[Area] R: Significative parole sullla tragedia di Rebibbia

thorgiov thorgiov a libero.it
Dom 23 Set 2018 16:51:09 CEST


La mancata adozione di provvedimenti disciplinari fino a sentenza 
definitiva costituisce una prassi abnorme di tutte le Pubbliche 
Amministrazioni, che di fatto sospendono il relativo procedimento anche 
se non esiste alcuna norma di legge che lo imponga o lo consenta. Nella 
fattispecie in esame invece, una volta tanto, una sospensione cautelare 
almeno è stata disposta. Non so dire, ovviamente, se Bonafede nel merito 
abbia torto o ragione, perchè non conosco gli atti che sono stati messi 
a sua disposizione. Mi impressiona però che di fronte a tale 
provvedimento vi sia stata la reazione compatta di un intero blocco 
ideologico, di persone che non penso abbiano conoscenza diretta di 
quegli atti. Ribadisco quindi la mia convinzione : il vero capro 
espiatorio è quello che non è protetto da nessuno. Il vero capro 
espiatorio è il cane sciolto. Al contrario, i direttori di Rebibbia 
hanno fin troppi difensori, anche di ufficio.

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 23/09/2018 15:58, Francesco Maisto ha scritto:
> Abbiamo significative esperienze di omessi provvedimenti disciplinari 
>  delle  assl competenti per le carceri fino a sentenza. Anche per 
> l’intervento degli ordini professionali sul DAP.
> La fase della cautela non coincide sempre con il periodo necessario 
> per le indagini.
> Per il momento i capri espiatori sono i vertici di Rebibbia.
>
>
> Il giorno dom 23 set 2018 alle 15:05 thorgiov <thorgiov a libero.it 
> <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>
>     Allora anche i giudici penali, quando c'è una convalida di
>     arresto, o di fermo, dovrebbero evitare di applicare misure
>     cautelari, perchè sono sempre possibili ulteriori indagini.
>     Comunque se la notizia sulla responsabilità dei medici dell'area
>     esterna si rivelerà fondata e ci sarà una sospensione cautelare
>     nei loro confronti, quanto ci scommetti che nessuno interverrà a
>     difenderli pubblicamente ? Alla fine il vero capro espiatorio è
>     quello che  non appartiene a nessuna cerchia e quindi non merita
>     di essere difeso, secondo una logica settaria.
>
>     FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
>     Nord )
>
>
>     Il 23/09/2018 12:13, Francesco Maisto ha scritto:
>>     Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la
>>     Famiglia
>>     Aderente alla"Association Internationale des Magistrats de la
>>     Jeunesse et de la Famille" www.minoriefamiglia.it
>>     <http://www.minoriefamiglia.it>
>>     Comunicato AIMMF
>>     L’Associazione Italiana dei magistrati per i minorenni e per la
>>     famiglia
>>     Con riferimento alla tragedia maturata il 18 settembre scorso nel
>>     carcere romano di Rebibbia dove, in base alle notizie di stampa,
>>     una madre, detenuta da pochi giorni insieme ai propri figli, ha
>>     cagionato la morte della più piccola di quattro mesi e lesioni
>>     gravissime al più grande, ormai in stato di morte cerebrale,
>>     nello sconcerto e nel sentimento di disorientamento, commozione e
>>     pietà che un fatto così terribile suscita
>>     richiama
>>     la necessità che in ogni situazione traumatica in cui si trovino
>>     coinvolte le persone di minore età per eventi che incidono sulla
>>     regolare vita familiare vengano compiute approfondite
>>     osservazioni e valutazioni in ordine alla loro condizione di
>>     possibile pregiudizio, assunti interventi di immediata protezione
>>     in via amministrativa (v. art. 403 c.c.) e fomulata la dovuta
>>     segnalazione alle Autorità Giudiziarie minorili perché siano
>>     predisposti tempestivamente convenienti percorsi di tutela,
>>     sottolinea
>>     l’opportunità , in assenza di disposizioni normative specifiche,
>>     al fine di consentire una efficace comunicazione
>>     interistituzionale, che siano stipulati protocolli di intesa fra
>>     Procure della Repubblica per i Minorenni, Tribunali per i
>>     Minorenni, Procure della Repubblica Ordinarie, Forze di Polizia e
>>     Direttori delle strutture carcerarie tali da assicurare celeri
>>     informazioni al Pubblico Ministero Minorile nel caso di arresto
>>     di adulti o di applicazione o esecuzione di misure di restrizione
>>     in carcere in presenza dei figli minori, in modo da intervenire
>>     nel migliore interesse di questi ultimi e di consentire un
>>     confronto e una valutazione specializzata in un sistema di rete e
>>     di corresponsabilità di tutti gli operatori coinvolti,
>>     sottolinea
>>     come tale modalità operativa concernente il fondamentale raccordo
