[Area] QUESTIONE GIUSTIZIA- Immigrazione e protezione internazionale

Minniti Luca luca.minniti a giustizia.it
Gio 1 Feb 2018 14:56:35 CET


A me pare che i numeri ci dicano che si tratta di uno strumento assolutamente insufficiente.







Luca Minniti



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Da: nicola clivio <nicola.clivio a giustizia.it>
Inviato: giovedì 1 febbraio 2018 14:36
A: Minniti Luca; area a areaperta.it; 'Questione Giustizia'
Oggetto: R: [Area] QUESTIONE GIUSTIZIA- Immigrazione e protezione internazionale

Lo strumento dell’applicazione straordinaria ha dato un buon risultato, anche se ovviamente non può essere risolutivo.

Nella fase applicativa in settima commissione ci troviamo sempre di fronte a scelte piuttosto difficili, perché tendenzialmente gli aspiranti provengono da uffici in grave difficoltà, spesso già depauperati da precedenti applicazioni. Di ciò si deve necessariamente tenere conto e anche se in questi casi non opera la preclusione di precedenti richieste su base distrettuale (“i distretti con applicazioni in uscita
non possono chiedere applicazioni in entrata; i distretti con applicazioni in entrata non possono fornire applicazioni in uscita”), si evita di procedere ad ulteriori applicazioni dallo stesso ufficio.

L’orientamento della commissione è, poi, rigoroso nel senso di non consentire deroghe ai requisiti soggettivi previsti dalla circolare e quindi anche in quest’ultima tornata di procedure sono stati esclusi coloro che non avevano un anno di servizio (abbiamo avuto la domanda di un collega che aveva preso servizio nella prima sede a novembre 2017), nonché i presidenti di sezione e i magistrati distrettuali (v. prima delibera in calce).

Con delibera di qualche settimana fa, si è invece stabilito che in via di eccezione rispetto alla ipotesi ordinaria, il regime speciale possa consentire il rinnovo della applicazione straordinaria per immigrazione alla sua naturale scadenza. In questo senso, oltre alla previsione legislativa di generale deroga all’art. 110 dell’ordinamento giudiziario, è stato richiamato un passaggio della risoluzione dello scorso anno, laddove il Consiglio aveva ritenuto di dover espressamente indicare come valore da tutelare quello della conservazione dell’acquisita specializzazione nel periodo della prima applicazione al punto da dover favorire “la rinnovazione delle applicazioni in essere, ferma, naturalmente, la verifica comparativa fra le esigenze degli uffici, la disponibilità del magistrato applicato e la richiesta del dirigente dell’ufficio di applicazione; (v. seconda delibera). Anche in sede di sostanziale reiterazione della applicazione si procede, quindi, alla valutazione del permanere in concreto delle imprescindibili e prevalenti esigenze dell’ufficio richiedente, valutazione che precede logicamente quella relativa alla esperienza maturata dal magistrato nel periodo precedente.

Pur essendo l’istituto previsto in via straordinaria per l’emergenza immigrazione, si ritiene in definitiva che i punti di riferimento della normativa consiliare in materia di applicazioni debbano restare fermi.

Un caro saluto a tutti.

