[Area] R: Re: Questione morale in magistratura

thorgiov thorgiov a libero.it
Dom 18 Mar 2018 18:40:54 CET


Partiamo da un dato di fatto : tutte le forze politiche italiane, 
nessuna esclusa, sostengono che occorre abbreviare la durata dei 
processi civili e penali e risollevare l'economia del Paese. Ebbene, che 
cosa c'è di più antieconomico del rito accusatorio all'italiana ? Si 
tratta di una costruzione assurda : tutto quello che è stato fatto 
durante le indagini non può essere utilizzato per la decisione. Ne 
consegue che tutti i testimoni debbono tornare a deporre di fronte alla 
autorità giudiziaria. Ne vengono fuori deposizioni per forza di cosa 
meno attendibili, perchè il passare del tempo rende più difficile il 
ricordo e perchè è ben possibile che i testimoni vengano, per così dire, 
"avvicinati" per ritrattare o per rendere dichiarazioni diverse da 
quelle già rese alla polizia giudiziaria. Inoltre esiste un dispendio 
evidente in termini di spesa pubblica , perchè la citazione dei testi e 
la stenotipia in dibattimento costa, e costa parecchio. Ma il vero costo 
economico è dato dalla necessità, per i testimoni, di doversi recare in 
dibattimento, nella speranza ( spesso vana ) che non venga rinviato a 
causa del legittimo impedimento a comparire dell'imputato o del suo 
difensore, venendo così distolti dalle loro attività, istituzionali e 
non. Molte volte ho visto agenti delle forze di polizia costretti ad 
attendere per ore il loro turno in dibattimento solo per riferire gli 
esiti di accertamenti effettuati anni prima, e nell'occasione ho sempre 
pensato che avrebbero potuto impiegare il loro tempo in maniera molto 
più proficua, per esempio nell'attività di prevenzione dei reati. Eppure 
tutte le forze politiche insistono sul fatto che bisogna mandare più 
agenti per le strade al fine di preservare la sicurezza dei cittadini. 
Questo vale ovviamente anche per coloro che non appartengono alle forze 
di polizia. Credo anzi che essere citati come testi in un processo 
penale sia una disgrazia per chiunque, una vera iattura, perchè si viene 
costretti a lasciare la propria attività, il proprio lavoro, perdendo 
tempo e denaro. Certamente il processo penale non è l'unica causa della 
lentezza del sistema Paese, ma a mio parere costituisce la più evidente 
manifestazione della irrazionalità dell'Italia. A ben vedere, non si 
tratta neppure di un sintomo di inciviltà del Paese, anzi. Coloro che 
hanno sostenuto prima il rito accusatorio nel sistema penale e poi la 
introduzione del principio del giusto processo in Costituzione, in 
realtà, hanno voluto affermare una idea altissima di civiltà. Troppo 
alta. L'Italia è in difficoltà perchè i principi, gli ideali, prevalgono 
su tutto, anche contro ogni evidenza. L'atteggiamento italiano, non solo 
con riguardo al processo penale, è sempre lo stesso . I fatti dimostrano 
che il processo penale non funziona ? Peggio per i fatti ! I fatti 
dimostrano che la spesa pubblica italiana non è più sostenuta da una 
crescita economica adeguata a causa del mutamento radicale del contesto 
economico mondiale? Peggio per i fatti, perchè questo non può ostacolare 
l'abbassamento delle tasse con la flat tax o l'introduzione del reddito 
di cittadinanza ( o di tutti e due insieme, che sarebbe il massimo della 
schizofrenia, e quindi la soluzione più adatta per il popolo italiota ). 
I fatti dimostrano che l'attuale sistema pensionistico, a causa 
dell'invecchiamento progressivo della popolazione, non può reggere ? 
Peggio per i fatti ! Al limite se la dovranno piangere le generazioni 
future. L'immigrazione dall'Africa non ha un senso perchè non esiste una 
domanda di manodopera che corrisponda alla offerta ( principio cardine 
di ogni economia ), e i fatti dimostrano che agli immigrati non resta 
altra possibilità che chiedere l'elemosina per strada ? Peggio per i 
fatti ! Il principio deve prevalere su tutto.