>>     fra più istituzioni con compiti differenti, sia stata recepita in
>>     toto dalla recente risoluzione del CSM in data 18 giugno 2018
>>     relativa all’organizzazione e all’attività delle Procure della
>>     Repubblica per i Minorenni,
>>     ribadisce
>>     infine l’urgenza di implementare con l’impiego, non più
>>     rinviabile, di necessari mezzi e congrue risorse economiche
>>     modalità adeguate di detenzione di madri e bambini in contesti
>>     rispondenti alle esigenze di questi ultimi, i quali rischiano di
>>     diventare le vittime di una situazione che non hanno contribuito
>>     a creare e in cui , spesso, non hanno “ voce” per esprimere i
>>     propri bisogni
>>     Il Segretario generale Il Presidente Susanna Galli Maria
>>     Francesca Pricoco
>>
>>     Il giorno dom 23 set 2018 alle 00:21 Francesco Maisto
>>     <francescomaisto2 a gmail.com <mailto:francescomaisto2 a gmail.com>>
>>     ha scritto:
>>
>>         E quindi avrebbe dovuto aspettare prima di prendere
>>         provvedimenti tanto drastici in mancanza di accertamenti,
>>         tenuto conto del tempismo.
>>         Senza l’80% di quelle Associazioni il carcere sarebbe un lager
>>
>>         Il giorno sab 22 set 2018 alle 22:41 thorgiov
>>         <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>>
>>             Benissimo, lasciamo che sia il ministro a capirlo. Da
>>             solo, però, senza il contributo delle varie associazioni
>>             menzionate nella tua missiva, che non fanno certo parte
>>             del dicastero.
>>
>>             FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>>             Napoli Nord )
>>
>>
>>             Il 22/09/2018 20:33, Francesco Maisto ha scritto:
>>>             Quello delle carceri è un territorio impervio con una
>>>             difficile individuazione delle competenze tra DAP.,
>>>             Magistrature e Servizio Sanitario Regionale e Assl.
>>>             Qui sono stati presi provvedimenti esemplari nei
>>>             confronti dei vertici di Rebibbia in prima battuta ed
>>>             ora cominciano a capire che forse c’e Una responsabilità
>>>             dell’area sanitaria esterna.
>>>             Francesco Maisto
>>>
>>>             Il giorno sab 22 set 2018 alle 17:06 thorgiov
>>>             <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>>>
>>>                 Dire che la responsabilità è di tutti è un modo
>>>                 molto comodo per dire che la responsabilità non è di
>>>                 nessuno. Tutto molto italiano. Anzi, molto
>>>                 cattolico. Non conosco bene i fatti e per tale
>>>                 motivo non mi sento di dire che la colpa di ciò che
>>>                 è accaduto è anche dei vertici dell'istituto. Però
>>>                 noto che appena viene toccata una persona che
>>>                 appartiene ad un determinato mondo, scatta
>>>                 automaticamente la solidarietà nei suoi confronti,
>>>                 che è una solidarietà a prescindere. Mi viene in
>>>                 mente l'atteggiamento che è stato tenuto per molti
>>>                 anni nei confronti della comunità Il Forteto a Firenze.
>>>
>>>                 FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso a Napoli Nord )
>>>
>>>
>>>                 Il 22/09/2018 10:57, Francesco Maisto ha scritto:
>>>>                 Non solo percezioni di Marco Paternello
>>>>                 Buona lettura.
>>>>                 Francesco Maisto
>>>>                 La tragedia di Rebibbia: non si aggiungano danni
>>>>                 alla tragedia provocata da una mamma detenuta
>>>>                 Lettera aperta di volontari, cappellani, operatori
>>>>                 del sociale, del mondo del lavoro, della cultura,
>>>>                 dello sport, della salute
>>>>                 La tragedia che si è consumata a Rebibbia ci ha
>>>>                 lasciati senza fiato. Un dolore e un orrore che ha
>>>>                 travolto tutti: i due bambini innanzitutto, quella
>>>>                 madre che forse ancora non è consapevole di quello
>>>>                 che ha fatto, tutti gli operatori dell’Istituto, le
>>>>                 oltre trecento donne lì detenute, le loro famiglie
>>>>                 e anche noi volontari, cappellani, operatori del
>>>>                 sociale, del mondo del lavoro, della cultura, dello
>>>>                 sport, della salute che ogni giorno entriamo in
>>>>                 carcere per dare il nostro contributo affinché la
>>>>                 pena risponda sempre più alle finalità dettate
>>>>                 dalla Costituzione.
