[Area] R: Significative parole sullla tragedia di Rebibbia

Francesco Maisto francescomaisto2 a gmail.com
Dom 23 Set 2018 12:13:03 CEST


Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia
Aderente alla"Association Internationale des Magistrats de la Jeunesse et
de la Famille" www.minoriefamiglia.it
Comunicato AIMMF
L’Associazione Italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia
Con riferimento alla tragedia maturata il 18 settembre scorso nel carcere
romano di Rebibbia dove, in base alle notizie di stampa, una madre,
detenuta da pochi giorni insieme ai propri figli, ha cagionato la morte
della più piccola di quattro mesi e lesioni gravissime al più grande, ormai
in stato di morte cerebrale, nello sconcerto e nel sentimento di
disorientamento, commozione e pietà che un fatto così terribile suscita
richiama
la necessità che in ogni situazione traumatica in cui si trovino coinvolte
le persone di minore età per eventi che incidono sulla regolare vita
familiare vengano compiute approfondite osservazioni e valutazioni in
ordine alla loro condizione di possibile pregiudizio, assunti interventi di
immediata protezione in via amministrativa (v. art. 403 c.c.) e fomulata la
dovuta segnalazione alle Autorità Giudiziarie minorili perché siano
predisposti tempestivamente convenienti percorsi di tutela,
sottolinea
l’opportunità , in assenza di disposizioni normative specifiche, al fine di
consentire una efficace comunicazione interistituzionale, che siano
stipulati protocolli di intesa fra Procure della Repubblica per i
Minorenni, Tribunali per i Minorenni, Procure della Repubblica Ordinarie,
Forze di Polizia e Direttori delle strutture carcerarie tali da assicurare
celeri informazioni al Pubblico Ministero Minorile nel caso di arresto di
adulti o di applicazione o esecuzione di misure di restrizione in carcere
in presenza dei figli minori, in modo da intervenire nel migliore interesse
di questi ultimi e di consentire un confronto e una valutazione
specializzata in un sistema di rete e di corresponsabilità di tutti gli
operatori coinvolti,
sottolinea
come tale modalità operativa concernente il fondamentale raccordo fra più
istituzioni con compiti differenti, sia stata recepita in toto dalla
recente risoluzione del CSM in data 18 giugno 2018 relativa
all’organizzazione e all’attività delle Procure della Repubblica per i
Minorenni,
ribadisce
infine l’urgenza di implementare con l’impiego, non più rinviabile, di
necessari mezzi e congrue risorse economiche modalità adeguate di
detenzione di madri e bambini in contesti rispondenti alle esigenze di
questi ultimi, i quali rischiano di diventare le vittime di una situazione
che non hanno contribuito a creare e in cui , spesso, non hanno “ voce” per
esprimere i propri bisogni
Il Segretario generale Il Presidente Susanna Galli Maria Francesca Pricoco

Il giorno dom 23 set 2018 alle 00:21 Francesco Maisto <
francescomaisto2 a gmail.com> ha scritto:

> E quindi avrebbe dovuto aspettare prima di prendere provvedimenti tanto
> drastici in mancanza di accertamenti, tenuto conto del tempismo.
> Senza l’80% di quelle Associazioni il carcere sarebbe un lager
>
> Il giorno sab 22 set 2018 alle 22:41 thorgiov <thorgiov a libero.it> ha
> scritto:
>
>> Benissimo, lasciamo che sia il ministro a capirlo. Da solo, però, senza
>> il contributo delle varie associazioni menzionate nella tua missiva, che
>> non fanno certo parte del dicastero.
>>
>> FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>
>> Il 22/09/2018 20:33, Francesco Maisto ha scritto:
>>
>> Quello delle carceri è un territorio impervio con una difficile
>> individuazione delle competenze tra DAP., Magistrature e Servizio Sanitario
>> Regionale e Assl.
