[Area] Quale politica criminale?

Marco Imperato marco.imperato a giustizia.it
Mar 8 Gen 2019 17:11:23 CET


Fa tanta amarezza vedere come gravi fenomeni di criminalità economica non vengano adeguatamente narrati o spiegati (a volte purtroppo nemmeno efficacemente contrastati, dobbiamo dircelo).

Questo pensiero mi sorge spesso e anche di recente lo constato pur lavorando in un territorio molto ricco (Modena), in cui l'impresa è il motore di tutto e dovrebbe esserci ancor più sensibilità contro chi si muove in modo illecito non solo verso lo Stato ma anche e soprattutto verso i concorrenti e tutto il tessuto economico che danneggia. Peraltro spesso lasciando penetrare persone dal curriculum criminale o ancor meglio capitali illeciti e non di rado nel controllo della criminalità organizzata anche di stampo mafioso. 

I processi di bancarotta e simili non catturano gli appetiti dei giornalisti e di un pubblico che invece insegue ed enfatizza ben altre notizie. 

(oggi un avvocato si è complimentato con me a bassa voce in udienza per aver arrestato un commercialista, noto evidentemente per le sue condotte piratesche, ma lo ha scoperto solo perché lo aveva citato come teste e non poteva presentarsi essendo ai domiciliari; non aveva letto nulla sui giornali pur trattandosi di vicenda che riguardava oltre 70 milioni di euro di frodi in 2 anni...ma evidentemente non è interessante come il borseggio sull'autobus in centro o qualche fatto di cronaca nera... È solo un banale esempio, ne potrei fare altri cento così come chi mi legge)

Sono vicende di illegalità quotidiana (bancarotte, frodi fiscali, riciclaggio...) con colpevoli quasi sempre italici (forse per questo hanno poco appeal?) che se conosciute e capite cambierebbero profondamente la percezione delle priorità e dei problemi del Paese, ma si resta (almeno nella maggioranza dei casi e soprattutto nella cronaca locale) alla bassa cronaca, alla pancia.

Questa grave mancanza di attenzione (a tutti i livelli) favorisce anche il fatto che gli stessi autori di questi gravi delitti quasi mai percepiscono e riconoscono fino in fondo il disvalore dei loro comportamenti.

Siamo ancora spesso fermi al paradigma del diritto penale delle favelas (citando Scarpinato): tutti a puntare il dito contro i brutti e cattivi del mondo dell'emarginazione, ma nessun esame di coscienza sulla diffusa e pericolosa illegalità della classe dirigente e del mondo imprenditoriale e dei professionisti.

Io credo che Area sia l'unico gruppo che possa riflettere e investire su questi temi di politica criminale che hanno ricadute a moltissimi livelli. 

Marco Imperato 


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