>>>>                 Abbiamo accolto tutto questo dolore in un silenzio
>>>>                 rispettoso, vicini alle donne detenute, al loro
>>>>                 smarrimento e dolore. Abbiamo cercato di
>>>>                 comprendere i tanti tasselli di una vicenda che ha
>>>>                 avuto un epilogo così drammatico.
>>>>                 Conosciamo la complessità del carcere, dei suoi
>>>>                 problemi, della sua gestione. Ma conosciamo anche
>>>>                 bene l’impegno da sempre profuso dalla Direzione
>>>>                 dell’Istituto femminile di Rebibbia per fare del
>>>>                 carcere un luogo di reinserimento, di riflessione,
>>>>                 di presa di coscienza, di riappacificazioni delle
>>>>                 detenute con sé stesse e con le persone che hanno
>>>>                 sofferto per le loro colpe, di crescita culturale e
>>>>                 molto altro ancora. Sappiamo dell’attenzione con
>>>>                 cui le donne sono seguite e ne condividiamo le
>>>>                 scelte operative, dell’apertura dell’Istituto al
>>>>                 territorio e alle sue Istituzioni, come la scuola
>>>>                 materna del quartiere che accoglie ogni giorno
>>>>                 nelle sue classi i bambini della Sezione nido.
>>>>                 Ed è per questo che sentiamo il dovere di rompere
>>>>                 il silenzio.
>>>>                 Pensare di dare una risposta risolutiva a questo
>>>>                 dramma scaricando sulla Direzione e sulla
>>>>                 Vice-comandante la responsabilità di quanto è
>>>>                 successo è un grave errore. Le responsabilità sono
>>>>                 tante e nessuno - nemmeno noi - può pensare di
>>>>                 tirarsene fuori, trovando un colpevole che paghi
>>>>                 per tutti.
>>>>                 Il dramma dei bambini in carcere è noto a tutti. La
>>>>                 legge del 2011 ha tracciato una linea che prevede
>>>>                 una collocazione alternativa al carcere per mamme e
>>>>                 bambini, ma la sua applicazione fatica a trovare
>>>>                 pienezza. Il disagio sociale sempre più presente
>>>>                 all’interno degli Istituti di pena non è certo una
>>>>                 novità e troppo spesso il peso di tale problema è
>>>>                 affidato al personale di Polizia penitenziaria. Gli
>>>>                 Enti locali faticano a dare risposte a chi esce dal
>>>>                 carcere e cerca di ricominciare una vita diversa. I
>>>>                 cittadini molto spesso si oppongono alla nascita di
>>>>                 strutture di accoglienza, come le case famiglia per
>>>>                 le donne detenute con figli.
>>>>                 Colpire i vertici della Casa circondariale
>>>>                 femminile di Rebibbia significa, per noi,
>>>>                 aggiungere danni alla tragedia provocata da una
>>>>                 mamma detenuta.