Questo è un atteggiamento tipicamente italiano, tipicamente cattolico. 
Il principio non si può discutere. Semmai si puà transigere sul fatto, 
di volta in volta. Invece sarebbe ora di capire che anche i principi 
debbono adattarsi alla realtà ed essere modificati o abbandonati se 
questa lo esige. Se non altro perchè la realtà esiste ( anche se il 
titolo di una canzone di Franco Battiato dice il contrario ).

FELICE  PIZZI  ( Giudice del Tribunale di Napoli Nord )


Il 18/03/2018 16:42, De Ninis Luca ha scritto:
>
> Certamente non è la disciplina del nuovo processo penale il fondamento 
> dell’arretratezza civile e morale del nostro Paese.
>
> Ne è soltanto una piccola componente o, se preferisci, un epifenomeno.
>
> Ma la richiesta di una dimostrazione con dati statistici 
> incontrovertibili mi pare francamente inesigibile …
>
> Luca De Ninis
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Gioacchino 
> Romeo
> *Inviato:* domenica 18 marzo 2018 16:17
> *A:* thorgiov a libero.it; area a areaperta.it
> *Oggetto:* [Area] R: Re: Questione morale in magistratura
>
> Hai scritto: "Perché, ti risulta che l'Italia sia un Paese civile e 
> moderno?" Rispondo: a me non risulta e meglio avrei dovuto scrivere: 
> /in un Paese che si ritiene civile e moderno/. E non avrei difficoltà 
> a condividere l'idea che l'Italia è un Paese incivile e arcaico, se si 
> dimostrasse con dati statistici incontrovertibili, e non con 
> affermazioni generiche, che è la disciplina del nuovo processo penale 
> all'origine della sua lentezza.
>
> Ciò detto, però, da un lato sarei curioso di sapere se tu ritieni che 
> ci sia (magari solo in Europa; se vuoi, anche in altri continenti) un 
> Paese civile e moderno e, in caso affermativo, fare i nomi; 
> dall'altro, noto che nel mio scritto il problema della durata dei 
> processi era abbastanza secondario rispetto al vero tema della mail e 
> compendiato in un oggetto che si riferiva alla /questione morale in 
> magistratura/. Forse sarebbe stato utile interloquire anche, o 
> principalmente, su di esso.
>
> Gioacchino Romeo
>
>     ----Messaggio originale----
>     Da: thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>
>     Data: 18-mar-2018 9.42
>     A: "Gioacchino Romeo"<gioarom a alice.it <mailto:gioarom a alice.it>>,
>     <area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>>
>     Ogg: Re: Questione morale in magistratura
>
>     Hai scritto : "è accettabile, in un Paese civile e moderno, che la
>     giustizia penale venga assicurata in tempi così irragionevolmente
>     lunghi?"
>
>     Perchè, ti risulta che l'Italia sia un Paese civile e moderno? Il
>     rito accusatorio all'italiana è stato introdotto proprio per
>     allungare i tempi dei processi, che con il codice Rocco erano
>     intollerabilmente brevi. L'opera è stata completata con
>     l'introduzione, per via costituzionale, del principio del giusto
>     processo. In questo modo, un popolo che vive di retorica e di mala
>     fede, non solo ha trovato l'espediente per garantirsi l'impunità
>     assoluta, ma anche uno strumento utile per garantirsi un reddito
>     di cittadinanza dissimulato, visto che più la giustizia è lenta,
>     più rende. Tutto questo però non è affatto irragionevole, ma
>     risponde a interessi molto concreti di larga parte della
>     popolazione, che poi, ovviamente, con il solito atteggiamento
>     schizofrenico, ha anche il coraggio di lamentarsi dei tempi lunghi
>     della giustizia.