>> Qui sono stati presi provvedimenti esemplari nei confronti dei vertici di
>> Rebibbia in prima battuta ed ora cominciano a capire che forse c’e Una
>> responsabilità dell’area sanitaria esterna.
>> Francesco Maisto
>>
>> Il giorno sab 22 set 2018 alle 17:06 thorgiov <thorgiov a libero.it> ha
>> scritto:
>>
>>> Dire che la responsabilità è di tutti è un modo molto comodo per dire
>>> che la responsabilità non è di nessuno. Tutto molto italiano. Anzi, molto
>>> cattolico. Non conosco bene i fatti e per tale motivo non mi sento di dire
>>> che la colpa di ciò che è accaduto è anche dei vertici dell'istituto. Però
>>> noto che appena viene toccata una persona che appartiene ad un determinato
>>> mondo, scatta automaticamente la solidarietà nei suoi confronti, che è una
>>> solidarietà a prescindere. Mi viene in mente l'atteggiamento che è stato
>>> tenuto per molti anni nei confronti della comunità Il Forteto a Firenze.
>>>
>>> FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso a Napoli Nord )
>>>
>>> Il 22/09/2018 10:57, Francesco Maisto ha scritto:
>>>
>>> Non solo percezioni di Marco Paternello
>>> Buona lettura.
>>> Francesco Maisto
>>> La tragedia di Rebibbia: non si aggiungano danni alla tragedia provocata
>>> da una mamma detenuta
>>> Lettera aperta di volontari, cappellani, operatori del sociale, del
>>> mondo del lavoro, della cultura, dello sport, della salute
>>> La tragedia che si è consumata a Rebibbia ci ha lasciati senza fiato. Un
>>> dolore e un orrore che ha travolto tutti: i due bambini innanzitutto,
>>> quella madre che forse ancora non è consapevole di quello che ha fatto,
>>> tutti gli operatori dell’Istituto, le oltre trecento donne lì detenute, le
>>> loro famiglie e anche noi volontari, cappellani, operatori del sociale, del
>>> mondo del lavoro, della cultura, dello sport, della salute che ogni giorno
>>> entriamo in carcere per dare il nostro contributo affinché la pena risponda
>>> sempre più alle finalità dettate dalla Costituzione.
>>> Abbiamo accolto tutto questo dolore in un silenzio rispettoso, vicini
>>> alle donne detenute, al loro smarrimento e dolore. Abbiamo cercato di
>>> comprendere i tanti tasselli di una vicenda che ha avuto un epilogo così
>>> drammatico.
>>> Conosciamo la complessità del carcere, dei suoi problemi, della sua
>>> gestione. Ma conosciamo anche bene l’impegno da sempre profuso dalla
>>> Direzione dell’Istituto femminile di Rebibbia per fare del carcere un luogo
>>> di reinserimento, di riflessione, di presa di coscienza, di
>>> riappacificazioni delle detenute con sé stesse e con le persone che hanno
>>> sofferto per le loro colpe, di crescita culturale e molto altro ancora.
>>> Sappiamo dell’attenzione con cui le donne sono seguite e ne condividiamo le
>>> scelte operative, dell’apertura dell’Istituto al territorio e alle sue
>>> Istituzioni, come la scuola materna del quartiere che accoglie ogni giorno
>>> nelle sue classi i bambini della Sezione nido.
>>> Ed è per questo che sentiamo il dovere di rompere il silenzio.
>>> Pensare di dare una risposta risolutiva a questo dramma scaricando sulla
>>> Direzione e sulla Vice-comandante la responsabilità di quanto è successo è
>>> un grave errore. Le responsabilità sono tante e nessuno - nemmeno noi - può
>>> pensare di tirarsene fuori, trovando un colpevole che paghi per tutti.