>>>>                 A buon diritto
>>>>                 Arci
>>>>                 A Roma Insieme
>>>>                 Associazione Articolo 21 - Liberi di
>>>>                 AS.VO.PE <http://AS.VO.PE>. - Palermo
>>>>                 Associazione Antigone
>>>>                 Associazione Controluce – Pisa
>>>>                 Associazione Fuoririga – Casal del Marmo
>>>>                 Associazione Liberamente - Cosenza
>>>>                 Associazione Sarda per l'attuazione della riforma
>>>>                 psichiatrica
>>>>                 Associazione Semi di Libertà onlus
>>>>                 Associazione Spondé onlus
>>>>                 Associazione Volontari In Carcere/Caritas di Roma
>>>>                 Atletico diritti
>>>>                 Cibo Agricolo Libero
>>>>                 Comunità di Sant’Egidio
>>>>                 Comunità Papa Giovanni XXIII
>>>>                 Conferenza nazionale Volontariato Giustizia
>>>>                 Conferenza per la Salute mentale nel mondo “Franco
>>>>                 Basaglia”
>>>>                 Cooperativa Con-Tatto
>>>>                 Cooperativa Sociale Concordia onlus
>>>>                 Coordinamento Regionale “Tino Beiletti” - Piemonte
>>>>                 e Valle d’Aosta
>>>>                 Coordinamento SEAC - Calabria
>>>>                 Coordinamento SEAC - Veneto
>>>>                 Festival dei matti
>>>>                 Fondazione Franco e Franca Basaglia
>>>>                 Fondazione Zancan
>>>>                 Forum nazionale per la salute in carcere
>>>>                 Forum salute mentale nazionale
>>>>                 Gruppo Idee laboratorio ricuciamo
>>>>                 GRUSOL Gruppo solidarietà
>>>>                 I Cappellani degli Istituti di Rebibbia
>>>>                 La Fraternità - Verona
>>>>                 Magistratura democratica
>>>>                 Men at work onlus
>>>>                 Nessuno tocchi Caino
>>>>                 Oltre le sbarre
>>>>                 Osservatorio Stopopg per la salute mentale
>>>>                 Panta Coop arl onlus
>>>>                 Ristretti orizzonti
>>>>                 SEAC
>>>>                 Sesta città di rifugio
>>>>                 Sesta opera San Fedele - Milano
>>>>                 Sesta Opera San Fedele - Rieti
>>>>                 Società Cooperativa e-Team
>>>>                 Società di San Vincenzo De Paoli
>>>>                 Ucsi – Unione cattolica stampa italiana
>>>>                 Unasam
>>>>                 Vo.Re.Co <http://Vo.Re.Co>.
>>>>
>>>>                 Il giorno sab 22 set 2018 alle 09:05 thorgiov
>>>>                 <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>> ha
>>>>                 scritto:
>>>>
>>>>                     Chiaramente Marco Patarnello ha una conoscenza
>>>>                     del mondo penitenziario che gli viene
>>>>                     dall'esperienza maturata nel campo da molti
>>>>                     anni. Al contrario il ministro che ha adottato
>>>>                     in via cautelare, e quindi provvisoria, il
>>>>                     provvedimento di sospensione non ha quella
>>>>                     esperienza, ed è probabile che sia stato
>>>>                     influenzato anche dal sentimento di
>>>>                     indignazione dell'opinione pubblica di fronte
>>>>                     ad una vicenda così grave. Però non ha senso
>>>>                     criticare l'operato del ministro solo perchè si
>>>>                     conoscono personalmente i funzionari colpiti
>>>>                     dalla sospensione. La conoscenza personale
>>>>                     spesso non consente di esaminare le vicende con
>>>>                     la necessaria asetticità, se non altro perchè
>>>>                     occorre distinguere sempre l'ambito penale da
>>>>                     quello amministrativo. In altri termini, può
>>>>                     verificarsi che un comportamento alla fine non
>>>>                     costituisca reato, e che tuttavia sia
>>>>                     censurabile sotto il profilo disciplinare. Il
>>>>                     giudizio non è una attività di competenza
>>>>                     esclusiva dei magistrati.
>>>>
>>>>                     FELICE  PIZZI ( Giudice del contenzioso del
>>>>                     Tribunale di Napoli Nord )
>>>>
>>>>
>>>>                     Il 21/09/2018 19:29, Costanzo Antonio ha scritto:
>>>>>
>>>>>                     Mondo alla rovescia? Non mi pare.
>>>>>
>>>>>                     La testimonianza di Marco Patarnello mi
>>>>>                     colpisce, la trovo molto ricca (di esperienza,
>>>>>                     di riflessione, di misura e umanità) ed
>>>>>                     efficace, per chi la vuole comprendere: e mi
>>>>>                     riferisco al cittadino medio, che non conosce
>>>>>                     il sistema giudiziario né quello penitenziario
>>>>>                     (io stesso, che faccio il giudice civile,
>>>>>                     assai poco so dell’esecuzione della pena).
>>>>>
>>>>>                     Credo che faccia parte del mestiere di
>>>>>                     magistrato anche raccontare fatti, spiegare ai
>>>>>                     non addetti ai lavori quello che a noi capita
>>>>>                     di osservare quotidianamente e che a volte può
>>>>>                     apparirci scontato mentre tale non è, dare
>>>>>                     elementi di riflessione,  se del caso seminare
>>>>>                     dubbi.