>
>     FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
>     Nord )
>
>     Il 17/03/2018 18:47, Gioacchino Romeo ha scritto:
>
>         È così. Nella seduta del 14 marzo 2018 la dott.ssa Musti, che
>         sicuramente ha doti non comuni di preveggenza, è stata
>         riconfermata Procuratore di Modena. Se fossi il suo
>         contraddittore, non esiterei a impugnare questa seconda nomina
>         (e magari, chissà, un commissario /ad acta/ potrebbe mettere a
>         tacere la protervia di un organo che non difende più i
>         magistrati, ma dal quale i magistrati devono difendersi). Non
>         essendolo, riprenderò, sotto altro profilo, l’argomento
>         della/questione morale in magistratura/.
>
>         Poco più di 24 ore fa, ho segnalato un link che rinvia a un
>         articolo di ieri di/Repubblica /(ma la notizia è su tutti i
>         principali quotidiani) della sentenza con la quale il
>         tribunale di Roma ha, tra l’altro, condannato, un ex
>         presidente della Corte di cassazione a due anni di reclusione
>         per abuso di ufficio in relazione a una vicenda
>         (l’assegnazione alle Sezioni unite della causa
>         Mondadori-Agenzia delle entrate) della quale si occupò la
>         stampa a suo tempo per un presunto collegamento strumentale
>         tra quella assegnazione e l’emendamento a un testo di legge
>         che avrebbe dilazionatoil collocamento a riposodei magistrati.
>
>         La prescrizione incombe e quindi l’interesse alla vicenda
>         potrebbe apparire marginale, anche tenuto conto che da oltre
>         sette anni e mezzo il magistrato è a riposo. E questa può
>         essere una delle tante chiavi di lettura per spiegare
>         l’assordante silenzio sulla notizia.
>
>         A mio giudizio, però, alcune riflessioni si impongono
>         egualmente. E quindi riapro il /cahier de doléances/.
>
>         La prima riflessione riguarda il fatto in sé, che mi pare di
>         non trascurabile gravità, specie tenuto conto che il
>         magistrato condannato era al vertice di tutta la magistratura.
>         E mi augurerei che, per dissipare ogni ombra sulla correttezza
>         del suo operato, il dott. Carbone rinunci alla prescrizione
>         prossima per conseguire una piena assoluzione nel merito
>         dell’accusa.
>
>         Tanto più che, come si ricorderà, /illo tempore /la Corte di
>         cassazione non si limitò solo a smentire formalmente quel
>         presunto collegamento, esplicitamente affermato dal quotidiano
>         /la Repubblica/,facendo presente che l’assegnazione alle
>         Sezioni unite era stata adottata in base a quanto prescrive
>         l’art. 374 c.p.c., ma ipotizzò anche una querela al quotidiano
>         romano (che, però, non fu mai proposta).
>
>         Un’altra ragione di riflessione riguarda l’enorme ritardo con
>         cui è stato definito, in solo primo grado, il giudizio, in un
>         caso che avrebbe meritato una pronta risposta della giustizia,
>         proprio per le implicazioni istituzionali che comportava. Lo
>         stesso g.i.p. di Roma, nell’ordinanza di custodia cautelare in
>         carcere disposta il 6 luglio 2010, nell’ambito del citato
>         procedimento, nei confronti di Flavio Carboni, Pasquale
>         Lombardi e Arcangelo Martino, scrisse del “coinvolgimento
>         illecito (o del concreto tentativo in tal senso) di persone
>         ricoprenti delicate funzioni pubbliche” e affermò che “un
>         quadro di tale tipo non può non provocare un forte e
>         giustificato allarme sociale e istituzionale”, per il concreto
>         pericolo di condizionamento anche di importanti istituzioni
>         giudiziarie.
>
>         Mi risulta che il 3 gennaio 2012, cioè oltre sei anni or sono,
>         si erano chiuse le indagini preliminari. Mi domando: è
>         accettabile, in un Paese civile e moderno, che la giustizia
>         penale venga assicurata in tempi così irragionevolmente lunghi?
