[Area] R: Re: Populismo giudiziario e mito del sorteggio

mas.sen a tin.it mas.sen a tin.it
Gio 13 Giu 2019 12:47:06 CEST


Io introdurrei la trasmissione radio in diretta e obbligatoria da parte di RadioRadicale o chi per essa di tutte le sedute (ufficiali) in cui si discute dei posti direttivi. Noi peones (mai iscritti ad alcuna corrente) vogliamo sentire che cosa si dicono in quelle sedute i componenti del CSM. Perché la Commissione disciplinare si e la Commissione incarichi direttivi no?
Massimo Sensale
Corte d'appello di Napoli




----Messaggio originale----

Da: thorgiov a libero.it

Data: 11-giu-2019 23.21

A: <area a areaperta.it>

Ogg: Re: [Area] Populismo giudiziario e mito del sorteggio




  
  
    
Io insisto su un punto : le correnti sono troppo ben organizzate
      e strutturate, per cui anche il sorteggio avrebbe un effetto
      limitato. Inoltre, almeno personalmente, non credo che la sorte
      sia un buon sistema di selezione. Rimango dell'opinione che
      occorra invece incidere a monte sul carrierismo, introducendo il
      parere dei componenti dell'ufficio almeno in occasione della
      conferma dei dirigenti nonchè la temporaneità assoluta della
      funzioni di vertice. Perchè oggi tutto il potere delle correnti
      dipende proprio dalla possibilità di incidere in modo
      significativo sulla carriera dei magistrati. Togliamo loro questo
      potere, e sarà eliminata la causa di tante degenerazioni.
    
FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
      Nord )

    
    Il 11/06/2019 19:08, Andrea Reale ha
      scritto:

    
    
      
      
        A taluno sembra opinabile il metodo del  “sorteggio
            dei migliori”.
        Certamente   esso recide
            alla base la possibilità che giungano al Consiglio
            Superiore  magistrati succubi delle  indicazioni delle
            segreterie delle correnti , queste ultime capaci di 
            decidere  anche il momento dei bisogni fisiologici dei
            componenti togati, al fine di modificare le maggioranze
            necessarie per nominare i direttivi (copyright: A. Robledo).
        Davvero trovo
            inaccettabile, in un momento come questo,  che l'ex
            procuratore di Milano, rimasto del tutto silente
            davanti alle gravissime accuse rivoltegli dal dott. Iacona
            nella puntata del suo Programma "palazzi di Ingiustizia" del
            gennaio scorso , che  ipotizzavano forti legami con il
            potere politico idonei ad incidere sulla obbligatorietà
            della azione penale in certe vicende   giudiziarie milanesi,
            si cimenti nel tentativo di ostacolare l'unico metodo, che
            sembra ormai irreversibile, per recuperare la credibilità
            perduta del CSM a causa del correntismo. 
        Andrea Reale
      
      
        
           On Monday, June 10, 2019, 8:27:53 PM UTC,
            <ed.brutiliberati a gmail.com> wrote: 
          

          
          

          
          
            
              -->
              
                
                    
                    
                    
                  In allegato e di
                    seguito lo schema dell’intervento che ho svolto l’8
                    giugno al 2° Congresso di AreaDG
                  Edmondo Bruti
                    Liberati
                  Allego anche in PDF
                    l’articolo del prof. Ainis cui faccio riferimento
                    
                    
                    
                  DE TE FABULA NARRATUR Orazio, Satire, I, 1, 69-70
                    
                  Edmondo Bruti Liberati
                  Schema dell’intervento  svolto al
                      2° Congresso Nazionale di Area Democratica per la
                      Giustizia- Roma 8 giugno 2019 nella tavola rotonda
                      La giustizia e la crisi della democrazia
                      rappresentativa
                    
                    
                  1.Alcuni caratteri del populismo.
                    
                  Democrazia diretta (Nadia Urbinati)
                  Negazione di qualsiasi legittimità
                      ai corpi intermedi e incensamento della democrazia
                      diretta (Ilvo Diamanti, Marc Lazar).
                  Svalutazione delle istituzioni di
                      controllo, dei meccanismi di bilanciamento dei
                      poteri. 
                  Fastidio per l’intervento della
                      magistratura quale limite all’esercizio del
                      potere, ma con atteggiamenti ambivalenti. In
                      Italia il “Capitano” Salvini attacca i giudici che
                      emettono provvedimenti sgraditi e li invita “a
                      presentarsi alla elezioni”. In Brasile Bolsonaro
                      esalta l’operazione anticorruzione “Lava Jato” e
                      nomina ministro della Giustizia il magistrato
                      Sergio Moro, che si richiama esplicitamente a Mani
                      Pulite e Di Pietro.
                  Antielitismo  come elemento 
                      fondante della ideologia populista, fondata sul
                      culto del capo (Ilvo Diamanti, Marc Lazar).
                  Populismo penale. Crociata contro
                      la criminalità pretesa dilagante e la corruzione,
                      con aggravamenti trucolenti delle pene e
                      affievolimento delle garanzie.
                    
