[Area] R: R: I: Io sto con Mattarella

thorgiov thorgiov a libero.it
Mar 29 Maggio 2018 15:06:26 CEST


Non bisogna però confondere tutto in un unico calderone. Nel mondo 
esistono altri populismi, che dal punto di vista economico non hanno 
causato affatto disastri. Federico Rampini su Repubblica ha rammentato 
che nel corso della campagna elettorale americana la stampa finanziaria 
internazionale aveva prospettato una situazione disastrosa per l'ipotesi 
di vittoria di Donald Trump. Ciononostante il giorno stesso della sua 
vittoria la borsa di New York segnò un risultato molto positivo, e da 
allora il listino ha continuato a crescere. Quando Trump ha 
preannunciato la guerra doganale contro la Cina c'è invece stata una 
reazione negativa, ma quanto è stato raggiunto un accordo, perchè 
sostanzialmente l'America ha vinto il braccio di ferro, i mercati hanno 
continuato ad avanzare.
Quando l'Inghilterra ha deciso, tramite referendum, di uscire 
dall'Unione, c'è stato un calo della borsa di Londra, e anche il rating 
è sceso, ma poi si sia i mercati che il giudizio sulla affidabilità 
creditizia si sono stabilizzati.
I Paesi del cosiddetto Gruppo di Visegrad hanno rivendicato e reso 
operativa la loro indipendenza dalle decisioni dell'Unione, soprattutto 
in materia di disciplina dell'immigrazione, ma il debito è sotto 
controllo e le loro economie sono in continua crescita.
Perchè invece in Italia c'è stato il crollo e Mattarella è dovuto 
intervenire prima che tutto precipitasse ? La differenza è strutturale. 
Negli Stati Uniti la spesa pubblica si concentra da sempre sugli 
investimenti, perchè sanità e previdenza sono private. Per l'Inghilterra 
la spesa sociale è molto più bassa che in Italia, e lo stesso vale per i 
Paesi dell'Est Europa. Ciò consente di controllare con maggiore facilità 
i conti, perchè non c'è la pressione dell'elettorato su questo tema, ed 
anzi la decisione politica di fondo, accettata dai cittadini, è di 
privilegiare gli investimenti anzichè la sicurezza sociale. Al 
contrario, da noi tutto ruota sulla spesa pubblica, come del resto 
avviene anche in Francia, dove non a caso Macron incontra grosse 
difficoltà a far passare le sue riforme liberiste. In Italia, in 
particolare, la spesa pubblica è sempre stata utilizzata per acquisire e 
mantenere il consenso, e fino a quando c'erano le risorse effettivamente 
il sistema funzionava. In fin dei conti la corruzione e i privilegi 
esistevano pure prima, solo che l'elettorato non se ne curava, perchè 
insieme con i vitalizi dei Parlamentari esistevano anche le baby 
pensioni per i lavoratori dipendenti, le assunzioni clientelari e le 
immissioni in ruolo senza concorso pubblico. Il popolo ha il brutto 
vizio di non considerare che chi lo rappresenta il più delle volte gli 
somiglia. Il tallone d'Achille dell'Italia è la spesa pubblica. Quando 
gli investitori hanno letto il contratto del Governo del Cambiamento, 
hanno fiutato subito il pericolo : come si fa ad abbassare le tasse in 
modo drastico con la flat tax e contemporaneamente ad aumentare la spesa 
sociale con il reddito e la pensione di cittadinanza ? Sono due 
politiche completamente opposte, che qualunque Governo, populista o 
meno, non si sognerebbe mai di abbinare. In Italia, che è un paese 
cattolico, che in quanto tale pensa di poter sempre mediare tra il 
principio e il fatto e di trovare un punto di incontro tra gli opposti, 
la classe politica e l'elettorato affermano che un simile risultato è 
possibile, anzi doveroso. Non considerano affatto che il quadro 
d'insieme è mutato radicalmente, perchè prescindono completamente dalla 
realtà e, in maniera schizofrenica, vogliono tutto e il contrario di 
tutto. Di qui le dichiarazioni congiunte di Salvini e Di Maio, secondo i 
quali con il Governo del Cambiamento le tasse sarebbero diminuite ma la 
spesa sociale no. Ora, secondo me nessuno dei due credeva ad una simile 
fesseria, perchè di questo si tratta. Però intanto l'hanno dovuta 
mettere per iscritto, magari con la riserva mentale, non esplicitata, 
che il programma si sarebbe realizzato solo in quanto in concreto 
fattibile. L'elettorato però queste finezze non le capisce e, nel suo 
infantilismo, quando legge certe cose ci crede fino in fondo. E non le 
capiscono neppure i mercati, che si muovono in base ad aspettative, ed 
hanno il timore, a dire il vero tutt'altro che irrazionale, che il 
debito pubblico esploda e precipiti nel caos non solo l'Italia ma 
l'intera Europa. A questo punto è intervenuto Mattarella, il quale ha 
fatto professione di sano realismo ed ha bloccato la nomina di Savona. 