>>> Il dramma dei bambini in carcere è noto a tutti. La legge del 2011 ha
>>> tracciato una linea che prevede una collocazione alternativa al carcere per
>>> mamme e bambini, ma la sua applicazione fatica a trovare pienezza. Il
>>> disagio sociale sempre più presente all’interno degli Istituti di pena non
>>> è certo una novità e troppo spesso il peso di tale problema è affidato al
>>> personale di Polizia penitenziaria. Gli Enti locali faticano a dare
>>> risposte a chi esce dal carcere e cerca di ricominciare una vita diversa. I
>>> cittadini molto spesso si oppongono alla nascita di strutture di
>>> accoglienza, come le case famiglia per le donne detenute con figli.
>>> Colpire i vertici della Casa circondariale femminile di Rebibbia
>>> significa, per noi, aggiungere danni alla tragedia provocata da una mamma
>>> detenuta.
>>> A buon diritto
>>> Arci
>>> A Roma Insieme
>>> Associazione Articolo 21 - Liberi di
>>> AS.VO.PE. - Palermo
>>> Associazione Antigone
>>> Associazione Controluce – Pisa
>>> Associazione Fuoririga – Casal del Marmo
>>> Associazione Liberamente - Cosenza
>>> Associazione Sarda per l'attuazione della riforma psichiatrica
>>> Associazione Semi di Libertà onlus
>>> Associazione Spondé onlus
>>> Associazione Volontari In Carcere/Caritas di Roma
>>> Atletico diritti
>>> Cibo Agricolo Libero
>>> Comunità di Sant’Egidio
>>> Comunità Papa Giovanni XXIII
>>> Conferenza nazionale Volontariato Giustizia
>>> Conferenza per la Salute mentale nel mondo “Franco Basaglia”
>>> Cooperativa Con-Tatto
>>> Cooperativa Sociale Concordia onlus
>>> Coordinamento Regionale “Tino Beiletti” - Piemonte e Valle d’Aosta
>>> Coordinamento SEAC - Calabria
>>> Coordinamento SEAC - Veneto
>>> Festival dei matti
>>> Fondazione Franco e Franca Basaglia
>>> Fondazione Zancan
>>> Forum nazionale per la salute in carcere
>>> Forum salute mentale nazionale
>>> Gruppo Idee laboratorio ricuciamo
>>> GRUSOL Gruppo solidarietà
>>> I Cappellani degli Istituti di Rebibbia
>>> La Fraternità - Verona
>>> Magistratura democratica
>>> Men at work onlus
>>> Nessuno tocchi Caino
>>> Oltre le sbarre
>>> Osservatorio Stopopg per la salute mentale
>>> Panta Coop arl onlus
>>> Ristretti orizzonti
>>> SEAC
>>> Sesta città di rifugio
>>> Sesta opera San Fedele - Milano
>>> Sesta Opera San Fedele - Rieti
>>> Società Cooperativa e-Team
>>> Società di San Vincenzo De Paoli
>>> Ucsi – Unione cattolica stampa italiana
>>> Unasam
>>> Vo.Re.Co.
>>>
>>> Il giorno sab 22 set 2018 alle 09:05 thorgiov <thorgiov a libero.it> ha
>>> scritto:
>>>
>>>> Chiaramente Marco Patarnello ha una conoscenza del mondo penitenziario
>>>> che gli viene dall'esperienza maturata nel campo da molti anni. Al
>>>> contrario il ministro che ha adottato in via cautelare, e quindi
>>>> provvisoria, il provvedimento di sospensione non ha quella esperienza, ed è
>>>> probabile che sia stato influenzato anche dal sentimento di indignazione
>>>> dell'opinione pubblica di fronte ad una vicenda così grave. Però non ha
>>>> senso criticare l'operato del ministro solo perchè si conoscono
>>>> personalmente i funzionari colpiti dalla sospensione. La conoscenza
>>>> personale spesso non consente di esaminare le vicende con la necessaria
>>>> asetticità, se non altro perchè occorre distinguere sempre l'ambito penale
>>>> da quello amministrativo. In altri termini, può verificarsi che un
>>>> comportamento alla fine non costituisca reato, e che tuttavia sia
>>>> censurabile sotto il profilo disciplinare. Il giudizio non è una attività
>>>> di competenza esclusiva dei magistrati.