>
>         Infine, un’ultima notazione, che prescinde dal caso di specie,
>         nel quale fu una sentenza del Consiglio di Stato (3893/2007)
>         ad obbligare, in qualche misura, il C.s.m. a designare Carbone
>         alla prima presidenza della Corte suprema (evidentemente
>         correvano altri tempi rispetto a quelli odierni, in cui le
>         sentenze del Consiglio di Stato sono considerate più o meno
>         come carta straccia). E riguarda il conferimento degli
>         incarichi direttivi (in quella occasione addirittura di un
>         incarico apicale). Qual è la regola? Quale l’eccezione?
>         L’impressione che un osservatore esterno ha del /modus
>         procedendi/ del C.s.m.è che tutto sia affidato a logiche
>         estranee alle _regole scritte_, che valgono, più o meno,
>         quanto valevano le gride manzoniane.
>
>         Gioacchino Romeo
>
>             ----Messaggio originale----
>             Da: thorgiov a libero.it
>             <javascript:handleMailto('mailto:thorgiov a libero.it');return%20false;>
>
>             Data: 17-mar-2018 17.33
>             A: <area a areaperta.it>
>             <javascript:handleMailto('mailto:area a areaperta.it');return%20false;>
>
>             Ogg: Re: [Area] R: R: R: Fwd: Re: R: Procura di Modena
>
>             Scusate se riprendo un tema già trattato sulla lista. Ho
>             letto nel notiziario che il CSM ha confermato la nomina a
>             Procuratore Capo di Modena della Musti. Ciò significa che 
>             le sue previsioni erano azzeccate.
>
>             FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>             Napoli Nord )
>
>             Il 21/01/2018 22:49, Gioacchino Romeo ha scritto:
>
>                 Ecco: è scappata anche a me la tastiera. Ovviamente:
>                 “avrei desiderato che quella che avrebbe dovuto
>                 maggiormente rispettarlo lo osservasse…….”
>
>                 Inviato da Posta
>                 <https://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=550986> per
>                 Windows 10
>
>                 *Da: *andreale <invalidurl.gif>
>                 *Inviato: *domenica 21 gennaio 2018 22:33
>                 *A: *amelia.torrice <invalidurl.gif>; De Ninis Luca
>                 <invalidurl.gif>; Gioacchino Romeo <invalidurl.gif>;
>                 area a areaperta.it <invalidurl.gif>
>                 *Oggetto: *Re: [Area] R: R: Fwd: Re: R: Procura di Modena
>
>                 Peccato, Amelia, poteva essere una occasione per un
>                 proficuo, pubblico, scambio ( tra colleghi con idee
>                 diverse) sul modello di magistrato dirigente  che 
>                 vuole o vorrebbe vedere  incarnato un gruppo
>                 'politico' di magistrati  come   Area .
>
>                 Ma se preferite il silenzio, continuiamo così. Del
>                 resto io vivo in Sicilia e sono siciliano ;  so bene
>                 il valore del  silenzio.
>
>                 Molti dicono qui : 'a /megghiu parola è  chissà ca 'un
>                 si dici/'!
>
>                 Andrea Reale
>
>                 Inviato da smartphone Samsung Galaxy.
>
>                 -------- Messaggio originale --------
>
>                 Da: "amelia.torrice" <amelia.torrice a fastwebnet.it>
>                 <invalidurl.gif>
>
>                 Data: 21/01/18 21:32 (GMT+01:00)
>
>                 A: De Ninis Luca <luca.deninis a giustizia.it>
>                 <invalidurl.gif>, Gioacchino Romeo <gioarom a alice.it>
>                 <invalidurl.gif>, andreale a yahoo.com <invalidurl.gif>,
>                 area a areaperta.it <invalidurl.gif>
>
>                 Oggetto: Re: [Area] R: R:  Fwd: Re:  R:  Procura di
>                 Modena
>
>                 ...forse è  opportuno che stia in silenzio e lontana
>                 dalla tastiera che a volte mi scappa  dalle mani
>
>                 /amelia torrice/
>
>                 Inviato da smartphone Samsung Galaxy.