>>>>>
>>>>>                     Sappiamo tutti quanto sia importante,
>>>>>                     decisiva, oggi la comunicazione pubblica. Che
>>>>>                     richiede l’uso di tecniche ben precise. Poco
>>>>>                     familiari, forse, alle associazioni dei
>>>>>                     magistrati.
>>>>>
>>>>>                     Se ogni tanto si leva la voce misurata e
>>>>>                     competente di un magistrato (e alcuni e alcune
>>>>>                     di noi sono davvero molto bravi nel
>>>>>                     comunicare), mi sembra solo un bene.
>>>>>
>>>>>                     Antonio Costanzo, trib. BO
>>>>>
>>>>>                     *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it]
>>>>>                     *Per conto di *thorgiov
>>>>>                     *Inviato:* venerdì 21 settembre 2018 18:26
>>>>>                     *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>>>>>                     *Oggetto:* Re: [Area] R: Significative parole
>>>>>                     sullla tragedia di Rebibbia
>>>>>
>>>>>                     Però è paradossale. Spesso da parte della
>>>>>                     politica è stato mosso ai magistrati il
>>>>>                     rimprovero di voler cercare un colpevole
>>>>>                     subito e a tutti i costi, secondo una logica
>>>>>                     giustizialista, per assecondare gli istinti
>>>>>                     vendicativi delle masse. Qualcuno ricorda il
>>>>>                     periodo di Mani Pulite, cui seguì il periodo
>>>>>                     della restaurazione berlusconiana? Parimenti,
>>>>>                     da parte dei magistrati la politica è stata
>>>>>                     spesso accusata di non voler intervenire in
>>>>>                     sede amministrativa, prima e indipendentemente
>>>>>                     dall'accertamento penale, nei confronti di
>>>>>                     persone che avevano violato delle regole di
>>>>>                     legge o di prudenza. Ora c'è un rovesciamento
>>>>>                     dei ruoli : la politica interviene
>>>>>                     tempestivamente e i magistrati ( o meglio
>>>>>                     alcuni magistrati ) la accusano di
>>>>>                     giustizialismo sommario. Per l'appunto, un
>>>>>                     mondo alla rovescia.
>>>>>
>>>>>                     FELICE PIZZI  ( Giudice del contenzioso del
>>>>>                     Tribunale di Napoli Nord )
>>>>>
>>>>>                     Il 21/09/2018 14:21, Gianfranco Gilardi ha
>>>>>                     scritto:
>>>>>
>>>>>                         Si vorrebbe sentire qui spesso parole come
>>>>>                         queste e, soprattutto, si vorrebbe che
>>>>>                         parole come queste servissero a
>>>>>                         risvegliare le coscienze ed a far
>>>>>                         ritrovare il senso delle istituzioni.
>>>>>
>>>>>                         Gianfranco Gilardi
>>>>>
>>>>>                         Il Ven 21 Set 2018, 12:17 Marcello
>>>>>                         Basilico <marcello.basilico a giustizia.it
>>>>>                         <mailto:marcello.basilico a giustizia.it>>
>>>>>                         ha scritto:
>>>>>
>>>>>                             Le parole di Marco Patarnello ci
>>>>>                             mettono sotto gli occhi un tema più
>>>>>                             generale, divenuto ormai nodale nella
>>>>>                             comunicazione e nella politica di
>>>>>                             oggi: la ricerca del colpevole subito
>>>>>                             e ad ogni costo, figlia della logica
>>>>>                             semplificatrice che ormai si utilizza
>>>>>                             nella soluzione dei problemi più
>>>>>                             complessi.
>>>>>
>>>>>                             Chi, se non noi magistrati, può
>>>>>                             segnalare ad alta voce, ogni volta che
>>>>>                             può, che questa logica è sbagliata e
>>>>>                             conduce a soluzioni sbagliate?