>>>>
>>>> FELICE  PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>>>
>>>> Il 21/09/2018 19:29, Costanzo Antonio ha scritto:
>>>>
>>>> Mondo alla rovescia? Non mi pare.
>>>>
>>>> La testimonianza di Marco Patarnello mi colpisce, la trovo molto ricca
>>>> (di esperienza, di riflessione, di misura e umanità) ed efficace, per chi
>>>> la vuole comprendere: e mi riferisco al cittadino medio, che non conosce il
>>>> sistema giudiziario né quello penitenziario (io stesso, che faccio il
>>>> giudice civile, assai poco so dell’esecuzione della pena).
>>>>
>>>> Credo che faccia parte del mestiere di magistrato anche raccontare
>>>> fatti, spiegare ai non addetti ai lavori quello che a noi capita di
>>>> osservare quotidianamente e che a volte può apparirci scontato mentre tale
>>>> non è, dare elementi di riflessione,  se del caso seminare dubbi.
>>>>
>>>> Sappiamo tutti quanto sia importante, decisiva, oggi la comunicazione
>>>> pubblica. Che richiede l’uso di tecniche ben precise. Poco familiari,
>>>> forse, alle associazioni dei magistrati.
>>>>
>>>> Se ogni tanto si leva la voce misurata e competente di un magistrato (e
>>>> alcuni e alcune di noi sono davvero molto bravi nel comunicare), mi sembra
>>>> solo un bene.
>>>>
>>>> Antonio Costanzo, trib. BO
>>>>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> *Da:* Area [mailto:area-bounces a areaperta.it
>>>> <area-bounces a areaperta.it>] *Per conto di *thorgiov
>>>> *Inviato:* venerdì 21 settembre 2018 18:26
>>>> *A:* area a areaperta.it
>>>> *Oggetto:* Re: [Area] R: Significative parole sullla tragedia di
>>>> Rebibbia
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Però è paradossale. Spesso da parte della politica è stato mosso  ai
>>>> magistrati il rimprovero di voler cercare un colpevole subito e a tutti i
>>>> costi, secondo una logica giustizialista, per assecondare gli istinti
>>>> vendicativi delle masse. Qualcuno ricorda il periodo di Mani Pulite, cui
>>>> seguì il periodo della restaurazione berlusconiana? Parimenti, da parte dei
>>>> magistrati la politica è stata spesso accusata di non voler intervenire in
>>>> sede amministrativa, prima e indipendentemente dall'accertamento penale,
>>>> nei confronti di persone che avevano violato delle regole di legge o di
>>>> prudenza. Ora c'è un rovesciamento dei ruoli : la politica interviene
>>>> tempestivamente e i magistrati ( o meglio alcuni magistrati ) la accusano
>>>> di giustizialismo sommario. Per l'appunto, un mondo alla rovescia.
>>>>
>>>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Il 21/09/2018 14:21, Gianfranco Gilardi ha scritto:
>>>>
>>>> Si vorrebbe sentire qui spesso parole come queste e, soprattutto, si
>>>> vorrebbe che parole come queste servissero a risvegliare le coscienze ed a
>>>> far ritrovare il senso delle istituzioni.
>>>>
>>>> Gianfranco Gilardi
>>>>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Il Ven 21 Set 2018, 12:17 Marcello Basilico <
>>>> marcello.basilico a giustizia.it> ha scritto:
>>>>
>>>> Le parole di Marco Patarnello ci mettono sotto gli occhi un tema più
>>>> generale, divenuto ormai nodale nella comunicazione e nella politica di
>>>> oggi: la ricerca del colpevole subito e ad ogni costo, figlia della logica
>>>> semplificatrice che ormai si utilizza nella soluzione dei problemi più
>>>> complessi.