Nicola Clivio





17/AX/2015 - (relatore Consigliere CLIVIO)
Interpello per la destinazione in applicazione di un magistrato al Tribunale di Bologna –
sezione immigrazione.
Il Consiglio,
visto il decreto legge n. 13 del 17 febbraio 2017, convertito nella legge n. 46 del 13 aprile
2017, ed in particolare l'art. 11 (Applicazioni straordinarie di magistrati per l'emergenza
connessa con i procedimenti di riconoscimento dello status di persona internazionalmente
protetta e altri procedimenti giudiziari connessi ai fenomeni dell'immigrazione), nella parte in
cui prevede che “In deroga alla disciplina degli articoli 110 e seguenti dell'ordinamento
giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e successive modificazioni, il
Consiglio superiore della magistratura predispone un piano straordinario di applicazioni
extradistrettuali diretto a fronteggiare l'incremento del numero di procedimenti
giurisdizionali connessi con le richieste di accesso al regime di protezione internazionale e
umanitaria da parte dei migranti presenti sul territorio nazionale e di altri procedimenti
giudiziari connessi ai fenomeni dell'immigrazione. A tale fine il Consiglio procede
all'individuazione degli uffici giudiziari presso i quali si è verificato il maggiore incremento
dei suddetti procedimenti e del numero dei magistrati da applicare, fino a un massimo di
venti unità, e stabilisce secondo criteri di urgenza le modalità per la procedura di interpello e
la sua definizione”;
- considerato che la dott.ssa Raffaella MASCARINO, già applicata al Tribunale di Bologna ai
sensi della norma ora citata, è stata nelle more trasferita al Tribunale di Milano, e che tale
ultimo Tribunale, con delibera del 22 dicembre 2016, è stato a sua volta destinatario di un
magistrato in applicazione nell'ambito della stessa procedura con la quale il Consiglio
Superiore ha disposto l'interpello per applicazioni extradistrettuali straordinarie volte
fronteggiare l'incremento del numero di procedimenti giurisdizionali connessi con la presenza
dei migranti sul territorio nazionale;
- considerato, quindi, che il trasferimento della dott.ssa Mascarino al Tribunale di Milano ha
determinato il sopravvenire di una situazione ostativa al prosieguo della sua applicazione al
Tribunale di Bologna in quanto al Tribunale di Milano verrebbero a trovarsi
contemporaneamente un magistrato ivi destinato in applicazione ed altro magistrato ivi
addetto ma destinato in applicazione ad altro ufficio per la stessa finalità;
- che pertanto con delibera n. 21792/2017, adottata nella seduta del 6 dicembre 2017, il
Consiglio ha disposto nuovo interpello per un posto di applicazione extradistrettuale al
Tribunale di Bologna per fronteggiare l'incremento del numero di procedimenti
giurisdizionali connessi con le richieste di accesso al regime di protezione internazionale e
umanitaria da parte dei migranti presenti sul territorio nazionale;
- considerato che a seguito di tale interpello non si è potuto disporre l’applicazione di nessuno
dei candidati in quanto: il dott. Enrico CARIA ricopre un posto semidirettivo (cfr. art. 34.1, n.
5, della suddetta Circolare, non derogata dal bando tanto più considerando l’inopportunità
della scopertura di fatto, per un lungo arco temporale della posizione semidirettiva o
direttiva); il dott. Mario MONTANARO è magistrato distrettuale presso la Corte d’appello di
Roma (cfr. art. 34.1, n. 6, della stessa Circolare; il dott. Corrado ASCOLI, perché proveniente
dal Tribunale di Macerata, ufficio giudiziario già privato di un magistrato destinato in
applicazione extradistrettuali in materia di immigrazione, con conseguente impossibilità di
disporre una seconda applicazione, eccessivamente ed irragionevolmente gravosa per
quell’ufficio; il dott. Maurizio Lubrano trasferito ai sensi della legge n. 104/1992 con delibera
del CSM in data 10.1.2018 al tribunale di Forlì;
- ritenuto pertanto necessario disporre un nuovo interpello;
- considerato in proposito opportuno chiarire che, così come disposto dalla disciplina primaria
in esame, “In deroga a quanto previsto dal comma 5 dell'articolo 110 dell'ordinamento
giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e successive modificazioni,
l'applicazione ha durata di diciotto mesi, rinnovabile per un periodo non superiore a ulteriori
sei mesi viene fissato in diciotto mesi il termine di durata della applicazione”;
- ritenuto, peraltro che, stante la straordinarietà della situazione determinatasi in alcuni uffici
giudiziari a seguito dell'incremento dei procedimenti comunque connessi con il fenomeno
dell'immigrazione ed alla deroga rispetto alla disciplina di cui all'art. 110 e seg. O.G.,
introdotta dalla L. 132/2015, appare opportuno prevedere la possibilità di derogare a quanto
statuito dal paragrafo 34.1 della Circolare su applicazioni, supplenze, tabelle infradistrettuali e
magistrati distrettuali, nella parte in cui stabilisce che “i distretti con applicazioni in uscita
non possono chiedere applicazioni in entrata; i distretti con applicazioni in entrata non
possono fornire applicazioni in uscita” e, dunque, la possibilità di non tenere conto, a tali fini,
dei magistrati destinati in applicazione per fronteggiare le esigenze connesse con
l'immigrazione;
- ritenuto, in ogni caso, necessario effettuare una valutazione comparativa tra le esigenze
dell'ufficio a cui favore dovrà essere disposta l'applicazione e quelle degli uffici di
provenienza dei magistrati che avranno manifestato la loro disponibilità;
- considerato che, quanto alle applicazioni al settore civile, i magistrati dovranno essere
destinati alla trattazione in via esclusiva dei procedimenti afferenti la protezione
internazionale e conseguenti al fenomeno migratorio e che, all'esito dell'applicazione, dovrà
essere poi redatta una relazione da parte del dirigente dell'ufficio giudiziario sull'attività svolta
così da consentire al Csm di verificare l'efficacia dello strumento dell'applicazione in ordine ai
procedimenti su indicati;
- rilevato che ai magistrati che verranno destinati in applicazione saranno riconosciuti i
benefici di cui all'art. 11 del Decreto Legge citato;
delibera
- di rinnovare l'interpello per la destinazione in applicazione di un magistrato al Tribunale
di Bologna;
- di invitare i magistrati interessati (che informeranno contestualmente il dirigente
dell'Ufficio) a far pervenire la comunicazione di disponibilità entro il 23 febbraio 2018,
direttamente a questo Consiglio all’indirizzo mail: settima a cosmag.it<mailto:settima a cosmag.it>. Il dirigente
dell'ufficio, stante le ragioni di eccezionalità e di urgenza, provvederà a trasmettere con lo
stesso mezzo, entro e non oltre il 2 marzo 2018 il proprio parere, in modo da consentire al
Consiglio Superiore di effettuare la necessaria valutazione comparativa tra le esigenze
dell'ufficio a cui favore dovrà essere disposta l'applicazione e quelle degli uffici di
provenienza dei magistrati che avranno manifestato la loro disponibilità.
I dirigenti degli Uffici Giudiziari cui saranno destinati Magistrati in applicazione all'esito
della presente procedura avranno cura di far pervenire a questo Consiglio una relazione
semestrale dettagliata, con allegate statistiche, circa l'attività svolta dal magistrato.