>
>                 -------- Messaggio originale --------
>
>                 Da: "amelia.torrice" <amelia.torrice a fastwebnet.it>
>                 <invalidurl.gif>
>
>                 Data: 21/01/18 21:26 (GMT+01:00)
>
>                 A: De Ninis Luca <luca.deninis a giustizia.it>
>                 <invalidurl.gif>, Gioacchino Romeo <gioarom a alice.it>
>                 <invalidurl.gif>, andreale a yahoo.com <invalidurl.gif>,
>                 area a areaperta.it <invalidurl.gif>
>
>                 Oggetto: Re: [Area] R: R:  Fwd: Re:  R:  Procura di
>                 Modena
>
>                 Mi spiace essere stata tanto criptica da sollecitare
>                 richieste di integrazioni.non volevo essere né
>                 polemica né  offensiva con nessuno.davvero.
>
>                 Forse è  opportuno
>
>                 /amelia torrice/
>
>                 Inviato da smartphone Samsung Galaxy.
>
>                 -------- Messaggio originale --------
>
>                 Da: De Ninis Luca <luca.deninis a giustizia.it>
>                 <invalidurl.gif>
>
>                 Data: 21/01/18 18:01 (GMT+01:00)
>
>                 A: Gioacchino Romeo <gioarom a alice.it>
>                 <invalidurl.gif>, andreale a yahoo.com <invalidurl.gif>,
>                 area a areaperta.it <invalidurl.gif>
>
>                 Oggetto: [Area] R:  R: Fwd: Re:  R:  Procura di Modena
>
>                 Ma che ha inteso dire la dr.ssa Torrice?
>
>                 A chi si è rivolta?
>
>                 Secondo me sarebbe utile un’interpretazione autentica..
>
>                 Luca De Ninis
>
>                 *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it
>                 <invalidurl.gif>] *Per conto di *Gioacchino Romeo
>                 *Inviato:* domenica 21 gennaio 2018 17:32
>                 *A:*andreale a yahoo.com <invalidurl.gif>;
>                 area a areaperta.it <invalidurl.gif>
>                 *Oggetto:* [Area] R: Fwd: Re: R: Procura di Modena
>
>                 “Il silenzio è virtù rara”. Il principio, enunciato
>                 con riferimento al caso di specie, rappresenta un
>                 memorabile salto di qualità ideologico, etico,
>                 giuridico rispetto a quei concetti di trasparenza e,
>                 al seguito, di case di vetro che si ripetono oramai
>                 solo come stanchi stereotipi da decenni. Ma sì:
>                 capovolgiamo pure la realtà. E, come al solito, il
>                 colpevole sarà non chi beneficia di pratiche opache,
>                 ma chi le denuncia.
>
>                 Anche se la denuncia – che a tappeto sarebbe
>                 impossibile di fronte a un costume diffuso di pratiche
>                 sempre meno ortodosse da parte del C.S.M. – trae
>                 spunto nell’occasione proprio da un mancato esercizio
>                 della “virtù del silenzio” da parte di chi avrebbe
>                 avuto interesse e, sul piano deontologico, un obbligo,
>                 a tacere.
>
>                 Un bruttissimo film, non c’è che dire.
>
>                 Gioacchino Romeo
>
>                     ----Messaggio originale----
>                     Da: andreale a yahoo.com <invalidurl.gif>
>                     Data: 21-gen-2018 15.30
>                     A: <area a areaperta.it <invalidurl.gif>>
>                     Ogg: [Area] Fwd: Re: R: Procura di Modena
>
>                     Infatti.  Bisognava ricordarlo  alla tua compagna
>                     di corrente Musti prima che rendesse quella
>                     vergognosa intervista!
>
>                     Andrea Reale
>
>                     Inviato da smartphone Samsung Galaxy.
>
>                 <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient>
>
>                 	
>
>                 Mail priva di virus. www.avast.com
>                 <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient>
>
>
>
>
>                 _______________________________________________
>
>                 Area mailing list
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