>>>>
>>>>   Chi, se non noi magistrati, può segnalare ad alta voce, ogni volta
>>>> che può, che questa logica è sbagliata e conduce a soluzioni sbagliate?
>>>>
>>>>   Grazie a Marco e a Francesco Maisto
>>>>
>>>>                                Marcello Basilico
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> *Da:* Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Francesco
>>>> Maisto
>>>> *Inviato:* venerdì 21 settembre 2018 11:41
>>>> *A:* Area Md- Movimenti; ISCRITTI
>>>> *Oggetto:* [Area] Significative parole sullla tragedia di Rebibbia
>>>>
>>>>
>>>> Ma i politici evitino processi sommari
>>>>
>>>> [image: PDF]
>>>> <http://www.ristretti.org/pdf/Le-Notizie-di-Ristretti/ma-i-politici-evitino-processi-sommari.pdf?format=phocapdf>
>>>>
>>>> [image: Stampa]
>>>> <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/ma-i-politici-evitino-processi-sommari/Stampa>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Condividi
>>>> <http://www.facebook.com/share.php?u=http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/ma-i-politici-evitino-processi-sommari>
>>>>
>>>> *di Marco Patarnello*
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> *La Repubblica, 21 settembre 2018*
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Caro direttore, faccio il magistrato penale da quasi trent'anni, ho
>>>> visto da vicino tante terribili vicende umane e da due anni sono il
>>>> magistrato di sorveglianza per Rebibbia Femminile, sebbene solo per le
>>>> detenute definitive. Osservo i numerosi interventi mediatici di queste ore
>>>> successive alla tragedia accaduta lunedì, che ha visto due bimbi uccisi in
>>>> carcere dalla loro mamma e sento il bisogno di dire alcune cose.
>>>>
>>>> Davanti a tragedie così, che ci costringono a guardare il buio senza
>>>> fine che può esserci nell'animo umano penso che la reazione più giusta e
>>>> matura dovrebbe essere il silenzio o per lo meno una rigorosa misura:
>>>> pensare di avere la chiave per comprendere a caldo eventi come questi, le
>>>> loro cause, le loro ragioni o addirittura la convinzione del senno di poi
>>>> di poterli prevenire, individuando le responsabilità che li hanno prodotti,
>>>> più che velleitario credo che sia superficiale e alluda al bisogno di
>>>> cercare un responsabile per consentire a ciascuno di noi di scrollarsi di
>>>> dosso quella parte di responsabilità collettive che ci appartengono, per le
>>>> inadeguatezze e la fallibilità delle nostre pur sofisticate dinamiche
>>>> sociali, civili, giuridiche.
>>>>
>>>> Soprattutto da parte di chi ha alte responsabilità istituzionali,
>>>> cercare o addirittura additare in chi ha operato ogni giorno da decenni a
>>>> questa parte in prima linea nel luogo della sofferenza e della esecuzione
>>>> della pena - cui nessuno rivolge uno sguardo se non per puntare il dito,
>>>> dove tutte le contraddizioni di un ordinamento ricco di aspirazioni ideali
>>>> e privo di ogni risorsa vengono a collidere sui corpi e nelle menti di
>>>> persone in carne ed ossa, conservando la massima attenzione ai diritti dei
>>>> detenuti, con enorme sacrificio personale - mi sembra un modo piccolo, ma
>>>> antico, di guardare e affrontare i problemi. Raramente nel corso della mia
>>>> vita professionale ho trovato professionisti più attenti e sensibili di
>>>> quelli che finora hanno retto, a diverso titolo, la direzione di quel
>>>> carcere. E so di non essere l'unico.
>>>>
>>>> *Magistrato di sorveglianza per il carcere femminile di Rebibbia
>>>>
>>>> *< Prec.
>>>> <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/morte-di-due-bambini-detenuti>*
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> *Succ. >
>>>> <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/signor-ministro-di-che-cosa-dovete-occuparvi-se-non-dei-bambini>*
>>>>
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