11) - 15/AX/2015 - (relatore Consigliere CLIVIO)
Applicazione extradistrettuale straordinaria del dott. Gabriello ERASMO, giudice del Tribunale di Macerata, al Tribunale di Roma, sezione immigrazione.
Il Consiglio,
- vista la delibera in data 5 ottobre 2017 con la quale il Consiglio Superiore ha disposto l’interpello per l’applicazione extradistrettuale di un magistrato alla sezione immigrazione del Tribunale di Roma, in attuazione dell'art. 11 del D.L. 17 febbraio 2017, n. 13 conv. in L. 13 aprile 2017, n. 46 in materia di applicazioni extradistrettuali straordinarie dirette a fronteggiare l'incremento del numero di procedimenti giurisdizionali connessi con le richieste di accesso al regime di protezione internazionale e umanitaria da parte dei migranti presenti sul territorio nazionale e di altri procedimenti giudiziari connessi ai fenomeni dell'immigrazione, con invito ai magistrati interessati a far pervenire la comunicazione di disponibilità entro il 27 ottobre 2017;
- considerato che al suddetto interpello hanno espresso la disponibilità i dottori:
•                           Anna Maria Teresa GREGORI, giudice del Tribunale di Ascoli Piceno, ufficio giudiziario con organico di 11 magistrati e 2 vacanze, con una scopertura pari al 18,2%;
•                           Gennaro MASTRANGELO, giudice del Tribunale di Milano, ufficio giudiziario con organico di 232 magistrati e 19 vacanze, con una scopertura pari al 8,2%;
•                           Gabriello ERASMO, giudice del Tribunale di Macerata, ufficio giudiziario con organico di 19 magistrati e 2 vacanze, con una scopertura pari al 10,5%;
•                           Virgilio NOTARI, giudice del Tribunale di Reggio Emilia, ufficio giudiziario con organico di 23 magistrati e 3 vacanze, con una scopertura pari al 13%;
•                           Ilaria CORDA, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, ufficio giudiziario con organico di 27 magistrati e 3 vacanze, con una scopertura pari all’11,1%;
•                           Anna MULTARI, giudice de Tribunale di Grosseto, ufficio giudiziario con organico di 13 magistrati e 3 vacanze, con una scopertura pari al 23,1%;