>>>>>
>>>>>                             Grazie a Marco e a Francesco Maisto
>>>>>
>>>>>                             Marcello Basilico
>>>>>
>>>>>                             *Da:*Area
>>>>>                             [mailto:area-bounces a areaperta.it
>>>>>                             <mailto:area-bounces a areaperta.it>]
>>>>>                             *Per conto di *Francesco Maisto
>>>>>                             *Inviato:* venerdì 21 settembre 2018 11:41
>>>>>                             *A:* Area Md- Movimenti; ISCRITTI
>>>>>                             *Oggetto:* [Area] Significative parole
>>>>>                             sullla tragedia di Rebibbia
>>>>>
>>>>>
>>>>>                               Ma i politici evitino processi sommari
>>>>>
>>>>>                             	
>>>>>
>>>>>                             PDF
>>>>>                             <http://www.ristretti.org/pdf/Le-Notizie-di-Ristretti/ma-i-politici-evitino-processi-sommari.pdf?format=phocapdf>
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>>>>>                             Stampa
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>>>>>                             /di Marco Patarnello/
>>>>>
>>>>>                             *La Repubblica, 21 settembre 2018*
>>>>>
>>>>>                             Caro direttore, faccio il magistrato
>>>>>                             penale da quasi trent'anni, ho visto
>>>>>                             da vicino tante terribili vicende
>>>>>                             umane e da due anni sono il magistrato
>>>>>                             di sorveglianza per Rebibbia
>>>>>                             Femminile, sebbene solo per le
>>>>>                             detenute definitive. Osservo i
>>>>>                             numerosi interventi mediatici di
>>>>>                             queste ore successive alla tragedia
>>>>>                             accaduta lunedì, che ha visto due
>>>>>                             bimbi uccisi in carcere dalla loro
>>>>>                             mamma e sento il bisogno di dire
>>>>>                             alcune cose.
>>>>>
>>>>>                             Davanti a tragedie così, che ci
>>>>>                             costringono a guardare il buio senza
>>>>>                             fine che può esserci nell'animo umano
>>>>>                             penso che la reazione più giusta e
>>>>>                             matura dovrebbe essere il silenzio o
>>>>>                             per lo meno una rigorosa misura:
>>>>>                             pensare di avere la chiave per
>>>>>                             comprendere a caldo eventi come
>>>>>                             questi, le loro cause, le loro ragioni
>>>>>                             o addirittura la convinzione del senno
>>>>>                             di poi di poterli prevenire,
>>>>>                             individuando le responsabilità che li
>>>>>                             hanno prodotti, più che velleitario
>>>>>                             credo che sia superficiale e alluda al
>>>>>                             bisogno di cercare un responsabile per
>>>>>                             consentire a ciascuno di noi di
>>>>>                             scrollarsi di dosso quella parte di
>>>>>                             responsabilità collettive che ci
>>>>>                             appartengono, per le inadeguatezze e
>>>>>                             la fallibilità delle nostre pur
>>>>>                             sofisticate dinamiche sociali, civili,
>>>>>                             giuridiche.
>>>>>
>>>>>                             Soprattutto da parte di chi ha alte
>>>>>                             responsabilità istituzionali, cercare
>>>>>                             o addirittura additare in chi ha
>>>>>                             operato ogni giorno da decenni a
>>>>>                             questa parte in prima linea nel luogo
>>>>>                             della sofferenza e della esecuzione
>>>>>                             della pena - cui nessuno rivolge uno
>>>>>                             sguardo se non per puntare il dito,
>>>>>                             dove tutte le contraddizioni di un
>>>>>                             ordinamento ricco di aspirazioni
>>>>>                             ideali e privo di ogni risorsa vengono
>>>>>                             a collidere sui corpi e nelle menti di
>>>>>                             persone in carne ed ossa, conservando
>>>>>                             la massima attenzione ai diritti dei
>>>>>                             detenuti, con enorme sacrificio
>>>>>                             personale - mi sembra un modo piccolo,
>>>>>                             ma antico, di guardare e affrontare i
>>>>>                             problemi. Raramente nel corso della
>>>>>                             mia vita professionale ho trovato
>>>>>                             professionisti più attenti e sensibili
>>>>>                             di quelli che finora hanno retto, a
>>>>>                             diverso titolo, la direzione di quel
>>>>>                             carcere. E so di non essere l'unico.
>>>>>
>>>>>                             *Magistrato di sorveglianza per il
>>>>>                             carcere femminile di Rebibbia
>>>>>
>>>>>                             *< Prec.
>>>>>                             <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/morte-di-due-bambini-detenuti>*
>>>>>
>>>>>                             	
>>>>>
>>>>>                             	
>>>>>
>>>>>                             *Succ. >
>>>>>                             <http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/signor-ministro-di-che-cosa-dovete-occuparvi-se-non-dei-bambini>*
>>>>>
>>>>>                             _______________________________________________
>>>>>                             Area mailing list
>>>>>                             Area a areaperta.it
>>>>>                             <mailto:Area a areaperta.it>
>>>>>                             http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
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>>>>>                         Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>
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>>>>>                         http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
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>>>>                     Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>
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