SIETE TODOS CABALLEROS - come ogni altro corpo professionale, 
sociale e umano - e quindi dovete anzitutto individuare al vostro 
interno chi sono I CABALLEROS: operazione di sicuro non facile!

2) I Magistrati e gli Avvocati PER SCELTA E PER FORMAZIONE non son la 
stessa cosa, anche se servono entrambi all'attuazione della Giustizia: 
gli Avvocati vengono _addestrati_ per essere dei PROFESSIONISTI PAGATI 
DAI PRIVATI (spesso più hanno il pelo sullo stomaco e meglio son pagati 
con parcelle e prestigio!), mentre i Magistrati vengono _formati_ per 
essere dei PROFESSIONISTI CON IL SENSO DELL'ISTITUZIONE (e non a caso 
son doverosamente pagati dallo Stato).

Sia pur con la variazione di livello personale e individuale, il livello 
medio, 'di base', dei Magistrati resta qualitativamente diverso e più 
alto e guarda, Amico mio, che qui si va ALL'ESSENZA, perché la tipologia 
di formazione va a influire proprio sul modo di essere e di 'stare nel 
mondo'.

Hai ragione invece sul fatto che - a parità di occasioni - chi prima 
sceglieva di fare il Magistrato o l'Avvocato era qualitativamente 
diverso, perché aveva SCELTO fra le due strade del bivio entrambe 
percorribili, mentre oggi il singolo è costretto a percorrere 
semplicemente la strada che gli risulti più facilmente disponibile.

  3) Hai ragionissima quando affermi che fra gli Operatori di Giustizia 
- esattamente come nella classe politica - c'è un "istinto ferino di 
sopravvivenza" che occorre saper vedere nel principio e nelle 
attuazioni, ma altrettanto di sicuro la Giustizia non è per sua natura - 
non potrà esserlo mai - un AMMORTIZZATORE SOCIALE, proprio perché NON E' 
UN LAVORO MA UNA FUNZIONE!

Per cercare di spiegarmi meglio, ti faccio un esempio: la Laurea oggi 
non è più 'un ascensore sociale', ma non ha perso il senso dell'essere 
una specifica modalità di FORMAZIONE: chi vuole investire su se stesso 
non può che passar da lì, anche se deve farlo in funzione della capacità 
di realizzare e dispiegare LA PROPRIA VITA E IL PROPRIO ESSERE e non più 
come contemporanea garanzia di un lavoro qualitativamente migliore.

[Ti lascio immaginare quanto su questo sia addolorata e arrabbiata: si 
sono perfino permessi di togliere il PUBBLICA dal nome del MINISTERO 
DELL'ISTRUZIONE e NOMEN OMEN!!! Di sicuro non condivido la riforma 
Gelmini - si sapeva bene chi era e da dove veniva - ma non condivido 
nemmeno quella della cosiddetta 'buona scuola' fatta dalla Giannini, che 
ai miei occhi ha anche l'aggravante di essere una linguista, per cui non 
può pararsi dietro alla 'ignoranza': no, qui è stata proprio CONNIVENZA! 
E infatti gli Studenti - che tanta gente si permette di offendere - 
qualche giorno fa son tornati a riempire sacrosantamente le piazze!!!].


In conclusione:

È ovvio che  mi son sentita allargare il cuore, quando ho visto il Dott. 
Bruti Liberati - che saluto e che ringrazio per il pdf e per 
l'indicazione bibliografica - riporre autorevolmente al centro 
l'obiettivo di "_Ricreare una vera comunità di tutti gli____*operatori 
di giustizia*_", anche se personalmente ribadisco che in questa 
direzione bisogna contemporaneamente andare a incidere sulla formazione 
per rendere anche gli Avvocati più consapevoli e qualificati per UNA 
FUNZIONE ISTITUZIONALE ALTA!

L'imputato ha diritto alla migliore Difesa possibile, ma non al cinismo 
- magari abilissimo - di chi vuole ledere e sacrificare i diritti delle 
vittime e delle parti lese!!!

Proprio per questo per tanti e lunghi anni sono stata accanto 
all'Avvocato Alarico Mariani Marini nella sua battaglia per tentare di 
unificare, almeno in parte, la formazione della Scuola Superiore della 
Magistratura e quella dell'Avvocatura, in modo da riempire di senso 
anche negli Avvocati il sintagma OPERATORI DELLA GIUSTIZIA (così denso 
di significato inscindibile): beh, abbiamo perso entrambi, MA ci avevamo 
visto giusto! Si può 'perdere' e contemporaneamente 'aver ragione'.