Ma il realismo in Italia non è mai apprezzato. Gli italiani, quando 
vengono messi di fronte ai fatti, reagiscono in un solo modo : peggio 
per i fatti ! Da noi i cittadini sono abituati a vedere nello Stato una 
grande mamma, che dispensa beni a chiunque, che li accudisce in tutto e 
per tutto, che evita loro la difficoltà di pensare. Perchè pensare è una 
gran fatica . E allora viva la mamma, come recitava una canzone di 
Enrico Bennato, almeno fino a quando si comporta come tale. Perchè 
altrimenti viene considerata una p...... Ma allora diventa impossibile 
intervenire sulla spesa pubblica, indipentemente dal colore del Governo 
in carica. Questo è il problema che tutti gli Esecutivi e i Parlamenti 
italiani debbono affrontare : l'infantilismo dell'elettorato, che è un 
eterno bambino, nemmeno tanto sveglio, come ricordava il Berlusca quando 
dava lezioni di realpolitik ai suoi.
FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 29/05/2018 12:09, Stefano Celli ha scritto:
>
> Mi permetto di consigliare la lettura di Populismo Sovrano di Stefano 
> Feltri ...
>
>
> Il 28/05/2018 16:34, thorgiov ha scritto:
>>
>> Anche io ringrazio il Presidente Mattarella, perchè ha ben operato, 
>> non tanto da garante della Costituzione, quanto del sistema economico 
>> italiano. Il Governo del cambiamento, con il suo programma 
>> avventuristico, avrebbe affossato l'economia nazionale. Può piacere o 
>> meno, ma effettivamente oggi i mercati finanziari sono decisivi. 
>> Anzi, a dire il vero, sono loro che decidono. Per questo motivo 
>> considero impropri i richiami alla Costituzione fatti sia da chi 
>> elogia Mattarella, sia da chi lo critica o vorrebbe addirittura 
>> metterlo sotto accusa. Non si tiene conto che sia il sistema 
>> istituzionale, sia il sistema di valori consacrati nella Carta del 
>> 1948 è nato e soprattutto si è sviluppato in un periodo in cui la 
>> congiuntura economica era favorevole. Nel secondo dopoguerra la 
>> produzione industriale era concentrata nei Paesi occidentali, che 
>> avevano , pur nelle loro diversità, dei riferimenti politici e 
>> ideologici comuni, per cui la concorrenza era molto limitata. Tutto è 
>> cambiato con il crollo del muro di Berlino prima e con l'ingresso 
>> della Cina nel WTO dopo. L'ingresso di nuovi Paesi come concorrenti 
>> ha distrutto tutto di un colpo delle certezze consolidate, che si 
>> sono rivelate false. Inoltre la tecnologia non era avanzata come oggi 
>> : un tempo la forza lavoro "grezza" era indispensabile. Pochi giorni 
>> fa ha destato scalpore la notizia di un operaio che ha perso il posto 
>> perchè è stata trovata una macchina che fa il suo stesso lavoro, 
>> ovviamente ad un costo inferiore. Voglio far notare che la tecnologia 
>> fa perdere posti di lavoro non solo tra gli operai, ma anche tra i 
>> ceti che un tempo credevano di avere un posto sicuro. Valga per tutti 
>> l'esempio dei bancari : negli ultimi 8 anni il numero degli impiegati 
>> nel settore in Italia è diminuito di 44.000 unità. Certo, è molto 
>> bello, molto comodo usare l'internet banking, accedere al proprio 
>> conto stando comodamente seduti a casa. Però non sarebbe male, ogni 
>> tanto, pensare che per raggiungere quella comodità qualcun altro è 
>> stato cacciato dal sistema produttivo e nessuno lo rimpiazzerà, 
>> perchè a fare il suo lavoro ci penserà una macchina. Poi ci si 
>> meraviglia che i risparmiatori vengano indotti dai bancari a fare 
>> investimenti rischiosi e spesso dannosi. Per forza : oggi un bancario 
>> è continuamente sotto pressione, deve rendere, deve produrre, perchè 
>> sa di rappresentare non una risorsa, ma un costo, e ogni costo deve 
>> essere ripagato. Insomma, non esistono pasti gratis. Parafrasando 
>> Mao, il capitalismo non è un pranzo di gala.