                  2. Il populismo giudiziario.
                    
                    Il populista che è in noi
                      magistrati.
                  “Esibiziomismo, supponenza e
                      settarismo di taluni magistrati, in particolare
                      Pm”
                  “Protagonismo nel dibattito
                      pubblico diretto a promuovere consenso alle loro
                      inchieste e soprattutto alle loro persone” (
                      Ferrajoli 2012)
                  “La
                        vicenda di Mani pulite ci insegna anche che una
                        cosa è l’apprezzamento della opinione pubblica
                        per la azione dei magistrati e altro è il tifo
                        da stadio o il sostegno acritico, che alla
                        giustizia fa ancora più male, se possibile,
                        degli attacchi denigratori e delegittimanti. Il
                      “protagonismo” improprio di taluni magistrati è la
                      parte negativa della eredità di Mani pulite.  Dal
                      “protagonismo (necessitato) della magistratura”
                      sulla corruzione si è passati al “protagonismo
                      (improprio) di taluni magistrati “, in particolare
                      Pm. (E. Bruti Liberati 2018)
                  Spirito di crociata contro la
                      criminalità e la corruzione. Magistratura
                      cavaliere bianco, angelo vendicatore, unica
                      istituzione sana. Tutto è corruzione.
                  A fin di bene, s’intende, si
                      mettono in tensione le garanzie processuali in
                      paradossale egualitarismo verso il basso che
                      assicura ai soggetti forti lo stesso trattamento
                      fino ai ieri riservato ai deboli.
                  Intento moralizzatore della
                      politica e dell’amministrazione, che investe sotto
                      il profilo dell’indagine penale il terreno della
                      discrezionalità politico ammnistrativa.
                  “Derive di controllo panpenalistico
                      sulle prassi politiche “ (C.Visconti 2016)
                  “Il problema è lo svuotamento della
                      politica da cui può derivare la tentazione fallace
                      di una sua compensazione giudiziaria” (G.
                      Preterossi, 2016)
                  “ La riduzione dei problemi di
                      accountability alla sola dimensione penalistica
                      produce effetti distorsivi[…] In una sorta di
                      circolo vizioso , il deficit di etica e di
                      accountability produce un eccesso di penale, che
                      ponendosi come unico criterio di
                      responsabilizzazione tende ulteriormente a
                      ridurre  lo spazio proprio di autonomo  giudizio
                      etico e/o politico” (D.Pulitanò 2013)
                  La ostilità verso le élites e il
                      procedimento di formazione delle élites .
                    