Quello che il compianto Amico Stefano Rodotà - che ora tanto mi/ci manca 
- ha definito "il giardino del Diritto" non fiorisce quanto potrebbe se 
non si innalzano il Legislatore, i Magistrati e gli Avvocati!!! 'Roba 
dura' da realizzare nel contesto odierno - me ne rendo conto - ma solo 
quando GLI OBIETTIVI E IL BERSAGLIO, LA DIREZIONE E GLI STRUMENTI sono 
chiari si riesce a fare qualche passo e a far spuntare qualche rosa.

Vi saluto caramente e vi auguro buona giornata e buon lavoro,

patbellucci

P.S. Ovviamente non entro nella parte squisitamente giuridica del 
dialogo avviato, che NON è di mia competenza (e su cui mi limito 
umilmente a imparare): a ciascuno il suo.


Il 16/10/2017 18:16, thorgiov ha scritto:
>
> A tutti gli operatori ? Ne sei proprio sicuro ? L'articolo da te 
> citato è firmato da due avvocati. Ma in Francia quanti sono gli 
> avvocati ? Le condizioni di partenza sono troppo diverse da quelle 
> italiane. Da noi la giustizia serve essenzialmente, se non 
> esclusivamente, da ammortizzatore sociale. Serve a dare lavoro. Non 
> avrebbe senso, dalle nostre parti, tentare di ricreare una comunità di 
> tutti gli operatori di giustizia, perchè quando è in gioco la 
> sopravvivenza ci si deve aggrappare a qualsiasi occasione, anzi le 
> occasioni di lavoro bisogna crearle dal nulla, altrimenti non si 
> campa. L'abnorme contenzioso della giustizia italiana nasce proprio da 
> questo : dall'istinto ferino di sopravvivenza. Gli obiettivi comuni 
> diventano pertanto impossibili.
>
> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
>
> Il 16/10/2017 11:42, EDMONDO BRUTI LIBERATI ha scritto:
>>
>> Proposte per una radicale riforma della giustizia in Francia
>>
>> Il quotidiano Le monde 11 ottobre 2017 p. 21 pubblica un articolo /“ 
>> Changer de paradigme pour une justice moderne”/  in cui si avanzano 
>> proposte di radicale riforma della giustizia in Francia. Allego il 
>> Pdf e segnalo alcuni dei punti salienti.
>>
>> Limitare drasticamente i casi di appello: riparazione di errori 
>> manifesti e casi che pongono difficili questioni di diritto. Le Corti 
>> di appello, da ridurre nel numero, opererebbero come  filtro per la 
>> Corte di Cassazione.
>>
>> La Corte di Cassazione si occuperebbe solo dei questioni di diritto 
>> più significative./“Quando, in convegni internazionali, dei francesi 
>> dicono che la loro Corte suprema rende più di 30.000 decisioni 
>> all’anno, destano la più grande ilarità”/ ( traduzione testuale).
>>
>> Riforma della geografia giudiziaria con drastica diminuzione dei 
>> Tribunali.
>>
>> Ricreare una vera comunità di tutti gli operatori di giustizia.
>>
>> Last but not least ( un po’ di inglese anche quando si parla di 
>> Francia): l’articolo è firmato da due avvocati Daniel Soulez Larivère 
>> e Pierre-Olivier Sur. Il primo è un notissimo avvocato d’affari, 
>> autore di numerosi libri sui problemi della giustizia. In italiano è 
>> stato tradotto e il titolo ha fatto fortuna, “Il circo 
>> mediatico-giudiziario,” spesso citato a sproposito da chi non è 
>> andato oltre la lettura, appunto, del titolo; ma, a mio avviso, il 
>> suo libro più interessante, attuale anche trent’anni dopo la sua 
>> pubblicazione, è “/Les  juges dans la balance/”, non tradotto in 
>> italiano, ma qui ne traduco la dedica ”Dedico questo libro a René 
>> Parodi, magistrato, resistente, morto per le torture della Gestapo 
>> nell’aprile 1942.Egli incarna lo spirito di resistenza, senza il 
>> quale la magistratura non è che una impostura”. Il secondo è stato 
>> presidente ( batonnier) dell’Ordine degli avvocati di Parigi.
>>
>> Un’ultima citazione, per concludere: “Meditate, gente, meditate!”. 
>> L’autore, come noto, non è un giurista, ma l’appello mi pare ben 
>> indirizzato a tutti gli operatori di giustizia.
>>
>> Edmondo Bruti Liberati
>>
>>
>> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient> 
>> 	Mail priva di virus. www.avast.com 
>> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient> 
>>
>>
>> <#DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>
>>
>>
>> _______________________________________________
>> Area mailing list
>> Area a areaperta.it
>> http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
>
>
>
> _______________________________________________
> Area mailing list
> Area a areaperta.it
> http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it

-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20171017/a6324e39/attachment.html>


Maggiori informazioni sulla lista Area