[Area] R: La rotazione tra magistrati: una soluzione a costo zero contro il correntismo

Roberto Ferrari roberto.ferrari a giustizia.it
Gio 12 Dic 2019 11:27:01 CET


Il problema dell' inidoneità manageriale si manifesta spesso anche in ambito sanitario, ove il primario continua a fare il medico, perchè già lo sa fare e c'è tanto da fare, anzichè ritagliarsi il tempo necessario a imparare a organizzare.

La rotazione potrebbe non risolvere il problema. Questo sarebbe invece risolto ove le funzioni organizzative vengano esercitate effettivamente da tutta la compagine, selezionando le persone più adatte a svolgere determinati compiti. In questo modo, indipendentemente da chi figuri essere il dirigente che firma gli atti organizzativi, il deficit determinato dall' assoluta inefficienza del criterio del merito viene colmato.
Riguardo all' inefficienza, occorre chiarire che la scelta sul merito si basa sulla lacunosa conoscenza di quanto compiuto in passato dal candidato, anzichè sulla (altrettanto difficile) osservazione di quanto effettivamente compie come dirigente. Ove il merito si valuti poi in base alle capacità e alle competenze, il criterio di selezione resta ancora inefficiente. Che si sappia compiere un' opera in modo adeguato non lascia indurre che lo si voglia anche e che lo si faccia effettivamente.

Il problema della carriera o del cursus honorum segnalato da Pizzi è invece di grande importanza, trattandosi di fenomeni che appartengono a organizzazioni sociali dalle quali la Costituzione pare volersi discostare con decisione.
La "carriera" appartiene propriamente a epoche storiche di transito dai sistemi feudali a quelli centralizzati (la Francia dell' assolutismo monarchico, il mandarinato cinese); constatata l' ingestibile fedeltà dei ceti nobiliari, la si richiede al burocrate alle dirette dipendenze della corte, che deve inoltre essere il più efficiente possibile. La fedeltà è comunque la condizione primaria e irrinunciabile; uno bravo di cui non mi fido è un rischio inaccettabile; è molto meglio un inaffidabile incapace.
Il cursus honorum romano attiene più propriamente all' organizzazione di tipo repubblicano dei rapporti interni ai patrizi, che gradualmente evolve nel tempo dell' impero in forme più simili a quelle del mandarinato (con grande apertura al ricambio nelle classi dirigenti).
Tali sistemi organizzativi della macchina statale appaiono contrari agli indirizzi costituzionali.

Va poi detto che il problema della reale conoscenza della capacità e fedeltà del funzionario si aggrava con la complessità dell' organizzazione sociale e dell' economia. Se la conoscenza della realtà è difficile, allora il carrierista lavora sulla creazione dell' apparenza a lui utile (in particolare riuscendo a entrare in un cartello i cui partecipanti cooperano nel costruire e asseverare reciprocamente le rispettive reputazioni); l' unica competenza che possiamo esser certi possieda è quella nella creazione di una reputazione idonea allo scopo.



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Da: Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di thorgiov <thorgiov a libero.it>
Inviato: mercoledì 11 dicembre 2019 18:54
A: area a areaperta.it
Oggetto: Re: [Area] R: La rotazione tra magistrati: una soluzione a costo zero contro il correntismo


E chi altri potrebbe ( e non dovrebbe ) amministrare ? Mi sembra ovvio che i dirigenti andrebbero scelti per gli effettivi meriti. La questione di fondo è che su quei meriti non dovrebbe essere possibile fondare una carriera, perchè la carriera, in base alla Costituzione, non dovrebbe esistere. Se si costruisce una carriera, il magistrato diventa effettivamente un burocrate che perde ogni contatto con la sua funzione, che è la funzione giurisdizionale, non quella direttiva.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 11/12/2019 18:36, Giuseppe De Rosa ha scritto:
Non sono d'accordo. La rotazione negli incarichi provocherebbe in poco tempo l'appiattimento della funzione dirigenziale. Il solito problema che si ha quando si adottano soluzioni simili. Nessuno è responsabile di niente ed chi dirige è lì più o meno per caso. La conseguenza sarebbe, inevitabile, l'ulteriore burocratizzzaione e gerarchizzazione esterna della magistratura, perché se i dirigenti ruotano senza una specifica scelta, in fondo non servono. Quindi, altri devono amministrare.
Occorre sforzarsi di sceglierli come si deve. E' difficile, ma è meno rischioso.
Giuseppe de Rosa (Corte Appello Trieste)

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di andreale
Inviato: mercoledì 11 dicembre 2019 08:29
A: Area a areaperta.it<mailto:Area a areaperta.it>
Oggetto: [Area] La rotazione tra magistrati: una soluzione a costo zero contro il correntismo

Andrea Mirenda,  nell'articolo  che vi allego, pubblicato oggi su Il riformista,  spiega chiaramente i motivi per sostenere la proposta della rotazione negli incarichi apicali tra i magistrati.
Uno strumento semplice e senza 'controindicazioni' sotto il profilo della legittimità costituzionale.
Un'arma molto efficace contro il nominificio correntizio.
Ve lo sottopongo per una riflessione.
Saluti,
Andrea Reale




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