                    
                  3. Il mito del sorteggio
                  La ostilità verso le élites e il
                      procedimento di formazione delle élites  ha
                      prodotto  il sostegno alla proposta di sorteggio
                      dei componenti del Csm e financo la proposta di
                      sorteggio dei dirigenti degli uffici.
                  Napoleone diceva che tutti i
                      soldati di Francia hanno nello zaino il bastone di
                      Maresciallo, ma poi i Marescialli li selezionava
                      con cura  e ciascuno lo destinava, non per sorte,
                      al compito per cui appariva più idoneo. Uno vale
                      uno. Chiunque può essere Ministro dei Trasporti:
                      tutti abbiamo preso almeno una volta un tram, un
                      treno, un nave o un aereo.
                  Ma oggi il sorteggio viene da più
                      parti proposto, con diverse varianti, come metodo
                      per la selezione dei componenti togati del Csm.
                      L’idea non è nuova.
                  Nel 1971  viene presentata
                      dall'on.Almirante, nel quadro di un'aspra campagna
                      dell'Msi contro il Consiglio in carica, una
                      proposta di legge costituzionale (Camera n.3568, V
                      Legislatura) che, muovendo dalla critica della
                      politicizzazione del Csm, ne propone una
                      composizione che, contemporaneamente, accen­tua il
                      carattere corporativo, con la riduzione dei membri
                      eletti dal Parlamento e ne riduce la
                      rappresentatività.  Nella relazione infatti si
                      sottolinea la opportunità di introdurre nel Csm
                      "magistrati di nomina non elettiva" prospettandosi
                      come "soluzione più valida quella del sorteggio
                      tra alcune categorie di magistrati". 
                  Sulla proposta dell’on. Almirante
                      il Csm si esprime in modo totalmente nega­tivo con
                      il parere del 30 maggio 1972 che costituisce
                      l'occasione per la riaffermazione del principio di
                      elettività. Quanto alla riduzione del numero dei
                      membri laici si segnala il rischio di
                      trasformazione in un "organo di casta" e si
                      ribadisce la necessità di una "saldatura tra le
                      esigenze proprie dell'amministrazione della
                      giustizia e la sentita aspirazione ad evitare che
                      la magi­stratura operi come un corpo chiuso, al di
                      fuori di un effettivo controllo esterno". Ma­ i
                      lavori parlamentari si interrompono per lo
                      scioglimento anticipato delle Camere, e la
                      proposta non ha seguito. Rimane da sottolineare la
                      consapevolezza istituzionale dell’on. Almirante,
                      che ritiene imprescindibile la modifica
                      costituzionale.
                  Da ultimo il tema del sorteggio è
                      stato rilanciato su Repubblica (8 giugno 2019
                      p.33) dal professor Michele Ainis.
                  Il titolo sembra perentorio “ Il
                        sorteggio dei migliori” , ma l’articolo va
                      letto per intero e con attenzione non solo per
                      l’autorevolezza dell’autore, ma soprattutto perché
                      il finale riserva un colpo di scena, che vanifica
                      il titolo. Dunque sorteggio dei 16 togati
                      componenti togati, ma “Ovviamente con taluni
                        accorgimenti, con un sorteggio, per cosi dire,
                        ‘pilotato’”.
                  Prosegue il prof. Ainis “Insomma.
                        La platea dei giudici ben si presta all’uso del
                        sorteggio: è una comunità di pari, nessuno può
                        sentirsi scavalcato. Quanto alle modalità
                        operative, per una volta potremmo prendere ad
                        esempio l’università. Dove una legge del 2008 ha
                        debellato Concorsopoli, stabilendo l’estrazione
                        a sorte dei commissari di concorso. A due
                        condizioni, tuttavia: che i professori
                        presentino la propria condidatura; e che i
                        candidati superino una “mediana”, per misurare
                        la bontà dei loro titoli. Questo modello,
                        tradotto per i giudici, renderebbe sorteggiabili
                        solo quanti si distinguono per laboriosità, o
                        magari per l’indice di decisioni confermate in
                        appello. Il sorteggio dei migliori” .
                  Due osservazioni.
                  a.”Nessuno può sentirsi
                        scavalcato”. Una sorprendente concessione al
                      corporativismo. La selezione di chi deve comporre
                      l’organo di governo autonomo della magistratura
                      avrebbe come criterio di fondo quello di non
                      scontentare nessuno
                  b. Università.” Dove una legge
                        del 2008 ha debellato Concorsopoli, stabilendo
                        l’estrazione a sorte dei commissari di
                        concorso”. Forse è un accenno ironico visto
                      che le cronache dell’ultimo decennio non ci hanno
                      fatto mancare episodi di “cordate” e di nepotismo.
                  Una conclusione.
                  Il “sorteggio dei migliori”.
                      Più che opinabili i due criteri che dovrebbero
                      servire per selezionare i migliori. Ma
                      soprattutto: chi seleziona i “migliori”.   Una
                      sorta di navigator? Scelti a loro volta
                      con sorteggio “non pilotato” o eletti e da chi e
                      con quale sistema?
                  Ecco perché era essenziale non
                      fermarsi al titolo. L’articolo del prof. Ainis in
                      realtà fornisce i migliori argomenti contrari al
                      sorteggio.
                  Ma se si volesse andare
                      a fondo perché non proporre di applicare il metodo
                      del sorteggio, con il lancio dei dadi, per la
                      decisione delle controversie, secondo l’illustre
                      precedente dell’anziano giudice Bridoye nel Tiers
                        Livre del Pantagruel di
                      Rabelais?(Vedi  B. Cavallone, “Comme vous
                        autres, messieurs”.(François Rabelais teorico
                        del processo e del giudizio), in Rivista
                        di diritto processuale, anno LXII ( Seconda
                      serie), n.2, marzo.aprile 2008 p. 433 ss)
                    
                    
                  4.De te fabula narratur
                    
                  Il monito del poeta non può essere
                      ignorato neppure da quella parte più avvertita
                      della magistratura  che non cede alle sirene del
                      populismo giudiziario.
                  Cito ancora da Ferrajoli 2012
                  -consapevolezza del carattere
                      sempre relativo della verità processuale
                  - rispetto dovuto a tutte le parti
                      in causa, vittime e imputati, pur se mafiosi,
                      terroristi o corrotti.(Al riguardo  si veda la
                      circolare del Procuratore di Napoli Melillo sulle
                      direttive per evitare le fotografie degli
                      arrestati)
                  - costume del dubbio, prudenza nel
                      giudizio
                  Ed ancora il costume di sobrietà e
                      riservatezza, che è ancor più essenziale quando
                      dalla maggioranza di governo si contesta il
                      fondamento della indipendenza della magistratura.
                      Al riguardo una vera e propria “lezione” ci è
                      stata impartita stamane nell’intervento della
                      magistrata in tirocinio Valeria Motta. Il
                      magistrato è un cittadino a tutto tondo con le sue
                      idee ed ha il diritto di esprimerle, senza il
                      rischio di censure disciplinari; ma vi sono dei
                      limiti di sobrietà e di misura. E deve prestare
                      particolare attenzione alle frequentazioni. Non è
                      questione di apparenza di imparzialità, ma di
                      sostanza. Il Codice deontologico dell’Anm è più
                      che mai attuale.
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                  
                      
                    
                      
                        
                          
                            
                          
                          
                            Mail priva di
                                virus. www.avast.com
                              
                          
                        
                      
                    
                      
                  
                
              
            
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