  *   Vincenzo CARNI’, giudice del Tribunale di Trapani, ufficio giudiziario con organico di 21 magistrati e 2 vacanze, con una scopertura pari al 9,5%;
•                           Paola GINESI, giudice del Tribunale di Isernia, ufficio giudiziario con organico di 8 magistrati e 3 vacanze, con una scopertura pari al 37,5%;
•                           Mario LA ROSA, giudice del Tribunale di Locri, ufficio giudiziario con organico di 22 magistrati e 3 vacanze, con una scopertura pari al 13,6%;
•                           Elisabetta TRIMANI, giudice del Tribunale di Ragusa, ufficio giudiziario con organico di 21 magistrati e 3 vacanze, con una scopertura pari al 14,3%;
•                           Giuseppe MOLFESE, giudice del Tribunale di Fermo, ufficio giudiziario con organico di 11 magistrati e nessuna vacanza;
•                           Daniela URSO, giudice del Tribunale di Fermo, ufficio giudiziario con organico di 11 magistrati e nessuna vacanza;
•                           Carlo BARILE, giudice del Tribunale di Tempio Pausania, ufficio giudiziario con organico di 11 magistrati e 6 vacanze, con una scopertura pari al 54,5%;
•                           Marina ROSSI, giudice del Tribunale di Tempio Pausania, ufficio giudiziario con organico di 11 magistrati e 6 vacanze, con una scopertura pari al 54,5%;
•                           Simona DI PAOLO, giudice del Tribunale di Reggio Emilia, ufficio giudiziario con organico di 23 magistrati e 3 vacanze, con una scopertura pari al 13%;
•                           Paolo MARIOTTI, giudice del Tribunale di Catanzaro, ufficio giudiziario con organico di 42 magistrati e 5 vacanze, con una scopertura pari al 11,9%;
•                           Virgilio Dante BERNARDI, giudice del Tribunale di Gela, ufficio giudiziario con organico di 12 magistrati e 1 vacanza, con una scopertura pari all’8,3%;
•                           Maurizio LUBRANO, giudice del Tribunale di Oristano, ufficio giudiziario con organico di 15 magistrati e 3 vacanze, con una scopertura pari al 20%;
- considerato che l’art. 11 del D.L. 17 febbraio 2017, n. 13, convertito in L. 13 aprile 2017, n. 46 espressamente al Co. 1 prevede che In deroga alla disciplina degli articoli 110 e seguenti dell'ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e successive modificazioni, il Consiglio superiore della magistratura predispone un piano straordinario  di applicazioni extradistrettuali diretto a fronteggiare l'incremento del numero di procedimenti giurisdizionali connessi con le richieste di accesso al regime di protezione internazionale e umanitaria da parte dei migranti presenti sul territorio nazionale e di altri  procedimenti giudiziari connessi ai fenomeni dell'immigrazione ed ancora al Co. 2 che In deroga a quanto previsto dal comma 5 dell'articolo 110 dell'ordinamento giudiziario, di cui  al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e successive modificazioni, l'applicazione ha durata  di diciotto mesi, rinnovabile per un periodo non superiore a ulteriori sei mesi.
- rilevato, dunque, che in virtù della predetta disposizione non trovano applicazione, nella materia in oggetto, i limiti previsti dall’art. 110 dell’Ordinamento Giudiziario e non è dunque preclusa la possibilità di procedere ad una nuova applicazione dello stesso magistrato al medesimo ufficio nel quale era già stato applicato per il periodo di 18 mesi prorogati a 24;  ferma la necessità, ovviamente, di effettuare di nuovo la verifica comparativa fra le esigenze degli uffici;

