[Area] Un patto comune tra gli elettori

thorgiov thorgiov a libero.it
Gio 28 Giu 2018 18:24:49 CEST


Retorica, sempre retorica. Non c'è nulla da fare. Tutti i magistrati che 
riescono a raggiungere un posto direttivo o semidirettivo sostengono che 
la loro è una posizione di estrema sofferenza, che la carica 
dirigenziale comporta più oneri che onori, e che, immancabilmente, loro 
si sottopongono a questo sacrificio unicamente per spirito di servizio. 
Dopodichè, quando scatta il primo quadriennio, è tutto un agitarsi per 
magnificare il proprio operato e ottenere in tal modo la sempre agognata 
riconferma, perchè in loro lo spirito di abnegazione è più forte di 
qualsiasi altro istinto. Mi sorge un sospetto : non è che molti 
dirigenti, in fin dei conti, sono dei masochisti ? Non è paradossale che 
una persona voglia peggiorare la propria condizione e che sia disposta a 
tutto per danneggiare se stessa ?

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 28/06/2018 18:00, Elisabetta Canevini ha scritto:
> aderisco e sottoscrivo anch’io
> Elisabetta Canevini
> *From:* FALCONE GIORGIO <mailto:giorgio.falcone a giustizia.it>
> *Sent:* Thursday, June 28, 2018 12:28 PM
> *To:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
> *Subject:* [Area] Un patto comune tra gli elettori
>
> /**/
>
> /*A nome dei primi sottoscritti firmatari, trasmetto il testo di 
> questa dichiarazione di impegno, aperta al confronto tra tutti i 
> magistrati e alla adesione di chi condivide questi principi e questi 
> impegni.*/
>
> /**/
>
> /**/
>
> /*UN PATTO COMUNE TRA GLI ELETTORI*/
>
> Le recenti notizie giornalistiche relative al concorso per il posto di 
> Presidente del Tribunale di Cremona disvelano – e purtroppo non è la 
> prima volta – condotte che, se confermate, oltre ad assumere possibile 
> rilevanza penale, sarebbero espressione di metodi e sistemi 
> inaccettabili e sintomatiche di un grave problema culturale e morale 
> all’interno della magistratura.
>
> Non serve certo arrivare a tanto per violare l’art. 10 del Codice 
> Etico dell’ANM che recita testualmente: “/Il magistrato non si serve 
> del suo ruolo istituzionale o associativo per ottenere benefici o 
> privilegi per sé o per altri. Il magistrato che aspiri a promozioni, a 
> trasferimenti, ad assegnazioni di sede e ad incarichi di ogni natura 
> non si adopera al fine di influire impropriamente sulla relativa 
> decisione, né accetta che altri lo facciano in suo favore.”/
>
> Troppo spesso sentiamo parlare di condotte, solo apparentemente meno 
> gravi, che tuttavia rappresentano altrettante violazioni di doveri 
> fondamentali del magistrato.
>
> *La misura è colma*e, da semplici elettori, riteniamo sia giunto il 
> momento di una presa di coscienza in vista dell’assunzione di un 
> impegno collettivo che conduca ad un netto cambio di rotta rispetto ad 
> un “sistema” al quale sin qui nessuno ha avuto davvero la forza e la 
> capacità di sottrarsi.
>
> Un impegno per il cambiamento che chiediamo innanzi tutto a noi stessi.
>
> Per recuperare l’orgoglio del nostro autogoverno, quello che negli 
> anni ha consentito al CSM di ergersi a baluardo dell’indipendenza e 
> dell’autonomia di tutti i magistrati, non possiamo limitarci a 
> pretendere un’assunzione di responsabilità da parte di chi sarà eletto 
> al Consiglio. Dobbiamo adoperarci in prima persona come elettori e 
> come magistrati che intendono condividere le responsabilità di un 
> autogoverno diffuso, favorendo in ogni modo la trasparenza e la 
> leggibilità delle sue scelte.
>
> *Per questo, chiediamo a tutti i magistrati, a prescindere dalla loro 
> appartenenza ad una corrente, di sottoscrivere insieme a noi un 
> impegno solenne*.
>
> Un impegno a:
>
> 1. ripudiare scorciatoie, logiche clientelari e contatti privilegiati 
> che si fondano su rapporti amicali, territoriali o correntizi;
>
> 2. pretendere che le nostre domande siano valutate sulla base delle 
> attitudini e del merito e mai in base a logiche di appartenenza o di 
> scambio.
>
> 3. autorizzare la pubblicazione di tutti gli atti e documenti relativi 
> ai concorsi cui decideremo di partecipare per assicurare trasparenza 
> alle decisioni adottate;
>
> 4. informarci con costanza sulle decisioni del CSM e pretendere di 
> conoscere le ragioni che le sostengono, pronti a fornire il nostro 