>>
>> Quello che non mi piaceva del cosiddetto Governo del cambiamento era 
>> l'atteggiamento tipicamente italiano di chi si rifiuta di prendere 
>> atto della realtà, e si costruisce un mondo parallelo che esiste solo 
>> nella sua testa. Il problema è che i mercati finanziari sono molto 
>> concreti, e spesso spietati. Per chi investe ogni occasione di 
>> speculare è buona, e l'Italia è una preda molto appetitosa, perchè un 
>> paese così scombinato manca delle difese minime per difendersi da 
>> certi attacchi. Senza l'Unione europea che compra i nostri titoli di 
>> Stato sarebbero crollate da tempo anche le banche nostrane, che sono 
>> piene  di quei titoli e in più hanno crediti in sofferenza in 
>> percentuali di molto superiori agli altri Paesi europei. Mattarella 
>> di questo si è reso subito conto, ed è corso ai ripari, rifiutando la 
>> nomina di Savona. Lo ripeto, secondo me il Presidente della 
>> Repubblica ha agito bene, e noi tutti lo dobbiamo ringraziare. Però 
>> debbo dissociarmi non solo dagli attacchi indegni che gli vengono 
>> mossi, ma anche dagli elogi gonfi di retorica che vengono da questa 
>> lista. Secondo me Mattarella è giunto alla sua decisione con grande 
>> sofferenza. Perchè ha capito quello che voi tutti cercate di 
>> nascondere, anche a voi stessi : a vincere non è stata la 
>> Costituzione. A vincere sono stati i mercati finanziari, i poteri 
>> veramente forti. La sovranità, di cui parla l'art. 1 comma 2 Cost., 
>> in realtà non appartiene più al popolo. Questo può essere anche un 
>> bene : dipende dai punti di vista. Ma una cosa è certa : le pressioni 
>> internazionali intervenute nelle ultime settimane sono state molto 
>> efficaci, e non hanno nulla di democratico. Proprio nulla. La 
>> democrazia è stata comunque sconfitta. E di questo non bisogna 
>> rallegrarsi.
>>
>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>
>>
>> Il 28/05/2018 14:48, MUSTI LUCIA ha scritto:
>>>
>>> Io, come cittadina e magistrato, sto con il Presidente Mattarella, 
>>> garante della Carta Costituzionale.
>>>
>>> Lucia Musti
>>>
>>> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Fazio 
>>> Valeria
>>> *Inviato:* lunedì 28 maggio 2018 14:25
>>> *A:* ezia.maccora a iol.it; area a areaperta.it; 'Sanlorenzo Rita'
>>> *Oggetto:* [Area] R: I: Io sto con Mattarella
>>>
>>> Il Presidente Mattarella  rappresenta  le mie convinzioni e le mie 
>>> aspirazioni; lo ringrazio.
>>>
>>> Valeria fazio
>>>
>>> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di 
>>> *ezia.maccora a iol.it
>>> *Inviato:* lunedì 28 maggio 2018 12:56
>>> *A:* area a areaperta.it; Sanlorenzo Rita
>>> *Oggetto:* Re: [Area] I: Io sto con Mattarella
>>>
>>> Grazie Rita,
>>>
>>> anche io, come cittadina e magistrato, #sto con il Presidente 
>>> Mattarella.
>>>
>>> ezia maccora
>>>
>>>     Il 28 maggio 2018 alle 12.41 Sanlorenzo Rita
>>>     <rita.sanlorenzo a giustizia.it> ha scritto:
>>>
>>>     ------------------------------------------------------------------------
>>>
>>>     *Da:*Rita Sanlorenzo <rita31859 a gmail.com>
>>>     *Inviato:* lunedì 28 maggio 2018 12:40:25
>>>     *A:* Sanlorenzo Rita
>>>     *Oggetto:* Io sto con Mattarella
>>>
>>>     Io, come cittadino e magistrato, sto con il Presidente Mattarella
>>>
>>>     IN un momento di così acuta crisi istituzionale, io sento di
>>>     dover esprimere, per quel che vale,  la mia piena solidarietà al
>>>     Presidente della Repubblica, che ha impersonato il suo ruolo nel
>>>     pieno rispetto delle prerogative che la Costituzione gli
>>>     attribuisce. Ogni cittadino, ed ogni magistrato,  può avere la
>>>     sua idea a proposito del contenuto delle proposte del contratto
>>>     di governo, del tipo di  rapporto che il nostro Paese deve
>>>     tenere con l’Europa a cui la legano trattati vincolanti, degli
>>>     scenari che si prefigurano (o che si sarebbero prefigurati) di
>>>     fronte all’adozione di misure tanto radicali e in possibile
>>>     collisione con i principi costituzionali (uno fra tutti, l’art.
>>>     53 della Costituzione). Ogni magistrato, in particolare, può e
>>>     deve avere la sua opinione a proposito del programma per la
>>>     giustizia, che tace sulla carenza di risorse e invece propone un
>>>     incremento dell’ambito di iniziativa penale, ed un ritorno alla
>>>     frammentazione sul territorio delle sedi giudiziarie.
>>>
>>>     Nessun cittadino, e nessun magistrato, può e deve tacere però
>>>     sul tipo di attacco alla funzione ed alla carica del nostro
>>>     Presidente che in base alle proprie valutazioni ha esercitato
>>>     quel potere di controllo che la nostra Costituzione gli affida.
>>>     Chi aggredisce il Presidente Mattarella aggredisce l’equilibrio
>>>     dei poteri disegnato dalla nostra Costituzione, e dunque attacca
>>>     anche la collocazione della magistratura, il cui Consiglio
>>>     Superiore è presieduto dal Presidente della Repubblica.
>>>
>>>     Questo mi sento di dire con nettezza e senza indugi. Io sto con
>>>     il Presidente Mattarella.
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