- considerato, inoltre, che con delibera n. Prot. P. 9859 del 06.06.2017 il Consiglio ha adottato una risoluzione avente ad oggetto la disciplina in tema di Sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’unione europea a seguito del decreto-legge 17 febbraio 2017 in cui ha stabilito, tra l’altro, in relazione al piano di applicazioni straordinarie disposte dal CSM che, alla scadenza del periodo di 24 mesi, al fine di non disperdere l’acquisita specializzazione e di non arrestare programmi organizzativi virtuosi già in atto, potrà senz’altro essere favorita la rinnovazione delle applicazioni in essere, ferma, naturalmente, la verifica comparativa fra le esigenze degli uffici, la disponibilità del magistrato applicato e la richiesta del dirigente dell’ufficio di applicazione;
- rilevato che il dott. ERASMO è già applicato presso il Tribunale di Roma a far data dal 18 gennaio 2015 nell’ambito della procedura diretta a fronteggiare l'incremento del numero di procedimenti giurisdizionali connessi con le richieste di accesso al regime di protezione internazionale e umanitaria da parte dei migranti, e che pertanto, onde non disperdere la positiva esperienza maturata, peraltro certificata dalle relazioni semestrali trasmesse dal Presidente del Tribunale di Roma, unitamente alla richiesta di rinnovo della applicazione in scadenza;
- vista la “Circolare su applicazioni, supplenze, tabelle infradistrettuali e magistrati distrettuali (P. n. 19197 del 27 luglio 2011, e successive modifiche)” e valutate altresì le percentuali delle scoperture degli uffici di provenienza dei magistrati che hanno dato la loro disponibilità,
delibera
l’applicazione extradistrettuale del dott. Gabriello ERASMO, giudice del Tribunale di Macerata, al Tribunale di Roma,  a decorrere dal 18 gennaio 2018 per la durata di diciotto mesi.





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Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Minniti Luca
Inviato: giovedì 1 febbraio 2018 09:07
A: area a areaperta.it; Questione Giustizia
Oggetto: Re: [Area] QUESTIONE GIUSTIZIA- Immigrazione e protezione internazionale


Segnalo che si tratta dell'intervento della Presidente della sezione specializzata, pronunciato nella cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario di Firenze 2018 anche per cercare di far comprendere la drammaticità della situazione del settore e l'inadeguatezza degli strumenti messi in atto sino ad oggi dal sistema giustizia nel suo complesso.

Luca Minniti

trib Firenze

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Da: Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di Questione Giustizia <redazione a questionegiustizia.it>
Inviato: giovedì 1 febbraio 2018 07:07
A: area a areaperta.it
Oggetto: [Area] QUESTIONE GIUSTIZIA- Immigrazione e protezione internazionale


<mailto:iscritti a magistraturademocratica.it>

Un focus sulla sezione specializzata del Tribunale di Firenze



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