> apporto critico, in modo diretto e trasparente, quando non 
> condividiamo quelle ragioni e a criticare anche aspramente quelle 
> scelte, quando dovessero essere adottate in violazione delle regole o 
> essere frutto di condotte incoerenti o poco trasparenti;
>
> 5. svolgere le nostre funzioni e difendere la nostra professionalità 
> senza timori e senza speranze, liberandoci dalla paura del 
> disciplinare e dall’ansia di fare carriera, cooperando per quanto 
> possibile al buon andamento degli uffici in cui operiamo;
>
> 6. difendere la nostra autonomia esterna ed interna, contrastando ogni 
> forma di gerarchizzazione negli Uffici, consapevoli che la dirigenza 
> deve essere un servizio e un onere, non un onore;
>
> 7. rivendicare con orgoglio e convinzione il perdurante valore del 
> principio costituzionale della pari dignità delle funzioni dando 
> concreta attuazione a quel principio nella quotidianità del nostro 
> lavoro, senza cadere nella spasmodica ricerca di posti più comodi o di 
> presunto prestigio, rifiutando le logiche del carrierismo e la 
> raccolta di incarichi che abbia come solo fine quello di appuntarsi 
> sul petto una “medaglietta”;
>
> 8. non disdegnare il ritorno alle funzioni giudiziarie ordinarie, dopo 
> lo svolgimento di funzioni direttive, invitando fin d’ora il prossimo 
> CSM ad individuare meccanismi che evitino la formazione di una 
> categoria di magistrati che saltano da un incarico dirigenziale 
> all’altro, perdendo il contatto con il lavoro quotidiano nella 
> giurisdizione;
>
> Proponiamo per questo *un patto comune* che porti al recupero di una 
> responsabilità condivisa tra tutti i magistrati, senza alcuna 
> distinzione, per realizzare un sistema di autogoverno nel quale tutti 
> possiamo riconoscerci.
>
> Invitiamo tutti coloro che intendano aderire a questo patto a 
> sottoscriverlo .
>
> //
>
> 1.Andrea Natale - Tribunale di Torino
>
> 2.Anna Laura Alfano - Tribunale di Napoli
>
> 3.Anna Luisa Terzi – Corte d’Appello di Trento
>
> 4.Antonella Toniolo - Tribunale di Vicenza
>
> 5.Antonia Pappalardo - Corte d’Appello Palermo
>
> 6.Antonia Pappalardo - Corte d’Appello Palermo
>
> 7.Costantino De Robbio – Tribunale di Roma
>
> 8.Daniela Faraggi - Corte d'Appello di Genova
>
> 9.Daniela Pischetola - Procura di Genova
>
> 10.Domenico Santoro - Tribunale di Reggio Calabria
>
> 11.Domenico Santoro - Tribunale di Reggio Calabria
>
> 12.Elvira Vitulli – Procura di Verona
>
> 13.Emilia Conforti – Tribunale di Roma
>
> 14.Enrico Manzon – Corte di Cassazione
>
> 15.Federico Manotti - Procura di Genova
>
> 16.Fiammetta Lo Bianco - Tribunale di Trapani
>
> 17.Francesco Pinto - Procura di Genova
>
> 18.Furio Cioffi - Corte d’Appello di Napoli
>
> 19.Gabriella Reillo - Corte D’Appello Catanzaro
>
> 20.Gianfranco Colace - Procura di Torino
>
> 21.Giorgio Falcone - Procura di Padova
>
> 22.Giovanni Antoci - Procura di Termini Imerese
>
> 23.Giuseppe De Gregorio - Corte d'Appello di Palermo
>
> 24.Giuseppe Longo - Procura di Genova
>
> 25.Ilio Mannucci Pacini - Tribunale di Milano
>
> 26.Loredana Giglio – Tribunale di Perugia
>
> 27.Luca Poniz - Procura di Milano
>
> 28.Lucia Vignale - Tribunale di Genova
>
> 29.Lunella Caradonna – Ministero della Giustizia
>
> 30.Manuela Fasolato - Procura di Mantova
>
> 31.Maria Laura Paesano – Tribunale di Roma
>
> 32.Marco Bacci - Corte d'Appello di Genova
>
> 33.Mario Conte - Corte d’Appello Palermo
>
> 34.Mario Palazzi – Procura di Roma
>
> 35.Marta Agostini - Procura di Lamezia Terme
>
> 36.Marta Paccagnella - Tribunale di Venezia
>
> 37.Michele Incani – Procura Generale Cagliari
>
> 38.Nella Ciardo - Tribunale di Palermo
>
> 39.Nicola Aiello - Tribunale di Palermo
>
> 40.Nicola Scalabrini – Procura di Bologna
>
> 41.Paola Marino - Tribunale di Palermo
>
> 42.Paola Marino - Tribunale di Palermo
>
> 43.Paolo Lepri - Tribunale di Genova
>
> 44.Pierpaolo Bortone – Tribunale di Latina
>
> 45.Roberto Arata - Tribunale di Torino
>
> 46.Sergio De Luca - Tribunale di Sassari
>
> 47.Stefano Celli - Procura di Rimini
>
> 48.Stefano Musolino - Procura di Reggio Calabria
>
> 49.Tiziana Paolillo - Procura Tribunale Minorenni di Genova
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> 50.Vincenzo Sgubbi - Corte d’Appello di Venezia
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